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Ortodossia
19-05-11, 00:11
Alle elezioni si vince, si perde, e come ha spiegato Verdini ieri, si può pure pareggiare. Ma è evidente che al di là di Comuni più o meno grandi conquistati, di ballottaggi raggiunti o no, di sindaci vincenti o rimandati, ci sono i numeri. Per esempio prendiamo Milano. Il candidato del centrosinistra Giuliano Pisapia è uscito trionfatore dal primo turno con il 48% dei voti trascinando al ballottaggio e da una posizione di vantaggio il sindaco uscente Letizia Moratti: ma in termini assoluti Pisapia ha preso 4.000 mila in meno del candidato sindaco del centrosinistra alle precedenti elezioni, Bruno Ferrante.

Lunedì a Milano ha più che altro perso la Moratti: da 353.409 voti è precipitata a 273.401: settantamila voti in meno. La sconfitta di Milano dunque, a guardare bene i dati, è tutta interna al centrodestra che perde nel complesso in città 1.500 voti. Ma è un bagno di sangue per i partiti maggiori. Il Pdl in un anno ha perso 13.696 suffragi, la Lega 17.003. Come si vede dunque, l'erosione di voti del Pdl non finisce per ingrossare le liste del Carroccio come è successo più volte. Anzi. Rispetto alle regionali dell'anno scorso, dice l'Istituto Cattaneo che ha svolto un'attenta analisi dei flussi dei voti delle tredici maggiori città al voto, la Lega Nord perde 25 mila voti (–16,0%), concentrati a Milano e Torino. E il risultato potrebbe essere addirittura peggiore se non ci fosse stato l'exploit di Bologna (5.242 voti in più, +2,52%) dovuti al traino del leghista Bernardini candidato sindaco.

Il Pdl perde molti consensi ovunque: meno 164 mila voti rispetto ai voti raccolti da Fi e An nelle precedenti elezioni comunali (–24,6%). L'emorragia è forte sia al Nord (–116 mila voti, –29,8%) sia al Centro-sud (–68 mila, –28,7%), mentre la dinamica è positiva in Emilia-Romagna (+20 mila voti, +52,2%), dove i consensi rimangono comunque bassi. I risultati sono analoghi anche se si confrontano gli esiti delle comunali del 15-16 maggio con le regionali 2010 (–22,3% nel complesso), con un arretramento meno marcato al Nord (–12,8%) e analogo al Centro-Sud (–32,1%). Ma anche in Emilia-Romagna si riscontra un forte calo (–31,4%). E il calo del Pdl - spiega ancora l'Istituto Cattaneo - non può certo essere attribuito alla presenza di liste del Fli, che non hanno avuto un'affermazione forte in queste elezioni. Il centrosinistra invece continua a perdere voti rispetto alle precedenti comunali del 2006: meno 175 mila voti (–14,4%). E al netto dell'Udeur alleata al centrosinistra nel 2006. Rispetto alle regionali, tuttavia, il centro-sinistra si è rafforzato, raccogliendo 66 mila voti in più (+6,8%) con un avanzamento marcato al Nord (+16,6%), tenue in Emilia-Romagna (+6,1%), calo al CentroSud (–6,7%).

Secondo i dati delle principali tredici città al voto elaborati dal Cattaneo, il Pd rispetto a un anno fa ha ottenuto 39 mila voti in più, +7,3%, dovuto al buon andamento del voto al Nord (+77,5 mila voti, 29,9%), attutito da una tenuta in Emilia-Romagna (–1,0%) e da un calo al CentroSud (–26,0%). Ma il dato più eclatante rispetto ai risultati dello scorso anno è il flop dell'Italia dei Valori: Rispetto alle precedenti regionali, il partito di Di Pietro perde 62 mila voti (–40,7%), ovunque ma specie al Nord e in Emilia-Romagna. Sempre rispetto al 2010, tiene Casini che perde l'1,4% anche se viene sorpassato in tutte le città del Nord (Emilia compresa) dai Grillini che migliorano la performance dell'anno scorso di 26 mila voti.

Uno su quattro non vota più il Pdl - LASTAMPA.it (http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=204&ID_articolo=377&ID_sezione=431&sezione=)

Gualerz
19-05-11, 00:42
Si è verificato sostanzialmente il contrario di quanto era avvenuto alle comunali scorse del 2006: il centrodestra crolla al nord e sale al sud, mentre il centrosinistra fa l'inverso.

Restano da capire i perchè. Al nord c'è probabilmente scontento per una crisi che non allenta la morsa (o comunque non abbastanza) e sulla gestione dell'immigrazione da parte di Maroni. Questo voto, comunque, sposta ancor più la barra del PDL al sud, dove i consensi al partito di Berlusconi sono molto più plebiscitari rispetto al nord.

Da notare anche il dato della Sardegna, dove il centrodestra non vince da nessuna parte al primo turno (anzi perde Olbia e Villacidro che passano al centrosinistra) e viene costretto al ballottaggio a Cagliari (dove governa da 20 anni) nonostante l'armata brancaleone messa in piedi a sostegno del proprio candidato e un 3% portato dal Partito Sardo d'Azione, segno che l'amministrazione Cappellacci non è stata poi così ottima (ricordiamoci che la giunta regionale di centrodestra si è affermata a larga maggioranza solo due anni fa).

Grifo
19-05-11, 00:46
E quindi tutta la storia delle televisioni, degli elettori poco istruiti... tutte cazzate, o no?

Gualerz
19-05-11, 00:59
E quindi tutta la storia delle televisioni, degli elettori poco istruiti... tutte cazzate, o no?

Tutt'altro, se non fosse per quello Berlusconi lo dovremmo aver già cacciato a pedate nel culo dopo i 5 anni 2001-2006. :giagia: