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  1. #11
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    Thumbs up Rif: Wikileaks:guardiamoci dentro, vi va?

    Citazione Originariamente Scritto da miluna Visualizza Messaggio
    io ho trovato questo articolo che tratta il tema in oggetto :

    ***
    Alla cena d’addio, le lacrime della Dibble per il rapporto travisabile sul Cav.


    La pubblicazione dell’intero dispaccio scritto dalla diplomatica americana Elizabeth Dibble a proposito di Silvio Berlusconi illumina un problema che nei giorni convulsi di Wikileaks viene spesso dimenticato: il contesto.

    Nella relazione scritta dall’ambasciata americana a Roma il 9 giugno 2009 e inviata direttamente al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, il Cav.

    non è esattamente descritto come il leader “inetto, vacuo e inefficace”, il “portavoce di Putin”, il premier che “non riposa abbastanza”,
    come raccontato dai giornali dopo le prime, parziali rivelazioni del sito di Julian Assange;

    letto nella sua interezza, il ritratto di Berlusconi è quello di un leader certamente originale e anche criticabile a livello personale, ma uno statista capace di governare e un alleato fedele degli Stati Uniti che – per necessità che non sfuggono alla diplomatica Dibble – coltiva relazioni che fanno alzare qualche soppracciglio al dipartimento di stato.

    “La nostra relazione con Berlusconi è complessa”, scrive Dibble, “ci ha aiutato a sviluppare i nostri interessi su molti piani in un modo e una dimensione che il governo precedente non era intenzionato o capace di perseguire, sia dal suo ritorno al potere la scorsa primavera che nei suoi precedenti governi”.

    Dibble, che scrive a Obama alla vigilia dell’incontro del G8 all’Aquila, entra nei dettagli dell’alleanza e distingue chiaramente due piani:

    da una parte c’è il Berlusconi capo affidabile di un governo storicamente alleato che lavora per non perdere rilevanza nel panorama internazionale, che è fedele e solerte nel rispettare “l’impegno morale con gli Stati Uniti” e che “ha sempre accettato le nostre richieste, nonostante i rischi per la politica interna”.

    Si citano i dossier fondamentali, soprattutto l’Afghanistan, e il lavoro fatto dal Cav. sulle basi americane in Italia.

    “Berlusconi è uno dei politici che dura da più tempo in Europa e la sua popolarità in Italia garantisce la sua influenza nel panorama politico italiano dei prossimi anni. Ha fatto terminare il periodo dei governi italiani inefficienti e deboli che hanno afflitto questo paese dalla fine della Seconda guerra mondiale”
    , scrive Dibble.


    Dall’altra c’è il Berlusconi “non ortodosso”, quello delle gaffe e del chiacchiericcio, dei rapporti “non trasparenti” con la Russia.

    E’ questo secondo volto che ha “portato molti, inclusi alcuni nel governo americano, a ritenerlo inetto, vacuo e inefficace come leader europeo moderno”.

    Non è un mistero che al dipartimento di stato alcuni operativi di medio e alto livello non vedano di buon occhio la relazione con il governo Berlusconi:

    il segretario per gli Affari europei, Philip Gordon, è fra questi, ma la relazione con l’Italia è appunto “complessa”:

    Gordon è stato ad esempio l’uomo che durante la campagna elettorale di Obama ha fatto saltare l’ipotesi di una tappa in Italia durante il tour europeo.

    Fonti vicine al dipartimento di stato spiegano che quella era esattamente il contrario di una mossa antiberlusconiana:
    Washington temeva piuttosto che il passaggio di Obama potesse rafforzare il Pd veltroniano e obamiano contro un Berlusconi che, per quanto guascone, è alleato affidabile sui dossier che contano.


    L’autrice dei cable, Elizabeth Dibble, è stata descritta come una specie di spia americana incaricata di attaccare Berlusconi da via Veneto, ma fonti che conoscono bene l’ambasciata americana dicono che semmai è vero il contrario:
    Dibble voleva con tutte le forze rimanere in servizio in Italia, mentre a ottobre è stata riassegnata a Foggy Bottom perché si sapeva ormai che Wikileaks aveva in mano documenti che, opportunamente ritagliati, rimasticati e risputati, l’avrebbero messa in imbarazzo.


    Alla cena romana d’addio, con i colleghi dell’ambasciata, la Dibble era in lacrime.

    Ma il giudizio che la diplomatica dà nel 2009 su Berlusconi è inequivocabile:

    “Quella di liquidare Berlusconi come un interlocutore poco serio, con le sue fissazioni personali, le sue gaffe e talvolta il suo modo di agire spregiudicato in politica, potrebbe essere una tentazione, ma pensiamo si tratterebbe di un errore. Nonostante i suoi difetti, Berlusconi è stato la pietra di paragone della politica italiana per gli ultimi quindici anni, e tutto sembra indicare che lo sarà ancora per gli anni a venire. Egli si è dimostrato un alleato e un amico degli Stati Uniti”.

    Al vertice Osce di Astana, il segretario di stato, Hillary Clinton, ha detto che Berlusconi è il “miglior amico dell’America”, formula subito bollata da Repubblica come brodaglia diplomatica servita per riparare la verità di Wikileaks; ma i dispacci, letti nel contesto, dicono che l’affezione di Hillary è vera nella sostanza e il segretario non ha perso occasione per dare un altro segnale all’Italia a proposito dell’Afghanistan, dossier fondamentale per giudicare l’alleanza.

    All’ex inviato speciale della Farnesina in Afghanistan e Pakistan, Massimo Iannucci, Hillary ha consegnato un biglietto di ringraziamento che va oltre ogni linguaggio diplomatico.

    Non si sa se si sia espressa in termini “migliori amici”, ma il concetto è quello.


    Alla cena d’addio, le lacrime della Dibble per il rapporto travisabile sul Cav. - [ Il Foglio.it › La giornata ]

    ****

    Gli antropologicamente superiori di Repubblica dovrebbero scusarsi con i loro lettori per come, giornalmente , li prendono per i fondelli .
    Questa si che è una mazzata!!!!
    Nulla alle spalle, dubbi sul futuro
    Oggi m'hanno incuXXto...ma con che austerità ragazzi! Roba da signori! Ho ringraziato e chiesto un'altro appuntamento.

  2. #12
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    Predefinito Rif: Wikileaks:guardiamoci dentro, vi va?

    GERMANIA
    Funzionari Usa chiesero a Germania di non incriminare agenti Cia

    Funzionari americani ammonirono nel 2007 la Germania a non incriminare alcuni agenti della Cia che avevano rapito per errore un cittadino tedesco per un caso di omonimia con un sospetto terrorista.
    L'innocente era stato detenuto per mesi in Afghanistan.
    Un alto funzionario americano aveva detto ai tedeschi ''che non è nostra intenzione minacciare la Germania, ma piuttosto sollecitare il vostro governo a soppesare con cura ad ogni passo le possibili implicazioni nei rapporti tra i due paesi'', rivelano i documenti pubblicati oggi dal New York Times.
    Per la cronaca la risposta fu:NO.
    Della serielettanti allo sbaraglio!
    "Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"


    IL DISPUTATOR CORTESE

    Possono tenersi il loro paradiso.
    Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.

  3. #13
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    Predefinito Rif: Wikileaks:guardiamoci dentro, vi va?

    Citazione Originariamente Scritto da occidentale Visualizza Messaggio
    Molto probabile che la signora DIbble abbia capito dopo quale fosse la reale caratura di Mr. B.
    Ma mi chiedo se non era il caso di far sparire quei documenti non più attuali..... a meno che non siano stati lasciati in bella vista apposta.
    tanto Repubblica la sua bella figura di palta l'ha gia' fatta ..
    L'unita' presumo pure ...
    La stampa ..l'ha fatta tra le righe ..
    direi che e' ora per .......avanti i prossimi


    Prima leggeremo la fedele( e non di parte ) traduzione e commento dei giornalai di Repubblica ...repapelle:

    Poi con la traduzione veritiera e ben posizionata nel 'contesto' del discorso ....potremo commentare
    Sono l'unica persona al mondo che vorrei conoscere a fondo

  4. #14
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    Predefinito Rif: Wikileaks:guardiamoci dentro, vi va?

    Citazione Originariamente Scritto da miluna Visualizza Messaggio
    io ho trovato questo articolo che tratta il tema in oggetto :

    ***
    Alla cena d’addio, le lacrime della Dibble per il rapporto travisabile sul Cav.


    La pubblicazione dell’intero dispaccio scritto dalla diplomatica americana Elizabeth Dibble a proposito di Silvio Berlusconi illumina un problema che nei giorni convulsi di Wikileaks viene spesso dimenticato: il contesto.

    Nella relazione scritta dall’ambasciata americana a Roma il 9 giugno 2009 e inviata direttamente al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, il Cav.

    non è esattamente descritto come il leader “inetto, vacuo e inefficace”, il “portavoce di Putin”, il premier che “non riposa abbastanza”,
    come raccontato dai giornali dopo le prime, parziali rivelazioni del sito di Julian Assange;

    letto nella sua interezza, il ritratto di Berlusconi è quello di un leader certamente originale e anche criticabile a livello personale, ma uno statista capace di governare e un alleato fedele degli Stati Uniti che – per necessità che non sfuggono alla diplomatica Dibble – coltiva relazioni che fanno alzare qualche soppracciglio al dipartimento di stato.

    “La nostra relazione con Berlusconi è complessa”, scrive Dibble, “ci ha aiutato a sviluppare i nostri interessi su molti piani in un modo e una dimensione che il governo precedente non era intenzionato o capace di perseguire, sia dal suo ritorno al potere la scorsa primavera che nei suoi precedenti governi”.

    Dibble, che scrive a Obama alla vigilia dell’incontro del G8 all’Aquila, entra nei dettagli dell’alleanza e distingue chiaramente due piani:

    da una parte c’è il Berlusconi capo affidabile di un governo storicamente alleato che lavora per non perdere rilevanza nel panorama internazionale, che è fedele e solerte nel rispettare “l’impegno morale con gli Stati Uniti” e che “ha sempre accettato le nostre richieste, nonostante i rischi per la politica interna”.

    Si citano i dossier fondamentali, soprattutto l’Afghanistan, e il lavoro fatto dal Cav. sulle basi americane in Italia.

    “Berlusconi è uno dei politici che dura da più tempo in Europa e la sua popolarità in Italia garantisce la sua influenza nel panorama politico italiano dei prossimi anni. Ha fatto terminare il periodo dei governi italiani inefficienti e deboli che hanno afflitto questo paese dalla fine della Seconda guerra mondiale”
    , scrive Dibble.


    Dall’altra c’è il Berlusconi “non ortodosso”, quello delle gaffe e del chiacchiericcio, dei rapporti “non trasparenti” con la Russia.

    E’ questo secondo volto che ha “portato molti, inclusi alcuni nel governo americano, a ritenerlo inetto, vacuo e inefficace come leader europeo moderno”.

    Non è un mistero che al dipartimento di stato alcuni operativi di medio e alto livello non vedano di buon occhio la relazione con il governo Berlusconi:

    il segretario per gli Affari europei, Philip Gordon, è fra questi, ma la relazione con l’Italia è appunto “complessa”:

    Gordon è stato ad esempio l’uomo che durante la campagna elettorale di Obama ha fatto saltare l’ipotesi di una tappa in Italia durante il tour europeo.

    Fonti vicine al dipartimento di stato spiegano che quella era esattamente il contrario di una mossa antiberlusconiana:
    Washington temeva piuttosto che il passaggio di Obama potesse rafforzare il Pd veltroniano e obamiano contro un Berlusconi che, per quanto guascone, è alleato affidabile sui dossier che contano.


    L’autrice dei cable, Elizabeth Dibble, è stata descritta come una specie di spia americana incaricata di attaccare Berlusconi da via Veneto, ma fonti che conoscono bene l’ambasciata americana dicono che semmai è vero il contrario:
    Dibble voleva con tutte le forze rimanere in servizio in Italia, mentre a ottobre è stata riassegnata a Foggy Bottom perché si sapeva ormai che Wikileaks aveva in mano documenti che, opportunamente ritagliati, rimasticati e risputati, l’avrebbero messa in imbarazzo.


    Alla cena romana d’addio, con i colleghi dell’ambasciata, la Dibble era in lacrime.

    Ma il giudizio che la diplomatica dà nel 2009 su Berlusconi è inequivocabile:

    “Quella di liquidare Berlusconi come un interlocutore poco serio, con le sue fissazioni personali, le sue gaffe e talvolta il suo modo di agire spregiudicato in politica, potrebbe essere una tentazione, ma pensiamo si tratterebbe di un errore. Nonostante i suoi difetti, Berlusconi è stato la pietra di paragone della politica italiana per gli ultimi quindici anni, e tutto sembra indicare che lo sarà ancora per gli anni a venire. Egli si è dimostrato un alleato e un amico degli Stati Uniti”.

    Al vertice Osce di Astana, il segretario di stato, Hillary Clinton, ha detto che Berlusconi è il “miglior amico dell’America”, formula subito bollata da Repubblica come brodaglia diplomatica servita per riparare la verità di Wikileaks; ma i dispacci, letti nel contesto, dicono che l’affezione di Hillary è vera nella sostanza e il segretario non ha perso occasione per dare un altro segnale all’Italia a proposito dell’Afghanistan, dossier fondamentale per giudicare l’alleanza.

    All’ex inviato speciale della Farnesina in Afghanistan e Pakistan, Massimo Iannucci, Hillary ha consegnato un biglietto di ringraziamento che va oltre ogni linguaggio diplomatico.

    Non si sa se si sia espressa in termini “migliori amici”, ma il concetto è quello.


    Alla cena d’addio, le lacrime della Dibble per il rapporto travisabile sul Cav. - [ Il Foglio.it › La giornata ]

    ****

    Gli antropologicamente superiori di Repubblica dovrebbero scusarsi con i loro lettori per come, giornalmente , li prendono per i fondelli .
    Beh, se davvero questo fosse il rapporto COMPLETO, è evidente che tutto cambia.
    Ma come mai nessun telegiornale ha dato notizia di questa versione?
    Alla faccia della tv controllata da Berlusconi.

  5. #15
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    Predefinito Rif: Wikileaks:guardiamoci dentro, vi va?

    SILVIO SOLO SILVIO E SEMPRE SILVIO

    El Pais: profonda sfiducia degli Usa nei confronti di Berlusconi
    Secondo quanto riporta El Pais, i documenti di Wikileaks descerivono in dettaglio le feste selvagge di SIlvio Berlusconi ed evidenziano la profonda sfiducia di Washington nei suoi confronti.

    El Pais: le feste selvagge di Berlusconi
    L'edizione online di El Pais ha iniziato la pubblicazione del contenuto dei documenti della diplomazia americana ottenuti da Wikileaks, con in copertina le fotografie di sette leader mondiali, fra i quali Silvio Berlusconi, con una citazione estratta da una nota americana: "le feste selvagge di Berlusconi".


    Domanda: Ma la Spagna non ha questioni più pressanti a cui badare?


    NYT: Berlusconi "portavoce di Putin in Europa"
    Secondo quanto riporta il New York Times, nel 2009 alcuni diplomatici americani a Roma segnalano un rapporto straodinariamente stretto fra Putin e Berlusconi, parlano di "doni sontuosi", "contratti energetici lucrativi" e di "misteriosi intermediari italiani che parlano russo".
    Scrivono che Berlusconi " sembra sempre di più il portavoce di Putin in Europa.

    Infatti Sarkozy non fa affari con la Russia.
    Ma qualcuno non li ha informati questi che Berlusconi potrebbe comprarsi Putin con tutto il Cremlino e li rimarrebbe sempre qualcosina per i nipoti?

    Ultima modifica di occidentale; 06-12-10 alle 23:52
    "Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"


    IL DISPUTATOR CORTESE

    Possono tenersi il loro paradiso.
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  6. #16
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    Predefinito Rif: Wikileaks:guardiamoci dentro, vi va?

    Qualche cosa un tantino più "seria"

    I problemucci con gli Israeliani.....

    Israele-Iran 1
    Lo scorso febbraio, inoltre - scrive ancora il sito del Guardian -, il segretario alla difesa Usa, Robert Gates, ha avvertito che se gli sforzi diplomatici nei confronti dell'Iran fossero falliti "rischiamo la proliferazione nucleare nel Medio Oriente, una guerra innescata da un blitz israeliano o entrambe le cose".

    Israele-Iran 2
    Il capo dell'intelligence militare israeliana, gen. Amos Yadlin, l'anno scorso ha ammonito che "Israele non puo' permettersi di sottovalutare l'Iran e di essere colto di sorpresa, come lo furono gli Stati Uniti l'11 settembre 2001", scrive ancora il giornale.

    Israele-Iran 3
    E nel maggio dello scorso anno il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, secondo i documenti svelati, disse a dirigenti americani di essere d'accordo con il presidente egiziano, Hosni Mubarak, che un "Iran nucleare" avrebbe indotto altri Paesi della regione a sviluppare armi atomiche, fatto che produrrebbe "la piu' colossale minaccia agli sforzi di non proliferazione dai tempi della crisi dei missili cubani".

    Si profila una nuova guerra, che dite?
    "Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"


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  7. #17
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    Predefinito Rif: Wikileaks:guardiamoci dentro, vi va?

    Citazione Originariamente Scritto da occidentale Visualizza Messaggio
    SILVIO SOLO SILVIO E SEMPRE SILVIO

    El Pais: profonda sfiducia degli Usa nei confronti di Berlusconi
    Secondo quanto riporta El Pais, i documenti di Wikileaks descerivono in dettaglio le feste selvagge di SIlvio Berlusconi e sottolienao la profonda sfiducia di Washington nei suoi confronti.

    El Pais: le feste selvagge di Berlusconi
    L'edizione online di El Pais ha iniziato la pubblicazione del contenuto dei documenti della diplomazia americana ottenuti da Wikileaks, con in copertina le fotografie di sette leader mondiali, fra i quali Silvio Berlusconi, con una citazione estratta da una nota americana: "le feste selvagge di Berlusconi".


    Domanda: Ma la Spagna non ha questioni più pressanti a cui badare?


    Risposta :Ma ancora ti meravigli di cosa scrive El Pais ( La Repubblica formato Spagnolo )

    NYT: Berlusconi "portavoce di Putin in Europa"
    Secondo quanto riporta il New York Times, nel 2009 alcuni diplomatici americani a Roma segnalano un rapporto straodinariamente stretto fra Putin e Berlusconi, parlano di "doni sontuosi", "contratti energetici lucrativi" e di "misteriosi intermediari italiani che parlano russo".

    Scrivono che Berlusconi " sembra sempre di più il portavoce di Putin in Europa.

    Infatti Sarkozy non fa affari con la Russia.
    Ma qualcuno non li ha informati questi che Berlusconi potrebbe comprarsi Putin con tutto il Cremlino e li rimarrebbe sempre qualcosina per i nipoti?

    Berlusconi rischia grosso facendo l'interesse del suo PAESE , intersse che contrasta con gli interessi dei gossi gruppi energetici americani
    . La stima e simpatia di Putin gli potranno evitare una fine strana e misteriosa ( Mattei e Craxi ) . Stanno tentando con altri mezzi ma ... l'e' dura ...:sofico:



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  8. #18
    ex unalei
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    Predefinito Rif: Wikileaks:guardiamoci dentro, vi va?

    Citazione Originariamente Scritto da diegol22 Visualizza Messaggio
    Beh, se davvero questo fosse il rapporto COMPLETO, è evidente che tutto cambia.
    Ma come mai nessun telegiornale ha dato notizia di questa versione?
    Alla faccia della tv controllata da Berlusconi.
    Maddaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.......eheheheheh eheh

    Quanto sei tenero ....
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  9. #19
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    Predefinito Rif: Wikileaks:guardiamoci dentro, vi va?

    Citazione Originariamente Scritto da miluna Visualizza Messaggio
    Berlusconi rischia grosso facendo l'interesse del suo PAESE , intersse che contrasta con gli interessi dei gossi gruppi energetici americani
    . La stima e simpatia di Putin gli potranno evitare una fine strana e misteriosa ( Mattei e Craxi ) . Stanno tentando con altri mezzi ma ... l'e' dura ...:sofico:



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    hefico:
    "Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"


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  10. #20
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    Thumbs up Rif: Wikileaks:guardiamoci dentro, vi va?

    Citazione Originariamente Scritto da miluna Visualizza Messaggio
    Berlusconi rischia grosso facendo l'interesse del suo PAESE , intersse che contrasta con gli interessi dei gossi gruppi energetici americani
    . La stima e simpatia di Putin gli potranno evitare una fine strana e misteriosa ( Mattei e Craxi ) . Stanno tentando con altri mezzi ma ... l'e' dura ...:sofico:



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    eh già, lo penso da tempo. :giagia:
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    Oggi m'hanno incuXXto...ma con che austerità ragazzi! Roba da signori! Ho ringraziato e chiesto un'altro appuntamento.

 

 
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