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apibroker
I 10 auspici del 2011 per un'Italia migliore
di Alessandro Piergentili
Primo auspicio- vedere il debito pubblico in senso assoluto calare invece che crescere.
Secondo auspicio- gli amministratori pubblici riescono a migliorare i servizi ai cittadini pur avendo meno risorse a disposizione.
Terzo auspicio- l'Italia ritorna ad essere la meta preferita al mondo per i turisti stranieri e considerata come esempio e culla di cultura e civiltà.
Quarto auspicio- l'Italia si dota di un piano strategico energetico trovando il punto di equilibrio tra la compatibilità ambientale ed una crescita economica sostenibile, pensando prima agli interessi collettivi, anche delle generazioni future, che agli interessi privati.
Quinto auspicio- il Meridione cresce ad una velocità doppia, rispetto al settentrione che pur inizia ad avere uno sviluppo economico sostenuto.
Sesto auspicio- l'Italia si dota di una legislazione innovativa sui diritti civili e l'integrazione degli immigrati stranieri e funge da modello per tutto il resto d'Europa.
Settimo auspicio- la mobilità sociale inizia a diventare l'obiettivo prioritario di tutta la politica nazionale e si inizia ad investire massicciamente sul diritto allo studio (anche in termini di quantità di ore studiate, oltre che di qualità) e si eliminano tutti i vincoli corporativi alle possibilità dei giovani e della crescita economica e sociale delle famiglie.
Ottavo auspicio- le aziende straniere iniziano ad arrivare in Italia non per depredare, ma per investire, specialmente in settori artistico culturali, ambientali e turistici.
Nono auspicio- la politica estera italiana non sarà più basata sull'alleanza con stati dittatoriali.
Decimo auspicio- gli italiani tornano ad essere contenti di esserlo.
In aggiunta a questi dieci auspici ognuno di noi ne potrebbe trovare a centinaia, ma il vero problema non è il cosa, ma il come ed il quando. Insieme ed il prima possibile, eliminando le fazioni, le lotte di potere, le battaglie intestine, le identità ideologiche basate su contenitori ormai vuoti e desueti. Insomma ci vorrebbe una nuova politica fatta da gente di buona volontà che si mette al servizio del paese, dei propri nonni, dei propri padri e dei propri figli per un Futuro pieno di Libertà e Possibilità. Pensateci e pensiamoci, tutti assieme.
Buon 2011 da me e da tutti gli aderenti di Generazione Palermo.