Originariamente Scritto da
Erlembaldo
I pretazzi hanno approvato, tra l’altro, il separatismo dell’Irlanda, dell’Estonia, della Lettonia, della Lituania, della Croazia, della Slovenia, della Slovacchia, e pure di quei cantoni svizzeri che nell’ottocento non volevano la trasformazione pratica della confederazione in una federazione.
Come ho già avuto modo di dire, è molto confuso, e completamente fuori dal mondo, chiunque si illuda che sia anche solo ipoteticamente possibile conseguire l’indipendenza della Padania senza l’appoggio, o almeno il tacito consenso, della Chiesa Cattolica.
La Chiesa si è opposta per secoli all’unità d’Italia, e, dopo che questa si è malauguratamente realizzata, ha dovuto combattere sessanta anni per sconfiggere la persecuzione inflittale dall’Italia unita, e per conseguire un difficile accordo che potesse garantirle la Libertas Ecclesiae. Per questo gli attuali rappresentanti della Chiesa (ma non la dottrina della Chiesa…) non sono favorevoli a una ipotesi di secessione. Occorre quindi che i promotori attivi dell’indipendenza della Padania rassicurino e garantiscano la Chiesa in ordine al riconoscimento della sua libertà e dei suoi giusti diritti….e soprattutto che i padani stessi dimostrino fattivamente e attivamente di volere conseguire la libertà e l’indipendenza: allora la Chiesa potrà tranquillamente non solo accettare, ma pure assecondare la secessione della Padania. Aiutati, che la Chiesa ti aiuta….
E’ tipico dei terroni di attribuire a qualcos’altro o a qualcun altro la responsabilità dei propri fallimenti: è sempre colpa di terzi, dei polentoni, degli industriali del nord, del clima caldo del sud, della mafia, del destino cinico e baro, di san Gennaro che non vuole fare la grazia…
Adesso ci manca solo di sentire dei padani che frignano di non potere ottenere l’indipendenza perché manca l’appoggio della Chiesa, anzi, scusa, dei pretazzi…
Se in questo momento non ci sono prospettive concrete di indipendenza della Padania, la colpa è sostanzialmente dei padani, e non di altri.