Nella giornata della “Presentazione della Beata Vergine Maria”, inviamo il seguente comunicato in Suo onore.
Da notare la cattolicità delle città di Hiroshima e Nagasaki: un caso questo sadico crimine inflitto dagli americani ai loro inermi civili? Invitiamo a riflettervi.
Quando nel 1945 fu sganciata la bomba atomica su Hiroshima, una piccola comunità di 8 gesuiti, situata in una canonica distante solo 8 isolati dallo scoppio della bomba, rimase illesa insieme alla casa, mentre non scampa alcuna persona nel raggio di 1,5 km dal centro dell’esplosione. 200 scienziati indagarono sul perchè nessuno dei 4 padri rimase contaminato dalle radiazioni, e perchè la loro casa parrocchiale, era ancora in piedi, mentre tutte le altre intorno erano state distrutte e bruciate. Questi sono i nomi dei 4 sacerdoti gesuiti sopravvissuti: Fr. Hubert Schiffer, Fr. Hugo Lassalle, Fr. Wilhelm Kleinsorge, Fr. Cieslik (degl’altri 4 non è rimasta notizia storica).
Per tutti gli esperti rimane un enigma, perché nessuno degli otto padri era rimasto contaminato dalla radiazione atomica, e perché la loro casa, la casa parrocchiale, era ancora in piedi, mentre tutte le altre case intorno erano state distrutte e bruciate.
Padre Paul Ruge (O.F.M.I.), nel 1970, incontro padre Schiffer e alle tante domande sugli avvenimenti di Hiroshima si sentì così rispondere: Noi crediamo che siamo sopravvissuti perché come missionari abbiamo voluto vivere il messaggio della Madonna di Fatima e perciò abbiamo pregato tutti i giorni il Santo Rosario...
Ricordiamo la devastante bomba atomica su Hiroshima