Sgarbi aggredito durante comizio
Agrigento, bloccato per oltre due ore
Tentativo di aggressione a Vittorio Sgarbi a Santa Elisabetta, nell'Agrigentino, dove gli è stato "impedito di partecipare a un comizio elettorale" ed "è rimasto bloccato per due ore protetto dalla scorta". Solo scortato dai carabinieri, dice il sindaco di Salemi e candidato alle Europee per il Mpa, è riuscito a lasciare il paese. Sgarbi ha annunciato che denuncerà gli aggressori i quali, a suo dire, sostenevano un candidato del centrosinistra.
"Un gruppo di facinorosi comunisti con atteggiamenti da fascisti - afferma Vittorio Sgarbi - ha cercato prima la provocazione verbale e poi la rissa fisica. Com'è noto, io non mi faccio intimidire da nessuno, men che meno da intolleranti estremisti di questa risma completamente fuori di testa". "Con atteggiamenti malandrini volevano cacciare via me - aggiunge Sgarbi - ma sono dovuti andare via loro".
"Tra questi facinorosi comunisti con atteggiamenti da fascisti vi erano molti esponenti del Partito 'presunto' democratico, ignari che, proprio il Movimento per le autonomie in Sicilia governa in molte amministrazioni assieme al Pd, e che io stesso, prima dell'arrivo a Santa Elisabetta, avevo tenuto un comizio a Naro, sempre in provincia di Agrigento, a sostengo di una coalizione in cui, tra i miei alleati, vi sono gli esponenti del Pd".
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