Sì
No
Forse
Non so
e invece i paesi musulmani che stanno attorno a Israele che sono, esempi di stabilità per caso?
Il problema palestinese è un problema che potrebbe essere risolto facilmente se solo ci fosse un minimo di volontà per farlo, un Sadat riusci' a riavere indietro il Sinai
Io penso che alla lunga se si dimostrasse la volontà di convivere pacificamente anche la stragrande maggioranza della Cisgiordania e di Gaza potrebbero essere cedute, per non parlare del Golan
Qui c'è una volontà chiara dei paesi arabi di non fare riemarginare mai le ferite e di tnere artificialmente alta la tensione
Ultima modifica di FrancoAntonio; 17-02-11 alle 11:37
hai perfettamente ragione se imposti la discussione sulla geopolitica.
Israele è una puntina da disegno che pungola in continuazione il medioriente creando uno stato di tensione perenne.
Dico però che se non esistesse Israele, ci sarebbe un altro "israele" a fare le sue veci. E se non ci fosse neppure un altro "israele" se ne inventerebbero uno.
Lo stato di tensione in medioriente, è funzionale al mantenimento del potere dei petrolieri. Questa non è una novità.
Quindi per me, il "problema" non è Israele in se. Mi è del tutto indifferente la presenza di uno stato disomogeneo rispetto al tavoliere arabo. Il mondo è pieno di queste diversità. Sono piuttosto gli Israeliani che non hanno ancora preso coscienza di se e non vogliono essere padroni del proprio destino.
Ultima modifica di stefaboy; 17-02-11 alle 12:39
Ferrara era comunista poi il comunismo è morto, allora è diventato Craxiano e Craxi è morto, poi è diventato Berlusconiano. PORTA SFIGA
(brunik - 25/09/2011)
esattamente.
C'è la volontà di tenere in artificialmente in vita un perenne stato di tensione.
Ma in questa faccenda gli Israeliani che ruolo giocano? il likud si è trasformato in un partito di destra estrema e integralista, da quando sharon è entrato in coma.
Gli Israeliani da 10 anni, subiscono gli eventi reagendo ad essi e non li influenzano più come in passato perchè hanno perso la parte razionale della propria politica.
Anche in passato c'erano gli Arabi tutto intorno, ci sono sempre stati e questo non ha impedito agli Israeliani di ritagliarsi il loro spazio e di avanzare persino nella breccia di un monolitico mondo, dividendolo.
Da qualche anno invece, gli Israeliani hanno dismesso ogni strategia geopolitica, di politica estera e hanno solo lasciato parlare i propri istinti e la forza bruta.
Ferrara era comunista poi il comunismo è morto, allora è diventato Craxiano e Craxi è morto, poi è diventato Berlusconiano. PORTA SFIGA
(brunik - 25/09/2011)
alcuni anni fa l'allora premier Barak sotto la pressione di Clinton arrivo' a offrire il 96% della Cisgiordania (dico 96%!) e i palestinesi dissero di NO! proposta mai piu' ripetuta e che non sarà mai piu' possibile perchè gli attori e le circostanze sono profondamente cambiati e come dici tu, Israele ha cessato ogni iniziativa che non sia la pura reazione alla forza con altra forza
E poi dicono che la colpa è di Israele
Ultima modifica di FrancoAntonio; 17-02-11 alle 14:05
Ma guarda che la Cisgiordania è al 100% palestinese. L'Austria offrì buona parte della Venezia Giulia e del Trentino senza Trento nè Trieste. Che dovevamo fare, accettare?
Ultima modifica di Defender; 17-02-11 alle 16:27
«Non ti fidar di me se il cuor ti manca».
Identità; Comunità; Partecipazione.
ho votato Forse
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