Juv
11-06-09, 20:56
L'Economist: leghisti 'brutali rozzoni'. La replica: giornale da 'cesso pubblico'
Giovedí 11.06.2009 18:00
Mario Borghezio, Lega Nord
Clamoroso scontro su Affaritaliani.it tra il famoso settimanale londinese e il Carroccio. "Questo giornale inglese così sussiegoso, in realtà, traduce nei suoi articoli paludati il linguaggio scurrile e violento della stampa quotidiana britannica, che in Italia sarebbe venduta e letta soltanto nei cessi pubblici". L'eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio, intervistato da Affaritaliani.it, replica così all'articolo de L'Economist in edicola venerdì, che parla del Carroccio come del partito dei 'rednecks' italiani. Ovvero di 'brutali rozzoni'. "Grazie a Dio - spiega Borghezio - noi abbiamo anche un'altra tradizione giornalistica e civile. La nostra Lega è invece l'erede di quell'antica tradizionale comunale fatta di civiltà, di partecipazione e anche di lotta politica fin dai tempi dei Guelfi e Ghibellini, in riferimento alla quale i migliori politici inglesi potrebbero venire a lezione. Noi siamo gli eredi di questa tradizione".
L'Economist in edicola da venerdì 12 giugno riporta un'articolata analisi dei risultati elettorali italiani. E' scontata la raffigurazione proposta della Lega come la vera vincitrice nel Centrodestra, ma colpisce la sua caratterizzazione nel pezzo come il partito dei "rednecks" italiani. Il termine "rednecks" - le "nuche rosse" (per il lavoro al sole s'intende, presumibilmente nei campi...) - appartiene alla politica americana, ma non è utilizzato nei discorsi di "politesse". Ha in pratica una valenza non lontana da "brutali rozzoni"...
Giudicati una vittoria limitata per la destra, ma una sconfitta - anche se sempre limitata - per la persona di Silvio Berlusconi, la cui popolarità individuale non sembra trasformarsi efficacemente in un sostegno alle urne. Il passaggio più interessante è probabilmente questo: "Mr. Berlusconi si era vantato di un consenso personale soverchiante - oltre il 70% - ha detto. Ha dato la preoccupante impressione che la sua popolarità giustificasse porre limiti al sistema di pesi e contrappesi che caratterizza la democrazia. Il risultato lo ha riportato con i piedi per terra, ricordandogli che gli italiani votano il Pdl per motivi più complessi dell'amore cieco per il suo leader".
L'Economist: leghisti 'brutali rozzoni'. La replica: giornale da 'cesso pubblico' - Affaritaliani.it (http://www.affaritaliani.it/politica/economist-lega-leghisti-rozzi-borghezio-rednecks-scontro-giornale-gb110609.html)
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Giovedí 11.06.2009 18:00
Mario Borghezio, Lega Nord
Clamoroso scontro su Affaritaliani.it tra il famoso settimanale londinese e il Carroccio. "Questo giornale inglese così sussiegoso, in realtà, traduce nei suoi articoli paludati il linguaggio scurrile e violento della stampa quotidiana britannica, che in Italia sarebbe venduta e letta soltanto nei cessi pubblici". L'eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio, intervistato da Affaritaliani.it, replica così all'articolo de L'Economist in edicola venerdì, che parla del Carroccio come del partito dei 'rednecks' italiani. Ovvero di 'brutali rozzoni'. "Grazie a Dio - spiega Borghezio - noi abbiamo anche un'altra tradizione giornalistica e civile. La nostra Lega è invece l'erede di quell'antica tradizionale comunale fatta di civiltà, di partecipazione e anche di lotta politica fin dai tempi dei Guelfi e Ghibellini, in riferimento alla quale i migliori politici inglesi potrebbero venire a lezione. Noi siamo gli eredi di questa tradizione".
L'Economist in edicola da venerdì 12 giugno riporta un'articolata analisi dei risultati elettorali italiani. E' scontata la raffigurazione proposta della Lega come la vera vincitrice nel Centrodestra, ma colpisce la sua caratterizzazione nel pezzo come il partito dei "rednecks" italiani. Il termine "rednecks" - le "nuche rosse" (per il lavoro al sole s'intende, presumibilmente nei campi...) - appartiene alla politica americana, ma non è utilizzato nei discorsi di "politesse". Ha in pratica una valenza non lontana da "brutali rozzoni"...
Giudicati una vittoria limitata per la destra, ma una sconfitta - anche se sempre limitata - per la persona di Silvio Berlusconi, la cui popolarità individuale non sembra trasformarsi efficacemente in un sostegno alle urne. Il passaggio più interessante è probabilmente questo: "Mr. Berlusconi si era vantato di un consenso personale soverchiante - oltre il 70% - ha detto. Ha dato la preoccupante impressione che la sua popolarità giustificasse porre limiti al sistema di pesi e contrappesi che caratterizza la democrazia. Il risultato lo ha riportato con i piedi per terra, ricordandogli che gli italiani votano il Pdl per motivi più complessi dell'amore cieco per il suo leader".
L'Economist: leghisti 'brutali rozzoni'. La replica: giornale da 'cesso pubblico' - Affaritaliani.it (http://www.affaritaliani.it/politica/economist-lega-leghisti-rozzi-borghezio-rednecks-scontro-giornale-gb110609.html)
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