Lo so bene che non cambia niente ,anche perchè comunque sarebbe ormai troppo tardi. Volevo solo far notare che non appena si fanno i conti con la realtà ( e non c'entra una fava nel caso specifico il fatto che qualcuno possa fomentare l'intolleranza) determinate certezze indotte da una più o meno consapevole appartenenza ad una certa area di pensiero, vacillano molto repentinamente.
E non ti credere, molti dei tolleranti snob che scrivono qua dentro, avrebbero la stessa reazione, in barba alle loro ferme convinzioni multiculturaliste....ferme fintanto che non ci sbattono il muso.
Si vede che non c'era di meglio sulla piazza...
Ultima modifica di Generale gothic; 03-01-11 alle 19:58
I Cinesi, più precisamente l'etnia Han, anche se sono un popolo antichissimo manifestano, al dispetto di un'Europa vecchia ideologicamente e anagraficamente, una piena energia vitale, sono quindi allo stesso tempo un popolo antico e giovane.
Un mio compagno d'università cinese mi ha raccontato che ha frequentato una scuola militare per 3 anni, dai 12 ai 15 anni. Tralasciamo quale livello di maturità potevamo mostrare noi stessi, o l'adolescente medio europeo, a quell'età. Al di là della nostra attuale decadenza, gli studenti cinesi che ho conosciuto mi hanno dimostrato una sincera ammirazione per l'Europa e la sua Civiltà (mi hanno parlato per esempio di Matteo Ricci e Martino Martini che furono tra i maggiori missionari europei in Cina) e allo stesso tempo un netto distacco rispetto all'America e al suo modello di vita superficiale e alla sua totale mancanza di una secolare identità culturale.
Il nostro attuale modello politico, la democrazia liberale multipartitica, è generalmente derisa, come è derisa allo stesso tempo l'etichetta di "dittatura" applicata al regime politico cinese. Se si inizia a parlare di comunismo e capitalismo ti bloccano all'improvviso affermando che "la Cina non è mai stata comunista e non sarà mai capitalista" perchè "quelle sono etichette teoriche occidentali applicate ad una realtà completamente diversa".
Il loro razzismo va al di là di ogni dottrina politica e ideologica, il loro è un razzismo intrinseco, forgiato da un secolare etnocentrismo, è un elemento fondante della loro identità. Sono rimasto assai sorpreso quando, qualche anno fa, mi sono sentito dire "ma come fate ad accettare tutti questi africani ?" Penso che i cinesi siano più esterrefatti di noi nel vedere così tanti negroidi in Europa, la quale nel loro immaginario collettivo era ancora la "patria dei popoli bianchi".
I cinesi vedono i negroidi come noi li vedevamo qualche secolo fa. Manodopera da sfruttare il più possibile. La colonizzazione del Continente Nero da parte dei mandarini è appena iniziata e qualcosa mi dice che fra non molto gli africani rimpiangeranno a gran voce la colonizzazione dello "sfruttatore bianco" che sembrerà quasi una gita in campagna in confronto alla cieca volontà di dominio del formicaio cinese.
Il punto fondamentale è che tale ammirazione non va all'attuale Europa ma alla nostra storia passata. Soprattutto alla Roma imperiale.
Tornando a Prato, le efficientissime aziende tessili cinesi alla fine vanno incontro alla teoria giustificatrice degli immigrazionisti, secondo i quali l'arrivo degli allogeni porta nuova ricchezza. Anche se qualcuno dovrebbe spiegarlo ai produttori tessili locali che si trovano a fronte una concorrenza che lavora 24 ore su 24.
Dopotutto, basta analizzare le differenze fortune dei migranti giunti in Italia per trovarvi che esse sono legate con matematica precisione alle diverse identità etniche.
I cinesi, come tutti sappiamo, sorretti dal loro fortissimo comunitarismo etnico, dalla loro intelligenza commerciale e da una vocazione religiosa al lavoro, riescono in pochissimo tempo a dare vita ad imprese di successo.
Al polo opposto troviamo i negroidi. Dopo un decennio è molto probabile che troverai lo stesso individuo a gironzolare per la città a vendere occhiali e braccialetti (cinesi).
Ultima modifica di Rolandus; 03-01-11 alle 22:09
Concordo Rolandus. :sofico:
Ma no...
I Cinesi si fanno i cazzi loro , lavorano e non rompono le palle , non cercano di imporre religioni , non sono malavitosi.
A me fanno immensamente più paura , per dire , i tunisini di Padova , dove hanno occupato letteralmente una parte della città facendone un mercato "en plen air" della droga , forse il più grande d'italia.
Ottimo , quoto...
Vedi , si chiamano contraddizioni....
Ci sono quelli che l'hanno fatta veramente grossa , sporca , ne hanno fatte di tutti i colori , pensa per dire al mercato degli schiavi gestito dagli Inglesi , o ai comportamenti nelle colonie di Francesi ecc.
Loro si sono sentiti in colpa per le porcherie che avevano fatto , e siccome l'opinione si forma lì , a Londra , New York , Parigi , noi , che siamo provinciali dobbiamo allinearci , e prenderci addosso le loro croci.
E di conseguenza , qualsiasi episodio viene paragonato subito alla Birmingham (Alabama) del secolo scorso....
Siamo i Fantozzi , cioè gli sfigati , del mondo.....
"Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"
IL DISPUTATOR CORTESE
Possono tenersi il loro paradiso.
Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.