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Discussione: Nuovi marchigiani

  1. #21
    Bacchettona del forum
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    Predefinito Rif: Nuovi marchigiani

    Citazione Originariamente Scritto da Ottobre Nero Visualizza Messaggio
    Malandrì ma sei ovunque...anche sul forum dei marchigiani mò?....

    In realtà ...non esisti ma ancora non lo sai...repapelle:
    Io nelle Marche ci vivo. Tu che ci fai invece?

    Teniamoci stretti, che c'è vento forte.

    Io sono per la chirurgia etica: bisogna rifarsi il senno.

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  2. #22
    gentiluomo di campagna
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    Predefinito Rif: Nuovi marchigiani

    nella rissa coinvolti in 50, tra africani e rumeni. la situazione è sul serio preoccupante. che almeno si proceda con la cacciata dal suolo italiano di questi che sono stati catturati.

    Il Corriere Adriatico - Home Page
    Congolesi aggrediscono i carabinieri intervenuti dopo una rissa all’esterno del locale

    Zuffa al Jamba club, tre arresti

    Falconara Avevano appena finito di prendersi a pugni con una banda di giovani romeni, all’uscita di un music club lungo la Flaminia. Ma all’arrivo dei carabinieri, anziché placarsi, hanno aggredito anche loro. Una mischia furibonda al termine dalla quale tre giovani congolesi - Kazimbo Falanga Lola, 22 anni, Kidumu Falanga, 26, e Luzinda Mugalu Badru, 20 - sono stati arrestati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. E’ successo l’altra notte nei pressi del Jamba Club, un circolo privato affollato di giovani che ballavano al ritmo di musiche metal e rock, dove già in passato c’erano state serate pittosto tese. Pare che un romeno abbia allungato le mani sul fondoschiena di una ragazza africana, scatenando la reazione del fidanzato e dei suoi amici. L’allarme era scattato alle 4, quando una telefonata al 112 chiedeva di accorrere perché davanti al locale, vicino al sottopasso di Villanova, una cinquantina di giovani si stavano fronteggiando. “Hanno anche i coltelli”, era la segnalazione allarmata. Mentre il gruppo di romeni era già scappato, circa 15 immigrati africani stazionavano ancora lì quando sono arrivati i carabinieri della Tenenza di Falconara. Eccitati dalla rissa, con il volto ancora sanguinante, gli stranieri hanno provato a fuggire reagendo ai militari. Un maresciallo ne è uscito con una brutta frattura alla mano, incastrata da una sportellata, e ne avrà per tre settimane. Altri due carabinieri sono stati medicati con prognosi di 5 e 7 giorni.

    Il primo a reagire sarebbe stato Kazimbo Falanga Lola, residente a Jesi, calciatore dilettante in una squadra della Vallesina, che ha ferito alla mano il maresciallo. Poi sono accorsi Kidumu Falanga, suo cugino, anche lui di Jesi, e Luzinda Mugalu Badru, il più giovane, residente a Serra San Quirico. Ne è nata una mischia in cui davvero i carabinieri hanno faticato per placare quei ragazzoni scatenati e nel corpo a corpo qualcuno avrebbe cercato di sottrarre ai militari le pistole. Di rinforzo sono accorse pattuglie di carabinieri da Ancona, Jesi e Senigallia, una di finanzieri e persino quattro di metronotte.

    I tre congolesi arrestati hanno continuato a mostrarsi aggressivi anche nella Tenenza di Falconara, dove hanno trascorso la notte, e persino ieri mattina in Tribunale, durante l’udienza di convalida dell’arresto. Il processo si terrà il 5 maggio e i cugini Falanga, almeno fino all’udienza, resteranno agli arresti domiciliari (per loro il pm Centini aveva chiesto il carcere), mentre Luzinda Mugalu Badru, il meno aggressivo, è tornato libero.
    Lorenzo Sconocchini,

  3. #23
    gentiluomo di campagna
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    Predefinito Rif: Nuovi marchigiani

    di questi delinquenti non ne abbiamo bisogno. subito a casa loro, senza SE E SENZA MA!

    Urbino, festeggia i 18 anni assaltando un supermercato - Corriere Adriatico

    Urbino, festeggia i 18 anni
    assaltando un supermercato


    URBINO - Diciotto anni compiuti oggi, li festeggia assaltando armato di un coltello, insieme ad un complice diciassettenne, il supermercato Crai di via Polidori Virgili a Urbino. Ma incappa in due carabinieri e finisce in carcere, mentre l’altro ragazzino è stato affidato ad un centro di accoglienza per minori.
    E’ la mattinata brava di un macedone e un marocchino, entrambi studenti: con il volto coperto il primo da un passamontagna l’altro da una sciarpa viola, un coltello da cucina in mano, volevano rapinare la cassa del punto vendita, in pieno centro storico. Proposito fallito, nonostante il tentativo di fuga del minore alla vista dei militari, che passavano di lì per un servizio da svolgere in Tribunale. Ora i baby rapinatori, residenti nella zona con le loro famiglie, regolarmente immigrate in Italia, dovranno rispondere di concorso in tentata rapina aggravata. Recuperati l’arma e il passamontagna.
    Martedì 19 Aprile 2011 - 113 Ultimo aggiornamento: 12:04

  4. #24
    gentiluomo di campagna
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    Predefinito Rif: Nuovi marchigiani

    farabutto!!! una buona razione di bastone così come è abitudine dalle loro parti, poi fuori, da dove è venuto. e magari anche qualche bel controllo di Legge anche a chi gli ha dato da distribuire volantini.

    Il Corriere Adriatico - Home Page

    Tenta di violentarla nell’androne di casa

    Sedicenne aggredita in centro all’ora di pranzo da un uomo che distribuiva depliant pubblicitari

    Jesi Esperienze che lasciano il segno, sebbene per fortuna non ci siano state conseguenze di natura fisica. Minuti che non finiscono mai, che durano una vita, di fronte a un’aggressione subita proprio sotto casa.

    Momenti terribili quelli che ha vissuto martedì scorso, all’ora di pranzo, una studentessa jesina di 16 anni. Stava rientrando a casa dopo la scuola - frequenta un istituto superiore cittadino - quando nell’androne del palazzo, dove risiede in pieno centro storico, è stata aggredita da un pachistano che ha tentato prima un approccio verbale per poi passare dopo il diniego alle vie di fatto. L’uomo l’ha afferrata e quindi l’ha stretta a sè.

    Attimi di terrore fugati, però, grazie a una pronta reazione. Che probabilmente ha evitato conseguenze più gravi. La ragazzina con grande caparbietà e destrezza è riuscita ad eludere l’aggressore ed è scappata di corsa verso l’ingresso della sua abitazione. Il pachistano ha lasciato velocemente l’edificio per darsi alla fuga.

    Senza perdere neanche un istante i familiari della studentessa si sono messi in contatto con il commissariato di Jesi, sul luogo dell’aggressione si è immediatamente portata una Volante e la squadra investigativa giudiziaria per raccogliere i primi elementi in modo da avviare subito le ricerche proprio per non dar modo all’autore del disdicevole gesto di allontanarsi troppo.

    Con grande lucidità, anche se ancora comprensibilmente molto spaventata, la sedicenne di Jesi è riuscita a delineare un identikit dell’aggressore che si è rivelato molto prezioso per il riconoscimento e il conseguente arresto dell’uomo.

    Precisa la descrizione dei tratti somatici, dettagliato l’elenco degli abiti che l’extracomunitario indossava al momento dell’aggressione, le ricerche degli investigatori del commissariato guidate dal dirigente Antonio Massara sono partite immediatamente e nel giro di pochi minuti (quindici circa) nelle zone limitrofe a piazza Nova l’aggressore è stato identificato e quindi fermato.

    Per cercare di dribblare le ricerche, il pachistano ha preso posto in un vicino ristorante come se nulla fosse successo tentando di dileguarsi alla vista dei poliziotti prima e provando a nascondersi poi con risultati nulli.

    Addirittura si è finto stupito quando si è visto circondato dagli agenti del commissariato. Poi non ha potuto far altro che arrendersi.

    L’uomo, G. F., 44 anni, residente a Brescia e in possesso del regolare permesso di soggiorno, era a Jesi da una settimana. Ufficialmente per distribuire depliant pubblicitari e vendere libri porta a porta. È stato arrestato per molestie sessuali aggravate ai danni di una minorenne e adesso è rinchiuso nel carcere di Montacuto in attesa di essere interrogato dal magistrato. La vicenda ha già fatto il giro della città suscitando rabbia e preoccupazione di tante famiglie per le insidie e i pericoli che quotidianamente corrono i figli. In questa occasione, tra l’altro, teatro della violenza è stato addirittura l’ingresso di casa.

    Dai primi accertamenti effettuati dalla polizia, il pachistano non è nuovo a queste situazioni: a suo carico infatti ci sono anche altre segnalazioni specifiche per il reato di violenza sessuale. La studentessa di Jesi è riuscita ad eluderlo ma lo spavento è stato ugualmente notevole e conferma ancora una volta quanti seri siano i rischi che si corrono anche nelle situazioni apparentemente più normali.
    STEFANO TORREGGIANI,

  5. #25
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    Predefinito Rif: Nuovi marchigiani

    Madre, nigeriana e spacciatrice, di questa gentaglia non ne abbiamo bisogno e non la vogliamo. Ora espulsione sensa se e sensa ma. fuori dalle balle!!!!!!!!!!!!

    Il Corriere Adriatico - Home Page

    Mama Tina spacciava ai ragazzini

    Il Lagos Center punto di riferimento per la droga, nascosta nella carrozzina


    Ancona Dal benzinaio alla negoziante. Passa per un filo conduttore che attraversa Falconara arrivando fino al Piano di Ancona il traffico di sostanze stupefacenti sgominato dai carabinieri della Tenenza di Falconara coordinati dal comandante Matteo Demartis.

    Infatti, è proprio dalle indagini che hanno condotto all’arresto del benzinaio pusher all’inizio di maggio, che i militari sono riusciti a ricostruire lo spaccio di droga al Piano. A tenere le redini di questa attività illecita era Mama Tina, nigeriana di 36 anni che nel suo negozio Lagos Center nella parte bassa di via Ascoli Piceno nascondeva ra bigiotteria, borsette e altri articoli in vendita anche qualche bustina di marijuana. I ragazzini, molti dei quali sembra siano minorenni, mettevano le mani tra orecchini e collanine per tirarne fuori l’ “erba”. E qualcuno passava in rassegna anche la carrozzina della bambina di Mama Tina, una piccolina di appena un mese che se ne stava tranquilla a dormire tra le lenzuola sopra la droga. È proprio nella carrozzina, infatti, che Mama Tina nascondeva le sostanze stupefacenti. Una carezza alla bimba e una dose di droga intascata, lasciando lì i soldi, che poi la mamma riprendeva. Un traffico che sarebbe passato inosservato a chiunque, ma non agli uomini della Tenenza di Falconara, che da un po’ erano alle calcagna della donna, pronti ad agire al momento giusto.

    Più di una persona ha riferito ai carabinieri che quello era il negozio dello spaccio, molto conosciuto nel mondo degli assuntori di droga. E soprattutto conosciuto fra i ragazzini.

    Le indagini dei carabinieri sono state effettuate tutte senza intercettazioni, ma attraverso riscontri sul campo e notizie informative provenienti dai frequentatori del giro.

    Mama Tina ora è agli arresti domiciliari, concessi per poter occuparsi della piccolina di appena un mese.

  6. #26
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    Predefinito Rif: Nuovi marchigiani

    chi conosce Pesaro e le sue frazioni, sa che a Borgo S. Maria gran parte della popolazione, sopratutto quella anziana, è di sinistra; saranno quindi contenti i compagni vedere uno di loro truffato dal forestiero.

    Pesaro, truffe agli anziani Arrestato un giovane siciliano -  Corriere Adriatico

    Pesaro, truffe agli anziani
    Arrestato un giovane siciliano


    PESARO - Umberto S., 23 anni, originario della provincia di Siracusa, è stato arrestato dai carabinieri di Borgo Santa Maria per tentata truffa. I militari hanno notato il giovane parlare animatamente con un anziano lungo la strada che attraversa l’abitato del piccolo centro, e hanno capito che c'era qualcosa che non andava.
    E in effetti, con la scusa di aver subito un danno allo specchietto dell’auto in un inesistente urto, il truffatore aveva convinto la vittima a consegnargli 60 euro, che l’anziano stava andando a ritirare in banca. I carabinieri sono subito intervenuti e il ventitreenne ha cercato di tagliare la corda, ma è stato subito bloccato. Poco prima era riuscito a truffare un altro anziano, con lo stesso metodo, nella vicina frazione di Montecchio. Il siciliano, che con la sua attività era aveva già raggranellato 300 euro, è finito in manette ed è ora in attesa di essere processato con rito direttissimo.

  7. #27
    gentiluomo di campagna
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    Predefinito Rif: Nuovi marchigiani

    la Compagnia Carabinieri di Fano ha effettuato CINQUE arresti relativi a CINQUE diversi episodi criminosi. si tratta di due aldanesi, di un siciliano, di un campano e di un pugliese. si tratterà sicuramente di una circostanza fortuita, ma "enn tutti d' fora, n' c' n'è un d' i nostri". comunque questi "nuovi marchigiani" è bene che stiano in galera.


    Il Corriere Adriatico
    Operazione dei carabinieri in tutto l’hinterland. Recuperata una Jeep Cherokee rubata nei giorni scorsi

    Bloccato dopo il furto di un portafoglio

    Fano I carabinieri della Compagnia di Fano, negli ultimi giorni, nel corso dei servizi di controllo del territorio svolti anche con il supporto di un elicottero, finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, in particolare furti e rapine, hanno tratto in arresto il 30enne pregiudicato albanese G.K., residente a Fano, in quanto colpito da ordine di carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Ancona, dovendo scontare la condanna di anni sei e mesi quattro di reclusione per induzione alla prostituzione di minori, violenza sessuale, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e sequestro di persona. Sempre a Fano, i militari di Marotta hanno tratto in arresto il 43enne pregiudicato di origini siciliane S.C., che doveva scontare la pena di anni due e mesi due di reclusione per rapina. Un 22enne pregiudicato albanese residente a Fano è stato denunciato a piede libero per il reato di evasione, in quanto, sottoposto agli arresti domiciliari perché responsabile di reati contro il patrimonio, si allontanava senza alcuna autorizzazione dall’abitazione di residenza. I carabinieri di Monte Porzio hanno tratto in arresto M.L., 27enne pregiudicato campano, che risultava colpito da ordine di carcerazione dovendo scontare la pena di anni 4 di reclusione per rapina.

    Gli uomini della stazione di Saltara hanno provveduto a sequestrare un potente fuoristrada Jeep Cherokee, dopo averlo rinvenuto parcheggiato nella periferia cittadina e risultato rubato nei giorni scorsi a Fano. L’autovettura è stata poi restituita al legittimo proprietario. Sempre a Saltara è stato tratto in arresto un 43enne pregiudicato di origini pugliesi, con le accuse di furto aggravato. L’uomo, nel parcheggio di un supermercato, dopo aver aperto un furgone, si era impossessato di un portafogli contente la somma di euro 400 e di un telefono cellulare. Subito dopo il furto, però, il 43enne è stato però fermato dai carabinieri che trovandolo in possesso di quanto sopra asportato lo hanno dichiarato in arresto recuperando la refurtiva.

 

 
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