Che facce di bronzo (per non dire di peggio)!!!!!
E' ormai appurato che gli immigrati vengono qui per vivere nel mondo capitalista-mondialista! E' pazzesco che questa gente, che a parole si dichiara 'contro la globalizzazione', riesca (senza vergogna) in questo caso a supportare chi nel sistema capitalista ci vuole vivere!!!!!
Scommetto che se in Europa si riuscisse a superare il sistema capitalista (quindi niente più Nike, Mcdonalds, ecc), qui non verrebbe più nessuno!!!!
L'Internazionalismo è la l'altra faccia della medaglia mondialista!
Già qualche tempo fa il blog Resistenza Nazionale (RESISTENZA NAZIONALE) pubblicava il seguente:
L’internazionalismo del XIX e del XX secolo ha avuto un ruolo assai significativo nella decadenza dei concetto di Patria e Nazione. Per molti anni le forze dietro questi movimenti hanno condotto una dura e violenta campagna contro il nazionalismo e il patriottismo. Il concetto stesso di Nazione ha pagato a caro prezzo l’arroganza dell’Internazionalismo!
Per i marxisti, per personaggi come Lenin, la ‘rivoluzione comunista’ doveva avere un obiettivo internazionale e spazzare via le nazioni. Per Trotskji ‘la rivoluzione russa è parte della rivoluzione internazionale e che la vittoria definitiva del socialismo in Russia è legata a quella della rivoluzione mondiale’!
E’ evidente come l’internazionalismo marxista abbia quindi dato un consistente contributo all’indebolimento dei concetti di patria, stato e nazione. Ha contribuito, pertanto, a rendere fertile il terreno perché vi attecchisse il seme dell’omologazione culturale, quale prodotto della globalizzazione.
Inoltre, molti dei concetti alla base del processo mondialista capitalista che hanno contribuito a preparare il terreno all’affermazione della globalizzazione culturale, sono di fatto strettamente legati alle ‘idee’ comunisto-marxiste: il liberalismo, l’anti-razzismo, il cosmopolitismo, il politically-correct, per citarne alcuni.
Ideologie-satellite che, guarda caso, si prestano perfettamente a supportare gli obiettivi delle oligarchie turbocapitaliste!
L’ennesima prova di come sia di fatto IPOCRITA e fasulla l’opposizione rossa alla globalizzazione, visto che gli obiettivi di tale progetto sono sostanzialmente analoghi a quelli dell'internazionalismo social-comunista!
Peccato non siano state molotov.
«Non ti fidar di me se il cuor ti manca».
Identità; Comunità; Partecipazione.
Dici che è blasfemia? Meno male.
Carta | San PapierSan Papier
Pierluigi Sullo
[29 Maggio 2009]
Alla teoria di santi che proteggono i diseredati se ne aggiunge uno: è San Papier, gemello del già noto San Precario. Un gruppo di pericolosi «no global», venerdì mattina a Roma, ha portato in processione il nuovo santo fin dentro la basilica di Santa Maria Maggiore, come i «sans papiers» francesi qualche anno fa occupavano le chiese per far notare la loro condizione di esclusi, perseguitati. E sfruttati, perché non avere documenti è il miglior passaporto per un lavoro nero e, di questi tempi, per la disoccupazione. Ieri, i soliti «no global» avevano occupato la sede dell’Organizzazione internazionale delle migrazioni [Oim], trasformato la Barcaccia, famosa fontana di Piazza di Spagna, in un barcone di migranti, e insomma i due giorni di azioni molto simboliche hanno preparato il corteo che si terrà sabato pomeriggio. Intanto, un intero pezzo del quartiere Flaminio è stato sequestrato da legioni di carabinieri e poliziotti per via del vertice dei ministri degli interni e della giustizia del G8, che si tiene in una caserma [luogo estremamente simbolico]. Tutti sorridono alle telecamere. A non avere niente da ridere sono i migranti e i richiedenti asilo che il governo italiano ha riconsegnato ai loro aguzzini libici. Non è un’esagerazione, la parola «aguzzini»: il rapporto di Amnesty international parla di «ricorrenti rapporti su torture» in Libia ai danni dei poveracci che dal sud cercano di arrivare in Europa. Ed è per celebrare questo sodalizio che il 10 giugno arriverà a Roma – in carne, ossa e tenda – il dittatore libico Gheddafi. A protestare, oltre ad Amnesty, è stata la Chiesa, sia quella ufficiale che quella di strada, e sono stati i famosi «no global» [e qualcuno ci spiegherà, prima o poi, cosa esattamente si intenda con questa espressione]. Le sinistre invece sono troppo impegnate a contare i voti: i conti non tornano mai.
carlomartello