Gerry Scotti e la nuova evangelizzazione

[Bèrghem]

Gerry Scotti e la nuova evangelizzazione

di Andrea Tornielli

La Bussola Quotidiana: Gerry Scotti e la nuova evangelizzazione

Domenica sera stavo guardando “il milionario”, il quiz televisivo di successo condotto dal bravo Gerry Scotti, quando al concorrente, un ragazzo di Ponte Lambro, è stata rivolta una domanda di cultura religiosa. Gli è stato chiesto a quale sacramento corrispondesse la “penitenza” o “riconciliazione”.

Le quattro possibili risposte erano: battesimo, cresima, confessione e comunione. Il ragazzo è rimasto di stucco. Non frequentava i sacramenti da parecchio. Ha dunque pensato di affidarsi all’aiuto del pubblico, uno degli aiuti a cui si può ricorrere per una volta soltanto nel corso della gara. Gli spettatori del “milionario” presenti in studio, pubblico vario ed eterogeneo, hanno quindi usato il loro personale telecomando per suggerire al giovane la risposta esatta.

Con una certa sorpresa, ben l’81 per cento degli spettatori ha sbagliato, indicando sacramenti diversi dalla confessione, che è stata scelta soltanto dal 19 per cento dei votanti. Anche Gerry Scotti, pur con il suo fine umorismo, non ha nascosto un certo sconcerto. Se qualcuno volesse la prova di che cosa significhino le parole secolarizzazione e scristianizzazione, basta che osservi esempi come questo. Esempi che peraltro dimostrano anche il fallimento di certa catechesi moderna, che sembra non aver lasciato segno alcuno.

Il ragazzo di Ponte Lambro, facendo un sforzo di memoria, alla fine ha ritenuto che “confessione” fosse la parola che aveva più legami con “penitenza” e “riconciliazione”, e così, nonostante il pubblico, ha risposto in modo corretto. Episodi del genere ripropongono il serio problema dei contenuti trasmessi durante l'ora di religione e permettono di comprendere meglio, credo, quell’urgenza della nuova evangelizzazione che ha spinto Benedetto XVI a istituire un apposito nuovo dicastero appositamente dedicato a questo compito.

21-12-2010

[ulell]

Gerry Scotti e la nuova evangelizzazione

di Andrea Tornielli

La Bussola Quotidiana: Gerry Scotti e la nuova evangelizzazione

Domenica sera stavo guardando “il milionario”, il quiz televisivo di successo condotto dal bravo Gerry Scotti, quando al concorrente, un ragazzo di Ponte Lambro, è stata rivolta una domanda di cultura religiosa. Gli è stato chiesto a quale sacramento corrispondesse la “penitenza” o “riconciliazione”.

Le quattro possibili risposte erano: battesimo, cresima, confessione e comunione. Il ragazzo è rimasto di stucco. Non frequentava i sacramenti da parecchio. Ha dunque pensato di affidarsi all’aiuto del pubblico, uno degli aiuti a cui si può ricorrere per una volta soltanto nel corso della gara. Gli spettatori del “milionario” presenti in studio, pubblico vario ed eterogeneo, hanno quindi usato il loro personale telecomando per suggerire al giovane la risposta esatta.

Con una certa sorpresa, ben l’81 per cento degli spettatori ha sbagliato, indicando sacramenti diversi dalla confessione, che è stata scelta soltanto dal 19 per cento dei votanti. Anche Gerry Scotti, pur con il suo fine umorismo, non ha nascosto un certo sconcerto. Se qualcuno volesse la prova di che cosa significhino le parole secolarizzazione e scristianizzazione, basta che osservi esempi come questo. Esempi che peraltro dimostrano anche il fallimento di certa catechesi moderna, che sembra non aver lasciato segno alcuno.

Il ragazzo di Ponte Lambro, facendo un sforzo di memoria, alla fine ha ritenuto che “confessione” fosse la parola che aveva più legami con “penitenza” e “riconciliazione”, e così, nonostante il pubblico, ha risposto in modo corretto. Episodi del genere ripropongono il serio problema dei contenuti trasmessi durante l'ora di religione e permettono di comprendere meglio, credo, quell’urgenza della nuova evangelizzazione che ha spinto Benedetto XVI a istituire un apposito nuovo dicastero appositamente dedicato a questo compito.

21-12-2010

Bisogna dire che però Gerry fa in modo di inserire sempre, quasi ad ogni puntata, una domanda sulla Fede Cattolica, e che è l'unico presentatore a ricordarsi di Dio ad ogni programma ("e che Dio ci benedica tutti quanti").

[PUPO]

Bisogna dire che però Gerry fa in modo di inserire sempre, quasi ad ogni puntata, una domanda sulla Fede Cattolica, e che è l'unico presentatore a ricordarsi di Dio ad ogni programma ("e che Dio ci benedica tutti quanti").

io dico che glielo ordinano.... i preti non perdono occasione per dimostrare di essere vivi e sostenitori dei potenti.

[QUINTO]

che ignoranza!!!

[:Esther:]

io dico che glielo ordinano.... i preti non perdono occasione per dimostrare di essere vivi e sostenitori dei potenti.

Questa non te la cancello. Certamente tu non te ne renderai conto, ma un post del genere aiuta molto noi cattolici a spiegre che razza di personaggi siano i "laicisti".

[:Esther:]

Bisogna dire che però Gerry fa in modo di inserire sempre, quasi ad ogni puntata, una domanda sulla Fede Cattolica, e che è l'unico presentatore a ricordarsi di Dio ad ogni programma ("e che Dio ci benedica tutti quanti").

Anche più di una.

Infatti è un programma molto utile. Pulito, di cultura e che insegna molte cose sulla nostra religione a milioni di persone ogni sera. Ce ne vorrebbero di più di così ben fatti.

[Aganto]

Gerry Scotti e la nuova evangelizzazione

di Andrea Tornielli

La Bussola Quotidiana: Gerry Scotti e la nuova evangelizzazione

Domenica sera stavo guardando “il milionario”, il quiz televisivo di successo condotto dal bravo Gerry Scotti, quando al concorrente, un ragazzo di Ponte Lambro, è stata rivolta una domanda di cultura religiosa. Gli è stato chiesto a quale sacramento corrispondesse la “penitenza” o “riconciliazione”.

Le quattro possibili risposte erano: battesimo, cresima, confessione e comunione. Il ragazzo è rimasto di stucco. Non frequentava i sacramenti da parecchio. Ha dunque pensato di affidarsi all’aiuto del pubblico, uno degli aiuti a cui si può ricorrere per una volta soltanto nel corso della gara. Gli spettatori del “milionario” presenti in studio, pubblico vario ed eterogeneo, hanno quindi usato il loro personale telecomando per suggerire al giovane la risposta esatta.

Con una certa sorpresa, ben l’81 per cento degli spettatori ha sbagliato, indicando sacramenti diversi dalla confessione, che è stata scelta soltanto dal 19 per cento dei votanti. Anche Gerry Scotti, pur con il suo fine umorismo, non ha nascosto un certo sconcerto. Se qualcuno volesse la prova di che cosa significhino le parole secolarizzazione e scristianizzazione, basta che osservi esempi come questo. Esempi che peraltro dimostrano anche il fallimento di certa catechesi moderna, che sembra non aver lasciato segno alcuno.

Il ragazzo di Ponte Lambro, facendo un sforzo di memoria, alla fine ha ritenuto che “confessione” fosse la parola che aveva più legami con “penitenza” e “riconciliazione”, e così, nonostante il pubblico, ha risposto in modo corretto. Episodi del genere ripropongono il serio problema dei contenuti trasmessi durante l'ora di religione e permettono di comprendere meglio, credo, quell’urgenza della nuova evangelizzazione che ha spinto Benedetto XVI a istituire un apposito nuovo dicastero appositamente dedicato a questo compito.

21-12-2010

Anche prima della "nuova (non) evangelizzazione" c'erano sacche di "ignoranza" del genere, forse in qualche misura inevitabili, ma erano molto ridotte rispetto ad ora... Grandi risultati da queste "nuove evangelizzazioni" quindi...

[:Esther:]

Anche prima della "nuova (non) evangelizzazione" c'erano sacche di "ignoranza" del genere, forse in qualche misura inevitabili, ma erano molto ridotte rispetto ad ora... Grandi risultati da queste "nuove evangelizzazioni" quindi...

Tempo al tempo pero...


Tu cosa proporresti?

[Aganto]

io dico che glielo ordinano...

In gran parte può essere vero, del resto il programma ha degli autori che non dipendono dal solo presentatore, anzi... Ma l'influenza del personaggio, nella fattispecie Gerry Scotti, potrebbe anche determinare qualche maggiore attenzione verso la religione. E' più probabile, però, che ciò dipenda da una linea editoriale ben precisa, che affonda le sue radici nella.... politica... Certo è che se la cosa facesse perdere ascolti o introiti in misura superiore al vantaggio che si ottiene dai "giochi" politici, col cappero che il programma andrebbe in onda a quel modo (e forse sarebbe anche meglio, visti i risultati).

Tempo al tempo pero...


Tu cosa proporresti?

Ancora un po' di tempo e la nuova (non) evangelizzazione compirà il suo corso, distruggendo del tutto la vera religione e pertanto anche la vera religiosità. Contenti voi...

[Venom]

Anche più di una.

Infatti è un programma molto utile. Pulito, di cultura e che insegna molte cose sulla nostra religione a milioni di persone ogni sera. Ce ne vorrebbero di più di così ben fatti.

Considerare un quiz televisivo programma di cultura è semplicemente imbarazzante.