''Da domani uniti in Parlamento'' Prende vita il 'Polo della Nazione'
Roma - (Adnkronos/Ign) - Dopo il voto di ieri alla Camera, vertice tra Fli. Api, Udc, Mpa e Ld: "Faremo opposizione responsabile aperta al confronto". A gennaio la prima assemblea.
Roma, 15 dic. (Adnkronos/Ign) -
Nasce il coordinamento parlamentare tra Udc, Fli, Api, Mpa, Liberaldemocratici, Repubblicani e Liberali "verso un nuovo polo politico". E' quanto è emerso al termine della riunione svoltasi tra i rappresentanti parlamentari di questi partiti. Obiettivo "esercitare un ruolo di opposizione responsabile"; prima tappa un'assemblea di tutti i parlamentari, in programma a gennaio, "per individuare modalità organizzative e priorità programmatiche su cui si auspica un positivo confronto con il governo e con le altre forze di opposizione responsabile".
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Per noi -affermano i fondatori in un comunicato - è necessario operare per il bene dell'Italia e per una autentica coesione nazionale. Si è deciso di avanzare, con questo spirito, proposte per il futuro del Paese e di esercitare un ruolo di opposizione responsabile, pronta a confrontarsi su eventuali provvedimenti che vadano incontro agli interessi generali degli italiani, a partire da quelli economici e sociali e dalle grandi riforme che servono al Paese".
Prima ancora di entare al vertice, tenutosi all'Hotel Minerva di Roma, è stato Adolfo Urso di Futuro e Libertà per l'Italia ad annunciare che i partiti sopra citati da oggi "si uniscono in un unico polo e da domani opereranno insieme in Parlamento e nel Paese. Ci comporteremo in modo responsabile ed esamineremo in Parlamento ogni proposta senza pregiudizi".
Insieme ad Urso presenti al vertice il presidente della Camera Gianfranco Fini e Italo Bocchino; Pier Ferdinando Casini, con Lorenzo Cesa, Rocco Buttiglione (secondo cui "nasce il nuovo polo e sembra robusto") e Savino Pezzotta; Francesco Rutelli, con Bruno Tabacci; Giorgio La Malfa, Italo Tanoni (dei liberaldemocratici), Giovanni Pistorio, in rappresentanza del Movimento per le autonomie, visto che Raffaele Lombardo è in Sicilia.
Si discute anche il nome. Sì perché il terzo Polo non si chiamerà più così ma, secondo fonti parlamentari,
potrebbe chiamarsi 'Polo della nazione' (qualcuno parla anche di 'Allenza per la Nazione' ma in pole resta la prima denominazione).
In mattinata Fli aveva definito ''una vittoria di Pirro'' quella di Berlusconi e, guardando al terzo polo, la necessità di serrare i ranghi: "Bisogna andare avanti, altrimenti rischiamo di fare il gioco del Cavaliere, che punta a dividerci''. Qualcuno aveva recriminato, perché se Italo Bocchino avesse fatto un intervento più moderato in Aula forse Moffa non avrebbe strappato: la ''moderazione paga sempre e questa volta la carenza di moderazione nelle parole di Bocchino e' sotto gli occhi di tutti''. Ma c'è chi aveva detto che ''prendersela con Italo'' ''significa solo creare un'alibi ai fuoriusciti''.
Futuro e libertà. insomma, tiene, dice Roberto Menia che ha cercato fino all'ultimo di 'trattenere' Moffa: ''Sapevo del travaglio interiore di Moffa, ma ero convinto che alla seconda chiama venisse su a votare, non me l'aspettavo proprio. Rispetto la sua decisione, ma alla fine la sua scelta non è politica. Io gliel'ho detto di persona: 'Silvano, farti chiamare traditore dagli uni e dagli altri che senso ha?'''.
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al presidente del Consiglio aveva anche replicato il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa: "Berlusconi in 24 ore ha cambiato tre volte opinione. Prima ha parlato di coinvolgere l'intero gruppo, poi di tre parlamentari, oggi di singoli parlamentari. Io gli rispondo che non c'è trippa per gatti". "Cominciasse ad occuparsi seriamente dei problemi del Paese, degli italiani, se lo farà -prosegue il leader centrista rivolto al premier- troverà qua i 35 deputati compatti e coesi a cercare di risolvere i problemi della gente. Tutto il resto è fiction".