Originariamente Scritto da
Giò91
Non credo che ad oggi vi sia in Italia un partito cattolico - nel senso di precisamente, specificamente, precipuamente, propriamente cattolico.
Non so neanche quanto converrebbe che vi fosse: faccio due esempi.
1)Il Partito Popolare Italiano si prefiggeva molti obiettivi e uno dei motivi per cui la Chiesa diede, nonostante le perplessità, il suo placet alla nascita di questa formazione politica fu la risoluzione della "questione romana". Come finì? Il Concordato venne fatto nel 1929 grazie ad uno che fino a 20 anni prima propagandava idee atee, socialiste e anticlericali. Contributo dato da don Luigi Sturzo all'operazione? Pari allo zero.
2)La Democrazia Cristiana doveva essere il partito dei cattolici italiani? Dopo due minuti già aveva fatto inca**are Pio XII e Gedda, l'uomo di Pio XII nella DC, venne emarginato e sostanzialmente isolato.
Il resto della storia lo sapete: siamo passati dal Cattolicesimo religione di Stato al Cattolicesimo "confessione religiosa professata dalla maggioranza degli Italiani" (e grazie al cavolo verrebbe da dire).
I partiti confessionali o presunti tali in Italia sono stati quindi sostanzialmente un disastro: a maggior ragione ne troviamo conferma nell'esperienza del neonato PPI poi confluito nella Margherita prima e nel PD succesivamente e dell'UDC (CCD-CDU precedentemente).
Oggi a noi cattolici non rimane altro che ragionare secondo la logica non sempre facile del male minore.
Male minore che non può essere 'attivamente' scelto, ma tollerato e sostanzialmente subito - duole dirlo, però purtroppo è così -.
In un contesto del genere, inoltre, si dovrebbe fare quanto in nostro potere per "favorire" quei candidati e quegli esponenti politici che portano avanti principi cattolici o comunque il più possibile vicini a tale concezione del mondo e della vita, stando attenti a non appoggiare partiti aventi idee politiche la cui promozione rappresenterebbe un danno al bene comune e la cui adesione porterebbe sostanzialmente ad una scomunica ipso facto, che piaccia ammetterlo o meno.