L'Egitto contagia l'Iran, scontri e caos - Corriere della Sera
Scontri e caos nel centro di Teheran, dove è in corso una marcia di protesta non autorizzata, organizzata dall'opposizione a sostegno delle rivolte in Egitto e Tunisia. Un producer della Bbc ha riferito di «pesanti scontri e caos totale». I siti d'opposizione «Peykeiran» e «Herana» parlano di un manifestante morto e due feriti. Secondo queste fonti, che citano testimoni oculari nella capitale iraniana, gli scontri tra la polizia e oppositori del governo si sarebbero intensificati e la polizia avrebbe aperto il fuoco vicino alla piazza Tohi. Spari sarebbero stati uditi nei pressi della piazza Enghelab, nel centro di Teheran. «Migliaia di persone - secondo altri testimoni - stanno marciando nel centro della capitale». Le forze dell'ordine iraniane avrebbero usato i lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Ci sarebbero stati «numerosi arresti», ha spiegato anche la Bbc.
BRUCIATI I CASSONETTI - Il corteo, all'inizio silenzioso, era formato da piccoli gruppi di manifestanti che si sono riuniti nei pressi della piazza di Azadi. In un secondo momento, alcuni oppositori hanno lanciato slogan anti-governativi e dato fuoco a bidoni della spazzatura. La protesta a Teheran è la prima dopo la manifestazione del dicembre 2009, durante la quale furono uccise otto persone. Manifestanti dell'opposizione si sarebbero radunati in diverse piazze di Teheran ma anche di altre città iraniane, in particolare Isfahan e Shiraz, secondo quanto riferiscono alcuni testimoni. Nella capitale, secondo le testimonianze, gli oppositori stanno cercando di dare vita a manifestazioni sulle piazze Imam Hossein, Enghelab, Ferdowsi, Haft-e-Tir e Sadeghieh, ma vengono affrontati da uno schieramento molto ingente di forze anti-sommossa.
USA E FRANCIA - Consapevole dello «storico ruolo» svolto fin qui dai social network nelle proteste, il Dipartimento di Stato Usa ha cominciato a inviare messaggi su Twitter agli iraniani. Il flusso è cominciato domenica, quando gli Stati Uniti hanno accusato il regime di Teheran di ipocrisia perché, mentre a parole ha appoggiato i cortei anti-governativi in Egitto, ha poi cercato di soffocare le manifestazioni organizzate in Iran a sostegno delle rivolte popolari che stanno dilagando in tutto il Medio Oriente. L'ultimo 'tweet', in ordine di tempo, quello odierno, mentre da Teheran arrivavano le prime notizie degli scontri tra forze dell'ordine e manifestanti: sull'account, USAdarFarsi, Washington ha invitato Teheran a permettere «alle persone che godono degli stessi diritti universali di riunirsi pacificamente e di manifestare come al Cairo». E anche dalla Francia è arrivata una dura condanna per i «vincoli» imposti all'opposizione riformatrice dell'Iran, che si è vista impedire ogni manifestazione nella Repubblica islamica. «Siamo preoccupati per il divieto delle manifestazioni indette dall'opposizione iraniana e per i vincoli imposti all'opposizione», ha detto a Parigi il portavoce del ministero degli Esteri francese, Bernard Valero. «La Francia - ha aggiunto - chiede alle autorità iraniane di rispettare il diritto d'espressione di tutti i suoi cittadini. Chiede alle autorità iraniane di liberare tutte le persone detenute arbitrariamente».
io mi immagino Obama con l'iphone che invia i messaggi su twitter