Il fratello:
«Era turbato dai mali che affliggono la sua amata terra»
Nel 2001 anche un'altra figlia dell'ex leader iraniano si era tolta la vita a Londra
ROMA - Un nuovo tragico lutto colpisce la dinastia Pahlavi, quella dell'ultimo scià di Persia: Alireza, 44 anni, il secondogenito di Mohammad Reza Pahlavi e Farah Diba, si è tolto la vita a Boston «turbato dai mali che affliggono la sua amata terra», ha scritto il fratello Reza Ciro Pahlavi annunciandone la morte. «Come milioni di giovani iraniani, Alireza era profondamente turbato dai mali che affliggono la sua amata terra, così come dal peso di aver perso un padre e una sorella in giovane età», recita il comunicato del fratello.
LO SCIÀ IN ESILIO - Il padre, lo scià di Persia, morì nel 1980 in Egitto, dove era stato costretto a riparare dopo la vittoriosa rivoluzione islamica guidata dall'ayatollah Khomeini nel 1979. Leila Pahlavi, la più piccola tra i cinque figli dello scià, venne invece trovata morta l'11 giugno 2001 a Londra, dopo «una lunga depressione»: i media, pur senza parlare esplicitamente di suicidio, specularono che la donna, 31 anni, aveva abusato di farmaci che ne avevano causato la morte. Alireza, «ha combattuto per anni per superare il suo dolore, ma alla fine ha ceduto, e nelle prime ore del 4 gennaio si è tolto la vita nella sua casa a Boston», si legge nel comunicato che annuncia la sua morte.
FAMIGLIA DECIMATA - Reza Ciro Pahlavi, il primogenito dello scià che da anni lancia moniti contro il regime di Teheran, rimane così uno degli ultimi discendenti diretti della dinastia assieme alla sorella Farahnaz e alla sorellastra Shahnaz (nata dal primo matrimonio dello scià con Faia d'Egitto, sorella del re Faruk). Lo scià morì di tumore nel 1980 al Cairo: si era trasferito in Egitto visto che la sua presenza negli Usa, dove era fuggito nel gennaio 1979, venne presa come pretesto per l'assalto di novembre all'ambasciata americana in Iran e il sequestro del personale diplomatico.
LA MORTE DI LEILA - Nel 2001, in giugno, venne trovata morta nel suo appartamento di Londra, Leila. Il decesso, le cui cause restano misteriose, avvenne «dopo un lungo periodo di depressione». La morte venne annunciata dalla madre, l'ex imperatrice Farah Diba: «Il tempo non ha curato le sue ferite. Finita in esilio quando aveva 9 anni, lei non è riuscita a superare la morte del padre, al quale era particolarmente vicina». A ottobre dello stesso anno, sempre dopo «un lungo periodo di depressione» era poi morta a Parigi la «principessa triste», l'ex imperatrice persiana Soraya, seconda moglie dello scià (1951-1958), che poi la ripudiò perchè non poteva avere figli, sposandosi con Farah Diba. (Fonte: Ansa)