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Discussione: La fame del lupo

  1. #1
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    Predefinito La fame del lupo

    “La fame da lupo” per una società nuova.
    La produzione nel mondo è il doppio delle necessità materiali dell’intera umanità. Già oggi, se vi fosse una società comunista, ogni essere umano potrebbe vivere senza subire il ricatto della soddisfazione dei bisogni. Invece i dati riportano che nell’intero pianeta più di un miliardo di persone non sono alimentate abbastanza ed ogni anno muoiono milioni di esse per fame.
    Una società che non soddisfa i bisogni primari e porta alla morte per inedia non può dirsi società!
    E’ un sistema che mette al centro il profitto e lo sfruttamento dell’essere umano sull’essere umano e che rende schiava delle necessità gran parte della popolazione mondiale.
    Il capitale per rivitalizzarsi ogni giorno cerca di sfruttare sempre più le masse lavoratrici e chiede di tornare a rapporti di lavoro simili ad un secolo e mezzo fa, in Italia il caso Fiat docet.
    I partiti parlamentari di ogni colore non si oppongono a questa nera e cruda realtà. I sindacati, al traino dei partiti, nei fatti sono sempre più a rimorchio delle esigenze del capitale.
    I posti di lavoro vengono tagliati, i salari e le pensioni abbassati, le condizioni di lavoro e di vita peggiorate, i servizi sociali, scuola, sanità, trasporti, finanziati con i soldi dei lavoratori, gli unici a pagare le tasse per intero, diventano un miraggio. Il capitale, usando pennivendoli, videolettori di notizie, rotocalchi vari cerca di sviare l’attenzione sull’omofobia, il razzismo,l’egoismo.
    Questo realtà non è per l’umanità!
    Gli esseri umani per definirsi veramente tali devono vivere e nella vita è insito il soddisfacimento dei bisogni materiali e spirituali.
    Non c’è libertà con la pancia e la mente vuote!
    “ Ma la democrazia pura e semplice è incapace di sanare i mali sociali. L’eguaglianza democratica è una chimera. La lotta dei poveri contro i ricchi non può essere combattuta sul terreno della democrazia o della politica.
    Anche questo grado è dunque solo uno stadio transitorio, l’ultimo mezzo puramente politico che ancora deve essere sperimentato e dal quale deve subito svilupparsi un nuovo elemento, un principio che oltrepassa la politica. Questo principio è il socialismo.
    Lineamenti di una critica dell’economia politica
    F. Engels
    La classe lavoratrice deve comprendere, acquisendo coscienza, che seguire un partito borghese od un altro significa solo schierarsi per una frazione della borghesia o un’altra, mai per i propri interessi.
    Per lottare per le sue esigenze chi vive di lavoro deve uscire dal circolo vizioso di destra, sinistra, centro, rottamatori, che vogliono residuare la classe lavoratrice, governo del fare finta, governo tecnico, governo di transizione, governo di responsabilità ed abbracciare in prima persona la propria causa, che deve mirare a difendere diritti, lavoro, salari, servizi sociali nell’immediato ed a superare questa dimensione economico-sociale nello storico.
    C’è molto da fare! Altro che non c’è più niente da fare!
    Chi propaganda la seconda sensazione vuole che le lavoratrici ed i lavoratori facciano poco per loro stessi e molto, lasciando fare a loro, per il capitale.
    “La fame da lupo” della classe lavoratrice, che ogni giorno nel mondo produttivo e nella società viene asservita, umiliata, colpita nella sua dignità deve esprimersi nel mettere in campo ogni energia per liberarsi dalla condizione imposta dalla realtà produttiva odierna.
    Un importante uomo politico italiano ha detto che in Italia non esistono poveri, ma solo persone che non hanno cognizione di utilizzo del benessere.
    La povertà quindi come colpa e la ricchezza come merito individuale, non frutto della società capitalistica e la sua divisione in classe.
    E’ una presa per i fondelli!
    Non solo ci sfruttano, ci prendono anche per imbecilli!
    E’ ora di mettere in campo tutte le forze intellettive e fisiche, la nuova società è più vicina di quanto essi pensano.
    Sta a noi esserci all’appuntamento con la storia!

  2. #2
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    Predefinito Rif: La fame del lupo

    Sai... Prometeo se avesse chiesto per favore invece che rubare, non sarebbe stato punito.
    E in questo simbolo sta già tutta la contraddizione che porta i marxisti a combinare guai anche quando hanno buone intenzioni.

    Le cose scritte si potrebbero anche discutere, ma tu le affermi, sottintendendo che solo in una conversione alla religione comunista si possa trovare una soluzione.
    Ovviamente, il progressismo non può nemmeno concepire che possa esistere più di una sola soluzione.

  3. #3
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    Predefinito Rif: La fame del lupo

    Citazione Originariamente Scritto da prometeo Visualizza Messaggio
    “La fame da lupo” per una società nuova.
    La produzione nel mondo è il doppio delle necessità materiali dell’intera umanità. Già oggi, se vi fosse una società comunista, ogni essere umano potrebbe vivere senza subire il ricatto della soddisfazione dei bisogni. Invece i dati riportano che nell’intero pianeta più di un miliardo di persone non sono alimentate abbastanza ed ogni anno muoiono milioni di esse per fame.
    Una società che non soddisfa i bisogni primari e porta alla morte per inedia non può dirsi società!
    E’ un sistema che mette al centro il profitto e lo sfruttamento dell’essere umano sull’essere umano e che rende schiava delle necessità gran parte della popolazione mondiale.
    Il capitale per rivitalizzarsi ogni giorno cerca di sfruttare sempre più le masse lavoratrici e chiede di tornare a rapporti di lavoro simili ad un secolo e mezzo fa, in Italia il caso Fiat docet.
    I partiti parlamentari di ogni colore non si oppongono a questa nera e cruda realtà. I sindacati, al traino dei partiti, nei fatti sono sempre più a rimorchio delle esigenze del capitale.
    I posti di lavoro vengono tagliati, i salari e le pensioni abbassati, le condizioni di lavoro e di vita peggiorate, i servizi sociali, scuola, sanità, trasporti, finanziati con i soldi dei lavoratori, gli unici a pagare le tasse per intero, diventano un miraggio. Il capitale, usando pennivendoli, videolettori di notizie, rotocalchi vari cerca di sviare l’attenzione sull’omofobia, il razzismo,l’egoismo.
    Questo realtà non è per l’umanità!
    Gli esseri umani per definirsi veramente tali devono vivere e nella vita è insito il soddisfacimento dei bisogni materiali e spirituali.
    Non c’è libertà con la pancia e la mente vuote!
    “ Ma la democrazia pura e semplice è incapace di sanare i mali sociali. L’eguaglianza democratica è una chimera. La lotta dei poveri contro i ricchi non può essere combattuta sul terreno della democrazia o della politica.
    Anche questo grado è dunque solo uno stadio transitorio, l’ultimo mezzo puramente politico che ancora deve essere sperimentato e dal quale deve subito svilupparsi un nuovo elemento, un principio che oltrepassa la politica. Questo principio è il socialismo.
    Lineamenti di una critica dell’economia politica
    F. Engels
    La classe lavoratrice deve comprendere, acquisendo coscienza, che seguire un partito borghese od un altro significa solo schierarsi per una frazione della borghesia o un’altra, mai per i propri interessi.
    Per lottare per le sue esigenze chi vive di lavoro deve uscire dal circolo vizioso di destra, sinistra, centro, rottamatori, che vogliono residuare la classe lavoratrice, governo del fare finta, governo tecnico, governo di transizione, governo di responsabilità ed abbracciare in prima persona la propria causa, che deve mirare a difendere diritti, lavoro, salari, servizi sociali nell’immediato ed a superare questa dimensione economico-sociale nello storico.
    C’è molto da fare! Altro che non c’è più niente da fare!
    Chi propaganda la seconda sensazione vuole che le lavoratrici ed i lavoratori facciano poco per loro stessi e molto, lasciando fare a loro, per il capitale.
    “La fame da lupo” della classe lavoratrice, che ogni giorno nel mondo produttivo e nella società viene asservita, umiliata, colpita nella sua dignità deve esprimersi nel mettere in campo ogni energia per liberarsi dalla condizione imposta dalla realtà produttiva odierna.
    Un importante uomo politico italiano ha detto che in Italia non esistono poveri, ma solo persone che non hanno cognizione di utilizzo del benessere.
    La povertà quindi come colpa e la ricchezza come merito individuale, non frutto della società capitalistica e la sua divisione in classe.
    E’ una presa per i fondelli!
    Non solo ci sfruttano, ci prendono anche per imbecilli!
    E’ ora di mettere in campo tutte le forze intellettive e fisiche, la nuova società è più vicina di quanto essi pensano.
    Sta a noi esserci all’appuntamento con la storia!
    Non si vive di sole dacie.
    Parlaci delle dacie : erano divisibili fra tutti gli esseri umani?

  4. #4
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    Predefinito Rif: La fame del lupo

    Risponderà che l'URSS non era un comunismo compiuto, ma un capitalismo di stato.

    Dicendolo da un punto di vista marxista, che confonde volutamente capitalismo con monopolio, avrebbe anche ragione.

  5. #5
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    Predefinito Rif: La fame del lupo

    Citazione Originariamente Scritto da Perseo Visualizza Messaggio
    Risponderà che l'URSS non era un comunismo compiuto, ma un capitalismo di stato.

    Dicendolo da un punto di vista marxista, che confonde volutamente capitalismo con monopolio, avrebbe anche ragione.
    Ahhhh a questo non avevo pensato.

    Ma allora il komunismo cos'é? Una biancaneve ed i sette nani? Dove sta il comunismo? Quello puro era quello partorito dalla mente di marx?

  6. #6
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    Predefinito Rif: La fame del lupo

    Citazione Originariamente Scritto da Perseo Visualizza Messaggio
    Risponderà che l'URSS non era un comunismo compiuto, ma un capitalismo di stato.

    Dicendolo da un punto di vista marxista, che confonde volutamente capitalismo con monopolio, avrebbe anche ragione.
    Neanche Ferrando avrebbe partorito una perla simile.
    Sinceri complimenti
    Perchè, ma perchè non capite?
    che io non posso lasciar la mia terra,
    ogni albero conosce il mio tocco,
    ogni frutto è per me come un figlio.

 

 

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