mi semra che la fine della crisi sia ancora lontana, e soprattutto che gli stati uniti siano messi come l'europa in fatto di debito pubblico.
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Il segretario del Tesoro Timothy Geithner ha inviato una lettera al capogruppo democratico al Senato, Harry Reid, chiedendogli di sottoporre al Congresso una proposta di legge per alzare il tetto del debito pubblico che nei giorni scorsi ha toccato quota 14.000 miliardi di dollari. Il limite attuale é di 14.300 miliardi e di questo passo rischia di essere raggiunto entro la fine del trimestre. Nella lettera, afferma che senza azione il rischio è un default.
I legislatori americani hanno alzato il tetto del debito pubblico un anno fa ma, di questo passo, i 14.300 miliardi di dollari fissati attualmente potrebbero essere superati, fra il 31 marzo e il 16 maggio, osserva Geithner invitando all'azione.
Ogni eventuale aumento del tetto del debito dovrà essere accompagnato da tagli alla spesa. ha spiegato, in una nota, lo speaker della Camera John Boehner. «Gli americani non sosterranno un aumento del tetto a meno che non sia accompagnato da una significativa azione del presidente e del Congresso per tagliare la spesa».
Ma Geithner, nella lettera, argomenta che incisivi tagli alla spesa pubblica farebbero ritardare il raggiungimento del tetto di non più di due settimane.
Rischi
In assenza di azione, quindi, c'è il rischio default. Un default che avrebbe conseguenze catastrofiche e sarebbe più doloroso della crisi 2008-2009. «Un default - scrive Geithner - avrebbe conseguenze negative sullo status di rifugio sicuro dei titoli di Stato americani e sul ruolo dominante del dollaro nel sistema finanziario internazionale».
Un funzionario del Tesoro ha sottolineato che, nonostante l'ampio dibattito in corso sul tetto, l'amministrazione si aspetta che il Congresso «faccia la scelta responsabile», come in passato.
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