314 no, 292 si, 2 astenuti
314 no, 292 si, 2 astenuti
Respinta la mozione di sfiducia a Bondi con 314 NO... repapelle:
Diegol... mi hai preceduta... ma di poco!
22
repapelle:
Che figura di merda ....:gluglu::gluglu::gluglu:
Il voto sul ministro dei beni culturali A Montecitorio
La Camera voto no alla sfiducia
Bondi resta ministro
314 no, mentre i sì sono stati soltanto 292 e 2 gli
astenuti.
Il voto sul ministro dei beni culturali A Montecitorio
La Camera voto no alla sfiducia
Bondi resta ministro
314 no, mentre i sì sono stati soltanto 292 e 2 gli astenuti.
Sandro Bondi (Photomasi)
Sandro Bondi (Photomasi)
MILANO - L'Aula della Camera ha respinto le mozioni di sfiducia nei confronti del ministro dei Beni culturali Sandro Bondi: 314 no, mentre i sì sono stati 292 e 2 gli astenuti. I presenti al voto erano 608, i votanti 606, la maggioranza richiesta 304.
L'appuntamento era iniziato alle 16 e il programma prevedeva che i deputati di maggioranza e opposizione votassero la mozione di sfiducia contro il ministro dei Beni culturali, presentata dall'opposizione dopo i crolli a Pompei. La bocciatura appariv scontata, vista anche l'assenza di diversi deputati, impegnati a Strasburgo al Consiglio d'Europa. Il ministro ha respinto al mittente le accuse nel suo intervento in Aula: «È la prima volta che una mozione di sfiducia individuale riguarda responsabilità politiche e collegiali ma io non ho mai scaricato le responsabilità di ciò che è avvenuto sul ministro Tremonti, ma mi sono impegnato non solo a chiedere più fondi per la cultura, ma a fare le riforme, parola assente dal vostro vocabolario». «Voi pensate - ha aggiunto Bondi - che i problemi si risolvano con più soldi dallo Stato - ha proseguito - io credo che servano invece le riforme». E si è augurato «che il dibattito possa essere utile per parlare finalmente del ruolo della cultura per lo sviluppo economico e civile».
DIFESA - Prima del dibattito il Pdl aveva fatto quadrato attorno al titolare della Cultura e anche il leader della Lega, Umberto Bossi, guardava con ottimismo al voto. Il Senatùr si dice convinto che Bossi resterà ministro, anche se ribadisce che «non bisognava ridursi così. Hanno lasciato andare tutto in malora perché pensavano che tanto poi il Nord gli avrebbe mandato i soldi. È stato un modo per spillarci soldi - attacca Bossi riferendosi alle condizioni di degrado dei siti archeologici pompeiani costati a Bondi la mozione di sfiducia - perché non è possibile che in tanti anni nessuno si sia accorto che crollava tutto». E se la sfiducia al ministro sembra improbabile, la maggioranza, d'altra parte, continua a premere in queste ore perché venga ridiscusso il ruolo del presidente della Camera Gianfranco Fini. Bossi non usa mezzi termini a riguardo. «Mi pare che si debba dimettere» sottolinea il numero del Carroccio, secondo il quale un passo indietro del leader di Montecitorio sarebbe una «opportuna»
TERZO POLO - Prima di entrare in aula Il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini chiarisce che il Terzo Polo voterà la sfiducia, perché «non condivide l'operato» del ministro. Comunque, aggiunge il leader centrista, «lo sanno anche i bambini dell'asilo che Bondi avrà la maggioranza». Dello stesso avviso Francesco Rutelli, leader di Api. La mozione di sfiducia non passerà, spiega, ma essa è solo «una tappa di una battaglia a difesa della cultura italiana», che proseguirà nelle aule parlamentari, a partire dal voto sul dl Milleproroghe.
I deputati delle Minoranze linguistiche invece si asterranno: lo ha annunciato Karl Zeller. Una scelta che dovrebbe risultare decisiva.
SIT-IN - Intanto i 100 autori e in generale il movimento "Tutti a casa", che raggruppa varie associazioni e lavoratori dell'audiovisivo, hanno organizzato un un sit-in in Piazza Montecitorio nel pomeriggio. Successivamente è prevista la consegna di una lettera ai capigruppo dell'opposizione per sollecitare i parlamentari a votare la sfiducia a Bondi.
Redazione online
26 gennaio 2011
La Camera voto no alla sfiducia Bondi resta ministro - Corriere della Sera
Ultima modifica di orpheus; 26-01-11 alle 20:47
la giustizia dei Robespierre ancora una volta ha collocato il nostro Paese tra il Ruanda ed il Burundi
22 ..... CALCI NEL CULO
Ultima modifica di orpheus; 26-01-11 alle 20:36
la giustizia dei Robespierre ancora una volta ha collocato il nostro Paese tra il Ruanda ed il Burundi
Strano paese l'italia.
Ci sta una maggioranza ed una confusione !
Ora ci dovremo sorbire le solite cazzate dei sorci rossi ... casinari e finkiazzi , nonchè i bovarini molisani : gna ... gna ... gna ... però... ma , siccome ... che cazzari ! Sono nella merda e fanno finta che non lo siano . Imbecilli :gluglu:
la giustizia dei Robespierre ancora una volta ha collocato il nostro Paese tra il Ruanda ed il Burundi