O-RATIO
08-06-09, 10:08
Si è concluso a Zurigo, domenica 7 giugno, il festival omosessuale Euro Pride con un culto ecumenico al Fraumünster. Un'occasione per riflettere, con gli organizzatori della cerimonia, sul rapporto tra chiese cristiane ed omosessualità. E' stata data notizia inoltre che in Svezia,in questi giorni, è stata eletta Eva Brunne, prima vescovo donna della Chiesa di Svezia che ha una relazione omosessuale, riconosciuta civilmente, come afferma l'ufficio centrale della chiesa di Uppsala, ed è molto probabile che sarà la prima donna vescovo apertamente lesbica nel mondo.
C'è da ricordare inoltre che alla fine degli anni 90, per la precisione nel 1996, l'arcivescovo della chiesa anglicana (70 milioni di fedeli), Robert Runcie, in un libro autobiografico, rivelò il fenomeno sommerso della omosessualità clericale all'interno della chiesa anglicana e parlò dell'area di potere degli ecclesiastici omosessuali nella stessa chiesa anglicana.
Nel 1997 il sinodo generale della chiesa anglicana dichiarò l'accettazione nella chiesa anche di preti omosessuali purché dichiarati. Nel 2003 la chiesa anglicana canadese, diocesi di New Westminster, ha benedetto la prima delle unioni omosessuali, creando un notevole disagio all'interno della chiesa stessa che ha rischiato un vero e proprio scisma. Nel febbraio del 2007 per iniziativa del all'arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, fu convocato un meeting in Tanzania tra le comunità anglicane per discutere questa gestione, dato che la chiesa episcopale in USA, che è in comunione con la chiesa anglicana, non aveva mostrato problemi ad accogliere, a tutti i livelli gerarchici, preti omosessuali.
Il termine omosessuale è una parola che risale al XIX secolo che non si trova nella bibbia e in alcun manoscritto ebraico, greco o romano, ed è una espressione lessicale poco chiara in quanto fusione di due parole, omo e sesso, ovvero un solo sesso, che nell'accezione più ampia può identificare coloro che hanno interessi erotici verso il medesimo sesso. C'è da dire che nell'Antica Roma era detto omosessuale anche colui che praticava un vagabondaggio sessuale accompagnandosi sia con uomini che con donne. Nell'ordinamento giuridico romano la pratica omosessuale non era condannata, tanto che numerosi imperatori si dichiaravano omosessuali.
Non sono mancati anche papi omosessuali come Benedetto IX (morto nel 1048), Teofilatto dei Conti Tuscolo, che, come ci riferisce l'abate Desiderio di Monte Cassino, oltre che assassino e ladro era omosessuale con passioni anche non gay in quanto sodomizzava gli animali (si veda Vita Sessuale dei Papi edito nel 1996 da Pan Libri). Nella omosessualità, dunque, viene rotta la simmetria uomo-donna dando origine ad un nuovo sesso catalogato tra gli esseri decostruiti, effeminati ed in definitiva affetti da una "malattia". Nella Bibbia, Levitico 18,22 e 20,13 si legge:
« Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole.
... Se uno ha con il maschio relazioni sessuali come si hanno con una donna, tutti e due hanno commesso una cosa abominevole; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro.»
Nelle Ecclesiaste 16,8 si legge "...Dio non risparmiò i cittadini di Lot", ovvero i sodomiti in quanto essendo il Dio ebraico creatore odiava coloro che disperdevano il seme creatore. A questo proposito ricordo che la tradizione cristiana prende come esempio di punizione divina contro gli omosessuali la distruzione da parte di Dio di Sodoma, distrutta in realtà da un violentissimo terremoto, del tutto naturale. Sembra inoltre che in queste zone, a quel tempo, il sottosuolo emettesse vapori che inebriavano le persone liberandole dalle inibizioni sessuali.
Comunque sia, la chiesa cattolica si è sempre scagliata contro gli omosessuali perché non riproducendo, violavano le leggi della natura, leggi che sono state stabilite da Dio e pertanto giuste e perfette. Fu nel Concilio Laterano III, nel 1179 che l'omosessualità fu definita "contra naturam" e quindi appartenente alla sfera del male. S. Agostino afferma, nel De Civitate Dei 16,81, che la legge di natura è un principio cristiano. In realtà Cristo non ha mai insegnato le leggi naturali, semmai ha professato la Caritas e mai ha detto di seguire i precetti naturali e mai li ha fatti conformi al proprio pensiero. Se volessimo trovare tracce del pensiero naturale, i padri della chiesa si dovrebbero riferire a Lao Tze o a Confucio e non a Cristo. Anzi se fosse stato necessario rispettare le leggi di natura non sarebbe stato necessario avere un salvatore. Affogando in un mare di ignoranza, secundum stoltiam suam, sacerdoti ed ecclesiastici sdottorano la conoscenza di queste leggi. Ma queste leggi sono scritte da qualche parte? Qualcuno le ha mai codificate e provate scientificamente? In giurisprudenza il cosiddetto diritto naturale dice che è inscritto nel cuore degli uomini, non è definibile, è un concetto vago e fluido quanto l'equità, la giustizia, la morale ecc.
Nel 2007 alla Pontificia Accademia Lateranense si è tenuto un congresso per cercare di definire cosa fosse questa legge di natura. I porporati non ci hanno cavato un ragno dal buco.
Ma il punto focale su cui tutto il ragionamento cade è che gli animali, che seguono le leggi della natura più degli uomini, manifestano comportamenti omosessuali. Anzi, come diceva il monaco Graziano Giustino, essi sono gli unici che la seguono.
Come si spiega allora che da recenti studi effettuati sulle scimmie bonobo il 93% di queste sia omosessuale? Come si piega che conigli, donnole e tanti altri animali manifestino queste tendenze? Si vedano, a questo proposito, gli studi di Giorgio Celli (Homosexual Behaviour in the Animal Kingdom, una produzione televisiva che mostra, con eccezionali riprese inedite, come i rapporti sessuali tra individui dello stesso sesso siano solo un aspetto nella straordinaria varietà di comportamenti di tipo omosessuale ritrovabili nel mondo animale). E' di questi giorni la notizia che due pinguini gay hanno adottato un pulcino rifiutato. Per fortuna le leggi della natura sono molto più progressiste e meno discriminatorie di quelle cattoliche. La chiesa è evidentemente fuori strada. Gli omosessuali appartengono al genere umano e sono perfettamente conformi alle leggi di natura. Anzi geneticamente la natura favorisce l'omosessualità tra gli animali per rinsaldare lo spirito di gruppo e rafforzare geneticamente la probabilità, da rami consanguinei, che le femmine siano più prolifiche. Questa affermazione è stata per altro dimostrata scientificamente anche sul genere umano grazie agli studi condotti presso l'Università di Padova e l'Università americana del Tennessee.
Concludo dicendo che la chiesa ha anche effettuato matrimoni tra omosessuali come nel caso di Michele III e Basilio I, nozze gay in cui per l'occasione furono invocati i santi Sergio e Bacco, soldati dell'esercito romano e omosessuali martirizzati, tutt'ora venerati in Oriente.
Ludovico Polastri
Padovanews (http://www.padovanews.it/content/view/51579/88889088/)
C'è da ricordare inoltre che alla fine degli anni 90, per la precisione nel 1996, l'arcivescovo della chiesa anglicana (70 milioni di fedeli), Robert Runcie, in un libro autobiografico, rivelò il fenomeno sommerso della omosessualità clericale all'interno della chiesa anglicana e parlò dell'area di potere degli ecclesiastici omosessuali nella stessa chiesa anglicana.
Nel 1997 il sinodo generale della chiesa anglicana dichiarò l'accettazione nella chiesa anche di preti omosessuali purché dichiarati. Nel 2003 la chiesa anglicana canadese, diocesi di New Westminster, ha benedetto la prima delle unioni omosessuali, creando un notevole disagio all'interno della chiesa stessa che ha rischiato un vero e proprio scisma. Nel febbraio del 2007 per iniziativa del all'arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, fu convocato un meeting in Tanzania tra le comunità anglicane per discutere questa gestione, dato che la chiesa episcopale in USA, che è in comunione con la chiesa anglicana, non aveva mostrato problemi ad accogliere, a tutti i livelli gerarchici, preti omosessuali.
Il termine omosessuale è una parola che risale al XIX secolo che non si trova nella bibbia e in alcun manoscritto ebraico, greco o romano, ed è una espressione lessicale poco chiara in quanto fusione di due parole, omo e sesso, ovvero un solo sesso, che nell'accezione più ampia può identificare coloro che hanno interessi erotici verso il medesimo sesso. C'è da dire che nell'Antica Roma era detto omosessuale anche colui che praticava un vagabondaggio sessuale accompagnandosi sia con uomini che con donne. Nell'ordinamento giuridico romano la pratica omosessuale non era condannata, tanto che numerosi imperatori si dichiaravano omosessuali.
Non sono mancati anche papi omosessuali come Benedetto IX (morto nel 1048), Teofilatto dei Conti Tuscolo, che, come ci riferisce l'abate Desiderio di Monte Cassino, oltre che assassino e ladro era omosessuale con passioni anche non gay in quanto sodomizzava gli animali (si veda Vita Sessuale dei Papi edito nel 1996 da Pan Libri). Nella omosessualità, dunque, viene rotta la simmetria uomo-donna dando origine ad un nuovo sesso catalogato tra gli esseri decostruiti, effeminati ed in definitiva affetti da una "malattia". Nella Bibbia, Levitico 18,22 e 20,13 si legge:
« Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole.
... Se uno ha con il maschio relazioni sessuali come si hanno con una donna, tutti e due hanno commesso una cosa abominevole; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro.»
Nelle Ecclesiaste 16,8 si legge "...Dio non risparmiò i cittadini di Lot", ovvero i sodomiti in quanto essendo il Dio ebraico creatore odiava coloro che disperdevano il seme creatore. A questo proposito ricordo che la tradizione cristiana prende come esempio di punizione divina contro gli omosessuali la distruzione da parte di Dio di Sodoma, distrutta in realtà da un violentissimo terremoto, del tutto naturale. Sembra inoltre che in queste zone, a quel tempo, il sottosuolo emettesse vapori che inebriavano le persone liberandole dalle inibizioni sessuali.
Comunque sia, la chiesa cattolica si è sempre scagliata contro gli omosessuali perché non riproducendo, violavano le leggi della natura, leggi che sono state stabilite da Dio e pertanto giuste e perfette. Fu nel Concilio Laterano III, nel 1179 che l'omosessualità fu definita "contra naturam" e quindi appartenente alla sfera del male. S. Agostino afferma, nel De Civitate Dei 16,81, che la legge di natura è un principio cristiano. In realtà Cristo non ha mai insegnato le leggi naturali, semmai ha professato la Caritas e mai ha detto di seguire i precetti naturali e mai li ha fatti conformi al proprio pensiero. Se volessimo trovare tracce del pensiero naturale, i padri della chiesa si dovrebbero riferire a Lao Tze o a Confucio e non a Cristo. Anzi se fosse stato necessario rispettare le leggi di natura non sarebbe stato necessario avere un salvatore. Affogando in un mare di ignoranza, secundum stoltiam suam, sacerdoti ed ecclesiastici sdottorano la conoscenza di queste leggi. Ma queste leggi sono scritte da qualche parte? Qualcuno le ha mai codificate e provate scientificamente? In giurisprudenza il cosiddetto diritto naturale dice che è inscritto nel cuore degli uomini, non è definibile, è un concetto vago e fluido quanto l'equità, la giustizia, la morale ecc.
Nel 2007 alla Pontificia Accademia Lateranense si è tenuto un congresso per cercare di definire cosa fosse questa legge di natura. I porporati non ci hanno cavato un ragno dal buco.
Ma il punto focale su cui tutto il ragionamento cade è che gli animali, che seguono le leggi della natura più degli uomini, manifestano comportamenti omosessuali. Anzi, come diceva il monaco Graziano Giustino, essi sono gli unici che la seguono.
Come si spiega allora che da recenti studi effettuati sulle scimmie bonobo il 93% di queste sia omosessuale? Come si piega che conigli, donnole e tanti altri animali manifestino queste tendenze? Si vedano, a questo proposito, gli studi di Giorgio Celli (Homosexual Behaviour in the Animal Kingdom, una produzione televisiva che mostra, con eccezionali riprese inedite, come i rapporti sessuali tra individui dello stesso sesso siano solo un aspetto nella straordinaria varietà di comportamenti di tipo omosessuale ritrovabili nel mondo animale). E' di questi giorni la notizia che due pinguini gay hanno adottato un pulcino rifiutato. Per fortuna le leggi della natura sono molto più progressiste e meno discriminatorie di quelle cattoliche. La chiesa è evidentemente fuori strada. Gli omosessuali appartengono al genere umano e sono perfettamente conformi alle leggi di natura. Anzi geneticamente la natura favorisce l'omosessualità tra gli animali per rinsaldare lo spirito di gruppo e rafforzare geneticamente la probabilità, da rami consanguinei, che le femmine siano più prolifiche. Questa affermazione è stata per altro dimostrata scientificamente anche sul genere umano grazie agli studi condotti presso l'Università di Padova e l'Università americana del Tennessee.
Concludo dicendo che la chiesa ha anche effettuato matrimoni tra omosessuali come nel caso di Michele III e Basilio I, nozze gay in cui per l'occasione furono invocati i santi Sergio e Bacco, soldati dell'esercito romano e omosessuali martirizzati, tutt'ora venerati in Oriente.
Ludovico Polastri
Padovanews (http://www.padovanews.it/content/view/51579/88889088/)