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    Predefinito Rif: Benito Mussolini: ecco tutto l’anticlericalismo del famoso ateo.

    Citazione Originariamente Scritto da Giò91 Visualizza Messaggio
    Stai eludendo la risposta.

    Lo storico Renzo De Felice, che non è fra i fautori della simbiosi Cattolicesimo-Fascismo, così commenta gli accordi del '31 fra regime fascista e Chiesa ed i rapporti che ne susseguirono:

    Ufficialmente, dopo l'accordo del 2 settembre i rapporti tra il Vaticano e palazzo Venezia furono per vari anni, grosso modo sino al '38 (quando peggiorarono nuovamente per il riproporsi della questione dell'Azione Cattolica e per l'insorgere di quello della razza), ottimi. Il sigillo, che doveva mostrare al mondo che la crisi era ormai sepolta e che un nuovo periodo di amicizia e di collaborazione si era aperto, fu in questo senso costituito dalla visita che l'11 febbraio 1932, nel terzo anniversario della Conciliazione, Mussolini fece a Pio XI in Vaticano.

    Renzo De Felice, Mussolini il duce-gli anni del consenso

    A proposito, vale la pena riportare il testo del colloquio che ebbero proprio Mussolini e Pio XI, tratto dal resoconto che ne fece Mussolini privatamente:

    Colloquio col Papa, ore 11 del giorno 11 febbr. 1932 in Vaticano. Le prime battute sembrano imbarazzate. Il S.P. mi porge la mano e mi invita a sedere. "Le porgiamo il benvenuto in questa che essendo la casa del Padre è la casa di tutti". In primo luogo mi domanda notizie di Edda a Sciangaai (sic). Il pensiero è molto gentile ed io lo ringrazio profondamente. "Sono molto lieto di questo incontro e per il fatto in sé e per il giorno. Ciò mi dà l'opportunità di esprimerle il mio compiacimento, la mia soddisfazione e la mia riconoscenza per il modo col quale le cose vanno almeno da qualche tempo a questa parte e dovunque, salvo eccezioni. Mi compiaccio che sia stato processato e punito il direttore dell'Araldo della verità, di Firenze che aveva tenuto un linguaggio assolutamente indegno nei confronti della S.S. e miei".
    "Ma sulla propaganda protestante si converge la mia attenzione poiché essa fa progressi, in quasi tutte le diocesi d'Italia come risulta da una inchiesta che ho fatto fare dai Vescovi. I protestanti tengono un contegno audace, e parlano di 'missioni' da svolgere in Italia. A ciò ha giovato la legge sui culti ammessi - invece che tollerati".
    Io osservo che secondo i dati dell'ultimo censimento i protestanti sono appena 135 mila, dei quali, trentasettemila stranieri contro quarantadue milioni di cattolici.
    "E' vero, continua il S. Padre, l'Italia è fondamentalmente cattolica e questa è una condizione di privilegio anche dal punto di vista nazionale, ma appunto perciò bisogna vigilare".
    Avendogli chiesto quali erano i punti più particolarmente dolenti di questa situazione il S.P. mi ha citato Firenze, Spezia, Piazza Armerina (Riesi) e mi ha consegnato un apposito memoriale sulla questione.
    "Mi compiaccio anche per le misure adottate onde ai giovani della premilitare e ai Balilla sia resa possibile l'osservanza del precetto festivo, ma certo 'vadevecum' che si è distribuito fra i premilitari e gli avanguardisti, non è che fomite e avviamento di corruzione. Sono i padri cristiani che mi fanno prima di ogni altro segnalazioni del genere. Comprendo che in questo mondo né tutto il bene si può fare, né tutto il male evitare. Sono anche soddisfatto che si sia frenata la licenziosità di certa stampa che circola anche fra i giovani, con effetti deleteri. Sono lieto dell'interessamento del governo per la costruzione o ricostruzione nelle zone terremotate, delle Case parrocchiali, che mancano quasi totalmente in talune zone d'Italia. Sono ben 4000 e più che bisognerebbe costruire. Speriamo con l'aiuto della Provvidenza di riuscire. Ma ci sarà lavoro anche per i nostri successori. Una chiesa aperta è salvaguardia non solo per le anime, ma anche per il paese. I buoni cristiani-cattolici, non possono essere che degli ottimi cittadini".
    "Debbo anche esprimere la mia soddisfazione per la rapidità con cui in questi ultimi tempi, si è risposto dal Governo per nomine dei Vescovi. Alcune grandi diocesi sono così andate a posto, senza lunghe 'vacanze' che non giovano ad alcuno. Spero che accadrà la stessa cosa per le nomine future".
    "Sono lieto che si sia ristabilita la compatibilità fra il Partito fascista e l'Az. Cattolica. Se mai, le difficoltà avrebbero dovuto partire dalla parte cattolica. Ma io non vedo, nel complesso delle dottrine fasciste - tendenti all'affermazione dei principi di ordine, di autorità e di disciplina - niente che sia contrario alle concezioni cattoliche".
    "E mi spiego anche la sua reiterata affermazione - un po' meno frequente in questi ultimi tempi - del totalitarismo fascista. Nell'ambito dello Stato questo totalitarismo si comprende, ma oltre gli interessi materiali, ci sono quelli delle anime, e qui entra in azione il 'totalitarismo cattolico'".
    Il S.P. a questo punto prende un libro, cerca una pagina e quindi riprende.
    "Ecco un libro di Manzoni, non abbastanza conosciuto 'La morale cattolica'. Manzoni, in genere, è uno scrittore cauto e moderato, ma in questo periodo sembra stringere il pugno. Quando, dice Manzoni, Cristo disse agli apostoli 'Eunte et docete omnes gentes' affidò alla Chiesa un mandato divino, un ordine che la Chiesa deve rispettare (eseguire)".
    Io condivido l'opinione del S.P. - Stato e Chiesa agiscono su due "piani" diversi e possono quindi - delimitate le loro reciproche sfere di attività - collaborare insieme. Il Santo Padre ritiene questa collaborazione tanto più necessaria in questi tempi di crisi e di grande miseria.
    "Ricevo, continua il S.P., missive di ogni genere e tutte chiedenti soccorso. Le nazioni che una volta offrivano oggi chiedono. Il mondo è turbato. Quello che accade nell'estremo oriente nasconde forse una lotta più grande per il dominio del Pacifico".
    Il S. Padre mi domanda quindi notizie di Ginevra. Gli rispondo che, dopo specialmente il discorso Grandi, le azioni del disarmo sono in aumento.
    "Sono stato io, dice il S. Padre, che ho invitato a chiamare sull'Oss. Rom., 'coraggiose' le parole di Grandi".
    Io: "Certo una parola di Vostra Santità, darebbe un impulso fortissimo al problema".
    Il Santo Padre: "Dirò domani in San Pietro qualche cosa sull'argomento senza scendere naturalmente in dettagli".
    A questo punto io aggiungo che oltre alla riduzione degli armamenti, occorre la cancellazione dei debiti (e riparazioni), l'abbassamento delle frontiere doganali, la smobilitazione dell'oro perché la crisi si risolva.
    Il Santo Padre consente e osserva che nella storia ci sono state delle crisi, la cui cronicità è durata dei secoli, come quella che contristò il mondo nei secoli V, VI, VII e che si risolse al tempo di Carlo Magno. Certo che una crisi non può diventare "cronica" senza mettere in pericolo la stessa vita dei popoli.
    "Accanto a queste ragioni di ordine generale che Ci contristano, continua il Santo Padre, vi è un triangolo dolente che aumenta il Nostro dolore: il Messico, paese infeudato totalmente alla Massoneria; la Spagna dove lavorano bolscevismo e Massoneria, e la Russia che procede nella sua opera di scristianizzazione di quel popolo. Ho ricevuto, proprio in questi giorni, il terzo volume della biblioteca anti-religiosa russa. Sotto vi è anche l'avversione anti-cristiana del giudaismo. Quando io ero a Varsavia, vidi che in tutti i reggimenti bolscevichi, il commissario civile o la commissaria erano ebrei. In Italia, tuttavia, gli ebrei fanno eccezione. Ho avuto - un tempo - dimistichezza col vecchio Massarani, che era il padrone di Balsamo Monzese, e che dotò la Chiesa del Paese di una Via Crucis; con Elia Lattes; e sono stato anche scolaro del rabbino di Milano, da Fano, quando volli penetrare certe 'nuances' della lingua ebraica".
    "Ora le voglio dare a ricordo di questa giornata tre medaglie, due delle quali ricordano la Conciliazione e la terza la radio. Talvolta, penso, come sarebbe stata facilitata la propaganda di Pietro e Paolo, se avessero avuto a loro disposizione questo mezzo. E' incredibile il cammino che essi compirono, giovandosi dei mezzi del loro tempo!"
    non ho eluso niente. se poi è tornato nel "recinto", per me il giudizio non cambia e se si è salvato, come qualcuno dice che lo abbia detto Padre Pio, buon per lui, significa che la misericordia di Dio è grande.
    Antifascista, cattolico-democratico, contrario al principio "destro" di "limite e conservazione" e sostenitore del principio di "non appagamento", dunque, di centrosinistra!

  2. #12
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    Lightbulb Re: Crociata Italica. RSI e Chiesa Cattolica.

    Benito Mussolini era ateo, filo-pagano in vago senso culturale, anticlericale ed anticristiano da socialista rivoluzionario ed anche da fondatore dei Fasci italiani di Combattimento nel 1919; ma anni dopo vi fu il suo cambiamento di rotta politico e religioso in direzione filo-cattolica e la sua finale, definitiva sincera conversione personale al Cattolicesimo Romano almeno negli ultimi anni di vita, sicuramente dal 1943; sulla questione vi sono alcune opere e scritti fondamentali di Don Ennio Innocenti, Luciano Garibaldi, Piero Vassallo, ecc.
    Il “fascismo delle origini” (quello sansepolcrista e socialisteggiante, erede del giacobinismo rivoluzionario e dell’ideologia “risorgimentale” mazziniano-garibaldina che ha ammassato alla rinfusa arditi della prima guerra mondiale e legionari dannunziani fiumani, nazionalisti e socialisti radicali, anarchici e sindacalisti rivoluzionari nonché hippies ante-litteram, ancor oggi rimpianto da molti fascio-sinistroidi che infestano l’area della Destra radicale purtroppo) ebbe un'indubbia matrice settaria e fu esso stesso un prodotto del “complotto demo-pluto-giudaico-massonico” cioè delle logge massoniche, delle conventicole esoterico-occultistiche e dell’alta finanza ebraica per cercare di distruggere la Santa Romana Chiesa.
    Da cattolico contro-rivoluzionario, quindi da nemico dichiarato dell'esoterismo e della massoneria, ne penso tutto il male possibile (però forse effettivamente a voler essere generosi qualcosa si può salvare, qualche elemento buono vi è a livello di idea di società, pur depurato opportunamente alla luce della LETTERA ENCICLICA "RERUM NOVARUM" DI S.S. LEONE XIII del 15 maggio 1891 e della "Dottrina Sociale della Chiesa") del programma ferocemente anti-clericale ed anti-cristiano/cattolico dei "Fasci Italiani di Combattimento" del 23 Marzo 1919...
    Ma in seguito è cambiata sostanzialmente la musica...
    Grazie a Dio poi Benito Mussolini è riuscito, seppur in maniera imperfetta e solo parziale dato che non ha mai epurato definitivamente certi massoni o massonizzanti di vertice neanche durante la R.S.I. dovendosene alla fine seriamente ed amaramente pentire, a purificare un po’ alla volta il “primo fascismo” soprattutto a partire dal “Concordato Stato-Chiesa” cioè dai “Patti Lateranensi” (pur criticabili in un’ottica catto-integrale, ma comunque molto meglio di ciò che c’era in precedenza) sottoscritti tra il Regno d’Italia e la Santa Sede l’11 febbraio 1929 imprimendogli (all’inizio forse per mero pragmatismo ma in seguito per vera convinzione essendosi convertito il Duce al Cattolicesimo Romano almeno negli ultimi anni) una decisiva svolta filo-cattolica…
    Luca Leonello Rimbotti - scrittore di valore, persona affabile e simpatica che ho avuto il piacere di conoscere nel 2011 attraverso il figlio Federico che mi invitò a casa sua, conservo davvero un buon ricordo, anche se poi ho perso i contatti ed onestamente dopo la mia conversione al Cattolicesimo integrale non posso più condividere in alcun modo la maggior parte delle loro posizioni viziate da anticristianesimo e neopaganesimo, ma prego per il loro ravvedimento - quindi sbaglia parlando in un suo articolo di totale incompatibilità, la realtà fu ben diversa; Fascismo & Massoneria furono sicuramente in simbiosi all'inizio e parzialmente anche fino alla fine, molti fascisti di vertice erano anche massoni e viceversa; insomma ci fu uno stretto legame, è inutile negarlo e nasconderlo, ma poi le cose cambiarono progressivamente durante il regime grazie alla svolta filo-cattolica impressa da Benito Mussolini...
    Benito Mussolini successivamente - spiacente per chi è rimasto al programma del 1919 - infatti cambiò posizioni spostando il Fascismo-Regime verso la Destra politica più o meno contro-rivoluzionaria (malgrado le molte contraddizioni, i diversi gravi errori ed i limiti innegabili del Ventennio) e verso la fine della vita si convertì sinceramente al Cattolicesimo Romano...
    Don Ennio Innocenti, Piero Vassallo e Luciano Garibaldi hanno documentato e provato - riportando diverse testimonianze dell'epoca di sacerdoti, familiari e conoscenti del Duce - la sincera conversione di Benito Mussolini al Cattolicesimo Romano:





    https://www.fedecultura.com/La-conve...lini-p64169236
    «La conversione religiosa di Benito Mussolini

    Editore: Fede & Cultura
    Autore: Ennio Innocenti
    Collana: Storica
    Pagine: 336
    Data di pubblicazione: Novembre 2015
    In poche parole: Padre Pio disse che il Duce si era salvato mentre Hitler bruciava all’inferno. Questo libro narra i fatti storici che confermano la conversione.
    La continua disinformazione e damnatio memoriæ sulla persona e l’opera di Benito Mussolini oltre a vari recenti libri mi hanno sollecitato e convinto a procedere alla diffusione del presente volume di Ennio Innocenti. Anzitutto il libro preciso e documentario di Aldo Mola, Mussolini a pieni voti? (Ed. del Capricorno 2012), che dimostra inequivocabilmente due verità storiche: l’ascesa al governo di Benito Mussolini fu perfettamente legale ed ebbe fin dall’inizio un finalismo anti-massonico del protagonista. Queste verità fanno emergere la serietà del mutamento di coscienza del rivoluzionario che si apprestò a regolarizzare ecclesiasticamente il suo matrimonio. In secondo luogo il libro di Emilio Gin, L’ora segnata dal destino. Gli Alleati e Mussolini da Monaco all’intervento (Ed. Nuova Cultura 2012), recensito favorevolmente da “Avvenire” (25/X/2012) che narra il tentativo mussoliniano di costruire, fra il 1938 e il 1940, una coalizione contro Hitler. Tale ricostruzione è confermata dalla rivelazione di “Limes” (XII/2012) che attesta il rifornimento di materiale strategico di Londra a Roma fino al maggio del 1940 che dimostra le grandi perplessità di coscienza di Benito Mussolini. In terzo luogo il libro di Alberto Leoni Il paradiso devastato. Storia militare della campagna d’Italia (Ed. Ares 2012), recensito favorevolmente da “Avvenire” (7/I/2013), che racconta l’efficace tentativo delle milizie della Repubblica Sociale Italiana di fermare i francesi da una parte e i Titini dall’altra sui confini minacciati. Questo evidenzia che per Mussolini l’estrema resistenza aveva una motivazione di coscienza più che rispettabile, doverosa. Poiché nessuno, fino al presente, ha trattato del tormentato iter di coscienza di Benito Mussolini che trovò infine l’approdo sacramentale, era giusto, nel nuovo contesto culturale, riproporre questo prezioso contributo stampato dalla Sacra Fraternitas Aurigarum».






    https://www.donennioinnocenti.it/pub...ito-mussolini/







    Piero Vassallo, Il fascismo e la tradizione italiana, Edizioni Solfanelli, Chieti 2012.


    Edizioni Solfanelli - Piero Vassallo: Il Fascismo e la Tradizione italiana
    "Piero Vassallo
    IL FASCISMO
    E LA TRADIZIONE ITALIANA

    Il muro di Berlino ha sepolto i comunisti, il mito dell'unità italiana intorno ai sacri e indeclinabili valori della resistenza al fascismo ha consegnato ai postcomunisti il potere di legittimare o delegittimare il qualunque esponente della cultura e della politica nazionale.
    L'uscita della tradizione italiana dai lavativi ingranaggi della censura comunista non è dunque possibile senza accettazione della verità storica sul fascismo e sui cattolici consenzienti.
    La demonizzazione del fascismo proietta un'ombra infamante su tutte le espressioni del pensiero italiano che non sono riconducibili al compromesso con i rottami dell'ideologia comunista o alla condivisione dei suoi desolanti esiti francofortesi.
    L'inflessibile rigore degli antifascisti giustifica ultimamente l'oblio della dottrina insegnata dai pontefici preconciliari ovvero l'esilio di tutti i pensieri cattolici (la dottrina sociale del Beato Giuseppe Toniolo, ad esempio) che non sono inclusi nella costituzione, concepita come indiscutibile surrogato del Vangelo.
    Il presente saggio è inteso a riabilitare le ragioni dei prelati e degli intellettuali cattolici che avviarono un costruttivo dialogo con il fascismo. La loro aprioristica condanna è il vettore della deportazione cattolica nel margine abitato dalla scolastica bolognese e intitolato alla subalternità ad ogni costo".
    [B]http://www.edizionisolfanelli.it/fas...neitaliana.jpg






    Cammino Maggio 2001

    https://www.effedieffeshop.com/produ...col+duce~.html



    Luciano Garibaldi, Vita col duce: l’attendente di Mussolini, Pietro Carradori, racconta, Effedieffe, Milano 2001.






    Lodato sempre sia il Santissimo nome di Gesù, Giuseppe e Maria!!!
    CHRISTUS VINCIT, CHRISTUS REGNAT, CHRISTUS IMPERAT!!!
    Luca, SURSUM CORDA – HABEMUS AD DOMINUM!!!
    Ultima modifica di emv; 26-03-20 alle 19:44
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  3. #13
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    Predefinito Re: Crociata Italica. RSI e Chiesa Cattolica.

    Citazione Originariamente Scritto da Holuxar Visualizza Messaggio
    Benito Mussolini era ateo, filo-pagano in vago senso culturale, anticlericale ed anticristiano da socialista rivoluzionario ed anche da fondatore dei Fasci italiani di Combattimento nel 1919; ma anni dopo vi fu il suo cambiamento di rotta politico e religioso in direzione filo-cattolica e la sua finale, definitiva sincera conversione personale al Cattolicesimo Romano almeno negli ultimi anni di vita, sicuramente dal 1943; sulla questione vi sono alcune opere e scritti fondamentali di Don Ennio Innocenti, Luciano Garibaldi, Piero Vassallo, ecc.
    Il “fascismo delle origini” (quello sansepolcrista e socialisteggiante, erede del giacobinismo rivoluzionario e dell’ideologia “risorgimentale” mazziniano-garibaldina che ha ammassato alla rinfusa arditi della prima guerra mondiale e legionari dannunziani fiumani, nazionalisti e socialisti radicali, anarchici e sindacalisti rivoluzionari nonché hippies ante-litteram, ancor oggi rimpianto da molti fascio-sinistroidi che infestano l’area della Destra radicale purtroppo) ebbe un'indubbia matrice settaria e fu esso stesso un prodotto del “complotto demo-pluto-giudaico-massonico” cioè delle logge massoniche, delle conventicole esoterico-occultistiche e dell’alta finanza ebraica per cercare di distruggere la Santa Romana Chiesa.
    Da cattolico contro-rivoluzionario, quindi da nemico dichiarato dell'esoterismo e della massoneria, ne penso tutto il male possibile (però forse effettivamente a voler essere generosi qualcosa si può salvare, qualche elemento buono vi è a livello di idea di società, pur depurato opportunamente alla luce della LETTERA ENCICLICA "RERUM NOVARUM" DI S.S. LEONE XIII del 15 maggio 1891 e della "Dottrina Sociale della Chiesa") del programma ferocemente anti-clericale ed anti-cristiano/cattolico dei "Fasci Italiani di Combattimento" del 23 Marzo 1919...
    Ma in seguito è cambiata sostanzialmente la musica...
    Grazie a Dio poi Benito Mussolini è riuscito, seppur in maniera imperfetta e solo parziale dato che non ha mai epurato definitivamente certi massoni o massonizzanti di vertice neanche durante la R.S.I. dovendosene alla fine seriamente ed amaramente pentire, a purificare un po’ alla volta il “primo fascismo” soprattutto a partire dal “Concordato Stato-Chiesa” cioè dai “Patti Lateranensi” (pur criticabili in un’ottica catto-integrale, ma comunque molto meglio di ciò che c’era in precedenza) sottoscritti tra il Regno d’Italia e la Santa Sede l’11 febbraio 1929 imprimendogli (all’inizio forse per mero pragmatismo ma in seguito per vera convinzione essendosi convertito il Duce al Cattolicesimo Romano almeno negli ultimi anni) una decisiva svolta filo-cattolica…
    Luca Leonello Rimbotti - scrittore di valore, persona affabile e simpatica che ho avuto il piacere di conoscere nel 2011 attraverso il figlio Federico che mi invitò a casa sua, conservo davvero un buon ricordo, anche se poi ho perso i contatti ed onestamente dopo la mia conversione al Cattolicesimo integrale non posso più condividere in alcun modo la maggior parte delle loro posizioni viziate da anticristianesimo e neopaganesimo, ma prego per il loro ravvedimento - quindi sbaglia parlando in un suo articolo di totale incompatibilità, la realtà fu ben diversa; Fascismo & Massoneria furono sicuramente in simbiosi all'inizio e parzialmente anche fino alla fine, molti fascisti di vertice erano anche massoni e viceversa; insomma ci fu uno stretto legame, è inutile negarlo e nasconderlo, ma poi le cose cambiarono progressivamente durante il regime grazie alla svolta filo-cattolica impressa da Benito Mussolini...
    Benito Mussolini successivamente - spiacente per chi è rimasto al programma del 1919 - infatti cambiò posizioni spostando il Fascismo-Regime verso la Destra politica più o meno contro-rivoluzionaria (malgrado le molte contraddizioni, i diversi gravi errori ed i limiti innegabili del Ventennio) e verso la fine della vita si convertì sinceramente al Cattolicesimo Romano...




    E' un post molto bello questo holuxar che evidenzia come stai progredendo verso la tua consapevolezza cattolica.
    E' un viaggio che tutti noi cristiani compiamo, ognuno provenendo dalla propria storia ma l'obiettivo è la stessa casa.

    La mia considerazione è che un politico se non accetta di mettersi sotto la direzione spirituale della Chiesa è destinato a fallire.

    E i mezzi la Chiesa li dà e sono quelli che dà a tutti: la confessione. Basterebbe questo che ogni politico avrebbe la direzione dello Spirito Santo su di sè.

    Senz'altro sarebbe stata tutta un'altra storia anche per Mussolini e per l'Italia. Ma lo stesso dicasi per i re da Umberto a Vittorio Emanuele III.
    Vollero reggere l'Italia senza, per quanto possibile, la Chiesa.

    Sulla sua conversione, io non ho letto libri in merito, ma mi viene in mente che il cardinal Schuster offri a Mussolini la protezione diplomatica
    fino a pochi giorni dalla sua fuga da Milano il 25 aprile.

    Come mai non l'accetto se si era convertito?
    Probabilmente era una conversione molto tribolata e non pienamente realizzata.




    PS: ho modificato leggermente il titolo di questo vecchio 3D, con un titolo più equilibrato


    PPS: ho dovuto cancellare le copertine dei libri perchè non sono strettamente cattolici e non penso sia giusto mostrare il faccione gigante del duce
    che induce sempre un culto della personalità non cattolico. E' giusto così. Bisogna cercare di avere uno spirito più sobrio, Va bene?
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    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Cuordy Visualizza Messaggio
    il pregiudizio anticattolico di Mussolini non sparì mai, cedendo soltanto, talora, alle necessità contingenti.
    Che si sia convertito o meno resta un fatto accidentale, la sostanza resta la stessa.
    Ultima modifica di emv; 11-04-20 alle 03:00
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    Predefinito Re: STORIA - Benito Mussolini: ecco tutto l’anticlericalismo del famoso ateo.

    Sono abbastanza scettico sulla conversione dal 29, di sicuro quella del 43 è accertata e comprovata. Ho anche sentito che secondo la beata Edvige Carboni dopo cinque-sei anni di purgatorio Mussolini sia andato in paradiso.

 

 
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