Si sono aperti i lavori che vedranno il costituirsi del partito Futuro e Liberta' , nel corso della conferenza stampa che ha dato il via alla tre giorni milanese sono intervenuti Adolfo D'Urso, Italo Bocchino e Pasquale Viespoli.
Nel corso dell'apertura il coordinatore nazionale del Fli Adolfo d'Urso ha espresso i suoi obbiettivi circa la costituzione del nuovo partito: "
Noi non siamo il terzo polo, siamo un nuovo polo che e' alternativo alla sinistra e vuole essere sostitutivo di un centrodestra regressivo, conservatore e in alcuni casi anche tribale che e' quello rappresentato oggi dalla maggioranza di governo". "Noi ci rivolgiamo a chi si trova a disagio in questo centrodestra e non trova una rappresentanza", conclude Urso.
Italo Bocchino , nel suo intervento, ha invece detto che "Fli sara' un partito evoluto e moderno.
Gli iscritti ammontano ad oggi a oltre 25mila, oltre 10mila congressisti, 4mila iscritti dal web".
Sulle note dell'inno nazionale iniziano i lavori della Costituente.
Parla Mirko Tremaglia: "Siamo cittadini liberi nell'etica della responsabilita', un'Italia in cui cittadini godono diritti certi. Un'Italia senza privilegi, dove tutti abbiano le stesse possibilita'. Un'Italia con un fisco equo".
La Costituente saluta poi l'ingresso di Gianfranco Fini con un applauso interminibile. Fini ringrazia e apre ufficialmente i lavori dell'assemblea.
"Tre giorni di dibattito e confronto - dice Fini - per contribuire ad una stagine di riscatto. Solo il tempo dira' se riusciremo a raggiungere l'obiettivo. Possiamo contare su decine di volontari per una missione comune. Getteremo un seme per la primavera italiana italiana che non sia solo speranza ma realta'".
Fini viene poi salutato al termine del suo intervento con un lungo applauso.
Sale sul palco Andrea Ronchi che saluta i congressisti e commenta il video di Fli. Poi dice: "Siamo uniti per l'Italia, dobbiamo riavvicinare la politica alle persone. Futuro e Liberta' è la macchina del cambiamento". Ronchi da' lettura degli organi che comporranno la segreteria".
L'assemblea approva gli organi componenti di Fli. Ronchi cede la parola a Salvatore Tatarella, che illustra il programma dell'assemblea consituente e poi cede la parola all'onorevole Valditara che dice: "La scelta di Milano è una scelta importante. Milano è stata capitale dell'innovazione. Milano è la cultura del fare, Milano e Lombardia sono riformiste".
Prende poi la parola l'On. Cristiana Muscardini: "Questo momemeto significa per molti di noi di avere il coraggio di affrontare cio che il destino potra essere". E prosegue parlando ai presenti: "La certezza che guida coloro che vogliono imparare e conoscere, questo dovrebbe essere il monito di queste giornate".
Segue poi l'intervento di
Chiara Moroni ,che nel suo discorso dice: "Futuro e liberta' per l'Italia non e' un partito contro Berlusconi ma vogliamo traghettare l'Italia fuori dal berlusconismo". L'esponente futurista prosegue il suo intervento nell'assemblea costituente del partito dicendo: "Con oggi finisce l'epoca della videocrazia, l'epoca dei messaggi televisivi a senso unico", sottolineando l'attivismo su internet dei militanti di Fli: "l'imperativo morale di consegnare alle nuove generazioni un Paese diverso da quello di oggi, dobbiamo dare ai giovani un modello diverso da quello che trovano in questi giorni sulle pagine dei giornali" conclude Moroni.
Segue l'intervento di Adolfo Urso , il quale riceve un applauso a scena aperta e sottolinea in particolare la volontà di arrivare a fare "riforme reali".
HANNO MESSO IN OFFERTA SPECIALE I NOSTRI POSTI - "Hanno messo in offerta speciale i posti che abbiamo lasciato ma noi non siamo reduci di una battaglia ma gli arditi del futuro". E' quanto ha sottolineato il coordinatore nazionale del Fli, Adolfo Urso, nel corso del suo intervento all'assemblea costituente del partito.
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Se fossimo rimasti nel Pdl -ha sottolineato Urso- avremmo avuto predende assicurate ma quando ci guardiamo allo specchio ogni mattina siamo sereni".
MONTANELLI SI' CHE ERA DI DESTRA - "Mi rivolgo agli intellettuali che in questi giorni ci stanno guardando anche con sufficienza. Noi abbiamo lasciato case sicure, avremmo avuto prebende assicurate per anni... Noi non abbiamo rimpianti ma sogni". Adolfo Urso conclude cosi' il suo intervento all'Assemblea costituente di Fli.
Urso cita Indro Montanelli, "lui si' intellettuale di destra che guardava alla nazione. Montanelli - ricorda Urso - diceva: 'Combattete per quello in cui credete, vi potra' succedere di perdere qualche battaglia, ma vincerete la battaglia piu' importante, quella davanti allo specchio'. Noi siamo sereni". Urso ribadisce: "Noi siamo alternativi alla sinistra, vogliamo sostituirci al vecchio centrodestra".
SE SI AMA LA PATRIA NON LA SI PORTA NEL FANGO - "Un uomo di destra non fa causa allo Stato e se ama la Patria non la porta nel fango e se e' al governo fa le riforme della giustizia". Urso conslude cosi' il suo intervento.
Sale sul palco Italo Bocchino, che saluta i presenti e dice: "siamo qui per la terza tappa del percorso che va avanti da qualche mese". E anche Bocchino ricocnferma la volontà di andare oltre il berlusconismo: "
Noi ora siamo liberi, oggi per noi c'e' il giro di boa nella storia della politica: guardiamo oltre a Berlusconi. Basta con Berlusconi si', Berlusconi no. Noi non ci stiamo piu', usciamo da questo teatrino".
Italo Bocchino interviene all'Assemblea costituente di Fli per ribadire che "da oggi in poi ci opponiamo a questo conflitto sterile tra chi e' pro o contro Berlusconi".
"Bisogna bonificare la palude, far si' che il futuro sia un prato fiorito, gettare le basi per la nascita della Terza repubblica", dice ancora Bocchino.
"Da oggi in poi - aggiunge - c'e' un partito finalmente aperto dove vige il principio 'una testa un voto', dove non ci sono padroni ne' padrini".
VERGOGNOSO NEGOZIARE VALORE NAZIONE - "Mi vergogno per chi sta trattando" sui festeggiamenti del 17 marzo. "Nell'ultimo Consiglio dei ministri si e' negoziato se celebrare la nascita di questa nazione e a negoziare c'erano uomini che si definiscono di destra", e' quanto ha detto Bocchino all'Assemblea costituente di Fli. "Il valore della destra non e' negoziabile", dice Bocchino che invita Gelmini e gli altri ministri del Pdl a "non inseguire i capricci della Lega".
Il capogruppo alla Camera di Fli, parlando dell'integrazione in Italia dal palco della Fiera di Milano, ha ammesso ''di aver soffertro da padre per la tragedia dei quattro bambini Rom morti carbonizzati''. Un passaggio sentito, che e' stato fortemente applaudito dall'assemblea a partire dal leader Gianfranco Fini che si e' alzato in piedi per applaudire.
''Abbiamo una rabbia sommessa nei confronti delle autorita' responsabili che in quel caso non hanno fatto il loro dovere e ringraziamo - conclude Bocchino - il presidente Napolitano per aver portato l'affetto delle istituzioni''.
SARA' IL PRIMO PARTITO DELLA TERZA REPUBBLICA - Futuro e Liberta' ''sara' il primo partito della terza repubblica''. Per il capogruppo di Fli alla Camera, Italo Bocchino, e' questo l'orizzonte della nuova formazione politica che nasce ufficialmente all'assemblea costituente in corso in questi giorni al polo fieristico di Rho-Pero, hinterland milanese, per ''costruire la destra del futuro'' e per ''gettare le basi della terza repubblica''.
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'Siamo qui - ha detto Bocchino nel suo intervento alla giornata di apertura - per costruire la destra del futuro. Il paese ha bisogno di una vera destra, dato che chi ha provato a rappresentarla ha fallito. Al Paese serve una destra laica, repubblicana e costituzionale,
una destra uguale a quella tedesca, a quella spagnola, a quella americana''. La ''grande sfida'' di Fli e' dunque quella di ''portare l'asse dell'elettorato italiano verso una destra europea.
Non vogliamo essere una destra xenofoba e omofoba, ma vogliamo guardare al futuro e alla modernita'. Vogliamo essere un partito iper-moderno, e Fli sara' il partito piu' avanzato di tutti, coniugando il vecchio sistema di dialogo tra cittadini e politica alla velocita' delle idee offerte dalle nuove tecnologie. Dentro Fli non ci saranno ne' padrini ne' padroni, ogni iscritto potra' votare tutto. E ogni nostro iscritto potra' incalzarci e suggerirci la strada da seguire''. Una sfida che per Fli parte proprio dall'assemblea costituente: ''Oggi nasce Fli. Non ci interessa costruire l'ennesimo partito, ci interssa gettare le basi per la terza repubblica''. Ecco perche' la tre giorni milanese assume il valore di un ''giro di boa'' per la nuova formazione politica. ''Oggi - ha puntualizzato ancora Bocchino - ci lasciamo alle spalle il referendum quotidiano del Silvio Berlusconi si, Silvio Berlusconi no. Noi guardiamo oltre Berlusconi, non vogliamo essere berlusconiani ma neppure antiberlusconiani, perche' non ci interessa un conflitto sterile''.
Infine il discorso termina con le seguenti parole: "Essere di destra significa essere diversi ed avere nel cuore la solidarietà [...] vogliamo essere un partito ipermoderno, Fli sarà all'avangiardia dialogherà sul terrirorio con velocità".
Prende poi la parola Pasquale Viespoli , che ha esordito dicendo:"Noi abiamo abbandonato il Pdl, non il centro destra. E' il Pdl che è fuoriuscito".
COLLINA VERDE COME SCENOGRAFIA: "QUI NASCONO NOSTRE SPERANZE" - All'interno del padiglione 18 della nuova Fiera di Rho, vicino Milano, spicca una collina verde con prato in erba vera. E' la scenografia preparata per l'assemblea costituente di Futuro e liberta'. Ed e' il luogo dove vengono convocati giornalisti e fotografi.
"C'e' un grande prato verde dove nascono le speranze...", canta Pasquale Viespoli aprendo i lavori. Il presidente dei senatori di Fli e' in vena di citazioni musicali: "Come puo' uno scoglio - aggiunge - arginare il mare... C'e' il rischio - osserva - di una deriva istituzionale, il senso della nostra missione e' quello di ricucire il tessuto lacerato della comunita' nazionale".
BERLUSCONI E' COME CETTOLAQUALUNQUE - Silvio Berlusconi come Cettolaqualunque, il personaggio interpretato da Antonio Albanese per rappresentare i peggiori vizi della politica italiana. Il paragone e' di Pasquale Viespoli, capogruppo di Fli al Senato: ''Silvio Berlusconi - ha detto Viespoli durante il suo intervento alla giornata di apertura dell'assemblea costituente di Fli in corso a Milano - e' come Cettolaqualunque che di fronte al figlio che non mette il casco in motorino e a chi condivide l'abusivismo dice: 'Qui c'e' il rischio di legalità. Ma la legalita' - ha sottolineato il capogruppo Fli a Palazzo Madama - non e' un rischio''.
Oltre che per la scarsa attenzione alla legalita', il premier finisce nel mirino di Viespoli anche sul terreno piu' strettamente politico: ''E' Silvio Berlusconi che ha fatto il ribaltone, non Fli. E' lui che anziche' cercare la strada della riconciliazione si e' mosso lungo la strada dell'aritmetica e ha incontrato quelli eletti all'opposizione che ora sono diventati maggioranza e sostengono questo patto scellerato''.
Prende, infine, la parola Angela Napoli chiamata a presiedere la commissione per la legalità. Mentre è Italo Bocchino poi a fornire i dati dell'Assemblea: 10mila i congressisti, piu' di 113mila le adesioni, 25.800 gli iscritti, "noi - ribadisce - siamo alternativi alla sinistra".
FINI SODDISFATTO, DESTRA UNITA VA 'OLTRE' BERLUSCONI - Gianfranco Fini ha seguito a braccia conserte, in prima fila all'Assemblea Costituente di Fli, gli interventi dei vertici del partito. Ne e' stato ''soddisfatto' - viene riferito - perche'
non ci sono state contrapposizioni tra falchi e colombe, ma si e' cercato di descrivere il progetto di una destra che va 'oltre' Berlusconi'', ''una destra in cui l'antiberlusconismo diventa progetto politico e non invettiva''.