La creazione di un registro di partite IVA autorizzate è funzionale alla razionalizzazione dei controlli, e alla loro maggiore incisività. Ciò che stupisce è che effettivamente è un formidabile ostacolo di natura amministrativa alla creazione di un mercato comune europeo, e per di più sembra un intervento dello Stato non-orizzontale.
Non riesco a cogliere la logica di fondo, hanno preferito creare una strozzatura al commercio comunitario di beni e servizi - più o meno grande a seconda dei criteri di autorizzazione - e non adottare altre misure che a prima vista sembrerebbero più efficienti e meno anti-integrazioniste.
Capito, ma chi non è autorizzato? Ci dovrebbero pur essere dei criteri da soddisfare. E se daranno l'autorizzazione - de facto - su mera richiesta è più che altro un esempio di inutile proliferazione di burocrazia e di intimidazione al commercio europeo.