Europee/ Effetto gossip: per il Pdl 40% a rischio. Cattolici con Udc, ex An verso la Lega
Mercoledí 03.06.2009 11:00
Nervosismo. Preoccupazione. Ansia. Sono i sentiment che circolano nel quartier generale del Popolo della Libertà a pochissimi giorni dall'apertura delle urne. La vicenda Noemi legata alle foto bloccate dal premier delle feste a Villa Certosa mette in imbarazzo i massimi dirigenti del principale partito della maggioranza. Per la prima volta dall'inizio della campagna elettorale, il Pdl teme di subire contraccolpi alle elezioni europee e amministrative. In particolare lo spettro che circola tra i big di Forza Italia e Alleanza Nazionale è di restare sotto la soglia del 40% e di ottenere un risultato pressoché simile a quello delle Politiche dell'anno scorso.
Da un lato c'è la paura di una forte astensione che possa colpire in generale proprio i grandi partiti. Dall'altro il sentiment estremamente positivo che si respira nella sede dell'Udc e della Lega Nord. I centristi di Casini sono convinti di poter intercettare una fetta di elettori azzurri cattolici delusi per le vicende più o meno 'piccanti' che riguardano il premier, superando nettamente il dato del 2008.
Mentre il Carroccio guarda soprattutto agli ex aennini non così disposti a sostenere in modo acritico il Cavaliere e che possono trovare nel movimento di Umberto Bossi un'alternativa al Pdl, viste soprattutto le battaglie del ministro dell'Interno Maroni sulla sicurezza e sul contrasto all'immigrazione clandestina. In Via Bellerio sono certi di arrivare alla doppia cifra e di toccare il record storico, aumentando fortemente i consensi in tutto il Nord, avanzando in Emilia Romagna e conquistando risultati significativi anche al Centro (Toscana in testa).
Fiducia anche nell'Italia dei Valori, sicura di superare il dato del 2008, ma non con un exploit clamoroso. Se il Pdl non sorride certo neanche il Partito Democratico è particolarmente contento. Nell'entourage di Dario Franceschini c'è la sensazione che la ripresa partita in aprile si sia fermata e l'obiettivo del 30% appare lontanissimo. Anche perché le formazioni a sinistra del Pd lottano strenuamente per raggiungere la soglia di sbarramento del 4%.
Ottimismo in particolare nella lista comunista di Ferrero e Diliberto (Rifondazione e Pdci) ma anche Sinistra e Libertà di Nichi Vendola spera fino all'ultimo di ottenere il via libera per Strasburgo. Non solo. Negli ultimi giorni si segnala un crescente entusiasmo tra i sostenitori dei Radicali, fino a poco tempo fa dati per spacciati. La sensazione è che il traguardo dell'elezioni di almeno due eurodeputati per la lista Bonino-Pannella non sia impossibile.
Fiducia anche a destra del Pdl. L'Autonomia di Lombardo-Storace-Pionati-Pensionati si augura di conquistare qualche voto in uscita dalla maggioranza e grazie soprattutto al caos della giunta in Sicilia di raggiungere il 4%. Attenzione poi all'affluenza alle urne. Il disinteresse di molti cittadini potrebbe spingere la partecipazione al ribasso, addirittura - si dice - fin sotto il 70%. E in questo caso a farne le spese potrebbero essere proprio i grandi partiti. Sia il Pdl sia il Pd...
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