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Visualizza Versione Completa : Petruzzelli, l'odissea senza fine ....



Augustinus
04-04-09, 17:13
V. QUI (http://politicaonline.ipbfree.com/index.php?showtopic=5240)

Bart
06-04-09, 16:15
beh è una vergogna!!
ritardare l'apertura del teatro per puri scopi elettorali...
abbiamo aspettato anni,il teatro è dei BARESI!!

Augustinus
06-04-09, 22:08
beh è una vergogna!!
ritardare l'apertura del teatro per puri scopi elettorali...
abbiamo aspettato anni,il teatro è dei BARESI!!

Bisognerebbe ricordarlo tanto alla famiglia quanto al Sindaco Emiliano!!!!

Bart
07-04-09, 13:27
Bisognerebbe ricordarlo tanto alla famiglia quanto al Sindaco Emiliano!!!!

beh Emiliano ha fatto tanto...
Bondi molto ma molto di meno;)

Augustinus
30-04-09, 07:54
«I Messeni paghino per il Petruzzelli»

Il problema parte sempre da lì, dal famigerato decreto di esproprio (varato nell’ottobre del 2006), poi bocciato dalla Corte Costituzionale nell’aprile dell’anno scorso

di NICOLA PEPE

BARI - Il ministero deve presentare il conto alla famiglia Messeni Nemagna per il teatro Petruzzelli. Tredici milioni di euro, o su di lì, per saldare i lavori extra e le migliorie apportate al politeama. La notizia arriva come una doccia fredda da Roma, attraverso un parere dell’Avvocatura generale dello Stato allegata a una lettera a firma del commissario delegato alla ricostruzione, Angelo Balducci, che annuncia la consegna del teatro al ministero - dunque alla Sovrintendenza - per i successivi adempimenti anche con la famiglia.
Nel documento, abbastanza articolato e in cui si ricostruisce la vicenda, si fa riferimento ai soldi spesi nell’ultima tranche di lavori per migliorare l’edificio, precisando anche una clausola dell’atto concessorio tra Comune e famiglia Messeni che risale al 1896. Tale documentazione è stata inviata dal commissario delegato anche al prefetto di Bari, Carlo Schilardi. Per alcuni si tratta di un passo in avanti, per altri invece no.

Il riferimento al rimborso delle spese extra per il teatro rischia di aprire un nuovo e inesorabile contenzioso con la famiglia proprietaria che - fino a questo momento - era rimasta alla finestra in attesa di «passi successivi». E, ad onor del vero, proprio la questione dei lavori extra «difformi dal protocollo d’intesa del 2002», era stata una delle ragioni che avevano spinto l’avvocato Ascanio Amenduni, difensore del 75% della famiglia Messeni Nemagna, a pretendere che tutte le carte andassero al loro posto nonostante le ripetute rassicurazioni. Un tema che il legale ha sempre ribadito nel corso del primo incontro con il sindaco Emiliano, nonché in quelli successivi tenuti al ministero dei Beni culturali.

Con il passare del tempo, tale preoccupazione si è rivelata sempre più fondata: prima con la posizione della Regione (che ha congelato il finanziamento di 6,6 milioni di euro) e, adesso, con il parere reso dall’Avvocatura superiore. Insomma, proprio mentre la questione del collaudo stava per risolversi (il teatro è ormai pronto), un’altra tegola rischia di abbattersi sull’intricata vicenda del teatro.

Il problema parte sempre da lì, dal famigerato decreto di esproprio (varato dal governo Prodi nell’ottobre del 2006), poi bocciato dalla Corte Costituzionale nell’aprile dell’anno scorso. Con la legge il teatro passava in mano pubblica con il conferimento di pieni poteri a un commissario delegato (l’ing. Angelo Balducci) che avrebbe successivamente rifatto l’appalto per il completamento dei lavori. Inevitabile una modifica al progetto originario approvato con il protocollo siglato a Roma tra parte pubblica e proprietà. L’esproprio ha dato un colpo di accetta all’accordo separando ogni legame tra il protocollo d’intesa e la Fondazione che avrebbe dovuto gestire il teatro subito dopo la ricostruzione.

A complicare le cose ci ha pensato la Corte costituzionale che da un lato ha annullato l’esproprio, dall’altro ha fatto sopravvivere quella parte della norma del 2003 che istituiva la Fondazione e che la legava al protocollo di intesa e alla gestione del Petruzzelli. Nel frattempo proseguivano i lavori con fondi pubblici nei confronti di una proprietà privata. Particolare, questo, che mesi fa spinse l’Avvocatura dello Stato di Bari a proporre l’esproprio del teatro. Adesso, il parere dell’Avvocatura generale dello Stato di Roma dà un colpo alla botte e una al cerchio. Da un lato presenta il problema del denaro, dall’altro legittima il protocollo d’intesa. Già, quel contratto che fino a qualche mese fa in tanti difendevano a denti stretti per la fatidica data di apertura del 6 dicembre, ma che oggi più di uno (Comune e Regione) contesta.

Fonte: Gazzetta del mezzogiorno, 29.4.2009 (http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=239399&IDCategoria=1)

Augustinus
08-05-09, 08:48
Petruzzelli chiuso. Valchiria alla Fiera

BARI - Dopo trent'anni stasera la 'Fondazione lirico sinfonica Petruzzelli e teatri di Barì ha proposto, in tedesco, 'La Valchirià di Wagner. Per la prima volta in Italia una Fondazione ha realizzato i libretti d’opera in Braille che sono stati distribuiti gratuitamente ai non vedenti presenti in sala. La messa in scena dell’opera è stata realizzata in un padiglione della Fiera del Levante.

Per accompagnare gli spettatori alle atmosfere wagneriane, all’esterno è stato creato un 'percorso emozionalè con alberi e tronchi d’albero bruciati che conducono ad un ideale foyer dove gli spettatori sono accolti da tre sculture simbolo dei tre atti. Nello spazio troneggiano una spada, per il primo atto, un anello a ricordo dell’oro del Reno, per il secondo, e una grande Valchiria, un busto con una sola ala, per il terzo.

L'orchestra, diretta dal maestro Stefan Anton Reck, è al centro del padiglione, inserita in un grande anello su cui si muovono gli interpreti. Tra questi Christian Elsner, Ethan Herschenfeld, Ralf Lukas, Anna-Katharina Behnke. La regia è di Walter Pagliaro.

Fonte: Gazzetta del mezzogiorno, 7.5.2009 (http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=240515&IDCategoria=11)

Augustinus
05-06-09, 13:15
Bari, il Petruzzelli è a prova di fuoco

Non c’è più nessun ostacolo formale al rilascio del certificato di agibilità

BARI - Ormai non ci sono più ostacoli di carta alla agibilità del teatro Petruzzelli. Il comitato tecnico regionale per la prevenzioni incendi - presieduto dall’ing. Davide Meta - ha finalmente approvato la deroga alla norma che prescrive un tempo di novanta minuti primi di resistenza al fuoco del solaio del foyer. Lo studio di approccio ingegneristico fornito dalle imprese che hanno portato a termine i lavori di ricostruzione «non è stato del tutto esaustivo - spiega il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Bari, l’ingegnere Giovanni Micunco - perché il modello matematico adottato non è utile a dimostrare la compatibilità della temperatura in gioco con i parametri della norma».

In altre parole, si trattava di dimostrare che in caso di incendio i materiali in cui è stato realizzato il solaio non raggiungerebbero mai quelle temperature per cui si richiedono u n’ora e mezza di resistenza. Effetti della deroga approvata sono l’aggiunta di due vigili del fuoco alle squadre normalmente impegnate durante gli spettacoli e l’installazione di due impianti d’allarme, uno collegato con il Circolo Unione e l’altro con la centrale di un istituto di vigilanza, Ora, degli otto punti in discussione resta aperto solo il problema della altezza della balaustra del foyer, ma «per questo troveremo senz’altro una soluzione - anticipa Micunco - nella riunione della commissione provinciale di viglianza che si riunirà a giorni». Dal cantiere si apprende, intanto, che la soluzione c’è già: «Abbiamo aumentato l’altezza della balaustra dei dieci centimetri richiesti », dice l’architetto Gianni Vincenti . E lo stesso direttore tecnico di cantiere conferma che martedì prossimo il commissario per la ricostruzione, Angelo Balducci, consegnerà il teatro al ministro Sandro Bondi. [n. sign.]

Fonte: Gazzetta del mezzogiorno, 5.6.2009 (http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=243492&IDCategoria=11)

Aurelianus
16-07-09, 01:03
Sappiamo che il nicchiare di Bondi per la concessione del nulla osta all'apertura del Petruzzelli fu dettato da scopi politici. L'obbiettivo fu impedire ad Emiliano di avere la scena tutta per se per l'inaugurazione dello storico teatro con la prospettiva, essendo convinti del prossimo successo di Di Cagno, che sarebbe stato quest'ultimo ad avere la tribuna tutta per se...

Peccato che le cose non siano andate come credevano e ora dovranno fare i conti col fatto che il sindaco ora è Emiliano e che, gli aggradi o no, a riaprirlo sarà lo storico demolitore di punta perotti.