Firenze - "Estenderemo la presenza dei militari nelle varie città italiane per garantire la sicurezza". A Firenze per sostenere la candidatura di Giovanni Galli, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi ha annunciato l’intenzione di fare "una grande riforma della sicurezza in Italia". E rilancia il cammino del Pdl in Europa, cammino che i sondaggi danno al 43-45%: "L’Europa ha creato una montagna di difficoltà per chi intraprende e rischia. Potremmo rimediare a questa situazione".
Riformare la sicurezza "Per la sicurezza vogliamo fare una grande riforma in Italia", che prevede l’utilizzo di ancora più militari nelle città. "Abbiamo centomila uomini, di cui 9mila impegnati in operazioni di peacekeeping, che poi per essere ricambiati arrivano a circa 30mila - ha spiegato il premier - ce ne restano 70mila, che si sentono più utili se li usiamo per il bene del paese". Berlusconi ha ricordato "l’utilizzo di circa 3mila militari per la sicurezza nelle città. Un esperimento gradito dalla cittadinanza e dai militari stessi. Abbiamo intenzione di andare avanti così".
Frontiere blindate "La deterrenza ha funzionato, sono quindici giorni che non sbarca un clandestino sulle nostre coste", ha detto Berlusconi sottolineando che "il precedente governo di sinistra aveva diffuso la notizia in Medio Oriente che le frontiere italiane erano aperte a chiunque. Il premier spagnolo mi ha detto che l’anno scorso loro hanno respinto 8mila clandestini". "Noi i clandestini li portiamo nei Cie da dove vengono rispediti nei loro paesi - ha ricordato il premier - per questo abbiamo deciso di avvicinare invece i loro barconi, li assistiamo con cibo, acqua e medicine, e li portiamo sulle coste dei paesi da cui sono partiti. La deterrenza ha funzionato sono quindici giorni che non sbarca un clandestino sulle nostre coste".
L'impegno in Europa "Dobbiamo dare un drizzone all’Europa. L’Europa ha creato una montagna di difficoltà per chi intraprende e rischia. Potremmo rimediare a questa situazione". Secondo Berlusconi, Il Popolo della libertà "potrà essere il primo partito nel Ppe ed essere quindi decisivo nelle decisioni che assumerà il Parlamento europeo". "Il Parlamento europeo ha il difetto di legiferare su tutto - ha aggiunto il Cavaliere - dalla lunghezza del gambo dei carciofi alla curvatura dei cetrioli. Lacci e lacciuoli per imprenditori italiani". Stando agli ultimi sondaggi, infatti, il Pdl è fra il 43% e il 45%. "In questa campagna elettorale c’è un’assenza nessuno parla dell’Europa - ha sottolineato Berlusconi - invece abbiamo una grande opportunità da cogliere, perchè se avremo il 43-45% che ci danno i sondaggi come Pdl, potremmo avere il gruppo numericamente più importante del Ppe, che a sua volta è il partito di maggioranza relativa nel Parlamento europeo".
Sicurezza, Berlusconi: "Pronti ad aumentare i militari nelle città" - Interni - ilGiornale.it del 02-06-2009