Trentotto morti fra attentati e assalti alle chiese nel paese africano. In azione le frange estremiste musulmane
ROMA (25 dicembre) - Il Natale nel mondo è stato punteggiato da diversi attacchi contro le comunità cristiane nelle Filippine e in Nigeria.
In Nigeria esplosioni a Jos, nello stato di Plateau, hanno provocato la morte di almeno 32 persone e il ferimento di altre 72 mentre altre sei persone sono rimaste uccise durante la messa di Natale in attacchi compiuti da estremisti islamici contro due chiese a Maiduguri, nel nord-est. Una delle due chiese è stata anche data alle fiamme e tra le sei vittime figura un sacerdote. «Si sospetta che gli uomini armati facciano parte del gruppo islamico Boko Haram», ha detto il tenente della polizia locale Abukabar Abdullahi. Il gruppo Boko Haram è accusato di essere dietro ad una serie di attacchi avvenuti negli ultimi mesi. A Jos, nella cosiddetta 'Middle Belt', regione teatro di gravissimi scontri tra cristiani del sud e musulmani del nord, almeno sette esplosioni hanno causato una carneficina. «Ci sono stati 32 morti e 74 feriti», ha detto il commissario Abdulrahman Akano, responsabile dello stato di Plateau.
Un attacco con feriti è stato messo a segno nell'isola di Jolo, nell'arcipelago delle Filippine, quando una bomba è esplosa sul tetto di una chiesa cattolica mentre si celebrava la prima messa del giorno di Natale. Sei persone sono rimaste ferite, fra le quali il sacerdote che celebrava il rito. L'attacco è avvenuto di prima mattina dentro la principale base della polizia nell'isola meridionale di Jolo, roccaforte dei ribelli islamici di Abu Sayyaf, legati ad Al Qaida e responsabili di diversi attentati a chiese e rapimenti di preti e suore. Nella chiesa in quel momento di trovavano un centinaio di persone.
Natale di attacchi contro i cristiani: vittime in Nigeria, feriti nelle Filippine - Il Messaggero