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    Predefinito STORIA - Benito Mussolini: ecco tutto l’anticlericalismo del famoso ateo.

    Benito Mussolini: ecco tutto l’anticlericalismo del famoso ateo.






    Abbiamo già avuto modo di sottolineare l’incredibile coincidenza che vede i peggiori uomini di ogni Stato abbracciare l’ateismo o l’anticristianesimo. Citando i più famosi…in Russia è indelebile l’operato degli atei Stalin & Lenin e a Cuba è nota la repressione del dittatore ateo Castro. Il peggior uomo vissuto in Albania è invece certamente l’ateo Enver Hoxha; in Romania l’ateismo ha partorito Nicolae Ceauşescu, mentre in Jugoslavia ovviamente il triste primato spetta all’ateo Tito. Andando in Cina abbiamo la terribile coppia atea Mao & Deng Xiaoping e i loro colleghi Nordcoreani sono gli atei Kim Il-sung e Kim Jong-il. In Cambogia l’uomo più crudele è senz’altro stato il dittatore ateo Pol Pot, in Germania c’è il pagano e anticristiano Hitler, mentre in Polonia chi non ricorda le crudeltà dell’ateo Mátyás Rákosi?;. In Serbia ovviamente citiamo l’ateo Milosevic e così via… E in Italia? Anche qui l’ateismo ha partorito dei geni del male, qualcuno per caso non conosce Benito Mussolini?
    Su Il Foglio di qualche giorno fa è stato pubblicato un articolo (ripreso dal sito Libertà e Persona) in cui si capisce bene che tipo di rapporto c’era fra il Vaticano e Mussolini. Fin da subito (inizi del Novecento) uno dei peggiori anticlericali italiani scriveva: «O preti, non è lontano il tempo in cui cesserete di essere inutili e falsi apostoli di una religione bugiarda e in cui, lasciando al passato la menzogna e l’oscurantismo, abbraccerete la verità e la ragione, e getterete la tonaca alla fiamma purificatrice del progresso». Mussolini-, amante del socialismo, del progresso, della “ragione” (del razionalismo?), contro l’oscurantismo dei credenti, viene accolto in uno dei suoi viaggi a Trento come grande oratore, “versato soprattutto in anticlericalismo”. Occorre solo eliminare i nemici, gli avversari, coloro che si oppongono al trionfo del bene, all’ “internazionalismo”, all’ “anti-religiosismo”, all’ “affratellamento dei popoli”. Questi nemici sono la Chiesa, il militarismo, il “morbus sacer” del nazionalismo, l’ “Austria guerrafondaia”, guidata da un sovrano ridicolmente cattolico, e i militaristi germanici. Per il giovane rivoluzionario a succhiare il sangue del popolo italiano c’è la Chiesa, “grande cadavere”, “lupa cruenta”, “covo di intolleranza”, e i suoi preti, “pipistrelli”, “sanguisughe”, “pallide ombre del medioevo”, “sudici cani rognosi”, che vogliono mantenere il popolo nell’ignoranza. Le vicende di Galilei e di Giordano Bruno -continua Mussolini- sono lì a dimostrare chi sono i nemici della ragione e del progresso. Eppure, prosegue, oggi Marx ci ha finalmente aperto gli occhi, ci ha rivelato che Dio non esiste, e con lui Darwin, che ha dato un grosso colpo alle teorie della Bibbia, tanto che “nessun altra dottrina ha avuto portata maggiore di quella del grande naturalista inglese”. Da buon ateo materialista descrive poi l’amore come “una grandissima cosa: ma non è poi solo e non è tutto. E’ un mezzo per conservare la specie”. Nel romanzo Orkinzia, parla di “suore infami” che fanno violenza “su fanciullette ignude, incatenate, con le braccia dietro la schiena”. I preti, poi, sono orride creature che passano “ributtanti malattie veneree” ai bambini, come “porci in veste talare che pullulano ogni giorno nelle cronache dei giornali come funghi schifosi ammorbanti l’umanità coi loro fetori”.
    Ma questo è l’atteggiamento e il pensiero di ogni dittatore ateo vissuto su questa Terra (ovviamente sempre casualmente!). La giornalista e politica laica Souad Sbai ha affermato un anno fa: «Vorrei ricordare che i regimi totalitari del Novecento – nazismo nel suo periodo di ascesa e comunismo – hanno tentato di spazzare via i crocifissi dalle aule scolastiche e dalla storia europea, l’uno attuando la cosiddetta “guerra dei crocifissi”, l’altro tentando di cancellare Gesù Cristo dalla Storia dei Paesi dominati. In tal modo attuando un’operazione di de-semantizzazione e di conseguente distruzione del senso di una civiltà» (da Il Sussidiario, 5/11/09).
    Anche il filosofo più importante del ’900, Karl Popper ebbe modo di dire: «Tra le fedi completamente disumane ci sono anche i vari tipi di totalitarismo e di razzismo: questi sono movimenti che con una fervente fede tentano di distruggere la maggiore conquista del cristianesimo: la credenza che siamo tutti fratelli, che tutte le differenze fra noi non sono alla fine molto importanti; la credenza, in breve, nell’unità dell’umanità» (da Karl Popper, Dopo la società aperta, Armando Editore).
    Qualche invasAteo ricorderà a questo punto la presunta alleanza tra Chiesa e Mussolini. Il giornalista Francesco Agnoli, anticipando le solite tiritere anticlericali circa i Patti Lateranensi, commenta: «Mussolini coi Patti Lateranensi riconobbe solamente alla chiesa ciò che le spettava, una piccola parte di ciò che le era stato tolto con la forza nel 1870. Ma subito dopo, come racconta per esempio il quadrumviro Cesare Maria de Vecchi, fatta la pace ufficialmente con la Chiesa, poteva riprendere la guerra. Ad esempio sciogliendo migliaia di circoli cattolici come ad esempio l’Azione Cattolica. Il Papa rispose con documenti ufficiali ed editoriali dell’Osservatore Romano, silenziati però dal regime». Invita poi a leggere i diari di Claretta Petacci (“dove è chiarissimo lo scontro con la chiesa sulle leggi razziali”), e di Galeazzo Ciano, ministro degli esteri, dove si rileva che il pregiudizio anticattolico di Mussolini non sparì mai, cedendo soltanto, talora, alle necessità contingenti.
    Ultima modifica di emv; 11-04-20 alle 00:54
    "Per tutto il pensiero occidentale, ignorare il suo Medioevo significa ignorare se stesso" - Étienne Gilson


    "Se commettiamo ingiustizia, Dio ci lascerà senza musica" - Cassiodoro.

  2. #2
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    Predefinito Rif: Benito Mussolini: ecco tutto l’anticlericalismo del famoso ateo.

    Per difendersi dagli attacchi dei laicisti non c'è bisogno di mistificare la realtà storica. Il Mussolini pre-1919 era sicuramente un Mussolini ateo, socialista e anti-clericale. Il Mussolini del 1929 assolutamente no.
    Questo, ad esempio, come riporta Padre Eusebio (al secolo Sigfrido Zappaterreni), cappellano delle Brigate Nere, fu un messaggio che Mussolini preparò per i reparti della RSI in occasione della Pasqua 1945:

    "Cristo si vede a Betlemme, si conosce a Nazareth, si ammira sul Tabor, si crede sul Golgota, si ama attraverso il Vangelo. E’ l’unico, il vero rivoluzionario, che della sua croce ha fatto leva e bandiera per sollevare il mondo agli splendori della fede divina.
    Io vedo in lui l’asse della storia e i secoli gli danzano intorno. Stanchi di lotta e odio, gli uomini si appoggiano alla croce e guardano ai suoi occhi, che rischiarano le vie dell’eternità. Il Vangelo è il poema sublime dell’amore universale sgorgato dal cuore di Cristo e scritto con il suo sangue divino.
    L’eco dell’Eterno si ripercuote sulla terra attraverso la sua parola, che è luce per l’intelligenza e fiamma per lo Spirito. Il Vangelo è il libro dell’umanità, è la chiave del mistero della vita, messaggio di Dio e programma per gli uomini, dove l’amore crea e rinnova, trionfa nel perdono ed impera nell’esaltazione del dolore.
    L’ultima parola trasformatrice si dice nell’atmosfera del cielo sull’alto della croce, dove Cristo conduce gli uomini oltre le soglie dell’infinito, nel regno dell’amore intenso alle scaturigini dell’immortalità dello spirito".

    Messaggio ai reparti della RSI, Pasqua 1945

  3. #3
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    Predefinito Rif: Benito Mussolini: ecco tutto l’anticlericalismo del famoso ateo.

    Mussolini ateo lo è sempre stato, prima e dopo il '19. Il fascismo aveva al suo interno una corrente anticlericale come una cattolica, ma il Concordato è stato previsto in perfetto stile propagandistico. La questione romana era una ferita da chiudere. Lui in un colpo solo ha risolto quella questione accaparrandosi pure le simpatie del clero e del Papa stesso. Lo scopo principale era la propaganda? possiamo discuterne, fatto sta che solo due anni dopo il regime dichiarò guerra all'Aci, l'unica associazione legale proprio secondo la stipula del concordato. I rapporti furono tesi tra la Chiesa e il regime negli anni '30, fino all'approvazione delle leggi razziali.
    Antifascista, cattolico-democratico, contrario al principio "destro" di "limite e conservazione" e sostenitore del principio di "non appagamento", dunque, di centrosinistra!

  4. #4
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    Predefinito Rif: Benito Mussolini: ecco tutto l’anticlericalismo del famoso ateo.

    Citazione Originariamente Scritto da Popolare Visualizza Messaggio
    Mussolini ateo lo è sempre stato, prima e dopo il '19. Il fascismo aveva al suo interno una corrente anticlericale come una cattolica, ma il Concordato è stato previsto in perfetto stile propagandistico. La questione romana era una ferita da chiudere. Lui in un colpo solo ha risolto quella questione accaparrandosi pure le simpatie del clero e del Papa stesso. Lo scopo principale era la propaganda? possiamo discuterne, fatto sta che solo due anni dopo il regime dichiarò guerra all'Aci, l'unica associazione legale proprio secondo la stipula del concordato. I rapporti furono tesi tra la Chiesa e il regime negli anni '30, fino all'approvazione delle leggi razziali.
    Banale domanda: la famosa "guerra" all'ACI come si risolse?
    La conversione religiosa di Mussolini, oltre tutto, è attestata da varie fonti.
    Ultima modifica di Giò; 17-12-10 alle 13:17

  5. #5
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    Predefinito Rif: Benito Mussolini: ecco tutto l’anticlericalismo del famoso ateo.

    Citazione Originariamente Scritto da Giò91 Visualizza Messaggio
    Banale domanda: la famosa "guerra" all'ACI come si risolse?
    La conversione religiosa di Mussolini, oltre tutto, è attestata da varie fonti.
    la ferita rimase, anche perchè l'Aci avrebbe continuato a svolgere la sua funzione mentre il regime voleva il totale controllo dell'educazione, addirittura negandola alla famiglia.
    Antifascista, cattolico-democratico, contrario al principio "destro" di "limite e conservazione" e sostenitore del principio di "non appagamento", dunque, di centrosinistra!

  6. #6
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    Predefinito Rif: Benito Mussolini: ecco tutto l’anticlericalismo del famoso ateo.

    Citazione Originariamente Scritto da Popolare Visualizza Messaggio
    la ferita rimase, anche perchè l'Aci avrebbe continuato a svolgere la sua funzione mentre il regime voleva il totale controllo dell'educazione, addirittura negandola alla famiglia.
    Stai eludendo la risposta.

    Lo storico Renzo De Felice, che non è fra i fautori della simbiosi Cattolicesimo-Fascismo, così commenta gli accordi del '31 fra regime fascista e Chiesa ed i rapporti che ne susseguirono:

    Ufficialmente, dopo l'accordo del 2 settembre i rapporti tra il Vaticano e palazzo Venezia furono per vari anni, grosso modo sino al '38 (quando peggiorarono nuovamente per il riproporsi della questione dell'Azione Cattolica e per l'insorgere di quello della razza), ottimi. Il sigillo, che doveva mostrare al mondo che la crisi era ormai sepolta e che un nuovo periodo di amicizia e di collaborazione si era aperto, fu in questo senso costituito dalla visita che l'11 febbraio 1932, nel terzo anniversario della Conciliazione, Mussolini fece a Pio XI in Vaticano.

    Renzo De Felice, Mussolini il duce-gli anni del consenso

    A proposito, vale la pena riportare il testo del colloquio che ebbero proprio Mussolini e Pio XI, tratto dal resoconto che ne fece Mussolini privatamente:

    Colloquio col Papa, ore 11 del giorno 11 febbr. 1932 in Vaticano. Le prime battute sembrano imbarazzate. Il S.P. mi porge la mano e mi invita a sedere. "Le porgiamo il benvenuto in questa che essendo la casa del Padre è la casa di tutti". In primo luogo mi domanda notizie di Edda a Sciangaai (sic). Il pensiero è molto gentile ed io lo ringrazio profondamente. "Sono molto lieto di questo incontro e per il fatto in sé e per il giorno. Ciò mi dà l'opportunità di esprimerle il mio compiacimento, la mia soddisfazione e la mia riconoscenza per il modo col quale le cose vanno almeno da qualche tempo a questa parte e dovunque, salvo eccezioni. Mi compiaccio che sia stato processato e punito il direttore dell'Araldo della verità, di Firenze che aveva tenuto un linguaggio assolutamente indegno nei confronti della S.S. e miei".
    "Ma sulla propaganda protestante si converge la mia attenzione poiché essa fa progressi, in quasi tutte le diocesi d'Italia come risulta da una inchiesta che ho fatto fare dai Vescovi. I protestanti tengono un contegno audace, e parlano di 'missioni' da svolgere in Italia. A ciò ha giovato la legge sui culti ammessi - invece che tollerati".
    Io osservo che secondo i dati dell'ultimo censimento i protestanti sono appena 135 mila, dei quali, trentasettemila stranieri contro quarantadue milioni di cattolici.
    "E' vero, continua il S. Padre, l'Italia è fondamentalmente cattolica e questa è una condizione di privilegio anche dal punto di vista nazionale, ma appunto perciò bisogna vigilare".
    Avendogli chiesto quali erano i punti più particolarmente dolenti di questa situazione il S.P. mi ha citato Firenze, Spezia, Piazza Armerina (Riesi) e mi ha consegnato un apposito memoriale sulla questione.
    "Mi compiaccio anche per le misure adottate onde ai giovani della premilitare e ai Balilla sia resa possibile l'osservanza del precetto festivo, ma certo 'vadevecum' che si è distribuito fra i premilitari e gli avanguardisti, non è che fomite e avviamento di corruzione. Sono i padri cristiani che mi fanno prima di ogni altro segnalazioni del genere. Comprendo che in questo mondo né tutto il bene si può fare, né tutto il male evitare. Sono anche soddisfatto che si sia frenata la licenziosità di certa stampa che circola anche fra i giovani, con effetti deleteri. Sono lieto dell'interessamento del governo per la costruzione o ricostruzione nelle zone terremotate, delle Case parrocchiali, che mancano quasi totalmente in talune zone d'Italia. Sono ben 4000 e più che bisognerebbe costruire. Speriamo con l'aiuto della Provvidenza di riuscire. Ma ci sarà lavoro anche per i nostri successori. Una chiesa aperta è salvaguardia non solo per le anime, ma anche per il paese. I buoni cristiani-cattolici, non possono essere che degli ottimi cittadini".
    "Debbo anche esprimere la mia soddisfazione per la rapidità con cui in questi ultimi tempi, si è risposto dal Governo per nomine dei Vescovi. Alcune grandi diocesi sono così andate a posto, senza lunghe 'vacanze' che non giovano ad alcuno. Spero che accadrà la stessa cosa per le nomine future".
    "Sono lieto che si sia ristabilita la compatibilità fra il Partito fascista e l'Az. Cattolica. Se mai, le difficoltà avrebbero dovuto partire dalla parte cattolica. Ma io non vedo, nel complesso delle dottrine fasciste - tendenti all'affermazione dei principi di ordine, di autorità e di disciplina - niente che sia contrario alle concezioni cattoliche".
    "E mi spiego anche la sua reiterata affermazione - un po' meno frequente in questi ultimi tempi - del totalitarismo fascista. Nell'ambito dello Stato questo totalitarismo si comprende, ma oltre gli interessi materiali, ci sono quelli delle anime, e qui entra in azione il 'totalitarismo cattolico'".
    Il S.P. a questo punto prende un libro, cerca una pagina e quindi riprende.
    "Ecco un libro di Manzoni, non abbastanza conosciuto 'La morale cattolica'. Manzoni, in genere, è uno scrittore cauto e moderato, ma in questo periodo sembra stringere il pugno. Quando, dice Manzoni, Cristo disse agli apostoli 'Eunte et docete omnes gentes' affidò alla Chiesa un mandato divino, un ordine che la Chiesa deve rispettare (eseguire)".
    Io condivido l'opinione del S.P. - Stato e Chiesa agiscono su due "piani" diversi e possono quindi - delimitate le loro reciproche sfere di attività - collaborare insieme. Il Santo Padre ritiene questa collaborazione tanto più necessaria in questi tempi di crisi e di grande miseria.
    "Ricevo, continua il S.P., missive di ogni genere e tutte chiedenti soccorso. Le nazioni che una volta offrivano oggi chiedono. Il mondo è turbato. Quello che accade nell'estremo oriente nasconde forse una lotta più grande per il dominio del Pacifico".
    Il S. Padre mi domanda quindi notizie di Ginevra. Gli rispondo che, dopo specialmente il discorso Grandi, le azioni del disarmo sono in aumento.
    "Sono stato io, dice il S. Padre, che ho invitato a chiamare sull'Oss. Rom., 'coraggiose' le parole di Grandi".
    Io: "Certo una parola di Vostra Santità, darebbe un impulso fortissimo al problema".
    Il Santo Padre: "Dirò domani in San Pietro qualche cosa sull'argomento senza scendere naturalmente in dettagli".
    A questo punto io aggiungo che oltre alla riduzione degli armamenti, occorre la cancellazione dei debiti (e riparazioni), l'abbassamento delle frontiere doganali, la smobilitazione dell'oro perché la crisi si risolva.
    Il Santo Padre consente e osserva che nella storia ci sono state delle crisi, la cui cronicità è durata dei secoli, come quella che contristò il mondo nei secoli V, VI, VII e che si risolse al tempo di Carlo Magno. Certo che una crisi non può diventare "cronica" senza mettere in pericolo la stessa vita dei popoli.
    "Accanto a queste ragioni di ordine generale che Ci contristano, continua il Santo Padre, vi è un triangolo dolente che aumenta il Nostro dolore: il Messico, paese infeudato totalmente alla Massoneria; la Spagna dove lavorano bolscevismo e Massoneria, e la Russia che procede nella sua opera di scristianizzazione di quel popolo. Ho ricevuto, proprio in questi giorni, il terzo volume della biblioteca anti-religiosa russa. Sotto vi è anche l'avversione anti-cristiana del giudaismo. Quando io ero a Varsavia, vidi che in tutti i reggimenti bolscevichi, il commissario civile o la commissaria erano ebrei. In Italia, tuttavia, gli ebrei fanno eccezione. Ho avuto - un tempo - dimistichezza col vecchio Massarani, che era il padrone di Balsamo Monzese, e che dotò la Chiesa del Paese di una Via Crucis; con Elia Lattes; e sono stato anche scolaro del rabbino di Milano, da Fano, quando volli penetrare certe 'nuances' della lingua ebraica".
    "Ora le voglio dare a ricordo di questa giornata tre medaglie, due delle quali ricordano la Conciliazione e la terza la radio. Talvolta, penso, come sarebbe stata facilitata la propaganda di Pietro e Paolo, se avessero avuto a loro disposizione questo mezzo. E' incredibile il cammino che essi compirono, giovandosi dei mezzi del loro tempo!"

  7. #7
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    Predefinito Rif: Benito Mussolini: ecco tutto l’anticlericalismo del famoso ateo.

    Ah si, questo mi incuriosce: sappiamo che Mussolini da un certo punto in avanti assunse un atteggiamento di stima verso la Chiesa Cattolica e avviò una certa collaborazione; ma esiste qualche documento dal quale si evince chiaramente se Mussolini sia anche diventato cattolico (e in che anno)?

    per il resto non si deve fare l'errore di considerare alcune frasi di una persona come se fossero emblema eterno di quella persona, prescindendo da mutamenti intellettuali della stessa. Sono tanti i grandi personaggi, filosofi, politici, eccetera che dalla giovinezza all'età matura cambiarono in tutto o in parte le proprie idee. Ad esempio lo stesso San Paolo Apostolo prima di una certà età andava in giro ad ammazzare cristiani; e molto più modestamente () anche io nella giovinezza sostenevo tesi vicine all'Uaar. In Italia specialmente è facile nella giovinezza essere trascinati nelle tenebre dell'ateismo, visto che da svariati decenni c'è una certa egemonia culturale che spinge i più influenzabili (tra i quali appunto i giovani) a quel tipo di impostazione.
    Diciamo basta alla sinistra dei colpi di Stato e delle menzogne!

  8. #8
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    Predefinito Rif: Benito Mussolini: ecco tutto l’anticlericalismo del famoso ateo.

    Mussolini venne battezzato da bambino (sua madre era particolarmente cattolica) e ricevette tutti i sacramenti. Si sposò civilmente con Rachele Guidi nel 1915, per poi sposarsi con rito religioso cattolico nel 1925.
    La "conversione" progressiva e graduale (in realtà sarebbe il caso di parlare di "ritorno" al Cattolicesimo da parte del Duce, essendo lui stato battezzato da bambino) di Mussolini è testimoniata da varie fonti: don Ennio Innocenti che ha dedicato 12 anni di studio alla questione, la testimonianza di Padre Eusebio (il già citato Sigfrido Zappaterreni), di Padre Ginepro, dell'attendente di Mussolini Pietro Carradori che ne parla nelle sue memorie e di familiari (Rachele e i figli: ne "Il Duce, mio padre" è attestata da Romano Mussolini).
    In più, vi sono le visioni della serva di Dio suor Elena Aiello, il cui padre spirituale era niente poco di meno che mons. Spadafora, e quanto disse Padre Pio alla stessa Rachele Guidi.
    Ultima modifica di Giò; 17-12-10 alle 15:08

  9. #9
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    Predefinito Rif: Benito Mussolini: ecco tutto l’anticlericalismo del famoso ateo.

    "Nato cattolico apostolico romano, tale intendo morire" B. Mussolini 31 agosto 1943

  10. #10
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    Predefinito Rif: Benito Mussolini: ecco tutto l’anticlericalismo del famoso ateo.

    "Il cammino di Mussolini verso la Fede", estratto dal libro "Vita col Duce":

    Cammino Maggio 2001
    Ultima modifica di QUINTO; 17-12-10 alle 22:44
    Diciamo basta alla sinistra dei colpi di Stato e delle menzogne!

 

 
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