Ultima modifica di Cesare; 14-02-11 alle 16:44
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Calderoli e Brunetta hanno fallito per un semplice motivo: semplificare, razionalizzare, aumentare la produttivita' della spesa e' logicamente IMPOSSIBILE... nota bene che ho detto IMPOSSIBILE, non difficile, o molto difficile.
Ed e' impossibile perche' in realta' quel tipo di spesa pubblica non serve a un cazzo... era inutile per i cittadini quando e' stata decisa... ed e' inutile oggi perche' in realta' aveva un unico obiettivo: accontentare clientele.
Partendo da questo dato di fatto, la spesa pubblica svolge perfettamente il suo ruolo... ed e' perfettamente razionale, produttiva.... e anche semplice, per questo non si puo' semplificare/razionalizzare ulteriormente.
Al limite si puo' tagliare, ma questo e' inconcepibilmente improduttivo per un politico...
Detto ciò, qualcuno saprebbe spiegarci come si fa a tagliare tale costo? L'unico modo sarebbe licenziare buona parte del personale a tempo indeterminato (supponendo che i contratti a termine contribuiscano con una percentuale trascurabile alla spesa), cosa non consentita dalla legge.
Non c'e' nessuna legge che vieta di licenziare, allo stato basta dire che non intende piu' fornire un certo servizio, che puo' mandare a casa tutti coloro che ci lavorano.
Il problema e' che allo stato non gliene frega nulla del servizio e della sua utilita', allo stato interessano i voti di coloro che ci lavorano, per questo risultano illicenziabili.
Il mio parere e' che la spesa pubblica e' fuori controllo, e il politico che la tagliera' deve ancora nascere. Piuttosto faranno default...