gli statalisti dei referendum sull'acqua gettano la maschera

[democratico]

Sì della Consulta, la parola ai cittadini

La Corte Costituzionale ha ammesso due quesiti referendari proposti dai movimenti per l'acqua. A primavera gli uomini e le donne di questo paese decideranno su un bene essenziale. La vittoria dei “sì” porterà ad invertire la rotta sulla gestione dei servizi idrici e più in generale su tutti i beni comuni.

Attendiamo le motivazione della Consulta sulla mancata ammissione del terzo quesito, ma è già chiaro che questa decisione nulla toglie alla battaglia per la ripubblicizzazione dell'acqua e che rimane intatta la forte valenza politica dei referendum.

Il Comitato Promotore oggi più che mai esige un immediato provvedimento di moratoria sulle scadenze del Decreto Ronchi e sull'abrogazione degli AATO, un necessario atto di democrazia perché a decidere sull'acqua siano davvero gli italiani.

Il Comitato Promotore attiverà tutti i contatti istituzionali necessari per chiedere che la data del voto referendario coincida con quella delle elezioni amministrative della prossima primavera.

Da oggi inizia l'ultima tappa, siamo sicuri che le migliori energie di questo paese non si tireranno indietro.




la chicca sottolineata dimostra(non che io avessi dubbi) che ai referendari dell'acqua non gliene frega una mazza, ma vogliono solo più stato e riportare le partecipazioni statali.

[3Denari]

Senti visto che sei ben informato e ai aperto il 3D mi spieghi cosa richiedono i proponenti del referendum ?
Io non ci ho capito un acca !
:gratgrat:

[democratico]

il primo su cui si voterà è uno per l’abrogazione delle norme del decreto Ronchi-Fitto sulle modalita’ di affidamento con gara a privati dei servizi pubblici di rilevanza economica,il secondo la cancellazione delle norme del governo Prodi riguardanti al determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito.

[Rasputin]

E' venuto il momento di sottrarre i beni pubblici alla dittatura del profitto.

Noi stiamo vedendo in tutto il mondo a cosa porta un eccesso di controllo privato dell'economia.
La privatizzazione dell'acqua, laddove è avvenuta, ha portato a risultati drammatici

[dodoshady]

E' venuto il momento di sottrarre i beni pubblici alla dittatura del profitto.

Noi stiamo vedendo in tutto il mondo a cosa porta un eccesso di controllo privato dell'economia.
La privatizzazione dell'acqua, laddove è avvenuta, ha portato a risultati drammatici

mi sa che non ti sei reso conto del fatto che in Spagna, Italia, Irlanda, Portogallo ed Inghilterra il problema è esattamente l'opposto. Troppo stato, troppa burocrazia e troppi sprechi non fanno ripartire l'economia europea come dovrebbe. Aggiornati, studia anche un po' (tanta) di storia.

[Rasputin]

mi sa che non ti sei reso conto del fatto che in Spagna, Italia, Irlanda, Portogallo ed Inghilterra il problema è esattamente l'opposto. Troppo stato, troppa burocrazia e troppi sprechi non fanno ripartire l'economia europea come dovrebbe. Aggiornati, studia anche un po' (tanta) di storia.

lezioncina da Università Bocconi.

Il punto è invece che Irlanda e Spagna sono nella merda per la finanziarizzazione dell'economia.

[dodoshady]

lezioncina da Università Bocconi.

Il punto è invece che Irlanda e Spagna sono nella merda per la finanziarizzazione dell'economia.

Vale lo stesso discorso che ho fatto nell'altro topic. Dammi retta invece di stare qui, studia. Un bel po'.

[Rasputin]

Vale lo stesso discorso che ho fatto nell'altro topic. Dammi retta invece di stare qui, studia. Un bel po'.

Mi sa che sei un po' ignorante...Cosa c'era da liberalizzare in Irlanda ancora ? La lana delle pecore?

Ahah..non fatemi ridere.

[olivo]

Quello idrico è un settore particolare, perché si tratta di un monopolio naturale, e quindi la concorrenza non può essere nel mercato, ma solo per il mercato. Infatti il decreto Ronchi non privatizza ma cambia i modi di affidamento: le imprese pubbliche possono riceverlo solo vincendo una gara, mentre le imprese miste o private possono riceverlo anche in via diretta.

Visto che questo settore non può fare a meno della regolazione pubblica, tanto vale disegnarla in modo da tutelare i consumatori. Si tratta di scegliere se affidare il monopolio ad un monopolista pubblico, misto o privato. Una possibilità è sceglierlo con una gara, in cui vinca l'impresa capace di offrire il prezzo inferiore e quindi più efficiente.

E' indesiderabile, invece, l'affidamento diretto ad un'impresa mista per due motivi. Primo: le privatizzazioni danno un beneficio di efficienza perché liberano le decisioni aziendali dalle interferenze politiche, cosa che non succede nel caso società miste. Secondo: il monopolista efficiente fissa un prezzo molto più alto del costo di produzione, con la conseguenza che i consumatori pagano molto di più.

Questo problema ovviamente esiste anche con un monopolista privato: l'altra possibilità è proprio quella di istituire un'autorità di regolamentazione, che tuteli i consumatori controllando i prezzi e imponendo requisiti di qualità. Il problema, tanto della gara quanto dell'attività di vigilanza, è l'efficienza e l'onestà con cui vengono svolte.

Un paese con un'amministrazione efficiente e onesta ottiene i migliori risultati da un monopolio privato, in cui la proprietà privata aumenta l'efficienza e la vigilanza pubblica limita i prezzi. Viceversa in un paese con un'amministrazione inefficiente e corrotta i monopolisti privati fisseranno prezzi più elevati di quelli che fisserebbe un monopolista pubblico inefficiente. In questo caso la mano pubblica rappresenta il male minore.

Quindi la domanda è: ha l'Italia un'amministrazione abbastanza efficiente e onesta da meritarsi la privatizzazione?..

[Feliks]

assetiamoli tutti!

astensione militante