Paulcazz è inutile che cincischi. Se pensi di vincere una guerra sul campo (perchè le megaportaerei con cui ti masturbi , in Afghanistan NON SERVONO A NULLA) con un quinto della tua forza combattente ridotto a drogarsi (e gli altri non sono presi tanto meglio) , stai fresco.
Capisco che i tuoi sogni di rivincita sono continuamente frustrati e vanno in briciole ma mi pare che sei alla canna del gas.
Come detto ci sono 1.5 milioni di uomini e donne nelle forze armate e solo un mentecatto puo pensare che TUTTA questa massa di persona possa essere esente da problemi e vulnerabilita.
.E' lo stesso problema che si era presentato anche in Vietnam e sappiamo com'è finita
Ma la guerra del Vietnam fu decisa da ragioni politiche, le perdite inflitte al nemico furono enormementi superiori a quelle subite.
E ci resteranno per un numero elevato di anni. Non e' un conflitto convenzionale ma un tentativo di cambiare la struttura politica e organizzativa di quel paese.Si ma in Afghanistan ci stanno gli amerdicani , mica i russi.
E fino a prova contraria in Cecenia i Russi non hanno perso, in Afghanistan gli amerdicani non stanno vincendo (e sono ormai quasi dieci anni che stanno là)
Vedo che certi film li guardi con un occhio chiuso....il primo Rambo raccontava di un reduce disadattato ed emarginato.....Platoon di Oliver Stone denunciava le tensioni e le divisioni all'interno di un plotone di fanteria.....Full Metal Jacket l'indottrinamento sadico......Vittime di guerra di De Palma l'assassinio di civili, Apocalypse Now la pazzia di un colonnello e la sua guerra privata, Nato il quattro luglio la disillusione di un reduce invalido......La sottile linea rossa i tormenti interiori di un gruppo di uomini.......Comunque avere una marea di reduci impazziti e schizzati quantomeno ci porterà definitivamente alla sostituzione del clichè del veterano del Vietnam nelle sceneggiature Hollywoodiane.
Aspetto con 'trepidazione' pellicole paragonabile a queste provenienti dalla Russia che ci raccontino della guerra in Afganistan e dall'Iran che ci raccontino la guerra degli anni ottanta contro le truppe di Saddam....
Vedo che di cose militari NON SAI NULLA.Si, di cui 2/3 impiegati nella logistica, di cui molti in Patria od in basi in paesi occidentali, che col fronte non centrano nulla.
Tanto per cominciare NON esiste un fronte perche in Irak e Afganistan c'e stata un occupazione del territorio e non esistono eserciti da distruggere o sconfiggere, ma miliziani e terroristi che vivono in mezzo alla popolazione.
Il personale militare inviato in questi territori e' per la maggior parte LOGISTICO E DI SUPPORTO, perche in ogni epoca questa tipoligia e' sempre stata piu numerosa dei soldati combattenti.....in altre parole genieri, addetti alla manutenzione dei mezzi, al trasporto, personale sanitario, alle comunicazione, artificieri e del civil affairs.....a dispetto della solita propaganda e delle legende metropolitane, una parte rilevante dei morti e dei feriti NON ERANO PERSONALE di fanteria combattente.
Guarda che il dato totale dei suicidi RIGUARDA TUTTI, anche il personale di aviazione e marina, anzi il record di suicidi in rapporto alla popolazione si registra tra i sommergibilisti che l'afganistan l'hanno vista in cartolina!!!Poi magari comincia a togliere la Marina e 3/4 dell'Aereonautica, visto che portaerei e missili balistici intercontinentali in Afghanistan non li usi
E comincia pure a mettere i 300mila che hanno riportato gravissimi danni psicologici.
I NUMERI AL LOTTO !!!
Hollywood ha già provveduto , ci sono diversi film e documentari che trattano l'argomento, uno carino l'ho visto proprio l'altra sera
Oltre le regole - The Messenger | *** | 2009 - MYmovies
DEFORME AUTENTICO
I reduci italiani della prima guerra mondiale, una volta tornati a casa, fondarono il Fascismo.
I reduci tedeschi della prima guerra mondiale, una volta tornati a casa, ripresero le armi per difendere i confini orientali della Germania e la loro nazione dal pericolo di una rivoluzione comunista.
I reduci americani dal Vietnam, una volta tornati a casa, hanno favorito la costruzione di centri di recupero per tossicodipendenti.