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Discussione: Geopolitica

  1. #5521
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    Predefinito Re: Geopolitica

    E intanto l'ENI apre un conto con Gazprom per pagare in rubli...

  2. #5522
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    Predefinito Re: Geopolitica

    E la UE ha rinunciato al blocco del petrolio russo.

  3. #5523
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    Predefinito Re: Geopolitica

    "Sarà un suicidio". Adesso lo Zar lancia la sfida a tutto l'Occidente
    17 Maggio 2022 - 15:25

    Vladimir Putin ha dichiarato che l'Europa, in caso di embargo sul gas e sul petrolio dalla Russia, diventerà la regione con i prezzi delle risorse energetiche più alte del mondo

    Avatar di Federico Giuliani
    Federico Giuliani

    L'Occidente è a un passo dal realizzare "una sorta di suicidio energetico". Vladimir Putin, come suo solito, non ha usato mezzi termini. Di fronte alle imprese petrolifere russe, a Mosca, il capo del Cremlino ha toccato vari temi. Il cuore del suo intervento ha tuttavia ruotato attorno allo stretto legame che esiste tra l'attuazione di ipotetiche, nuove sanzioni contro la Russia e le possibili conseguenze sul mercato dell'energia.

    La partita energetica
    Putin è stato netto. Ha detto chiaramente che imporre ulteriori sanzioni contro la Russia potrebbe causare un effetto boomerang per i Paesi sanzionatori e, più in generale, per l'intero Occidente. "Nel lungo termine ne subirà le conseguenze, si sta creando un danno all'economia europea", ha dichiarato Putin, spiegando che il blocco occidentale continua invano ad accusare Mosca dell'aumento dei prezzi dell'energia. "Cerca di scaricare la colpa su di noi, ci cita per nome, cercando di nascondere i propri errori sistemici", ha tuonato il presidente russo.

    Oltre a non capire quali sono i propri errori, a detta di Putin l'Occidente si starebbe avviando verso un "suicidio energetico". In caso di un embargo al petrolio russo, "l'Europa sarà la regione con il più alto costo dei prezzi dell'energia", ha aggiunto il capo di Stato russo. Lo stesso Putin ha quindi parlato di "cambiamenti tettonici" nel mercato petrolifero. "Fare affari come prima è impossibile", ha detto il leader del Cremlino, secondo quanto riferito dall'agenzia Ria Novosti.

    Le accuse di Putin
    Putin è quindi passato ad accusare l'Occidente in maniera frontale. Innanzitutto i Paesi occidentali, come detto, hanno attribuito l'inflazione energetica alla Russia, ma questo non sarebbe altro che il risultato dei loro errori sistemici. "Oggi vediamo che per ragioni assolutamente politiche, a causa delle proprie ambizioni e sotto la pressione del "padrone statunitense", i Paesi europei stanno imponendo ulteriori nuove sanzioni sui mercati del petrolio e del gas", ha sostenuto Putin. Nello specifico, le nazioni della Ue varano le sanzioni contro la Russia "sotto la pressione degli americani e questo porta danni alle loro stesse economie". Il capo di Stato ha anche osservato che i Paesi europei ammettono di non poter ancora abbandonare completamente le risorse energetiche russe.

    Arriviamo così alla seconda accusa di Putin. "L'Occidente collettivo, come lo chiamo io, ha ignorato le preoccupazioni legittime in ambito di sicurezza e hanno promosso e sostenuto negli anni elementi neofascisti e nazisti nella leadership di Kiev", ha evidenziato il presidente russo. Il leader russo non ha invece rilasciato ulteriori dichiarazioni in merito alla guerra.

    A proposito di guerra, intanto, come ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citando Putin, i combattenti dell'acciaieria Azovstal di Mariupol saranno trattati in linea con le "leggi internazionali". Peskov ha rifiutato di commentare lo status delle truppe evacuate e non ha risposto alla domanda se i soldati ucraini saranno trattati come criminali di guerra o come prigionieri di guerra. "Il Presidente Putin ha garantito che saranno trattati in linea con le leggi internazionali in materia", ha dichiarato senza fornire ulteriori dettagli sulla sorte delle truppe evacuate.


    https://www.ilgiornale.it/news/mondo...o-2035001.html
    Eri, se puoi riportalo. Grazie.
    Ultima modifica di Eridano; 17-05-22 alle 21:24

  4. #5524
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    Predefinito Re: Geopolitica

    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  5. #5525
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    Predefinito Re: Geopolitica

    Fine della retorica. Quella dell'Azovstal non è un'evacuazione. E' una resa.
    Categoria: News Internazionali

    Pubblicato: 17 Maggio 2022
    Visite: 7837
    di Toni Capuozzo

    Fine della retorica. In italiano, come in ogni lingua, le parole hanno un peso: quella dell’Azovstal non è un’evacuazione. E’ una resa. Certo, non una resa umiliante, non ci sono forche caudine. Non una resa vile, c’è un ordine del Comando supremo, e ci sono 80 giorni di resistenza, alle spalle.

    Ma non è una resa con l’onore delle armi: si finisce caricati sui bus verso un ospedale o verso centri di detenzione, con un futuro da scrivere tra scambi di prigionieri e forse processi.

    Ma è la fine della retorica, come se l’eroismo fosse un destino rimasto nel ‘900, il secolo cui appartengono gli strenui nazionalismi e i relitti ideologici che in questa guerra affiorano ogni tanto.

    E’ la fine della retorica: il Corriere della Sera ancora questa mattina racconta i resistenti dell’Azov come “angeli”, nelle parole dei profughi da Mariupol.


    Gli altri cittadini che hanno raccontato di essere stati usati come scudi umani non fanno notizia, non esistono sono il lato oscuro di Mariupol, città martire che ha cessato di esistere, senza più Azov. Ma intanto questa resa introduce un elemento di umanità in una guerra che finora è stata feroce, e senza rispetto per il nemico, e infila una scelta ragionevole – che senso aveva resistere ancora ? – in uno scenario in cui la ragionevolezza è sopraffatta da altro.

    Allargare la Nato, aumentare l’invio di armi e di armi più potenti avvicina o allontana la fine del conflitto ? Vincere vuol dire umiliare il nemico o uscire dal conflitto con dignità ? Quali rinunce sono possibili e realistiche per l’aggredito e per l’aggressore ? Resta un buco nero, in quei sotterranei. Le voci -russe- sull’esistenza di un laboratorio chimico e sulla presenza di militari di paesi Nato. Il momento della verità è vicino, perché o ci sono o non ci sono, era un bluff di propaganda. E vedremo se qualcuno resta, come un giapponese in un'isola del Pacifico. E resta una perplessità: “Mariupol è ora in rovina dopo un assedio russo che è costato la vita a migliaia di civili”, scrive Open.

    Buona parte dell'informaziona italiana ha ieri evitato di notare che il simbolo dello stragista di Buffalo era lo stesso sole nero nazista che sta sullo sfondo del simbolo di Azov, vanno di fretta. Ma forse potevano aggiungere che ieri a Mariupol hanno riaperto le scuole.

    Certo, faranno lezioni in russo, certo insegneranno la storia a modo loro, certo all’ingresso ci sono le bandiere secessioniste e quella russa non quella ucraina.

    Ma gli scolari sono veri, e forse era una piccola notizia, oppure gli altri non esistono, sono tutti figli di Putin, sono occupatori del paese in cui sono nati ?

    Mi ha divertito amaramente quel retroscena del voto devoto all’Eurovision.

    L’orchestra vincitrice – in rete c’era perfino il video di un resistente dell’Azovstal che canticchiava il refrain nei sotterranei – in realtà era arrivata seconda alle selezioni ucraine. Solo che la vincitrice, una cantante, si era macchiata di un viaggio in Crimea, per un matrimonio di conoscenti. E non si viaggia tra gli altri, che non esistono, squalificata. Fine della retorica, inevitabile quando si è aggrediti, e difficile da evitare quando si va alla guerra pretendendo di non saperlo. .

    Fonte L’Antidiplomatico: https://www.lantidiplomatico.it/dett...a/39602_46298/

    https://luogocomune.net/18-news-inte...one-e-una-resa
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  6. #5526
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    Predefinito Re: Geopolitica

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  7. #5527
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    Predefinito Re: Geopolitica

    Azovstal, israeliani e gli altri (della NATO)
    Maurizio Blondet 18 Maggio 2022

    Prima le informazioni da “Tatiana Antonova”:

    Personaggi interessanti languono nelle catacombe di Azovstal Tra di loro: istruttori di combattimento urbano israeliani con civili tattiche scudo umano.gli inviati di oligarchi di origine ebraica hanno cercato di riscattarli, ma è stato rifiutato

    Francia: Alti ufficiali dell’intelligence militare. Addestravano .i nazisti a lavorare con sistemi. anticarro, sistemi di controbatteria e ricognizione aerea da elicotteri. Ecco perché Macron ha chiamato Putin prima delle elezioni, chiedendo di liberare i concittadini via mare in Turchia

    Ufficiali dell’intelligence tedesca – BND. Quelli fornivano il controspionaggio della zona frontale. Questo spiega il comportamento scandaloso del cancelliere tedesco Scholz nei confronti di Putin.

    Specialisti dell’MI6 Intelligence Special Operations Center britannico:

    Sono i direttori di falsi cruenti e provocazioni chimiche a Irpin. L’MI6 fornisce protezione personale a Zelensky e controspionaggio all’interno del suo quartier generale. Organizza le sessioni di comunicazione di Zelensky con i leader mondiali attraverso canali chiusi.

    Tatiana Antonova

    Segue opinione di Matteo D’Amico:

    La pericolosa partita che Israele sta giocando in Ucraina
    I russi stanno trovando sempre più prove di un forte coinvolgimento del Mossad e di mercenari israeliani in Ucraina, spesso operanti all’interno di formazioni nazionaliste radicali di tipo schiettamente neonazista (ne stanno trovando anche fra i membri del battaglione Azov che sta venendo evacuato da “Azovstal”). Bennet e il governo israeliano hanno messo in scena all’inizio della guerra una posizione neutrale e di basso profilo fra Ucraina e Russia, ma la realtà dei fatti è che Israele manovra da sempre, insieme agli U.S.A., per usare l’Ucraina contro la federazione Russa. Fra gli altri motivi di questa scelta si può ipotizzare quello di creare un contrappeso simmetrico alla presenza russa in Siria e al suo appoggio vincente che ha reso possibile ad Assad resistere fino a questo momento, per dieci anni, all’attacco dei terroristi sponsorizzati dalla N.A.T.O., da Israele, dalla Turchia e dalle altre potenze del Golfo.

    Un’Ucraina in fiamme e sempre più armata contro la Russia, potrebbe essere l’elemento di pressione per spingere lo stato guidato dal Presidente Putin a rallentare o lasciare le sue operazioni in Siria. Ma la risposta russa è appena arrivata, con il primo missile antiaereo lanciato direttamente da soldati russi contro i bombardieri israeliani durante il loro ultimo attacco (lancio puramente dimostrativo perché volutamente fatto senza aggancio radar del bersaglio). Inoltre finora non hanno ancora permesso di usare gli S-300 forniti ai siriani contro gli attacchi dell’IDF; è chiaro però che le cose potrebbero cambiare molto e molto in fretta.

    Come noto si teme da parte bielorussa un possibile false flag (targato Israele/GB) nel Dombass, con utilizzo di testate atomiche tattiche depotenziate (con una potenza che potrebbe oscillare dai 0,5 agli 1,5/2 kiloton): l’attentato verrebbe attribuito ai russi per permetterne una completa “hitlerizzazione” e giustificare un intervento N.A.T.O. sul terreno, almeno in Galizia. Se questo attentato non c’è ancora stato è perché ci potrebbe essere un inquietante “fuoco di ritorno” al confine di Israele con il Libano e con la Siria, dove, fra i tanti conti in sospeso, vi è anche la distruzione del porto di Beirut, sulla quale i servizi di intelligence di Hezbollah stanno ancora indagando, e che non è temerario pensare che sia stata operata da Israele (probabilmente proprio con una minitestata atomica a basso potenziale e con scarsa o nulla tracciabilità radioattiva).

    https://www.maurizioblondet.it/azovs...ri-della-nato/
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  8. #5528
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  9. #5529
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  10. #5530
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