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Daltanius
Andrea Carancini: La rivoluzione del Gelsomino fa paura anche a Israele
Ma ciò che il PM Netanyahu dovrebbe già “prevedere” è una crescente unità degli arabi attraverso i confini nazionali, e stavolta non in nome del fondamentalismo islamico, ma per amore della vera democrazia. Per decenni, la politica occidentale in Medio Oriente, con in testa gli Stati Uniti e l’Europa a sostegno, è stata di puntellare i regimi autoritari come quello di Ben Ali in Tunisia o di Mubarak in Egitto.
Questo calcolo geopolitico in favore della cosiddetta “stabilità” ma a discapito di ogni vero processo democratico si sta rivelando controproducente mentre parliamo. Israele dovrebbe essere davvero proccupata per la Rivoluzione del Gelsomino. Se analoghi movimenti rivoluzionari si diffondono con successo intorno allo stato ebraico, i nuovi governi costituiti e presumibilmente uniti non avranno esitazione nel sostenere senza riserve i loro oppressi fratelli palestinesi, e sfideranno Israele con una forza formidabile.