Il differenziale sui tassi è la zavorra sulla casa. E il mutuo costa 9mila euro più che nell'Unione europea
Dopo Banca d'Italia, è ora l'Ance a lanciare l'allarme. Il costo dei mutui nel nostro paese è più alto di quello della media europea. Quanto? Conti alla mano, l'associazione nazionale dei costruttori edili stima che in media l'importo in più da pagare sia pari a 9mila euro. In sostanza, è come se la rata si allungasse di un altro anno.
Un calcolo che fa eco all'allarme lanciato appena poche settimane fa da via Nazionale. Il 5% delle famiglie italiane che hanno sottoscritto un mutuo non riesce a rimborsarlo secondo la scadenza. In pratica, un nucleo su venti è insolvente. Lo studio della Banca d'Italia sui dati raccolti da Eurostat nel 2007 (l'anno di avvio della crisi finanziaria) segnalava che il valore italiano fosse il più alto, insieme a a Spagna, tra i sette Paesi europei analizzati (nel campione c'erano anche Gran Bretagna, Francia, Finlandia, Olanda e Irlanda).
Il differenziale
Ora l'Ance rileva, invece, che il differenziale tra il costo dei mutui in Italia e nell'Unione europea costituisce un ostacolo alla ripresa del mercato immobiliare italiano. La simulazione prende come base di riferimento i tassi sui mutui alle famiglie per l'acquisto dell'abitazione della Bce. Il parametro di comparazione è la sottoscrizione di un finanziamento per l'acquisto della casa in Italia e nell'area euro per un importo di 150mila euro con una durata di 25 anni.
Più in generale, sottolinea l'Ance, in Italia «continua a pesare il differenziale» con l'Europa sul costo dei mutui erogati a tasso fisso alle famiglie per l'acquisto di abitazioni: mentre nell'area euro a settembre i tassi medi sui mutui erano al 3,74%, in Italia la media era pari al 4,1%, pari ad un differenziale dello 0,36%. Il margine a settembre si è tuttavia ridotto, dopo aver raggiunto il massimo ad agosto (0,69%). Ma c'è «la resistenza a scendere (inelasticità) dei tassi d'interesse rispetto all'Irs 10 anni (tasso base di indicizzazione, ndr.): il differenziale è aumentato sensibilmente», arrivando a toccare ad agosto un +1,9 per cento.
«Questo differenziale - conclude l'Ance - di certo non contribuisce ad una ripresa del mercato immobiliare italiano e provoca un peggioramento nella competitività del Paese».
Il settore delle costruzioni continua inoltre ad avere problemi nell'accesso al mercato del credito: permane infatti la stretta creditizia, spiega l'Ance, precisando che a settembre più di un imprenditore su tre dichiarava forti difficoltà ad accedere ai finanziamenti. Nel primo semestre 2010 emerge tuttavia un rallentamento della caduta dei mutui erogati alle imprese di costruzioni nel 2009 e nel 2008.
Fonte: Il differenziale sui tassi è la zavorra sulla casa. E il mutuo costa 9mila euro più che nell'Unione europea - Il Sole 24 ORE