Originariamente Scritto da
Giò91
Ma allora ti devo proprio insegnare tutto eh?
Per una volta copia-incollo :sofico:
La dottrina del bene comune
Intimamente connessa con la concezione morale, nel pensiero di san Tommaso, è la dottrina politica intesa come oggettività della morale stessa in armonia con la metafisica e la teologia. La società per san Tommaso è fattore indispensabile al completamento del singolo; perciò Aristotele aveva giustamente insegnato che l'uomo è socievole per natura. L'attività di uno, infatti, si riversa nell'intera comunità di cui fa parte. Ma il valore della società è subordinato a quello della persona umana, giacché la stessa società non si può concepire se non come valore necessario per il bene dei singoli. Bene non significa il bene egoistico e particolare di questo o di quell'individuo, di questa o di quella categoria, ma si tratta del bene-fine, cioè del fine a cui ciascun uomo tende; in tale senso san Tommaso lo chiama
"bonum commune".
L'elemento insostituibile della società è la famiglia; tutti hanno il diritto di formarsi una famiglia; a essa presiede lo sposo e padre come monarca nel suo regno, come Cristo nella sua Chiesa. Il matrimonio, oltre che a rappresentare un valore umano di unità inscindibile, è un mezzo efficace di santificazione, è un sacramento, è una unione divina che nessuna umana autorità può sciogliere, neppure gli stessi coniugi; la sua natura è feconda di grazia santificante. I figli sono il frutto dell'amore dei coniugi; al padre spetta il diritto e il dovere di educarli secondo i princìpi umani e cristiani. Pari al diritto della famiglia, è quello della proprietà privata, intesa come mezzo necessario per il conseguimento del bene naturale, sia individuale che comune; il raggiungimento di questo fine costituisce un mezzo necessario per il conseguimento del fine ultimo, sia in ordine alla natura, sia in ordine alla grazia.
Alla società presiede un'autorità costituita, così come la ragione presiede alle altre facoltà, e come la ragione non può presentare se non il bene, come oggetto da appetire, così ufficio dell'autorità è quello di promuovere il bene tra i cittadini. Per attuare questa funzione si serve delle leggi che costruisce, propone e impone per il bene comune. L'efficacia delle leggi è riposta nella fonte donde il legislatore le attinge, cioè nella
"lex aeterna" di Dio, l'ordine impresso da Dio alla creazione e che l'uomo è capace di conoscere con la sua ragione:
"la prima regola della ragione è la legge naturale - insegna l'Aquinate -
sicché ogni legge fatta da un'autorità umana in tanto corrisponde al concetto ideale di legge in quanto è derivata dalla legge naturale; se, al contrario, discorda in qualche punto dalla legge naturale, non sarà legge, ma corruzione della legge".
SAN TOMMASO D'AQUINO - DOCTOR* ANGELICUS