Non sppiamo come andrà a finire col referendum Mirafiori; ma è probabile che non sapremmo mai cosa succederebbe nel caso vincessero i no al progetto Marchionne. Ma la minaccia di eliminre la produzione di Mirafiori non sembra essere solo un ricatto al quale non seguirebbero i fatti. E qui non è facile a dirsi quanto inciderebbe l'effettiva differenza di costi e quanto un'idea più generle di rifiuto di localizzre dove vi siano forti resistenze a cmbiamenti nel modo di produrre comportanti una maggiore difficoltà di adattamento psico-fisico da parte dei lavoratori.
Il guaio è che non si tratta solo di Mirafiori e non si tratta solo di un problema che riguarda e non riguarderà solo le aziende multinazionali.
Credo sia giusto sottolineare come siano in vista sacrifici anche non piccoli da sostenere da parte dei lavoratori dipendenti , di come non sia scritto da nessuna parte che la situazione possa migliorare e non possa diventare una costante del paesaggio industriale italiano un forte aumento di opifici in disarmo ed un contemporneo peggiormento delle condizioni di qualità della vita in azienda da parte di quanti continueranno a lavorre nel settore industriale, ma fra non molto, anche in tutti gli altri. Ed allora anche diritti che sembravano sicuri finiranno per essere messi in discussione.
Dinnanzi a questo, ho l'impressione che la risposta della Fiom , per non parlrae di quella dell'inconcludente Vendola, sia ancora in una logica che sembra credere che questa sarà una crisi passeggera e che i problemi possano essere affrontati col resistere, resistere, resistere, nelle singole , aziende; magari la situazione fosse questa. %%%%%%%