Dunque ci sta un un signore, sposato, non sappiamo se con figli oppure no, descritto dei media come cornuto consenziente nel senso che per 12 anni era al corrente che la moglie lo tradiva (che verbo ormai desueto e demodée...) e lui non si sa per quale ragione o forse solo per il quieto vivere ha lasciato correre, della sua cornutaggine facendosene una ragione.
Quale che sia...
Succede che i due si separano, divorziano, ecc. e l'ex-moglie chiede gli alimenti.
Si va a processo e il giudice sentenzia che l'ex marito è tenuto ugualmente a versare gli alimenti (anche se l'ex moglie ha già un compagno) in quanto, al corrente dei "tradimenti", non si è opposto prima.
Ora, noi non entriamo nel merito della vicenda né diamo giudizi sui compartamenti dei due personaggi. Certo siamo veramnete sorpresi (ma non troppo, in fondo) per questa sentenza che riteniamo abbastanza a casaccio e ci chiediamo con sempre maggiore apprensione se la Giustizia è ancora in grado di giudicare serenamente.
Ciò detto, riflettendo sulla vicenda, ci par di capire che il cornuto consenziente, al quale rivolgiamo la nostra più sentita solidarietà, se l'è cavata tutto sommato abbastanza bene perché qui qualcuno avrebbe potuto ipotizzare il reato di induzione alla prostituzione.
E allora la musica sarebbe stata diversa.
Corte di Cassazione/ Marito tradito per 12 anni deve pagare gli alimenti alla ex moglie. “Ha tollerato l’infedeltÃ*”
Dove va la Giustizia?