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Discussione: Carmen Consoli e l'economica itagliana!
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21-01-11, 19:02 #1
Carmen Consoli e l'economica itagliana!
YouTube - Chaîne de cochise1777
Buona giornata a tutti,vi seguo da moltissimo tempo,dalla Orobica Bèrghem,ma non ho mai scritto su questo forum,esordisco oggi con un video della cantante sicula carmen consoli che troverete interessante!
Ho un canale you-tube molto frequentato e spesso mi trovo a fare i conti con questi neo-borbonici,che sono più pesanti di un insegnante meridionale che cerca invano di farti imparare l'itagliano,non sapendolo lui stesso!
Come posso zittirli per bene,quando mi rifilano tutti quei dati sul regno delle due-sicilieiaociao:
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21-01-11, 19:35 #2
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Rif: Carmen Consoli e l'economica itagliana!
Se ne è parlato anche qui:
Raixe Venete: giornale e sito Veneto in lingua veneta (Lingua, non dialetto)
Il mio commento conclusivo: hanno una paura fottuta che il Nord, o "parti" di esso, se ne vadano per davvero. Quindi continuiamo a diffondere l'istanza indipendentista, soprattuto in concomitanza con le infami celebrazioni. Non potrebbe esserci miglior risposta alle farneticazioni di questa poveretta.
Saluti separatisti lombardi,
Alessandro Storti
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21-01-11, 19:52 #3
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Rif: Carmen Consoli e l'economica itagliana!
ho visto il video linkato
quella musica e qulle immagini, anche se rispettabilissime, sono sufficenti per dimostrare che il sud è tutto un'altro mondo e cultura rispetto a noi
la miglior risposta ai Duosiciliani è: secessione, sarete finalmente liberi di sfruttare tutte le qualità e le risorse che ritenete di possedereUltima modifica di sciadurel; 21-01-11 alle 19:53
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21-01-11, 20:03 #4
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21-01-11, 20:26 #5
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Rif: Carmen Consoli e l'economica itagliana!
Beh, basta porsi alcune domande. Ad esempio su quando con i duosiciliani siamo stati esattamente a parita' di mezzi.
Come mai si associa l'emigrazione dalla penisola solo al meridione quando la regione a maggior tasso emigranti fu il Veneto e la provincia Udine?
Come mai in queste aree un tempo poverissime non spuntarono mai nemmeno all'epoca della miseria piu' dura fenomeni mafiosi, omertosi e varie usanze tribali? E come mai a parita' di mezzi - padano/alpini e duosiciliani- immigrati in paesi stranieri, alcuni portarono disastri sociali, camorra, incivilta' e sfruttamento del welfare (accade ancor oggi) e altri si sono distinti per tenacia lavorativa e onesta'?
E come mai questa cosa e' stata persino riconosciuta da moltissime persone negli States, in Australia, in Germania e vi sono testi facilmente reperibili a dimostrarlo?
Hai voglia se ce n'e' di materiale. Il punto e' che noi siamo fessi, nella nostra cultura non c'e' il concetto di girare intorno alle parole per girare la frittata e fare mille voli pindarici pur di voler avere ragione. Non ci interessano le sceneggiate e per esasperazione gliela diamo vinta. Sempre. Ed e' qua che ci fregano.
In ogni caso mi accodo a Sciadurel: se sono cosi' in gamba, basta che firmino. Dall'Emilia in su mi pare che sempre meno persone siano entusiaste di questa unita' o come la si vuol chiamare.
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21-01-11, 20:32 #6
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Rif: Carmen Consoli e l'economica itagliana!
Bellissima la parte dove dice che le aziende del nord devono la maggior parte dei loro introiti alle "esportazioni" verso il sud
repapelle:
Proprio oggi ne parlavo con un mio ex collega, e facevamo notare che mediamente le aziende del nostro settore (metalmeccaniche settore rubinetteria), in 10 anni hanno visto passare la quota relativa al mercato itagliano, da circa il 50% al 20 - 25%...
E di quel 25% la stragrande maggioranza non scende al di sotto del Rubicone...
Incredibile... sono sempre convinti di essere il cantro del mondo...Abbiamo lasciato sparire tanti sentieri, abbiamo lasciato incolti prati e boschi: siamo perduti in un esodo senza terre promesse. Ma la nostra terra promessa è qui, tra questi monti e questi sassi, qui per stillare latte e miele da questa dura terra
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21-01-11, 21:15 #7
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Rif: Carmen Consoli e l'economica itagliana!
Non è possibile zittirli perché i terroni sono senza vergogna.
In altri lidi un terrone stimolato su mafie e immondizia ha replicato dicendo che la colpa è degli sporchi politici padani che non debellano le mafie e che non risolvono il problema delle immondizie...
L'unica cosa da fare è ottenere l'indipendenza e lasciarli nelle loro fogne.
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22-01-11, 01:42 #8
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Rif: Carmen Consoli e l'economica itagliana!
In pratica siccome loro sono il nostro grande mercato dobbiamo regalargli quanti più stipendi possibile in modo che poi loro comperino i nostri prodotti? va bene, però ora diamoci il cambio per i prossimi 60 anni loro lavorano e producono e a noi regalano lo stipendio, io voglio fare la guardia forestale nella campagna attorno al mio paese, giuro che compro solo prodotti meridionali.
Ma c'è anche un modo per risparmiare soldi, facciamo la secessione, poi individuiamo un paio di nazioni più affidabili del meridione, tipo Burundi e Madagascar e diciamo ai loro governi : vogliamo aiutarvi vi concediamo un prestito di tot miliardi che voi potete usare comprando prodotti alimentari e tecnologici padani, metà del prestito è a fondo perduto, mentre l'altra metà ce la restituite a tasso zero.
Tenendo conto che i soldi che vanno al sud sono tutti a fondo perdutissimo e che ogni anno ne vogliono sempre di più potremo recuperare metà dei soldi spesi per creare mercato alle nostre aziende.
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22-01-11, 11:03 #9
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Rif: Carmen Consoli e l'economica itagliana!
Terroni schifosi.
Sono Cristiano, Bianco, Etero, Insubre, Favorevole al porto d'armi. Domande?
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22-01-11, 17:36 #10
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Rif: Carmen Consoli e l'economica itagliana!
.
se hai pazienza di leggere ti potrà essere utile, altrimenti rimandali a kuesto LINK
Panzerjaeger mi kiede:" Tu dici? :gratgrat: E della politica spoliativa che fecero i Sabaudi ai danni dell'ex ricco regno Duosiciliano subito dopo l'unificazione-farsa che pensi ?
BUGIE REVANSCISTE DUOSIKULO MERIDIONALISTE
… soliti Vantoni in Esproprio prepotenti e razzisti …
Ti riporto alkune tabelle ke smontano tutto kuel falso_immaginifico kastello di rikkezza e sviluppo ke vantate tanto impropriamente e strombazzate ovunkue terroneskamente (ovvero in esproprio al sakrificio padano ke x il vostro benessere ha sostenuto ... e sostiene ankòra, purtroppo !) , portandoti dati konkreti della realtà esistente nella Regione SubAlpina (Padania) e Penisola Appenninica (Itaglia) incluso il Regno Duosikulo Borboniko, prima dell’arrivo Piemontese:”
1°) - Rikkezza Prodotta - Suddivisa x Stati … in rikkezza di ciascuno ed entrate fiskali
2°) - Ferrovie esistenti al momento dell’okkupazione Piemontese
3°) - Cantieri navali
4°) - Sviluppo scientifico-kulturale
Su kosa si basa il revanscismo Duosikuliano meridionalista !?
Estrapolando statistike kapricciose e parziali, interkalate kon altre facenti riferimento a periodi diversi, kostruendo una letteratura strumentale vittimistika al fine di giustificare l’estravio socio-morale politico ed ekonomiko ke vivono… kuesto è il patriottismo revanscista meridionalista in opposizione alle giuste rivendikazioni padaniste di libertà, autonomia ed autodeterminazione …
Kardini di kuesta strumentale rivendikazione, attorno alla kuale c’è tutto un fiorire di partiti, gruppi, associazioni e cirkoli kulturali, prolissi di “saggi” ed “orgogliose rivendikazioni ” d’improbabili storici meridionalisti (stanno intasando google), dicevo, kardine su kui tessere il loro rakkonto di “Fantasie Storike Duosikuliane” antiPiemontesi ed antiPadane sono:”
1) – Rikkezza prodotta
Basti pensare ke da “Annali universali di statistica – A. Balbi, 1832, p313
Si può dedurre kiaramente ke la kapacità di spesa degli stati padalpini era di gran lunga superiore a kuella di tutti gli altri messi assieme, e kome si può tassare se non si produce !? Si evince kiaramente ke il debito prodotto dal Piemonte era kuello derivante dal finanziamento belliko, ma se kuesti appariva, significa ke nessun “asporto” di mitiko tesoro fu trasferito da nessuna parte, anke xkè furono subito istituiti il Banko di Napoli ed il Banko di Sicilia… kon kuali fondi !?
di +, sullo sviluppo delle ferrovie, si potrà osservare kome già allora, i “Piemontesi” abbiano pompato risorse ingenti (koi soldi delle tasse prevalentemente gabellate, kome al solito, in Padania… vedi tabelle) x lo sviluppo del Meridione…
Tab. 8.1b Prospetto delle finanze degli antichi Stati al momento della fusione in un unico bilancio
Citazione
Stati Entrate fiscali . . . .Spese totale ....... Avanzo ...... Disavanzo
Regno Subalpino - ........ 391.190.510 - 482.201.344 - 91.010.834
Lombardia - ................... 80.794.320 - 52.443.718 - 28.350.620
Emilia - .......................... 62.541.984 - 36.111.571 - 26.430.413
Marche - ........................ 14.478.111 - 12.896.664 - 1.581.448
Umbria - ........................ 8.959.642 - 5.348.199 - 3.611.443
Toscana - ...................... 43.370.495 - 57.690.970 - 14.320.476
Napoli - ....................... 109.429.066 -100.493.766 - 8.935.299
Sicilia - ...........................47.644.750 - 50.433.067 - 2.788.317
Kome possono affermare ke il tesoro borbonico duosikulo ammontava al 60% del totale dello stato unitario !?
2) – Ferrovie
Se la menano e ce la kantano kol primato della ferrovia :” … È la mattina del 3 ottobre 1839 quando la piccola locomotiva Bayard percorre km. 7,250 sulla linea Napoli – Portici: una novità realizzata con il contributo degli inglesi per portare la corte di Ferdinando II nelle residenze fuori città.”…. e xò, meno d’ 1 anno dopo, nel 1840 veniva inaugurata la Ferrovia Milano-Monza, di poko più di 12 km,
xò alla fine del 1860, alla vigilia dell'Unità nazionale, la situazione delle ferrovie aperte all'esercizio nei singoli Stati era la seguente:
1 - 850 km - Regno di Sardegna ;
2 - 522 km - Lombardo-Veneto ;
3 - 257 km - Granducato di Toscana ;
4 - 101 km - Stato Pontificio;
5 - 99 km - Regno delle Due Sicilie
(Stato Pontificio ... ke tra l'altro riteneva le ferrovie artifizio del demonio)
11 anni dopo, nel 1872 esistevano già, pensate, nel Regno d'Itaglia dei Savoia, poko meno di 7.000 km di linee ferroviarie komplessivamente, il kùi esercizio veniva assikurato da 4 Società principali x un komplesso di 6.470 km:
Società per le Strade Ferrate dell'Alta Italia . km 3.006;
Società per le strade ferrate romane ........... km 1.586;
Società per le Strade Ferrate Meridionali ..... km 1.327;
Società per le Strade Ferrate Calabro-Sicule. km 551.
x kùi abbiamo ke:
- Padania ha raddoppiato
- Centro Italia ha kuadruplikato
- Duosikulo ha moltiplikato x 19
Si komprende bene ke l’impegno Piemontese (Padalpino) verso kuel Meridione... fu, già allora, vero e kostoso a sostegno del kuale vennero introdotte alcune tasse … (si lamentano xò ke nel Duosikulo "... prima, non si pagavano" ...eppure ben di + ne pagavano gli stati padalpini…) .. ma parlano di “depredazione del sud” … ma suh, daih … smettetela … kambiate registro … lo sviluppo è sakrificio, dignità, umiltà… basta balle ! ... poi va a finire ke ci kredete pure...
3) – Cantieri navali
Anke kuì il piagnisteo vittimistiko kontinua kon Messina e Castellamare …
Ma se konfrontate la produzione pre unitaria dei kantieri navali Veneziani, Triestini e Liguri vi renderete konto del tonnellaggio e numero di navi kostruite e loro utilizzo in giro x il mondo, in specie kuelle del Regno di Sardegna… il Duosikulo, arrankava anke sotto il “Re Bomba” (Ferdinando II°).-
Inserisco questo link La Marina del Regno di Sardegna (tralasciando kuelli inerenti Trieste e Venezia) x ki volesse documentarsi cirka
La Marina del Regno di Sardegna dalla Restaurazione all'unità d'Italia (1814 -1861)Il "Progetto di Stabilimento per la Regia Marina e di amministrazione per la Medesima" nasce nel 1814 dalla lungimirante visione di Giorgio Andrea Agnes Des Geneys (1761-1839), barone di Fenile e conte di Rinasca.
Tale progetto inizia subito dopo la formale annessione di Genova al Regno di Sardegna (7 gennaio 1815). Sono così a disposizione dei Savoia: un ottimo porto, l'arsenale, la Darsena e i cantieri navali genovesi.
In meno di quattro anni Des Geneys riesce a creare una flotta di tre fregate, una corvetta, due brigantini, due golette, quattro mezze galere, due lancioni, quattro gondole.
Il 9 aprile 1822, al comando di Des Geneys, una divisione composta dalle fregate Maria Teresa, Commercio di Genova, dai brigantini Nereide e Zeffiro e dalla goletta Vigilante, con due mila uomini a bordo, salpa da Genova per il Marocco, per concludere con il Sultano un trattato di commercio fortemente voluto dagli armatori genovesi. Nel 1825 il Des Geneys guidò la Flotta Sarda in un'azione di forza contro Tripoli, contribuendo, così, a scoraggiare ulteriormente l'azione dei barbareschi contro le coste dell'Italia.
I dieci anni del regno di Carlo Felice (1821-1831) rappresentano il periodo di maggiore splendore della Marina Sarda. Il nuovo sovrano, infatti, ne incoraggia il potenziamento per la protezione del commercio marittimo che, dopo la pace con gli stati barbareschi, é in piena espansione.
Durante il regno di Carlo Alberto (1831-1849) l'impulso allo sviluppo della Marina diminuìsce. Tuttavia, Des Geneys seguita ad incoraggiare ed assecondare le iniziative commerciali, riuscendo ad ottenere che il governo di Torino si interessi alle intraprendenti colonie liguri dell'America meridionale. Il 25 febbraio 1834, la fregata Des Geneys fa vela per la prima volta oltre l'Atlantico per Rio de Janeiro. Nell'agosto del 1836, la fregata Euridice si reca a Montevideo. L'8 settembre 1838 salpa da Genova la fregata Regina per tentare la circumnavigazione del globo.
4) – Sviluppo scientifico culturale
Si dekanta tanto Ferdinando II di Borbone, re del Regno delle Due Sicilie (1830-1859)
kualkuno di lui disse ke aveva l’aria più di un macellaio benestante ke di un sovrano (a me sembra un attore komiko napoletano… di kui non rikordo il nome… presente in televisione 10-15 anni fa … lavorava in koppia…) dopo l’infanzia trascorsa a Palermo (in esilio in seguito all’ascesa di Napoleone), ritornò a Napoli, città ke il sovrano amò molto… soprannominato anke re “bomba” x la sua avversione nei konfronti dei movimenti demokratici kontro i kuali skatenò pesanti repressioni … traskorse la maggior parte del tempo nella bellissima reggia di Caserta cirkondato dalla sua numerosissima famiglia (nell’ozio trovava ispirazione),
vantandone kultura e liberalità imprenditoriale (basti pensare x kuale uso “pubblico” fece kostruire i km 7,250 di ferrovia napoletana e la stessa reggia di Caserta)
Ma ben + sviluppate erano le scienze, la cultura, l’imprenditorialità, l’agrikoltura e l’industria nel Piemonte ed in tutta la Padania… del solo Piemonte voglio rikordare il progresso agrikolo kon konnesso sviluppo mekkaniko dell’agrikoltura stessa
Già nel maggio 1842 venne fondata l'Associazione Agraria Subalpina, a cura della quale si pubblicò la "Gazzetta dell'Associazione Agraria" che uscì dal 1843 al 1848. (x ki ha pazienza inserisco il link d’informazione… seria e comprovata…
Le vocazioni ambientali* del Vercellese
lo sviluppo scientifico ed ekonomiko in Piemonte a partire dal 700, (tralasciando il Lombardo Veneto, Liguria ed Emilia... ke non è da poko) è dokumentabile, kon tutti i suoi meriti di karattere universale,
Kuà- Accademia delle Scienze di Torino - torinoscienza
.Unione Konfederale Cisalpina