Il Consumismo Offende il Senso del Natale No a Ipocrisie e False Promesse di Felicità

[Astaroth]

se non sbaglio è un riferimento agli interventi del Popy nella discussione eutanasia-fazio saviano-partito della vita...

Più che altro non capisco perché apertura su quel piano e chiusura su questo, non è detto che lo spirito del Natale debba rimanere sempre uguale a sé stesso nei secoli... solo i tradizionalisti credono che il mondo si possa fermare e la Chiesa debba restare arroccata.

[Popolare]

repapelle:repapelle:

ti amo Astaroth. :giagia:

se non sbaglio è un riferimento agli interventi del Popy nella discussione eutanasia-fazio saviano-partito della vita...

Capisco i tuoi sentimenti di vendetta ma il senso del Natale è la nascita di Cristo, non la corsa sfrenata ai regali e al consumo indiscriminato; qui si rischia di identificare il Natale con essi, poi non ci lamentiamo se Gesù sparisce dai canti e dai presepi tra poo..

Più che altro non capisco perché apertura su quel piano e chiusura su questo, non è detto che lo spirito del Natale debba rimanere sempre uguale a sé stesso nei secoli... solo i tradizionalisti credono che il mondo si possa fermare e la Chiesa debba restare arroccata.

perchè da ateo non capisci che il senso del Natale si trova nella nascita di Cristo. Se te, leggendo, hai capito che l'acquisto in se è diabolico, hai capito male. Uno può comprare tutti i regali che vuole, ma dipende dal "peso" che dai a una determinata cosa. Se Natale=Sky, passa a vodafone e via discorrendo, allora non abbiamo capito niente.

[Astaroth]

perchè da ateo non capisci che il senso del Natale si trova nella nascita di Cristo. Se te, leggendo, hai capito che l'acquisto in se è diabolico, hai capito male. Uno può comprare tutti i regali che vuole, ma dipende dal "peso" che dai a una determinata cosa. Se Natale=Sky, passa a vodafone e via discorrendo, allora non abbiamo capito niente.

Il senso del Natalis Solis Invictis che ricorreva in queste stesse giornate era una cosa, il senso del Natale cristiano era un altro, e il senso del Natale attuale è un altro ancora. Se poi i tradizionalisti più o meno dichiarati o mascherati si arroccano su posizioni di chiusura verso la modernità è un problema soprattutto loro...

[largodipalazzo]

Più che altro non capisco perché apertura su quel piano e chiusura su questo, non è detto che lo spirito del Natale debba rimanere sempre uguale a sé stesso nei secoli... solo i tradizionalisti credono che il mondo si possa fermare e la Chiesa debba restare arroccata.

nessuno dice ciò.....pensa che il solstizio d inverno si festeggiavano con i saturnali dal 13 al 25 dicembre. La famiglia e gli amici si radunavano in casa a giocare. I saturnali finivano con la festa del Sole il 25 dicembre con annessa veglia del 24 con cenone e pranzo il 25. Devo ammettere in un certo senso dal tempo degli antichi romani non è cambiato un gran chè. Unica differenza che allora si festeggiava la venuta del sole (poichè da allora iniziava a crescere sull orizzonte) ora si festeggia la venuta del Figlio di Dio.

[Popolare]

Il senso del Natalis Solis Invictis che ricorreva in queste stesse giornate era una cosa, il senso del Natale cristiano era un altro, e il senso del Natale attuale è un altro ancora. Se poi i tradizionalisti più o meno dichiarati o mascherati si arroccano su posizioni di chiusura verso la modernità è un problema soprattutto loro...

Però aspetta, te parli di modernità o modernismo, perchè, spezzando una lancia a favore dei tradizionalisti, quelli sono contro il modernismo, non contro la modernità; quest'ultima è una cosa ben diversa del modernismo, che vorrebbe etichettare il Vangelo come "vecchio", inattuale e gettarlo nella spazzatura. La modernità è il presente, il tempo in cui viviamo. E nel tempo in cui viviamo, con la secolarizzazione e scristianizzazione, rischia di togliere dal Natale il suo protagonista: Gesù. Questa è la mia preoccupazione che dovrebbe essere quella di tutti i cristiani.

[QUINTO]

Capisco i tuoi sentimenti di vendetta ma il senso del Natale è la nascita di Cristo, non la corsa sfrenata ai regali e al consumo indiscriminato; qui si rischia di identificare il Natale con essi, poi non ci lamentiamo se Gesù sparisce dai canti e dai presepi tra poo..

massì sono d'accordo sull'articolo che hai postato. Però trovo un pungolo di coerenza azzeccato e divertente ciò che ti ha fatto notare Asty. :giagia:

[Popolare]

massì sono d'accordo sull'articolo che hai postato. Però trovo un pungolo di coerenza azzeccato e divertente ciò che ti ha fatto notare Asty. :giagia:

Sul quale avrai capito la mia risposta, anzi mi ha fatto piacere perchè almeno mi ha posto un interrogativo importante.

[Ludwig Feuerbach]

Vorrei sapere che ne pensate di questo (per me) allucinante articolo di Antonio Socci:
Rassegna Stampa

Il titolo: A Natale è Dio stesso che ci chiede di spendere e si scaglia contro quei sacerdoti che predicano contro il consumismo natalizio. La mia spiegazione è che abbia qualche partecipazione in un qualche centro commerciale. Va da sè che in ogni caso ho sempre dubitato dell'equilibrio mentale del soggetto

[Astaroth]

Vorrei sapere che ne pensate di questo (per me) allucinante articolo di Antonio Socci:
Rassegna Stampa

Il titolo: A Natale è Dio stesso che ci chiede di spendere e si scaglia contro quei sacerdoti che predicano contro il consumismo natalizio. La mia spiegazione è che abbia qualche partecipazione in un qualche centro commerciale. Va da sè che in ogni caso ho sempre dubitato dell'equilibrio mentale del soggetto

Perché? Di Dio si può dire qualunque cosa, e se non siamo credenti non c'è niente che in nome di un cielo immaginario possa distoglierci dall'idolatria del consumo (che consiste semplicemente nel circondarci di gingilli che ci piacciono).

[Ludwig Feuerbach]

Perché? Di Dio si può dire qualunque cosa, e se non siamo credenti non c'è niente che in nome di un cielo immaginario possa distoglierci dall'idolatria del consumo (che consiste semplicemente nel circondarci di gingilli che ci piacciono).

Hai ragione, ma Socci si rivolge ai credenti e ai loro pastori! Diciamo che il mio interesse era quello di vedere, dopo un consenso pressochè unanime riguardo l'articolo iniziale (contro il consumismo), come venivano prese le parole di Socci, che gode tra molti dei presenti parecchia considerazione.