Sarà perchè non hanno ancora messo in cantiere di istituire i tirannidi.
Io lo avrei fatto come mezzo di giustizia sociale.
Si
No
Non so
Sarà perchè non hanno ancora messo in cantiere di istituire i tirannidi.
Io lo avrei fatto come mezzo di giustizia sociale.
Non essendo un paese di tradizione liberale, no. Nè destra né sinistra sono capaci di essere 'democratiche', ma vedono la politica come il luogo di compimento ed espansione di una fazione incaricata di una 'missione' salvifica. A detrazione di un'altra. Televisioni, magistratura, scuola, università, pubblica amministrazione, articolazioni dello Stato, perfino la distribuzione di beni di largo consumo etc. non sono, in Italia, ambiti indipendenti con proprie regole autonome da cui la politica deve estraniarsi. Sono questioni politiche, spazi da occupare per esercitare ed ampliare il potere nell'interesse di una 'parte' che ambisce, inconfessabilmente, ad annichilire l'altra. Nella prima Repubblica l'obiettivo era realizzare la società cristiana, il socialismo reale o democratico, la Terza Via, la Repubblica mazziniana. Oggi il fine è ritagliarsi quote di potere per tutelare interessi più o meno diffusi, talvolta particolari quando non personali, con una spiccata vena di auto-referenzialità.
questa sinistra no, mai.
se un giorno, chissa' quando, questa sinistra sara' rottamata, forse.
ma a questo punto c'e' da chiedersi se non sia comunque troppo tardi, 40 anni troppo tardi.
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A fool and his money can throw one hell of a party.
Non credo, ho appena letto l'ultima dichiarazione di D'Alema. Ha farfugliato, in sostanza, che vista la vicenda le cose non potevano che finire così. E ha concluso lagnandosi dell'immagine del Paese all'estero.
Che devo dire di uno che, senza un processo, giudica già colpevole un imputato? Di certo non è democratico...direi piuttosto stalinista.
D'Alema poi nelle conversazioni private dice altre cose...
<<la magistratura è la più grande minaccia allo Stato italiano>>
(considerazione fatta da Massimo D'Alema, anno 2009)
FONTE: Secondo wikileaks, ma l’ex premier smentisce - Wikileaks, D’Alema: magistratura minaccia per l’Italia| italia| Il SecoloXIX
Ultima modifica di QUINTO; 14-01-11 alle 21:43
Diciamo basta alla sinistra dei colpi di Stato e delle menzogne!
No, credo che alla fine non sia più una questione di sinistra ma un modo clientelare per arrivare al potere conquistandosi, appunto le fecce che è un bel numero, vedi Coop, varie società formate per succhiare soldi ai Comuni e togliere posti di lavoro indebitando i suddeti Comuni ecc.
Questo cancro si potrebbe estirpare ma bisogna combatterlo da dentro.
Cioè non chiedendo raccomandazioni, favori ecc.
Cercando ovunque siamo di votare persone che hanno dimostrato col proprio esempio di meritare il nostro voto, non importa se non vinceranno ma cominceranno ad esserci, la gente quella che ha veri valori alla prossima tornata li riconoscerà, l'unica via è essere persone vere avere dei sentimenti, e cercarne altri che hanno i nostri stessi valori e votarli, senza paura e senza farsi intimorire, a costo di perdere qualcosa, un posto di lavoro? C'è chi ha perso la vita per la libertà noi per poterla mantenere dobbiamo riconoscerci e mantenerla con i nostri comportamenti quotidiani non stando zitti ....proteggendo certi comportamenti ci illudiamo, il posto di lavoro lo perdiamo comunque...in una società che ha fatto del merito la propria bandiera...senza attuarlo.
Lo ammetto, ho votato si.
In un universo destinato a vedere il Sole diventare una gigante rossa e "arrostire" mezzo sistema solare si può anche ipotizzare di assistere alla trasformazione della sinistra italiana in qualcosa di vagamente democratico.
Per il Sole ci vorranno circa 4-5 miliardi di anni. La sinistra potrebbe farcela anche prima.
Ultima modifica di Instant Karma!; 14-01-11 alle 23:28
Riteniamo indubitabili queste verità: che tutti gli uomini sono creati uguali, che il Creatore li ha dotati di certi inalienabili diritti tra cui la vita, la libertà, il perseguimento della felicità
http://www.awhiteavenue.blogspot.com/
la giustizia dei Robespierre ancora una volta ha collocato il nostro Paese tra il Ruanda ed il Burundi