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  1. #1
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    Predefinito Sulle colonie Obama cede, l'Ue un po' meno: "Sono illegali"

    I negoziati di pace in Medio Oriente sono in una "crisi difficile", dopo la decisione Usa di rinunciare a esercitare pressioni su Israele per il congelamento della costruzione di nuovi insediamenti. Lo dice chiaro, ad Atene, il presidente palestinese Abu Mazen, al termine del suo incontro con il premier Georges Papandréou.

    "Speriamo - dice un cupo Abu Mazen - che arrivi presto il momento in cui l'Ue svolga un ruolo accanto agli Stati Uniti".

    Bruxelles: le colonie un ostacolo alla pace
    Passano poche ore e dall'Unione europea arriva il "rincrescimento" per il rifiuto israeliano di congelare gli insediamenti in Cisgiordania, definiti "un ostacolo" al processo di pace. "Registriamo con rincrescimento" che Israele non ha accettato l'estensione della moratoria richiesta da Ue, Usa e dal Quartetto per il Medioriente, ha detto Maja Kocijancic, portavoce del capo della diplomazia europea Catherine Ashton. "Il nostro punto di vista sugli insediamenti è chiaro: sono illegali in virtù delle leggi internazionali e costituiscono un ostacolo alla pace".

    Il dietro front di Obama
    Gli Stati Uniti hanno deciso di rinunciare a ogni pressione su Israele perché congeli la costruzione di nuovi insediamenti, come mezzo per rilanciare i negoziati diretti tra israeliani e palestinesi. Due funzionari Usa hanno fatto sapere che l'amministrazione Obama è giunta alla conclusione che non sia questa la strategia migliore per riavviare i colloqui di pace, in stallo dalla fine dello scorso settembre, quando Israele decise di non rinnovare il congelamento di 10 mesi della costruzione di nuove colonie.

    Fonti Usa hanno precisato che l'amministrazione intende comunque adoperarsi per arrivare a un accordo di pace in Medio Oriente, sottolineando che la prossima settimana i negoziatori palestinesi e israeliani saranno a Washington. Dalla Casa Bianca si fa sapere che l'amministrazione preferisce ora concentrarsi sulle "questioni chiave del conflitto", come i confini, lo status finale di Gerusalemme o il diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi.
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    Predefinito Rif: Sulle colonie Obama cede, l'Ue un po' meno: "Sono illegali"

    Obama cede?
    Un tizio parlava sempre di forti contrasti e inimicizia tra l'entità sionista e la "nuova" classe dirigente obananata.

  3. #3
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    Predefinito Rif: Sulle colonie Obama cede, l'Ue un po' meno: "Sono illegali"

    Certo che cede, hai mai visto gli Usa andare contro Israele e non pagare nemmeno una vittima?

    I DIRITTI DI ISRAELE HANNO BISOGNO DI UNA GUERRA PERPETUA

    DI ZEEV STERNHELL
    Haaretz

    Dal punto di vista del diritto, i negoziati sul partizionamento della terra sono un pericolo esistenziale perché riconoscono ai Palestinesi la stessa uguaglianza dei diritti degli Ebrei su Eretz Israel.

    I fatti devono essere riconosciuti: i capi dei partiti di destra hanno una visione strategica e una capacita’ di visione a lungo termine, e sanno anche come scegliere gli strumenti giusti per svolgere la loro missione.

    La proposta di modifica della nuova legge sulla cittadinanza, che mira a fomentare uno stato di continua agitazione tra gli Ebrei e tutti gli altri, e’ solo un aspetto di un piano di vasta portata il cui portavoce ufficiale e’ il ministro degli esteri Avigdor Lieberman.

    L'altro aspetto è la promessa del ministro degli Esteri alle nazioni del mondo che la nostra guerra contro i palestinesi è una guerra eterna. Israele ha bisogno di un nemico interno ed esterno, un senso costante di emergenza, - perche’ la pace, sia con i palestinesi nei territori o con i palestinesi in Israele, rischia di indebolirla al punto di pericolo esistenziale.

    E infatti, la verita’, che include la maggior parte dei leader del Likud, è permeata dalla consapevolezza che la società israeliana vive in un costante pericolo di rottura dall'interno. Il virus democratico ed egualitario si abbatte il corpo politico dall'interno. Questo virus si basa sul principio universale dei diritti umani e alimenta un comune denominatore tra tutti gli esseri umani, perché sono esseri umani. E che cosa gli esseri umani hanno di piu’ in comune se non il diritto ad essere padroni del loro destino ed uguali tra loro?

    Dal punto di vista della destra, e’ qui dove sta’ il problema: i Negoziati sul partizionamento della terra sono un pericolo esistenziale perché riconoscono ai Palestinesi la stessa uguaglianza dei diritti degli Ebrei, su Eretz Israel. Pertanto, al fine di preparare i cuori e le menti per il controllo esclusivo della popolazione ebraica del paese intero, è necessario aderire al principio che ciò che conta davvero nella vita degli esseri umani non è ciò che li unisce, ma piuttosto ciò che li separa . E cosa separa di piu’ la gente della storia e della religione?

    Oltre a ciò, vi è una chiara gerarchia di valori. Siamo prima di tutto Ebrei, e solo se siamo certi che non ci sarà nessuno scontro tra la nostra identità tribale-religiosa e le esigenze del dominio ebraico, da un lato, e dei valori della democrazia, dall'altro, anche Israele puo’ essere democratico. Ma in ogni caso, sara’ sempre data preferenza al suo carattere ebraico. Questo fatto garantisce una lotta senza fine, perché gli arabi si rifiutano di accettare la sentenza di inferiorità che (il Ministro degli Esteri) Lieberman e il ministro della giustizia Yaakov Neeman intendono per loro.

    Questo è il motivo per cui questi due ministri, con il tacito sostegno del primo ministro Benjamin Netanyahu, hanno respinto la proposta che il giuramento di fedeltà dice essere "nello spirito della Dichiarazione di Indipendenza". Per come lo vedono, la Dichiarazione di Indipendenza, che promette l'uguaglianza per tutti, indipendentemente dalla religione e dall’origine nazionale, è un documento il cui vero scopo e’ distruttivo, e che in quel momento lo scopo reale era quello di calmare i non ebrei e di essere aiutati nella loro guerra di indipendenza. Oggi, in un Israele che è armato fino ai denti, solo i nemici del popolo vorrebbero dare uno status giuridico di una dichiarazione che in ogni caso pochi hanno mai preso sul serio.

    Qui è dove la dimensione religiosa entra nell’immagine. Proprio come ha fatto tra i conservatori rivoluzionari del 20 ° secolo ed i nazionalisti neoconservatori dei nostri giorni, la religione gioca un ruolo decisivo nel cristallizzare la solidarietà nazionale e preservare la forza della società.

    La religione è percepita, naturalmente, come un sistema di controllo sociale senza contenuto metafisico. Pertanto, le persone che odiano la religione e il suo contenuto morale possono essere al fianco di gente come Neeman, che spera un giorno di imporre la legge rabbinica su Israele. Dal loro punto di vista, il ruolo della religione è quello di imporre l'unicità ebraica e spingere i principi universalioltre il limite di esistenza nazionale.

    In questo modo, la discriminazione e la disuguaglianza etnica e religiosa e’diventata la norma qui, e il processo di delegittimazione di Israele si è innalzato. E tutto questo è opera di mani ebraiche.

    Titolo originale: "Israel's Right Needs Perpetual War"

    Fonte: Israel News - Haaretz Israeli News source.
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    15.10.2010
    "Non abbiamo l'unione sociale ma solo quella economica e finanziaria. Finchè non capiamo questo, non capiremo perché i populisti hanno tanto successo!". Gabriele Zimmer
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  4. #4
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    Predefinito Rif: Sulle colonie Obama cede, l'Ue un po' meno: "Sono illegali"

    Citazione Originariamente Scritto da Nazionalistaeuropeo Visualizza Messaggio
    Obama cede?
    Un tizio parlava sempre di forti contrasti e inimicizia tra l'entità sionista e la "nuova" classe dirigente obananata.
    Obama...non dimentichiamoci che è un premio nobel per la pace :gluglu: :gluglu: :gluglu:
    Terra brujada est custa e d’est bocchende semen in sinu e brios in sas venas...

  5. #5
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    Predefinito Rif: Sulle colonie Obama cede, l'Ue un po' meno: "Sono illegali"

    Citazione Originariamente Scritto da Juanni Anjoy Visualizza Messaggio
    Obama...non dimentichiamoci che è un premio nobel per la pace :gluglu: :gluglu: :gluglu:
    Un premio giustissimo.
    Come quello a Peres.

    Ricordo di un massacro: viaggio nel Libano dei profughi palestinesi - seconda parte

    "La città martire di Qana non va solo ricordata per questa strage, ma anche per quella del 18 aprile 1996. Il luogo della tragedia e del ricordo si trova dall’altra parte della vallata. E’ stata, spesso, una meta del “Comitato per non dimenticare Sabra e Chatila” negli anni scorsi. Questo ennesimo massacro si colloca all’interno “dell’Operazione Furore” o “Operazione Grappoli d’ira” scatenata dal primo ministro israeliano Shimon Peres l’undici aprile per fermare la resistenza di Hezbollah. Peres, che nel 1994 aveva ottenuto con Yitzhak Rabin e Yasser Arafat il premio nobel per la pace, era convinto che solo l’uso di un massiccio bombardamento dal cielo, da terra e dal mare, avrebbe potuto dissuadere la popolazione locale dall’appoggiare le milizie di Hezbollah per la liberazione dei territori occupati del Libano. "

  6. #6
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    Predefinito Rif: Sulle colonie Obama cede, l'Ue un po' meno: "Sono illegali"

    Si parla, si parla, ma alla fine non si mai niente.

  7. #7
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    Predefinito Rif: Sulle colonie Obama cede, l'Ue un po' meno: "Sono illegali"

    Citazione Originariamente Scritto da ShOcK Visualizza Messaggio
    Si parla, si parla, ma alla fine non si mai niente.
    Vero.
    In questo caso Obana è stato più sincero..



 

 

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