Non lo vedo questo alternarsi, il francese delle diplomazie ha segnato il passo da decenni e la pittoresca tradizione ideografica cinese non è propriamente adatta all'assimilazione globale, così come alla civiltà chiusa della Cina pur così benedetta dalla stabilità sociale è sempre mancato l'espansionismo aggressivo.
Per scalzare un'egemonia occorre instaurare la propria; a quel punto con opportuni metodici provvedimenti da parte del nuovo potere esperantista sarà possibile frenare artificialmente la spontaneità con cui alcune lingue, culture, usanze ecc. soccombono naturalmente e scompaiono dalla scena della storia soppiantate da altre più vitali.