Pagina 1 di 4 12 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 33
  1. #1
    SMF
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Messaggi
    135,010
     Likes dati
    20,872
     Like avuti
    32,365
    Mentioned
    1062 Post(s)
    Tagged
    25 Thread(s)

    Predefinito Testamento politico di Augusto Pinochet

    Londra, 11-12-1998. È stato reso noto il messaggio inviato ai cileni dal senatore a vita generale (Riserva) Augusto Pinochet Ugarte. Il documento, in corso di preparazione da giorni, è considerato dagli ambienti vicini al generale come una sorta di "testamento politico", nato dal prolungarsi senza fine della presenza di Pinochet in Europa. Ecco il testo completo del documento:



    "Impedito a tornare nel mio paese, e vivendo l’esperienza più dura e più ingiusta della mia vita, voglio ringraziare i miei compatrioti per tutte le nobili manifestazioni d’affetto e di sostegno che mi hanno dato, senza le quali queste ore di prova e di solitudine sarebbero incomparabilmente più tristi per me e per la mia famiglia. Voglio esprimere la mia gratitudine con qualche riflessione che mi è venuta in mente in questi giorni penosi, che possa aiutare a scoprire la verità e la giustizia della storia sottoposta a giudizio.

    "Il paese sa che non ho mai cercato il potere. Perciò, quando l’ho esercitato, non mi sono mai aggrappato a esso e quando è giunto il momento di cederlo, secondo la nostra Costituzione, l’ho fatto lealmente. Nessuno storico, neppure il più bieco e poco obiettivo, può e potrà domani sostenere in buona fede che il mio operato pubblico sia stato dettato da una presunta ambizione personale o da qualsiasi altro motivo, diverso dal bene del Cile. Al contrario, ho sempre pensato di dover orientare la chiamata a servire la patria, che fin da piccolo era presente nel mio cuore, attraverso la carriera militare. Ho sempre pensato di dover rispettare il giuramento fatto un giorno davanti a Dio e davanti alla nostra bandiera, quand’ero solo un adolescente. Proprio grazie alla nostra solida formazione morale, noi soldati impariamo a scoprire fin da subito quanto dolore e perdite irreparabili provocano le guerre. Perciò, come governante, sono stato infaticabile e irriducibile nell’intento di evitare i conflitti armati, di cercare in ogni momento la pace per il Cile, anche quando ci hanno sovrastato minacce di ogni genere.

    "Di fronte alla drammatica alternativa davanti alla quale è stato posto il nostro paese dal governo della Unidad Popular, mi sono rifiutato di agire fine all’ultimo, nonostante il lamento dei cittadini che picchiavano alle porte delle caserme chiedendo il nostro intervento. Ho atteso non per paura ma per una segreta speranza che fosse possibile superare in modo pacifico tale situazione estrema di crisi istituzionale, che era stata denunciata dalla Eminentissima Corte Suprema di Giustizia, dall’Onorevole Camera dei Deputati e da altri organi della nostra struttura istituzionale. Nessuno sa meglio di un soldato quanto siano incontrollabili gli scontri armati quando non si combatte contro un esercito regolare. Non è stato possibile evitarlo e, infine, abbiamo dovuto assumere la guida del paese quello storico 11 settembre, non senza aver prima affidato il buon esito della nostra missione a Dio e alla Santissima Vergine del Carmelo, Patrona delle nostre Forze Armate e Regina del Cile. Ho sempre conservato e conserverò nel più profondo del cuore il ricordo e un sentimento di gratitudine e di ammirazione nei confronti di questa generazione di soldati, di marinai, di aviatori e di carabineros, che hanno preso parte a questa giornata patriottica e hanno fatto tanti eroici sacrifici.

    "Su quell’impresa basti una sola riflessione. Le Forze Armate e dell’Ordine non hanno distrutto una democrazia esemplare, né hanno interrotto un processo di sviluppo e di benessere, né il Cile in quel momento era un modello di libertà e di giustizia. Era stato distrutto tutto e noi soldati abbiamo operato come riserva morale di un paese si disintegrava, nella mani di quanti lo volevano sottomettere all’orbita sovietica.

    "Credo fermamente nell’unità del paese. Tutto quanto ho fatto durante la vita ha avuto come sola ragion d’essere il produrre il reincontro dei cileni con il loro superiore destino comune. Sono profondamente convinto che non abbiano mai avuto e non avranno mai futuro i paesi che non riescono a scoprire la missione storica che sono chiamati a realizzare. Sono certo che non abbiano potuto e che non potranno capire le sfide che prepara a esse l'avvenire le nazioni che dimenticano o rinnegano la propria storia. Che non saranno mai felici e non avranno un buon avvenire i popoli facilmente sedotti dalla predicazione dell’odio, della vendetta o della divisione.

    "Sono un uomo appartenente a un tempo storico e ad alcune circostanze molto concrete. Il secolo che sta per terminare potrebbe essere adeguatamente definito come uno dei più crudeli che l’umanità abbia conosciuto. Due atroci guerre mondiali e una guerra ideologica che ha soggiogato più di mezza umanità lo hanno segnato profondamente, a causa dell’affrontarsi di due visioni del mondo assolutamente opposte. Il dilemma era: o vinceva la concezione cristiano-occidentale dell’esistenza, con il primato nel mondo del rispetto per la dignità umana e la vigenza dei valori fondamentali della nostra civiltà; o s’imponeva la visione del mondo materialista e atea dell’uomo e della società, con un sistema implacabilmente oppressore delle loro libertà e dei loro diritti.

    "Nella parte trascorsa di questo secolo si è giunti a perseguire lo sterminio di tutta una nazione con il pretesto di supposti ideali etnici.

    "Il comunismo, da parte sua, un’autentica antireligione, è costato all’umanità le vite di milioni di esseri umani in tutta Europa, e di altre decine di milioni di bambini, di donne e di uomini nei diversi paesi dell’Asia. Anche in America il marxismo ha seminato la morte e la distruzione. Non solo con i suoi tentativi rivoluzionari, ma anche con la predicazione universale dell’odio e della lotta di classe, e con l’esportazione della guerriglia e del terrorismo. Per questo gigantesco genocidio, per i sistemi più brutali di oppressione, i peggiori che l’umanità ricordi, nessuno chiede giustizia e probabilmente non l’avrà mai. Al contrario, quanti hanno provocato questi mali, quanti hanno disposto nei nostri paesi di armi e di finanziamenti sovietici per realizzarli, quanti hanno promosso e hanno predicato ai nostri popoli la sinistra ideologia del socialismo marxista, costoro si levano oggi come miei giudici.

    "Tutto quanto ho fatto come soldato e come governante l’ho fatto pensando alla libertà dei cileni, al loro benessere e all’unità nazionale, obiettivi superiori al cui conseguimento noi che abbiamo operato l’11 settembre abbiamo consacrato tutte le nostre attenzioni. Non abbiamo fatto promesse. Ci siamo solamente proposti di trasformare il Cile in una società di uomini liberi e democratica, nella quale venisse rispettato il diritto dei cittadini a creare e a intraprendere liberamente iniziative, perché divenissero padroni del proprio destino e non schiavi dello Stato e ancor meno di altre nazioni.

    "Ci siamo proposti di fare del Cile una grande nazione, e crediamo fermamente di aver contribuito a conseguirlo, benché alcuni paesi al mondo non attribuiscano ancora a questo fatto il giusto valore, così come non valutano il fatto che, dopo una transizione pacifica, il nostro paese abbia oggi un autentico regime democratico, nel quale funzionano pienamente tutte le sue istituzioni.

    "Ma i tempi sono cambiati. Il comunismo è caduto. Sono venuti allo scoperto i "socialismi reali" e l’umanità ha potuto conoscere una storia di delitti, d’ingiustizie, dello sfruttamento di uomini, di fallimenti e di menzogne che neppure il più acerrimo avversario avrebbe potuto immaginare. In Cile, il risultato della nostra storia è che questo paese sconosciuto e lontano ha potuto superare con successo la prova più grande che abbia dovuto affrontare in questo secolo. Con un’autentica prodezza, che i suoi agenti non ci perdoneranno mai, abbiamo potuto dimostrare prima di qualunque altro che era possibile sconfiggere il potente "impero della menzogna e dell’odio". Abbiamo garantito la nostra libertà e intrapreso tempestivamente e come sognatori l’arduo e difficile cammino della ricostruzione nazionale e l’instaurazione di una società moderna e libera. In quasi due decenni, e grazie al sacrificio di tutto un popolo che ha ricuperato la fede nei propri ideali di progresso e di giustizia, si è costruito un paese diverso. Oggi nessuno può disconoscere che l’11 settembre ha aperto vie di speranza e di possibilità per tutti, che dipende solo dai cileni conservare e rendere pienamente feconde nel tempo.

    "Il Cile è oggi un paese diverso da quello che i giovani di molte generazioni hanno avuto difronte quando aveva un’esistenza cupa, pessimista e fallita. Con il nostro governo, i poveri e gli emarginati hanno cominciato ad avere autentiche possibilità di progredire. Abbiamo sempre pensato che questa priorità sociale doveva essere il nostro principale impegno morale. Oggi non posso nascondere la soddisfazione che mi dà sapere che, per tornare al passato, dovrebbero susseguirsi molte generazioni prima che i cileni tornino a essere un popolo perdente, fatalista, depresso e senza valore, come siamo arrivati a essere all’inizio degli anni 1970. Persone accecate dall’ideologia vollero distruggere il nostro paese. Non vi sono riuscite. Non hanno tenuto conto della riserva spirituale e della naturale dignità di un popolo pacifico e ospitale che, tuttavia, non si è mai lasciato sottomettere né è mai stato piegato da nessuno.

    "Commetterei un’ingiustizia se in queste righe non riservassi un riconoscimento particolare, a testimonianza della mia massima gratitudine, a quanti hanno partecipato all’epopea della ricostruzione del paese; a questa generazione di soldati e di civili, di uomini e di donne, che hanno finito per dedicare la vita al servizio del paese e che quotidianamente danno testimonianza di fedeltà ai propri ideali patriottici; alla gioventù del Cile, che ha ereditato un paese più forte con un destino di grandezza che dovrà continuare a costruire con volontà e con autentica responsabilità patriottica.

    "Ringrazio anche quanti non hanno fatto parte del mio governo e, pur essendo suoi avversari, hanno saputo tenere nel debito conto in quel momento, oltre ogni differenza, la difesa della sovranità e della dignità del paese.

    "Probabilmente le vie misteriose che il Signore riserva a ogni popolo possono portare a che molti cileni tardino a scoprire la verità di quanto ha vissuto la nostra Patria. Dico loro che nulla potrà impedire che un giorno, forse non così lontano, tornino la pace e la sensatezza negli spiriti che rimangono ancora ciechi a causa della passione, e che nella serenità di altri tempi, quando la storia rivendicherà la nostra opera comune, finiscano per riconoscere il valore e i meriti di essa. Quel giorno è probabile che io non vi sia più. Tuttavia sarà l’ora della vittoria, l’ora in cui gli ideali che hanno illuminato i nostri sogni finiranno per essere comuni a tutti i cileni.

    "Oggi sento che il destino ha di nuovo posto sulle mie spalle l’enorme responsabilità di contribuire a seminare semi di pace che rendano possibile la grandezza e l’unità della mia Patria. Oltre i miei dolori e le ferite che porto nell’anima per le ingiuste vessazioni delle quali sono stato oggetto, e oltre l’indignazione che produce in me il vedere il mio paese aggredito in quanto Stato sovrano e indipendente e non rispettato come merita, voglio render noto che accetto questa nuova croce, con l’umiltà di un cristiano e la tempra di un soldato, se in questo modo presto un servizio al Cile e ai cileni. Niente desidero di più che veder superati le divisioni e i rancori sterili fra noi.

    "Ormai alla fine della vita, nonostante la stanchezza e le sofferenze che mi hanno provocato tante ingiustizie e tante incomprensioni, voglio dirvi che, anche se dovessi affrontare avversità maggiori, il mio spirito non si sentirà mai sconfitto. Niente piegherà la mie convinzioni né la mia ferma volontà di servire la Patria, come ho giurato il giorno in cui mi sono arruolato nell’Esercito del Cile. Il mio desiderio più profondo in questo momento consiste nell’impedire che nella nostra amatissima terra continuino a esservi altre vittime, più dolore di quello già provocato da ideologie estranee alla famiglia cilena. Voglia Iddio che il mio sia l’ultimo sacrificio. Voglia Iddio che i miei dolori e che gli oltraggi di cui sono vittima possano soddisfare i sempre insaziabili sentimenti di vendetta, e che servano affinché quanti continuano a essere appesantiti dal rancore, possano trovare la pace per le loro coscienze. Voglia Iddio che possano smettere di vivere così turbati, e che non si sentano più nella nostra Patria le predicazioni rivoluzionarie, che hanno seminato tanta violenza e tanta divisione fra i cileni.

    "Noi che crediamo nel perdono e nell’autentica riconciliazione dobbiamo continuare a lavorare duramente per il futuro. Non è lontano il giorno in cui una nuova generazione di compatrioti, volgendo lo sguardo alla storia del loro paese, scoprirà la verità dell’impresa che ha permesso la costruzione di una società di cileni liberi e degni, di una Patria migliore per tutti e non per un settore o per un partito, come siamo stati sul punto di vivere.

    "Sono stato oggetto di una macchinazione politico-giudiziaria, maliziosa e vigliacca, che non ha nessun valore morale. Mentre in questo continente, e specificamente nei paesi che mi condannano con giudizi falsi, il comunismo ha assassinato molti milioni di esseri umani nel corso di questo secolo, vengo perseguitato perché l’ho sconfitto in Cile, salvando il paese da una virtuale guerra civile. Questo ha comportato tremila morti, dei quali quasi un terzo in divisa e civili caduti vittime del terrorismo estremista.

    "Sono falsamente sottoposto a giudizio in diversi paesi europei, con un’operazione diretta da quanti si dichiarano miei nemici, senza che per altro esista la più remota possibilità che quanti nutrono pregiudizi nei miei confronti e mi condannano giungano a capire la nostra storia e a intendere lo spirito di quanto abbiamo fatto. Sono assolutamente innocente di tutti i delitti e dei fatti che mi vengono irragionevolmente imputati. Tuttavia, temo che quanti lo fanno non siano mai stati e non saranno mai disposti a ragionare e ad accettare la verità.

    "Difronte a una simile aberrazione, e nonostante la mia sofferenza e la mia impotenza, vorrei trasmettere una parola d’incoraggiamento ai miei compatrioti. Non perdetevi d’animo e non arrendetevi mai difronte alle avversità e alla disgrazia. Non smettete di lottare per la grandezza e per la sovranità del Cile. Voglia Iddio che possiamo superare presto la nostra condizione attuale di paese debole, piccolo e lontano, affinché mai più un cileno, qualunque sia sua condizione, torni a subire le vessazioni e le umiliazioni che oggi subisco, proprio perché non abbiamo forza nel concerto delle nazioni per farci rispettare. Non mi scoraggerò mai. Non l’ho fatto in questo difficile momento critico, né l’ho fatto durante la mia vita, quando ho dovuto affrontare altre ore di prova; perciò voglio esprimere ai miei compagni in uniforme e in particolare a quelli dell’Esercito, la mia disposizione, la mia fiducia e la mia profonda riconoscenza per il loro comportamento in queste difficili circostanze.

    "Conservo intatta la mia fede in Dio e nei princìpi che hanno guidato la mia esistenza. Mantengo la ferma speranza che il Signore, nella sua infinita misericordia, applichi le mie più intime sofferenze a quanti sono morti ingiustamente in questi anni di scontro. Sbagliano quanti credono o sostengono che il dolore per il sangue sparso nella nostra Patria è monopolio di una parte. Abbiamo sofferto tutti per le vittime. Mi consta essere soprattutto grande la sofferenza di quanti non hanno provocato lo scontro, di quanti non l’hanno cercato né tanto meno desiderato, e hanno finito per esserne vittime innocenti. Il soldato cerca sempre di proteggere i propri compatrioti. Non ho mai desiderato la morte di nessuno e provo un sincero dolore per tutti i cileni che hanno perso la vita in questi anni.

    "Ho chiesto umilmente a Dio di darmi fino all’ultimo istante della mia vita la capacità e la lucidità di capire e di accettare questa croce e che il dolore che porto nel più profondo dello spirito possa essere un buon seme nell’anima della nazione cilena. Se con la mia sofferenza si può porre fine all’odio che è stato seminato nel nostro paese, vi voglio dire che sono disposto ad accettare tutti i disegni del destino con la più assoluta fiducia che Dio, nel suo infinito amore, saprà rendere fecondo il sacrificio che gli offro perché trionfi la pace, e ormai all’alba del nuovo secolo i cileni siano un popolo unito e riconciliato come ho sempre sognato di riuscire a vedere.

    "Amo il Cile sopra tutte le cose e neppure le situazioni più dolorose che debba affrontare impediranno che, con tutta la forza del mio spirito, a distanza, ripeta una e mille volte, "Viva il Cile"".



    Augusto Pinochet Ugarte



    Londra, dicembre 1998

    ACNews, 003/98 - Il "testamento politico" del senatore a vita cileno, generale (Riserva) Augusto Pinochet Ugarte

  2. #2
    email non funzionante
    Data Registrazione
    08 Apr 2009
    Località
    Alghero
    Messaggi
    94
     Likes dati
    0
     Like avuti
    2
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: Testamento politico di Augusto Pinochet

    ostridicolo:ostridicolo:ostridicolo:

    Uno statista inadeguato, messo al potere da una potenza nemica dell'america meridionale e dell'Europa.

    In politica estera, tanto per cambiare, aveva schierato il Cile dalla parte delle merde anglosassoni durante la guerra delle Falkland.iango:

  3. #3
    Il Mio Nome è Legione
    Data Registrazione
    02 Jul 2010
    Messaggi
    240
     Likes dati
    1
     Like avuti
    12
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: Testamento politico di Augusto Pinochet

    Citazione Originariamente Scritto da antonio84 Visualizza Messaggio
    ostridicolo:ostridicolo:ostridicolo:

    Uno statista inadeguato, messo al potere da una potenza nemica dell'america meridionale e dell'Europa.

    In politica estera, tanto per cambiare, aveva schierato il Cile dalla parte delle merde anglosassoni durante la guerra delle Falkland.iango:
    Inadeguato de che onf:

    Non ha ottenuto quello che voleva?

  4. #4
    Cancellato
    Data Registrazione
    14 Jun 2009
    Messaggi
    34,330
     Likes dati
    437
     Like avuti
    4,359
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: Testamento politico di Augusto Pinochet

    Citazione Originariamente Scritto da antonio84 Visualizza Messaggio
    ostridicolo:ostridicolo:ostridicolo:

    Uno statista inadeguato, messo al potere da una potenza nemica dell'america meridionale e dell'Europa.

    In politica estera, tanto per cambiare, aveva schierato il Cile dalla parte delle merde anglosassoni durante la guerra delle Falkland.iango:
    Era un burattino della CIA :giagia:

  5. #5
    Hic Sunt Leones
    Data Registrazione
    26 May 2009
    Località
    Soprattutto Italia
    Messaggi
    23,553
     Likes dati
    212
     Like avuti
    5,188
    Mentioned
    211 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: Testamento politico di Augusto Pinochet

    Pino C'è
    Passata la buriana facciamo i conti

  6. #6
    .
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    15,485
     Likes dati
    1,827
     Like avuti
    4,710
    Mentioned
    28 Post(s)
    Tagged
    2 Thread(s)

    Predefinito Rif: Testamento politico di Augusto Pinochet

    Però aveva stile. Nelle foto, e nelle esecuzioni allo stadio.

  7. #7
    Cancellato
    Data Registrazione
    10 Apr 2009
    Località
    Africa Orientale Italiana
    Messaggi
    8,882
     Likes dati
    4
     Like avuti
    34
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: Testamento politico di Augusto Pinochet

    Citazione Originariamente Scritto da antonio84 Visualizza Messaggio
    Uno statista inadeguato, messo al potere da una potenza nemica dell'america meridionale e dell'Europa.
    Anche la Russia sovietica è stata creata da potenze nemiche dell'Europa. Eppure la Sinistra Tricolore - chiamiamo le cose con il loro nome - molto spesso non ha giudizi così negativi.

    Ad ogni modo, le vicende del Sud America non mi sono mai interessate. E' già troppo complicato fare delle analisi sull'Italia.

  8. #8
    Forumista junior
    Data Registrazione
    14 Dec 2010
    Messaggi
    3
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: Testamento politico di Augusto Pinochet

    Chi era il presidente USA in quegli anni? Rispondetevi e capirete come me ne possa fregare meno di zero se era un burattino della CIA.

  9. #9
    The Original
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Messaggi
    4,055
     Likes dati
    54
     Like avuti
    78
    Mentioned
    3 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: Testamento politico di Augusto Pinochet

    Se oggi il Chile è economicamente abbastanza florido è anche, ma non solo, grazie a Pinochet.
    Ultima modifica di Carrie; 14-12-10 alle 15:34
    'Voglio esser libera d'essere come sono'

  10. #10
    Hic Sunt Leones
    Data Registrazione
    26 May 2009
    Località
    Soprattutto Italia
    Messaggi
    23,553
     Likes dati
    212
     Like avuti
    5,188
    Mentioned
    211 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: Testamento politico di Augusto Pinochet

    Citazione Originariamente Scritto da Carrie Visualizza Messaggio
    Se oggi il Chile è economicamente abbastanza florido è anche, ma non solo, grazie a Pinochet.
    Ma va là
    Passata la buriana facciamo i conti

 

 
Pagina 1 di 4 12 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Che Guevara contro Augusto Pinochet
    Di Cattivo nel forum FantaTermometro
    Risposte: 21
    Ultimo Messaggio: 11-12-11, 13:21
  2. E' morto Augusto Pinochet
    Di FalcoConservatore nel forum Conservatorismo
    Risposte: 49
    Ultimo Messaggio: 29-01-07, 20:02
  3. E' morto Augusto Pinochet
    Di Daniele (POL) nel forum Centrodestra Italiano
    Risposte: 58
    Ultimo Messaggio: 21-12-06, 14:12
  4. morto augusto u. pinochet
    Di Eternal_Summer nel forum Sinistra Italiana
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 11-12-06, 13:51
  5. E' morto Augusto Pinochet
    Di nibbler nel forum Politica Estera
    Risposte: 40
    Ultimo Messaggio: 11-12-06, 09:56

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito