E' notizia audita oggi che un anziano vedovo avrebbe lasciato alla propria badante maomettana un intero palazzo in eredità. Nella mia mente è sorta in un batter d'ali una legittima considerazione:
può la maomettana aver tentato carnalmente l'anziano e aver soddisfatto di esso le bramosie della verga, fino al punto da fargli perdere il senno e indurlo a un tale sconsiderato gesto? La donna è subdola e tentatrice per sua natura e anche se san Paolo afferma che se ne debba stare in atteggiamento tranquillo, in essa cova in ogni istante la passione per l'inganno e la tentazione demoniaca di sovrastare l'uomo, dalla costola del quale purtroppo deriva. Anche se lvo di Chartres afferma che profanare un matrimonio d’altri sia più grave che non il giacere con una prostituta, egli pone pur sempre come condizione l'onestà di quest'ultima (vale a dire che essa non pretenda di più del dovuto, poichè in tal caso si sarebbe macchiata dell’ulteriore peccato di guadagnare illecitamente e non secondo la consistenza delle sue prestazioni). Vien quindi da pensare quali e quanto diverse tra loro, e in che numero, debbano essere state tali prestazioni, da meritare in eredità addiritura un intero palazzo. Sicuramente, tenuto conto dell'età del vegliardo, il compenso appare eccessivo. Vien da sè chiedersi, come non meno importante luogo, come possa oggi avvenire che una maomettana, il cui credo nega la divinità di nostro Signore Gesù Cristo, possa badare a un cristiano e magari corromperlo non solo nel corpo, ma anche nella fede, come di certo è avvenuto. Quanti di questi anziani, lasciati soli dai parenti, corrono il rischio di seguire la stessa sorte?
Laudetur Jesus Christus