Francia: Marine Le Pen eletta presidente del Front National

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Francia: Marine Le Pen presidente del FN

(ANSA) - PARIGI - Marine Le Pen, figlia dello storico leader del Fronte nazionale dell'estrema destra francese Jean-Marie Le Pen, ha battuto lo sfidante Bruno Gollnisch nello scrutinio interno per la guida del partito. Lo riferiscono responsabili del movimento dopo lo spoglio dei voti degli oltre 23.000 iscritti. Marine e' la figlia piu' giovane di Le Pen, 42 anni, avvocato, si e' ultimamente imposta sulla scena politica, battendo record di ascolto in tv, con un talento oratorio che ricorda quello del padre.

Francia: Marine Le Pen presidente del FN - Corriere della Sera

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Francia/ Marine Le Pen succede al padre a capo del Front National

Marine Le Pen, figlia del presidente uscente del Fronte Nazionale francese, e' la nuova presidente del partito di estrema destra. Secondo alcune informazioni di Le Figaro, in una votazione interna la candidata 42enne avrebbe infatti ottenuto il 67% dei voti, superando nettamente il suo concorrente Bruno Gollnisch e uscendo come candidata naturale del Partito all'Eliseo nel 2012. Bionda, con una capacita' oratoria come quella del padre, mamma di tre figli e due volte divorziata, la Le Pen ha sempre offerto un immagine piu' 'soft' del partito del padre grazie anche alle sue frequenti apparizioni in tv nei dibattiti elettorali. Il padre l'aveva messa alla vice presidenza del partito nel 2003, dopodiche' quella di Marine e' stata un'ascesa continua mirata a esorcizzare una volta per tutte l'immagine di un'estrema destra razzista, xenofoba e soprattutto maschilista: lei donna prova concreta di un nuovo volto de la 'droite'.

Affaritaliani.it - Francia/ Marine Le Pen succede al padre a capo del Front National

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Le Pen passa lo scettro alla figlia Marina, una donna guida l'estrema destra francese


TOURS - Il vecchio leone ha smesso di ruggire. Davanti ai 2mila delegati e ai 340 giornalisti venuti ad ascoltare il discorso d'addio dell'uomo che per 40 anni ha incarnato l'estrema destra europea, anticipando e per certi versi ispirando l'ondata di xenofobia nazional-populista che si è riversata su mezza Europa, l'ottantaduenne Jean-Marie Le Pen ha rispolverato tutto il suo armamentario.
Dalla colonizzazione, «che non è oppressione ma civilizzazione», all'islamismo, «favorito e alimentato da intellettuali di sinistra che in questo modo hanno distrutto la laicità nel nostro paese». Dal mondialismo, «nuova ideologia totalitaria che ci ha fatto perdere due milioni di posti di lavoro nell'industria con le delocalizzazioni», all'immigrazione, «con 10 milioni di extracomunitari che in 35 anni hanno trasformato le nostre città e i nostri villagg»".
Bolero e Nabucco all'inizio, Marsigliese alla fine, urla e applausi hanno rispettato la scenografia programmata. Ma è stato un discorso vecchio, stanco, in qualche passaggio persino patetico. Come la testimonianza da un altro mondo.

D'altronde se la giornata inaugurale di questo quattordicesimo congresso era riservata a lui, alla sua uscita di scena, tra lo sventolio dei tricolori e le lacrime dei militanti più anziani, la vera star è già lei, Marine, che ha ottenuto due terzi dei voti degli iscritti e che domenica verrà formalmente designata nuovo presidente del Front National. Per l'occasione la figlia ed erede designata del fondatore del partito ha smesso la classica tenuta un po' mascolina, maglietta e jeans, optando per un négligé grigio che mette in mostra tutta la sua femminilità.
Perché già questa è una rivoluzione: una donna (per di più single e con tre figli) alla guida di un movimento politico di maschi duri e puri, che ha sempre fatto della virilità un valore di riferimento.

Spetterà a lei guidare il Fronte nella seconda parte del suo cammino, quello che nelle intenzioni di Marine dovrà portarlo dalla posizione di ospite scomodo ma inamovibile della scena politica francese al ruolo di legittimo aspirante al governo del paese.
Il lavoro non sarà semplice, perché il nuovo presidente dovrà cercare un difficile equilibrio tra la necessità di conservare l'elettorato tradizionale e allargare la base del consenso. Il padre ha già fatto molto, prendendo in mano un movimento di nostalgici e cattolici ultraconservatori e trasformandolo in un partito realmente popolare, sottraendo alla sinistra una quota importante di elettorato operaio. A lei il compito di aumentare la presa sulle donne e sui giovani.
Lo farà impegnandosi su due fronti: all'interno professionalizzando il Front National, cercando di trasformare il partito in una vera macchina da guerra politica ed elettorale; all'esterno con un programma e dei discorsi sempre più incentrati sui temi economici e sociali. Gli effetti devastanti della crisi dalla quale stiamo faticosamente uscendo sono una materia prima straordinaria per alimentare la sua visione antieuropeista e anticapitalistica, con gli slogan semplicistici ma efficaci sul protezionismo, l'uscita dall'euro, il recupero di sovranità nazionale.

Secondo i sondaggi un terzo degli elettori dell'Ump, il partito di Nicolas Sarkozy, e il 22% dei francesi condividono queste idee. Di fronte a sé Marine Le Pen ha un presidente sempre più impopolare, una sinistra sempre più divisa e i 18 mesi che ancora ci separano dall'elezione presidenziale.

Le Pen passa lo scettro alla figlia Marina, una donna guida l'estrema destra francese - Il Sole 24 ORE

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Questo prima del voto di oggi:

Francia/ Dopo quasi 40 anni Le Pen lascia guida Fronte...

Roma, 13 gen. (TMNews) - Dall'inizio alla fine della campagna elettorale, Marine Le Pen, portavoce del partito, ha sempre mantenuto un discreto margine di vantaggio sul rivale, grazie soprattutto al sostegno del padre e di una larga maggioranza del partito. La deputata di Hénin-Beaumont, che vuole dare una nuova immagine al Front national senza rinnegare le posizioni estreme di Jean Marie, come quelle sull'immigrazione, ha già annunciato che in caso di vittoria si concentrerà da subito sulle presidenziali del 2012, dove non nasconde di voler seguire le orme del padre, dieci anni fa arrivato al ballottaggio.

Nonostante una partenza in salita, Bruno Gollnisch non si è mai dato per vinto. "Ci prepariamo alla vittoria", afferma un delegato del Rhone-Alpes, Yvan Benedetti, fedele al deputato europeo. "Qualunque sia il risultato, la campagna elettorale ha mostrato che Bruno è fondamentale per il partito. Occorrerà tenere conto dell'uomo e delle sue idee", aggiunge.

Malgrado posizioni abbastanza simili sui punti chiave del programma frontista, come la "preferenza nazionale" o la reintroduzione della pena di morte, i due candidati si sono opposti nello stile e nei riferimenti utilizzati. Senza rinunciare al radicalismo, Marine Le Pen non ha esitato a inserire nei suoi discorsi i valori repubblicani o la laicità, mentre Gollnisch è rimasto più attaccato ai principi contro-rivoluzionari e cattolici.

Francia/ Dopo quasi 40 anni Le Pen lascia guida Fronte... -2 - Esteri - Virgilio Notizie

[Orco Bisorco]

Torni in cucina.

[Daltanius]

Torni in cucina.

...in questo caso non saprei...
non dimentichiamo che il Santo protettore di Francia è una donna...
sarebbe bene comunque integrare l'azione politica del FN con l'audacia di Bruno Gollnisch.

[Lucio Vero]

Torni in cucina.

Sono molto scettico sulle donne in politica, soprattutto alla guida degli schieramenti nazionalisti, eppure in questo caso sono favorevole. Il cambiamento d'immagine, il padre vulcanico combattente della Guerra d'Algeria, l'intransigenza nelle proposte - condivisibili - unito al pragmatismo, la situazione ingestibile della Francia, il mito di Giovanna d'Arco, fanno ben sperare.

[IL VECCHIO ETTORE M.]

prevedo nell'imminente la Fiuggi francese...capitanata dalla sig.ra Marine...hefico:

[Lucio Vero]

prevedo nell'imminente la Fiuggi francese...capitanata dalla sig.ra Marine...hefico:

La Destra nazionale francese non ha nostalgie e duropurismi da sbandierare. E in Francia ci sono problemi molto gravi che necessitano di soluzioni organiche e decise che solo il Front National potrebbe dare. Quindi non capisco tutto questo scetticismo a priori.

[Miles]

Nei partiti-famiglia rimane sempre il dubbio che, se non fosse stata " la figlia di" non sarebbe arrivata tanto in alto.
Magari è brava, si vedrà, ma il sospetto l'accompagnerà a lungo.