“Donna lombarda” è una bellissima canzone epico-lirica, della quale esistono diverse versioni testuali, di origine antichissima, che adombra la tragica vicenda di Rosmunda, Elmichi e Longino, narrata da Paolo Diacono nella sua Historia Longobardorum, e poi ripresa e particolareggiata da Andrea Agnello nel suo Liber Pontificalis, sive vitae pontificum Ravennatum.
Una versione più secca e scabra, vicina ai moduli medioevali.
Una splendida versione impreziosita dal flauto suonato da Gregorio Bardini