Laura Rio su ilgiornale.it di venerdì 04 febbraio 2011, 16:00

Dunque è arrivato il mo*mento dell’informazione di centrodestra in prima serata. Dopo anni di furibonde polemi*che sui talk accusati di essere schierati a sinistra (Santoro, Flo*ris, Dandini, Fazio, eccetera) e di arrovellati dibattiti sul per*ché l’area «liberale» non riuscis*se ad esprimere un program*ma e un conduttore, ecco che viale Mazzini ha dato il via uffi*ciale.
Ieri sono stati approvati dal cda i piani primaverili nei quali Sgarbi e Vespa hanno con*quistato*uno spazio in prime ti*me sul primo canale, cioè il luo*go più visibile di tutta la televi*sione.
Ora al critico d’arte e al giornalista spetta un compito veramente arduo: dimostrare che si può fare informazione «pluralista» coniugando suc*cesso di pubblico.
Perché il con*fronto con Annozero , Ballarò e Vieni via con me che raccolgo*n*o grandissimi ascolti sarà ine*vitabile.
E l’irrisione pronta a scattare.

Comunque la sfida è aperta:
sulla carta Sgarbi dovrebbe co*minciare l’11 marzo (di vener*dì) per sei puntate, il talk si do*vrebbe chiamare Il bene e il ma*le o Capre e cavoli (lui dice...).
Ma sembra che si dovrà atten*dere qualche settimana in più per metterlo a punto.
I temi non sono semplici da definire, ma nulla lo è quando c’è di mez*zo Sgarbi... si va da Dio, a libertà e giustizia, a donne, a bellezza, al padre, insomma gran parte dello scibile umano.

Di sicuro, invece, Vespa si vedrà in prima serata dal 16 marzo con la tra*smissione dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia che condur*rà insieme a Pippo Baudo.
A se*guire, a fine aprile, dovrebbe es*sere varato il nuovo spazio in*formativo, quello appunto ago*gnat*o e invocato dai fan del cen*trodestra.
Non sarà una sempli*ce riproposizione del Porta a porta di Vespa in prima serata.
Anche qui, però, i dubbi sono molti: difficile cominciare un nuovo talk a fine stagione televi*siva, soprattutto perché di mez*zo ci sono le partite di calcio vi*s*to che la serata indicata è quel*la del mercoledì.
In sostanza, la partenza di Vespa è più proba*bile se le italiane non entreran*n*o nelle finali di Champions Le*ague.
Ancor di più se ci saranno le elezioni politiche.
Altrimenti si rimanda a settembre: quel che più importa alla direzione generale è che l’esistenza del programma è scritta nero su bianco.

In Rai nulla si ottiene in cam*bio di niente.
Per cui passano Sgarbi e Vespa,ma l’area di sini*stra si aggiudica il nuovo pro*gramma condotto da Lucia An*nunziata.
Si chiamerà Potere, in seconda serata su Raitre dal 28 marzo.
Ma anche qui non tutto fila liscio: ieri in cda il dg Mauro Masi ha posto un proble*ma di «sovrapposizione», nel senso che al lunedì ci sarebbe*ro in onda contemporanea*mente due programmi d’ap*profondimento: Porta a porta (tradizionale) e quello dell’An*nunziata.
Il dg si riserva di discu*terne con il direttore Ruffini.

Da Raitre si fa notare che la trasmis*sione ha carattere storico e che non ha il formato del talk, ma è più simile a Mixer.
È chiaro pe*rò che si sconfina nella politica:
i temi infatti vanno dal «Mar*chionismo », cioè il cambia*mento della Fiat, al potere della stampa con un’analisi sul Cor*riere della Sera, al potere della magistratura.
Ancor più scivo*loso l’argomento della puntata finale: il populismo e la forma*zione del consenso in tv (e cioè Travaglio, Santoro e Grillo) e nei movimenti (e cioè Lega, For*za Italia, Di Pietro).

Ieri il cda ha anche affrontato il caso delle note spese del diret*tore del Tg1 Minzolini che am*montano a 86mila euro.
E che secondo il carteggio presentato dal consigliere d’opposizione Nino Rizzo Nervo non sarebbe*ro giustificate visto che si tratta di conti di viaggi in località turi*stiche durante i weekend.
Il dg Masi ha difeso Minzolini soste*nendo che la sua carta di credi*to sarebbe una sorta di «benefit compensativo dello stipendio» e che comunque rientra nelle spese di rappresentanza.
Se ne discuterà ancora nel prossimo cda.
Notizia positiva: è stato ap*provato il contratto triennale di servizio tra la Rai e il ministero.

saluti