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    Predefinito "Se c'era il Duce, Silvio stava in galera"

    POLEMICHE A DESTRA

    Storace al governo, i militanti insorgono
    "Se c'era il Duce, Silvio stava in galera"


    La base della Destra tutt'altro che entusiasta della prossima nomina di Musumeci a sottosegretario. Decine di messaggi di protesta sulla pagina Facebook del leader: "Che fine ha fatto la nostra coerenza?"



    di MATTEO PUCCIARELLI

    ROMA - Nello Musumeci, siciliano e numero due della Destra, sarà un nuovo sottosegretario del governo Berlusconi. Lo ha annunciato 1 il presidente del Consiglio in una lettera a Francesco Storace, leader del partito nato da una scissione della vecchia An. Ma la notizia, riferita dallo stesso Storace sul suo sito 2 e sul suo profilo Facebook 3, non sembra entusiasmare i simpatizzanti del movimento. Anzi, la prima reazione dei militanti su internet appare estremamente critica: "Che schifezza", scrive un certo Beppe. "Se c'era il Duce 'questo qui' a quest'ora stava a marcire in galera".

    La base della Destra, eveidentemente, non dimentica che, meno di tre anni fa, fu invitata a votare alle elezioni per un candidato premier diverso da Berlusconi: quella Daniela Santanchè che a proposito del futuro premier si esprimeva in questi termini: "Vede noi donne solo in orizzontale. Non ha rispetto per le donne, lo dimostra la sua vita giorno dopo giorno" (25 marzo 2008). O Storace che, agenzie alla mano (11 aprile 2008) spiegava che "Berlusconi è un fuorilegge. L'unica risposta è in sede penale e soprattutto civile. L'ultima sconcertante esibizione sui sondaggi falsi, al Tg1, denota uno straordinario sprezzo delle regole".

    Tre anni dopo le cose cambiano, tanto da portare la torcia tricolore, erede della fiamma, nell'esecutivo. Scrive Marco: "Ma dove è andata a finire la coerenza di un partito del quale ho sempre stimato le iniziative e le proposte?". Davide: "Poi chiamiamo Fini traditore, se ricordo bene Storace e la Santanchè dissero che mai e poi mai sarebbero entrati nel governo. Come cambiano le cose, tra il dire e il fare c'è di mezzo una poltrona". Un altro Marco: "Caro Francesco Storace, spero che il Berlusconi sirena non incanti anche te. Personalmente spero vivamente che mai la Destra possa fare da spalla ad un Berlusconi così, meschino. Siamo di un'altra pasta. Altrimenti possiamo spegnere la fiamma e fare quello che ha fatto Fini". Giulio scrive sempre al segretario: "Tre anni fa dicevi peste e corna si Silvio, quanto ti ha dato?". Johnny: "Per un pugno di dollari hai tradito l'ideale di nazione, di legalità, di parola". Luca ironizza sulle precedenti esperienze amministrative di Storace: "E io che mi aspettavo che lo rifacessero ministro della Sanità, dopo i meravigliosi risultati ottenuti alla Regione Lazio... che peccato". Massimo: "Vergogna, come si fa ad andare ancora con quella persona solo per un'auto blu ed un sottosegretario in più?". Aran premette di non masticare molto di politica, ma si chiede "come può un partito come la Destra che fa della patria, della famiglia, dei valori dell'unità d'Italia andare a braccetto con chi vuole invece dividere, che spesso non ha rispetto di Roma Capitale, dei romani, del sud. Sono veramente deluso". Naturalmente c'è anche chi si felicita, come Donatella, la quale riconosce che di punti di convergenza tra una destra radicale "ordine e legalità" e Berlusconi ci sono, vecchie formule tipo "ci si allea sull'anticomunismo". Sempre Donatella risponde a Beppe: "Alla fine questi campi di concentramento servono. Gente che ti vorrebbe veder finire marcire in galera deve pagare ciò che ha fatto, il contrappasso, meglio qui che lassù". Ancora Massimo prova a difendere i giudici di Milano ("è colpa loro se Berlusconi chiama in questura per liberare Ruby dicendo che è la nipote di Mubarak?"), risponde Fabrizio individuando i colpevoli in quei "cogl... comunisti di m... come te, sparisci schifoso fai vomitare".

    Sondaggi alla mano, il partito retto dalla diarchia Storace-Buontempo viaggia tra lo zero virgola e il 2%. Voti preziosissimi, in caso di elezioni, per spostare il premio di maggioranza previsto dal "Porcellum" da uno schieramento a un altro. E ai quali Berlusconi non può permettersi di rinunciare.








    Storace al governo, i militanti insorgono "Se c'era il Duce, Silvio stava in galera" - Repubblica.it

  2. #2
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    Predefinito Rif: "Se c'era il Duce, Silvio stava in galera"

    Concordo

  3. #3
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    Predefinito Rif: "Se c'era il Duce, Silvio stava in galera"

    Scoprono l' acqua calda.
    Francesco Storace da quanto tempo è nella "casta", negli affarismi.

  4. #4
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    Predefinito Rif: "Se c'era il Duce, Silvio stava in galera"

    Citazione Originariamente Scritto da Avanguardia Visualizza Messaggio
    Scoprono l' acqua calda.
    Francesco Storace da quanto tempo è nella "casta", negli affarismi.
    Da sempre Avanguardia...da quando - come il suo ex "capetto" Gianfranco Fini - fu ripulito dall'accusa di "neo-fascismo" dal Cavaliere maledetto e messo da AN e dal Polo delle (quali? hefico Libertà a fare il Governatore della regione Lazio.

    Gente come Storace si dovrebbe diecimila volte vergognare come e più di Fini per essersi genuflessa ai poteri forti , aver accettato ogni forma di collaborazione ed esser stata parte integrante del Sistema che poi - ai poveri allocchi di militanti in buona fede - dicevano anni dopo di voler cambiare perchè loro (a loro dire) "diversi".... bah...puttane come tutti gli altri politicanti...puttane piu' di tutti gli altri politicanti perchè servilmente proni davanti al Grande Mestatore della politica italiota.

    Berlusconi è finito! Lo è anche se continuerà a negarlo ad oltranza, trincerandosi dietro ad insulsi appelli mediatici, a promesse di rilancio economico (ma dove? ma quando? ma come...soprattutto? hefico ...

    Berlusconi vive una realtà che è lontana anni luce da quella del comune uomo della strada: è un povero imbecille che nel febbraio 2009 (quattro mesi appena dall'inizio di questa crisi globale) ebbe la faccia (di bronzo) di raccontare agli italiani che "la crisi era finita"....dopo averli presi tutti per il culo due mesi prima sostenendo che si trattasse di una "crisi psicologica" :sofico:

    Berlusconi ha prostituito l'Italia davanti ai ricatti di un Gheddafi qualsiasi ricevendolo come un servi riceve un padrone nell'Urbe sacra....ma questo non scandalizza più i soloni dell'estrema destra che fino a ieri l'altro urlavano contro il "matto di Tripoli".

    Berlusconi infine ha dimostrato di non aver alcun senso dello Stato nella sua campagna diffamatoria contro la Magistratura ritenendosi un povero re Mida al di sopra di ogni legge e contro ogni giustizia....vada dai giudici questo piccolo imprenditore arricchito e si faccia chiarezza sulle migliaia di porcate che lo hanno portato ad essere così potente e semi-intoccabile.

    Infine da premier con l'ultimo scandalo 'bunga bunga' ha squalificato l'Italia al rango di una repubblichetta delle banane....

    E' ora di mandare a casa questa pallidissima (e lontana) brutta copia cesarea e cominciare a voltar pagina: gli italiani non hanno tempo di ascoltare ancora vuote promesse, inutili balle o falsità.

    Questo governo ha fallito , imbrogliando il paese, su tutto: una riforma universitaria di merda che ha prodotto, finora, meno posti di lavoro; una riforma costituzionale che non si è ancora concretizzata in niente di niente; quella della pubblica amministrazione - voluta e tanto propagandata da Brunetta - che ha semplicemente procurato malessere in tutto il settore.

    A Napoli c'è ancora - come e prima - il problema monnezza, a L'Aquila le promesse di ricostruzione si sono infrante con la realtà di molti ancora accampati....il problema Alitalia poi non parliamone neanche....peggio di prima!

    E dulcis in fondo ....un governo prostituito ai ricatti-diktat della Fiat che - come sempre e da sempre - continuare a fare i suoi porci comodi.

    I problemi che 16 anni di berlusconismo lasciano aperti sono innumerevoli...troppi...ma è assolutamente ora di voltar pagina. :giagia:

  5. #5
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    Predefinito Rif: "Se c'era il Duce, Silvio stava in galera"

    La cosa più stupida di essere berlusconiani è quella di esserlo senza retribuzione alcuna, di esserlo per convinzione!


    I berluscones , di qualunque risma e colore (compresi molti neofascistelli che di fascismo non sanno evidentemente un cazzo ma si atteggiano e gingillano con un'ideologia che uno come Berlusconi l'avrebbe mandato al gabbio senza processo e buttando via la chiave), farebbero bene a evitare di postare su Socialismo Nazionale.....

    Ultima modifica di Legionario; 07-02-11 alle 18:23

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    Predefinito Rif: "Se c'era il Duce, Silvio stava in galera"

    BERLUSCONI = UN IMBONITORE TELEVISIVO DI MEDIOCRE LIVELLO

    solo un popolo di coglioni poteva portarlo a diventare presidente del consiglio...


    “Non vi è socialismo senza nazionalizzazione e socializzazione delle industrie” STANIS RUINAS

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    Predefinito Rif: "Se c'era il Duce, Silvio stava in galera"

    Berlusconi e la P2

    Il numero di tessera della P2 assegnata al Cavalier Berlusconi è: tessera 1816, codice E.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625, data di affiliazione 26 gennaio 1978.

    Nella relazione finale della Commisione parlamentare d’inchiesta sulla loggia P2 si legge: "...alcuni operatori (Genghini, Fabbri, Berlusconi) trovano appoggi e finanziamenti al di la’ di ogni merito creditizio...". Le due grandi banche, infatti, che danno credito a Berlusconi sono la Banca Nazionale del Lavoro e il Monte dei Paschi di Siena, dove durante gli anni ‘70 la P2 e’ piu’ attiva. Il Monte dei Paschi concede tra il ‘70 e il ‘79 70 miliardi di mutui fondiari a Berlusconi a tassi fra il 9 e il 9,5%.

    Il 10 Aprile 1978 Berlusconi inizia una collaborazione come editorialista sul maggior quotidiano italiano, il Corriere della Sera, proprio quando la loggia P2 acquisisce, come dice la commissione parlamentare d’inchiesta "il controllo finanziario e gestionale del gruppo Rizzoli".

    Interpellato su Licio Gelli, Berlusconi risponde: "...Anch’io come 50 milioni di italiani, sono sempre in curiosa attesa di conoscere quali fatti o misfatti siano effettivamente addebitati a Licio Gelli. Anni di inchieste sono serviti solamente ad offrire alle varie fazioni politiche un terreno di lotta e di calunnie facile quanto strumentale.



    Berlusconisilvio.com: La P2 e Berlusconi
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    Predefinito Rif: "Se c'era il Duce, Silvio stava in galera"

    "La P2 raccoglieva gli uomini migliori del paese"


    -Silvio Berlusconi- (intervista a MIXER, 21/02/1994)
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    “Non vi è socialismo senza nazionalizzazione e socializzazione delle industrie” STANIS RUINAS

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    Predefinito Rif: "Se c'era il Duce, Silvio stava in galera"

    Mario Guarino
    FRATELLO P2 1816
    L’epopea piduista di Silvio Berlusconi
    Pagg. 322 – € 15,49 – ISBN 88-7953-099-2


    Il finanziamento occulto della scissione di De- mocrazia nazionale dal Movimento sociale ita- liano • L’affiliazione alla Loggia massonica se- greta • Gli affari multimiliardari fra il piduista Fer- ruccio De Lorenzo, presidente dell’Enpam, e la Edilnord di Berlusconi • Le manovre del piduista 1816 intorno al “Corriere della Sera” controllato dalla P2 • Il “fratello” Mino Pecorelli e il “fratello” Berlusconi • Mille miliardi di immobili berlusconiani rifilati agli enti previdenziali parastatali • L’ombra di Stefano Bontate, superboss mafioso affiliato alla massoneria • Le manovre del palazzinaro di “Milano 2” per avere la poltrona di presidente della Cariplo • Le mani del “fratello” 1816 sul “Giornale” di Montanelli • L’attacco al monopolio della Rai: Canale 5 e il Mundialito della P2 • Il sodalizio politico-affaristico con Bettino Craxi: monopolio della Tv privata e tangenti in Svizzera • Centinaia di miliardi anonimi, migliaia di miliardi di fondi neri • L’infiltrazione della Fininvest in tutti i partiti politici • Scandali e corruttele intorno alla legge Mammì • La condanna (amnistiata) del Tribunale di Venezia per falsa testi- monianza.


    Con il testo integrale del “Piano di rinascita”, e l’elenco degli affiliati alla Loggia P2.




    “Non vi è socialismo senza nazionalizzazione e socializzazione delle industrie” STANIS RUINAS

 

 
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