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Visualizza Versione Completa : Sull' acqua gli italiani si dimostrano il popolo più irrazionale del mondo



Airbus
01-06-11, 13:47
Mi spiegate una cosa: solo un popolo di idioti come quello italiano può rompere il cazzo con un referendum contro l'acqua privatizzata quando la gente OGNI GIORNO usa l'acqua privata comprando milioni e milioni di bottiglie d'acqua minerale spendendo una quantità di soldi pazzesca........


un popolo che spende così tanto per l'acqua privata VUOLE LA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA



e invece no, e rompono pure il cazzo col referendum

17N
01-06-11, 14:08
Gli italiani sono il popolo dei "furbi".. e gli italioti se ne vantano pure... non si fidano dell'acqua dell'acquedotto perché, forse, credono che non sia abbastanza controllata dai controllori italiani "furbi".. non vogliono pagare l'acqua privatizzata.. e si fidano delle bottiglie di plastica.. boh.. siamo strani...

Airbus
01-06-11, 14:19
beh dal popolo di padre pio, dei pellegrinaggi in massa a megiugori o come cazzo si scrive (non mi interessa nemmeno) e dei tarocchi non è che ci possa aspettare molto

il popolo che disprezza la scienza e la razionalità


l'acqua pubblica è monitorata 24 ore su 24 (basta andare a visitare le centrali) hanno rilevatori che possono bloccarla in tempo reale

le acque minerali si basano su controlli interni a campione fatti una volta ogni morte di papa

ma non è questo il punto che c'è una battaglia per l'acqua pubblica quando la gente, SENZA ALCUN OBBLIGO, sceglie in massa l'acqua privata pagandola MILIARDI E MILIARDI DI EURO

caio
01-06-11, 14:23
Mi spiegate una cosa: solo un popolo di idioti come quello italiano può rompere il cazzo con un referendum contro l'acqua privatizzata quando la gente OGNI GIORNO usa l'acqua privata comprando milioni e milioni di bottiglie d'acqua minerale spendendo una quantità di soldi pazzesca........


un popolo che spende così tanto per l'acqua privata VUOLE LA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA



e invece no, e rompono pure il cazzo col referendum



....forse te ne accorgerai quando pagherai salata sia quella in bottiglia.....che quella del rubinetto di casa, ciao sciocco leghista...

Airbus
01-06-11, 14:27
leghista io?????


ahahahha

io non pago proprio nulla perchè non vivo nel paese delle banane fortunatamente

e di certo non spendo parte dello stipendio per l'acqua in bottiglia, perchè non mi piace pagare due volte le cose

ma in italia è tipico: si paga il 43% di tasse per avere il sistema sanitario poi se vuoi una visita a meno che non vuoi aspettare 5 mesi (a milano dove dicono che sia la sanità migliore d'italia, immagina nella peggiore) devi pagare 150 euro privatamente allo specialista, altra cosa a cui il popolo che si crede il più furbo del mondo non pensa mai



direi che è l'esatto opposto dell'essere furbi pagare due volte per la stessa cosa

Ichthys
01-06-11, 14:32
Mi spiegate una cosa: solo un popolo di idioti come quello italiano può rompere il cazzo con un referendum contro l'acqua privatizzata quando la gente OGNI GIORNO usa l'acqua privata comprando milioni e milioni di bottiglie d'acqua minerale spendendo una quantità di soldi pazzesca........

un popolo che spende così tanto per l'acqua privata VUOLE LA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA

e invece no, e rompono pure il cazzo col referendum

Che ne pensate di questo?

Il referendum sull' acqua è un imbroglio e Bersani dovrebbe avere il coraggio di spiegarlo al popolo del Pd

La sfida di Bassanini «Troppi sprechi giusto liberalizzare» (http://archiviostorico.corriere.it/2011/aprile/23/sfida_Bassanini_Troppi_sprechi_giusto_co_9_1104230 27.shtml)

ROMA - Sostiene che è giusto rinviare il referendum sul nucleare - «assurdo andare a votare dopo lo choc del Giappone, meglio attendere le indagini sulla sicurezza» - mentre è sbagliato cercare di evitare quello sull' acqua con una legge che accogliesse le richieste dei referendari: «Sarebbe un passo indietro gravissimo». Vorrebbe dire tornare alla gestione pubblica diretta, andare contro Bruxelles che ci chiede l' affidamento con gara. Franco Bassanini, ex socialista, ex senatore Pds, nella commissione Attali voluta da Sarkozy per la crescita dell' economia francese e presidente della Cassa depositi e prestiti, si appella a tutte le persone e le forze politiche responsabili affinché chiariscano che oggetto del referendum «non è la questione della proprietà pubblica o privata dell' acqua». Ma solo la gestione della distribuzione... «Esattamente. Se si va a leggere bene il decreto Ronchi-Fitto, che la sinistra vuol abrogare, si trova scritto che l' affidamento del servizio è "di piena ed esclusiva proprietà pubblica delle risorse idriche, il cui governo spetta esclusivamente alle istituzioni pubbliche". Bastano queste righe per capire che la presentazione del referendum è un imbroglio». Si appella anche al segretario Bersani? «Anche a lui. Il segretario del Pd sa tutto, lui è l' uomo delle liberalizzazioni, le ha fatte davvero e più di chiunque altro in Italia. E credo la pensi come me. Il problema è che tra i firmatari del referendum ci sono molti iscritti al Pd e quindi si muove con cautela. Ma se il Pd vuol essere un partito di governo deve cercare di convincere gli iscritti sulla necessità di votare no al referendum e non di inseguirli. Questo è un passaggio su cui si misurano le leadership». Bersani prigioniero di Di Pietro? «Soprattutto di Vendola che è stato uno dei primi firmatari del referendum sull' acqua. Passate le amministrative Bersani dovrebbe avere il coraggio di scendere in campo per dire la verità e difendere il decreto Ronchi. Anche perché, vorrei lo si ricordasse, il testo di legge contro cui l' opposizione si sta mobilitando è sostanzialmente lo stesso presentato nel 2000 da Napolitano-Vigneri e approvato dal Senato con maggioranza bipartisan. Non divenne legge solo per la fine della legislatura». Perché la presentazione del referendum è un imbroglio? «Deve essere chiaro che non si privatizza l' acqua ma solo la gestione della distribuzione. Tanto è vero che nessuno, nemmeno i referendari, parla della privatizzazione dei rifiuti. E poi cosa vuol dire l' acqua pubblica? Che è gratis, che se ne può consumare a volontà? Dobbiamo essere chiari: alla fine i costi del servizio verranno scaricati sui contribuenti aumentando le tasse». A meno di non lasciare le cose come stanno. «Ma questo non è possibile. Nei tre settori coinvolti dal referendum - acqua, rifiuti e trasporti - sono previsti investimenti di 100 miliardi di euro in dieci anni. Sono 7 punti di Pil! Il paradosso è che se vince il referendum gli investimenti ci vengono bloccati dal patto di stabilità interno. Per forza poi il Paese non cresce». Spieghi meglio questo passaggio. «Se vince il referendum le società che gestiscono i servizi idrici, come l' Acquedotto Pugliese, resteranno pubbliche. Questo vuol dire che se la Cassa depositi e prestiti eroga un finanziamento a quelle società, Eurostat lo contabilizza nel debito pubblico facendo scattare la tagliola del rigore. Un disastro per il Paese. Se invece il prestito va a una società mista come l' Acea (dove il Comune deve scendere al 30%) si evita il conteggio sul debito e quindi l' investimento si può fare». Alla fine chi ci rimette di più? «Ma proprio i meno abbienti. Quei 100 miliardi di cui sopra in ogni caso vanno trovati e si finirà per togliere risorse alla scuola, all' ordine pubblico, alla giustizia, alla ricerca, al welfare. Sono settori che non si possono tariffare o dare in gestione. Ma è evidente, tanto per fare un esempio banale, che se la scuola non funziona i figli dei ricchi possono sempre andare a studiare all' estero. Insomma una opposizione intelligente e senza paraocchi dovrebbe ripensarci».
Roberto Bagnoli

Aldino
01-06-11, 14:34
darla al pubblico non vuol dire efficenza certa, ma almeno più trasparenza e possibilità di rivalersi sugli amministratori....

:giagia:

medisco
01-06-11, 14:35
Mi spiegate una cosa: solo un popolo di idioti come quello italiano può rompere il cazzo con un referendum contro l'acqua privatizzata quando la gente OGNI GIORNO usa l'acqua privata comprando milioni e milioni di bottiglie d'acqua minerale spendendo una quantità di soldi pazzesca........


un popolo che spende così tanto per l'acqua privata VUOLE LA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA



e invece no, e rompono pure il cazzo col referendum

In casa mai comprato acqua in bottiglia, anche perchè è molto peggiore di quella del rubinetto. Proprio per questo privato è peggio di pubblico. E non vorrei arrivare al punto di lavarmi con la ferrarelle. Faremo come dice Michele Salvemini?


L'acqua è privata, talmente privata che l'hanno privata ai condomini, anno domini in cui per lavarmi mi faccio sputare da baldi giovani...

caio
01-06-11, 14:37
...tutto ciò che e passato da pubblico a privato in questi ultimi anni..lo si e fatto per risparmiare....niente di più falso...e questo vale anche per l'acqua...il privato non sta li per vendere aria fritta...lucrare su tutto...energia........banche..finanziarie...beni di consumo...assicurazioni..e tantissimo altro altro ancora...tutto quello che e possibile privatizzare, lo si e fatto per lucrarci sopra.....tra non molto assisteremo ad un aumento formidabile del costo degli alimenti a livello mondiale...e allora si che ne vedremo delle belle...

medisco
01-06-11, 14:37
darla al pubblico non vuol dire efficenza certa, ma almeno più trasparenza e possibilità di rivalersi sugli amministratori....

:giagia:

Così come privato non vuol dire efficienza. Basta vedere le tante aziende che sembrano efficienti perchè nascondono i problemi...

Aldino
01-06-11, 14:38
Così come privato non vuol dire efficienza. Basta vedere le tante aziende che sembrano efficienti perchè nascondono i problemi...

Ovvio, Ovvio. si sono per il si sui 4 quesiti.

hidetoshi777
01-06-11, 14:40
Che ne pensate di questo?

Il referendum sull' acqua è un imbroglio e Bersani dovrebbe avere il coraggio di spiegarlo al popolo del Pd

La sfida di Bassanini «Troppi sprechi giusto liberalizzare» (http://archiviostorico.corriere.it/2011/aprile/23/sfida_Bassanini_Troppi_sprechi_giusto_co_9_1104230 27.shtml)

ROMA - Sostiene che è giusto rinviare il referendum sul nucleare - «assurdo andare a votare dopo lo choc del Giappone, meglio attendere le indagini sulla sicurezza» - mentre è sbagliato cercare di evitare quello sull' acqua con una legge che accogliesse le richieste dei referendari: «Sarebbe un passo indietro gravissimo». Vorrebbe dire tornare alla gestione pubblica diretta, andare contro Bruxelles che ci chiede l' affidamento con gara. Franco Bassanini, ex socialista, ex senatore Pds, nella commissione Attali voluta da Sarkozy per la crescita dell' economia francese e presidente della Cassa depositi e prestiti, si appella a tutte le persone e le forze politiche responsabili affinché chiariscano che oggetto del referendum «non è la questione della proprietà pubblica o privata dell' acqua». Ma solo la gestione della distribuzione... «Esattamente. Se si va a leggere bene il decreto Ronchi-Fitto, che la sinistra vuol abrogare, si trova scritto che l' affidamento del servizio è "di piena ed esclusiva proprietà pubblica delle risorse idriche, il cui governo spetta esclusivamente alle istituzioni pubbliche". Bastano queste righe per capire che la presentazione del referendum è un imbroglio». Si appella anche al segretario Bersani? «Anche a lui. Il segretario del Pd sa tutto, lui è l' uomo delle liberalizzazioni, le ha fatte davvero e più di chiunque altro in Italia. E credo la pensi come me. Il problema è che tra i firmatari del referendum ci sono molti iscritti al Pd e quindi si muove con cautela. Ma se il Pd vuol essere un partito di governo deve cercare di convincere gli iscritti sulla necessità di votare no al referendum e non di inseguirli. Questo è un passaggio su cui si misurano le leadership». Bersani prigioniero di Di Pietro? «Soprattutto di Vendola che è stato uno dei primi firmatari del referendum sull' acqua. Passate le amministrative Bersani dovrebbe avere il coraggio di scendere in campo per dire la verità e difendere il decreto Ronchi. Anche perché, vorrei lo si ricordasse, il testo di legge contro cui l' opposizione si sta mobilitando è sostanzialmente lo stesso presentato nel 2000 da Napolitano-Vigneri e approvato dal Senato con maggioranza bipartisan. Non divenne legge solo per la fine della legislatura». Perché la presentazione del referendum è un imbroglio? «Deve essere chiaro che non si privatizza l' acqua ma solo la gestione della distribuzione. Tanto è vero che nessuno, nemmeno i referendari, parla della privatizzazione dei rifiuti. E poi cosa vuol dire l' acqua pubblica? Che è gratis, che se ne può consumare a volontà? Dobbiamo essere chiari: alla fine i costi del servizio verranno scaricati sui contribuenti aumentando le tasse». A meno di non lasciare le cose come stanno. «Ma questo non è possibile. Nei tre settori coinvolti dal referendum - acqua, rifiuti e trasporti - sono previsti investimenti di 100 miliardi di euro in dieci anni. Sono 7 punti di Pil! Il paradosso è che se vince il referendum gli investimenti ci vengono bloccati dal patto di stabilità interno. Per forza poi il Paese non cresce». Spieghi meglio questo passaggio. «Se vince il referendum le società che gestiscono i servizi idrici, come l' Acquedotto Pugliese, resteranno pubbliche. Questo vuol dire che se la Cassa depositi e prestiti eroga un finanziamento a quelle società, Eurostat lo contabilizza nel debito pubblico facendo scattare la tagliola del rigore. Un disastro per il Paese. Se invece il prestito va a una società mista come l' Acea (dove il Comune deve scendere al 30%) si evita il conteggio sul debito e quindi l' investimento si può fare». Alla fine chi ci rimette di più? «Ma proprio i meno abbienti. Quei 100 miliardi di cui sopra in ogni caso vanno trovati e si finirà per togliere risorse alla scuola, all' ordine pubblico, alla giustizia, alla ricerca, al welfare. Sono settori che non si possono tariffare o dare in gestione. Ma è evidente, tanto per fare un esempio banale, che se la scuola non funziona i figli dei ricchi possono sempre andare a studiare all' estero. Insomma una opposizione intelligente e senza paraocchi dovrebbe ripensarci».
Roberto Bagnoli

Opinione perfettamente legittima: Chiamasi dibattito.

Perseo
01-06-11, 14:40
Buoni li.

Si compra l'acqua in bottiglia perchè in teoria dovrebbe venire da sorgenti non inquinate e non dovrebbe essere piena di cloro come quella del rubinetto. Ma si fa questo sapendo che se le cose andassero male e qualche monopolio aumentasse il prezzo della minerale, si potrebbe ancora ripiegare sul rubinetto stesso. Che inoltre garantisce di poter irrigare campi, lavare vestiti, farsi la doccia a un prezzo ragionevole.

L'esistenza stessa dell'acqua pubblica impedisce che il costo dell'acqua privata superi un certo tetto. Rimuovere l'acqua pubblica significa rimuovere il tetto e allora ciao a tutti. Vedrete quando fare una doccia vi costerà come un pranzo al ristorante.

Ludwig Feuerbach
01-06-11, 14:41
Mi spiegate una cosa: solo un popolo di idioti come quello italiano può rompere il cazzo con un referendum contro l'acqua privatizzata quando la gente OGNI GIORNO usa l'acqua privata comprando milioni e milioni di bottiglie d'acqua minerale spendendo una quantità di soldi pazzesca........


un popolo che spende così tanto per l'acqua privata VUOLE LA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA



e invece no, e rompono pure il cazzo col referendum
Ritengo che le ragioni del referendum siano giuste, ma sono perfettamente d'accordo con te su questo atteggiamento idiota di molti italiani. Specie nelle zone in cui vi sono acque di rubinetto buonissime, è un insulto all'intelligenza, e a tutti quei popoli che di acqua non ne dispongono neanche quanto basta per vivere...

Amalie
01-06-11, 14:43
io invece ho un altro quesito:

in que comuni dove l’art. 23 bis (dodici commi) della Legge n. 133/2008 (il cosiddetto Decreto Ronchi), relativo alla privatizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica è già stato applicato vedi HERA pER L'EMILIA ROMAGNA cosa succederebbe nel caso vincessero i SI??? un bel niente immagino!!

sempre relativamente all'acqua perchè non semi privatizzare come articolo di cui sopra l'acqua erogata in quei comuni dove il servizio viene mal gestito?

di contro.. perchè non manterene pubblica invece l'acqua gesista da società incapaci che rincorrono il lucro e ce la fanno pagare fior di quattrini (vedi emilia romagna?)

CREDO CHE LASCERO' SCHEDA BIANCA!

semprechè qualcuno non mi dia risposte intelligenti così da potermi convincere per l'una o per l'altra scelta!

medisco
01-06-11, 14:49
io invece ho un altro quesito:

in que comuni dove l’art. 23 bis (dodici commi) della Legge n. 133/2008 (il cosiddetto Decreto Ronchi), relativo alla privatizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica è già stato applicato vedi HERA pER L'EMILIA ROMAGNA cosa succederebbe nel caso vincessero i SI??? un bel niente immagino!!

sempre relativamente all'acqua perchè non semi privatizzare come articolo di cui sopra l'acqua erogata in quei comuni dove il servizio viene mal gestito?

di contro.. perchè non manterene pubblica invece l'acqua gesista da società incapaci che rincorrono il lucro e ce la fanno pagare fior di quattrini (vedi emilia romagna?)

CREDO CHE LASCERO' SCHEDA BIANCA!

semprechè qualcuno non mi dia risposte intelligenti così da potermi convincere per l'una o per l'altra scelta!

Perchè non responsabilizzare maggiormente chi gestisce? Ti do uno stipendio maggiore, ma se il servizio va male paghi tu! Oppure ti do 500 euro al mese, ma se la gestione è fatta bene ti do un bonus di 100 mila euro...

medisco
01-06-11, 14:51
Buoni li.

Si compra l'acqua in bottiglia perchè in teoria dovrebbe venire da sorgenti non inquinate e non dovrebbe essere piena di cloro come quella del rubinetto. Ma si fa questo sapendo che se le cose andassero male e qualche monopolio aumentasse il prezzo della minerale, si potrebbe ancora ripiegare sul rubinetto stesso. Che inoltre garantisce di poter irrigare campi, lavare vestiti, farsi la doccia a un prezzo ragionevole.

L'esistenza stessa dell'acqua pubblica impedisce che il costo dell'acqua privata superi un certo tetto. Rimuovere l'acqua pubblica significa rimuovere il tetto e allora ciao a tutti. Vedrete quando fare una doccia vi costerà come un pranzo al ristorante.

Si compra l'acqua in bottiglia perchè da ignoranti non sappiamo la vità che ha una bottiglia d'acqua. L'idea è di acqua più pulita, ma la realtà è che quell'acqua spesso rimane a temperature alte favorendo la proliferazione batterica. L'acqua in bottiglia è molto peggiore di quella del rubinetto...

Amalie
01-06-11, 14:52
Perchè non responsabilizzare maggiormente chi gestisce? Ti do uno stipendio maggiore, ma se il servizio va male paghi tu! Oppure ti do 500 euro al mese, ma se la gestione è fatta bene ti do un bonus di 100 mila euro...
e che ssitema sarebbe questo.. privato o pubblico?? :conf: a chi daresti il bonus ? il personale delle municipalizzate come in tutti gli enti pubblici oggi c'è domani cambia... ed alla fine non sai mai con chi prendertela..


a me questo referendum lascia molti dubbi :giagia:

l'ideale sarebbe acqua pubblica per tutti (sarebbe a dire deprivatizzarla dove è già stata privatizzata) e ben gestita magri con controllo da parte di un organo di stato preposto a questo!

medisco
01-06-11, 14:56
e che ssitema sarebbe questo.. privato o pubblico?? :conf: a chi daresti il bonus ? il personale delle municipalizzate come in tutti gli enti pubblici oggi c'è domani cambia... ed alla fine non sai mai con chi prendertela..


a me questo referendum lascia molti dubbi :giagia:

l'ideale sarebbe acqua pubblica per tutti (sarebbe a dire deprivatizzarla dove è già stata privatizzata) e ben gestita magri con controllo da parte di un organo di stato preposto a questo!

La gestione pubblica mica significa che il sindaco debba andare a controllare giorno per giorno gli acquedotti? Logico che ci dovranno essere dei responsabili a gestirli. Ma lo scopo della gestione non dovrebbe essere maggiori profitti, ma più efficenza.

Amalie
01-06-11, 14:59
La gestione pubblica mica significa che il sindaco debba andare a controllare giorno per giorno gli acquedotti? Logico che ci dovranno essere dei responsabili a gestirli. Ma lo scopo della gestione non dovrebbe essere maggiori profitti, ma più efficenza.
non deve essere chi la getisce a fare i controlli ma un organo dello stato superiore ed indipendente dal gestore
io non ci vedo nulla di buono in entrambi i casi si votasse si o no!
qui in ER nel nostro comune quando era municipalizzata l'acqua costava meno ma il servizio faceva schifo ora è semipubblica.. il servizio è migliore ma costa un occhio.... mi sa che non si potranno avere ovunque entrambe le cose (servizio a modico prezzo) anche votando SIi quindi credo proprio che mi asterro'....

zlais
01-06-11, 15:02
Mi spiegate una cosa: solo un popolo di idioti come quello italiano può rompere il cazzo con un referendum contro l'acqua privatizzata quando la gente OGNI GIORNO usa l'acqua privata comprando milioni e milioni di bottiglie d'acqua minerale spendendo una quantità di soldi pazzesca........


un popolo che spende così tanto per l'acqua privata VUOLE LA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA



e invece no, e rompono pure il cazzo col referendum

ma ti stai confondendo parecchio credo :D

gli italiani comprano acqua da bere, è un'altra cosa, tra l'altro lo fanno senza motivi, dato che quella di linea è buona, e se proprio non si fidano possono mettere un filtro...

ma sull'acqua di linea non scherzare, ci sono bollette che sono salite del 500% dopo la privatizzazione...

medisco
01-06-11, 15:21
non deve essere chi la getisce a fare i controlli ma un organo dello stato superiore ed indipendente dal gestore
io non ci vedo nulla di buono in entrambi i casi si votasse si o no!
qui in ER nel nostro comune quando era municipalizzata l'acqua costava meno ma il servizio faceva schifo ora è semipubblica.. il servizio è migliore ma costa un occhio.... mi sa che non si potranno avere ovunque entrambe le cose (servizio a modico prezzo) anche votando SIi quindi credo proprio che mi asterro'....

Il servizio migliore giustifica l'aumento di prezzo? Se la risposta è no significa che il privato costa molto di più del pubblico. Certo, senza un senso civico non potrà andare mai bene ne il pubblico ne il privato...

Amalie
01-06-11, 15:22
Il servizio migliore giustifica l'aumento di prezzo? Se la risposta è no significa che il privato costa molto di più del pubblico. Certo, senza un senso civico non potrà andare mai bene ne il pubblico ne il privato...
direi di no! ma costa anche di piu' perchè il pubblico non si limita a gestire il servizio ma lavora con fini di lucro investendo in altro...

S&S
01-06-11, 15:24
L'acqua così come l'aria è indispensabile alla vita. Privatizzare la rete pubblica è un abominio.

Privatizziamo piuttosto la RAI!

Morfeo
01-06-11, 15:24
Referendum assolutamente inutile, tanto paghiamo noi.

medisco
01-06-11, 15:25
direi di no! ma costa anche di piu' perchè il pubblico non si limita a gestire il servizio ma lavora con fini di lucro investendo in altro...

Un altro dei problemi è proprio la trasformazione del pubblico in aziende...

Morfeo
01-06-11, 15:25
L'acqua così come l'aria è indispensabile alla vita. Privatizzare la rete pubblica è un abominio.

Privatizziamo piuttosto la RAI!

Non si privatizza niente, sveglia!

Tra altro c'è una sostanziale differenza tra l'aria e l'acqua, quest'ultima infatti non può essere definita bene pubblico.

Amalie
01-06-11, 15:29
L'acqua così come l'aria è indispensabile alla vita. Privatizzare la rete pubblica è un abominio.

Privatizziamo piuttosto la RAI!
SVEGLIATIIIII.. IN EMILA ROMAGNA IL SERVIZIO E' GIA' SEMI PRIVATIZZATO GRAZIE AI KOMPAGNI!!! CHE OGGI VOTANO CONTRO... CHE MERDACCE...

Grifo
01-06-11, 15:30
Che ne pensate di questo?

Il referendum sull' acqua è un imbroglio e Bersani dovrebbe avere il coraggio di spiegarlo al popolo del Pd

La sfida di Bassanini «Troppi sprechi giusto liberalizzare» (http://archiviostorico.corriere.it/2011/aprile/23/sfida_Bassanini_Troppi_sprechi_giusto_co_9_1104230 27.shtml)

ROMA - Sostiene che è giusto rinviare il referendum sul nucleare - «assurdo andare a votare dopo lo choc del Giappone, meglio attendere le indagini sulla sicurezza» - mentre è sbagliato cercare di evitare quello sull' acqua con una legge che accogliesse le richieste dei referendari: «Sarebbe un passo indietro gravissimo». Vorrebbe dire tornare alla gestione pubblica diretta, andare contro Bruxelles che ci chiede l' affidamento con gara. Franco Bassanini, ex socialista, ex senatore Pds, nella commissione Attali voluta da Sarkozy per la crescita dell' economia francese e presidente della Cassa depositi e prestiti, si appella a tutte le persone e le forze politiche responsabili affinché chiariscano che oggetto del referendum «non è la questione della proprietà pubblica o privata dell' acqua». Ma solo la gestione della distribuzione... «Esattamente. Se si va a leggere bene il decreto Ronchi-Fitto, che la sinistra vuol abrogare, si trova scritto che l' affidamento del servizio è "di piena ed esclusiva proprietà pubblica delle risorse idriche, il cui governo spetta esclusivamente alle istituzioni pubbliche". Bastano queste righe per capire che la presentazione del referendum è un imbroglio». Si appella anche al segretario Bersani? «Anche a lui. Il segretario del Pd sa tutto, lui è l' uomo delle liberalizzazioni, le ha fatte davvero e più di chiunque altro in Italia. E credo la pensi come me. Il problema è che tra i firmatari del referendum ci sono molti iscritti al Pd e quindi si muove con cautela. Ma se il Pd vuol essere un partito di governo deve cercare di convincere gli iscritti sulla necessità di votare no al referendum e non di inseguirli. Questo è un passaggio su cui si misurano le leadership». Bersani prigioniero di Di Pietro? «Soprattutto di Vendola che è stato uno dei primi firmatari del referendum sull' acqua. Passate le amministrative Bersani dovrebbe avere il coraggio di scendere in campo per dire la verità e difendere il decreto Ronchi. Anche perché, vorrei lo si ricordasse, il testo di legge contro cui l' opposizione si sta mobilitando è sostanzialmente lo stesso presentato nel 2000 da Napolitano-Vigneri e approvato dal Senato con maggioranza bipartisan. Non divenne legge solo per la fine della legislatura». Perché la presentazione del referendum è un imbroglio? «Deve essere chiaro che non si privatizza l' acqua ma solo la gestione della distribuzione. Tanto è vero che nessuno, nemmeno i referendari, parla della privatizzazione dei rifiuti. E poi cosa vuol dire l' acqua pubblica? Che è gratis, che se ne può consumare a volontà? Dobbiamo essere chiari: alla fine i costi del servizio verranno scaricati sui contribuenti aumentando le tasse». A meno di non lasciare le cose come stanno. «Ma questo non è possibile. Nei tre settori coinvolti dal referendum - acqua, rifiuti e trasporti - sono previsti investimenti di 100 miliardi di euro in dieci anni. Sono 7 punti di Pil! Il paradosso è che se vince il referendum gli investimenti ci vengono bloccati dal patto di stabilità interno. Per forza poi il Paese non cresce». Spieghi meglio questo passaggio. «Se vince il referendum le società che gestiscono i servizi idrici, come l' Acquedotto Pugliese, resteranno pubbliche. Questo vuol dire che se la Cassa depositi e prestiti eroga un finanziamento a quelle società, Eurostat lo contabilizza nel debito pubblico facendo scattare la tagliola del rigore. Un disastro per il Paese. Se invece il prestito va a una società mista come l' Acea (dove il Comune deve scendere al 30%) si evita il conteggio sul debito e quindi l' investimento si può fare». Alla fine chi ci rimette di più? «Ma proprio i meno abbienti. Quei 100 miliardi di cui sopra in ogni caso vanno trovati e si finirà per togliere risorse alla scuola, all' ordine pubblico, alla giustizia, alla ricerca, al welfare. Sono settori che non si possono tariffare o dare in gestione. Ma è evidente, tanto per fare un esempio banale, che se la scuola non funziona i figli dei ricchi possono sempre andare a studiare all' estero. Insomma una opposizione intelligente e senza paraocchi dovrebbe ripensarci».
Roberto Bagnoli


Da sempre la gestione e la manutenzione dei servizi idrici vengono affidati a ditte private specializzate (parliamo di acquedotti, depurazione, potabilizzazione, lo so perchè lavoro in una azienda che da 32 anni opera in questo settore)

Quello che preme ai privati non è cambiare i tubi degli acquedotti o le soffianti negli impianti di depurazione (già lo facciamo adesso, e i costi già adesso vanno a incidere sulla bolletta dell'acqua, ovviamente)
Gli preme di avere la maggioranza nelle ATO e nelle Municipalizzate e di:
- A) decidere il prezzo dell'acqua
- B) emettere la bolletta e incassarla
E questo perchè adesso al privato (vedi aziende come la mia) viene pagato solo il lavoro che fa, in base a regolari gare di appalto e costi certi, non gli si deve remunerare il "capitale investito".

Tutto qui sta il busillis, attraverso la bolletta dell'acqua dovremmo remunerare un investimento finanziario, non la gestione e manutenzione degli acquedotti (che continuerà ad andare a ditte come la mia, ma con rapporti privatistici, al massimo ribasso, assumendo i negretti che costano poco se vogliamo lavorare)

Quale investimento finanziario?
Se il soggetto privato dovesse costruire ex novo l'Acquedotto Pugliese gli ci vorrebbero, vado a braccio, 500 miliardi di €. E dovremmo remunerargli l'immobilizzo finanziario di questi 500 mld/€ che lui, buono, ci ha messo a disposizione per farci bere, lavare e coltivare i broccoli. Sarebbe pure giusto!

Ma se noi gli regaliamo l'acquedotto (non l'acqua) quello sempre 500 mld/€ vale!
E quindi il privato ti dice: mi devi remunerare questi 500 mld/€ perchè "adesso sono miei" come se l'acquedotto l'avessi fatto io. E' suo, ha pure ragione!

Sarebbe come se io, stufo dei costi della motocicletta (manutenzione, assicurazione, gomme...) decido di regalarla a un privato. Poi lui me la riaffitta.
E' chiaro che nel canone (o prezzo al km) mi ci mette tutti i costi di prima, e in più gli interessi sul valore della motocicletta.
Per cui alla fine pago di più perchè sono stato stronzo ad avergli regalato la motocicletta (tranquilli, non ci penso nemmeno)

Per cui tutto torna: La UE deve favorire gli impieghi finanziari in danno di imprese e cittadini, sull'acqua la finanza ancora non poteva lucrarci, e quindi bisogna che ci lucri.
Addirittura si sollecita Bersani a pulirsi il culo col risultato referendario e privatizzare comunque.
Sarà il più grosso sacco dell'Italia dal tempo dei Visigoti.

P.S - La gestione dell'acqua in Francia sta tornando pubblica, Veolia viene mandata a sgrassare le colonie.

Amalie
01-06-11, 15:31
Un altro dei problemi è proprio la trasformazione del pubblico in aziende...
già subita .... SPA :giagia:
FANNO RIDERE PERO' questi comunistelli che hanno privatizzato (semiprivatizzato) laddove comandano ed ora vogliono che resti pubblica...

a me pare una presa pòer il sedere non indifferente .. non so a voi!!

medisco
01-06-11, 15:34
già subita .... SPA :giagia:
FANNO RIDERE PERO' questi comunistelli che hanno privatizzato (semiprivatizzato) laddove comandano ed ora vogliono che resti pubblica...

a me pare una presa pòer il sedere non indifferente .. non so a voi!!

Sinceramente io sono contro certe cose, e me ne frego come la pensano i partiti. Il problema è che quando grillo parla di pdl e pd-l non ha tutti i torti...

S&S
01-06-11, 15:39
Una domanda a tutti i sostenitori della privatizzazione dell'acqua.

Oggio con gas, luce, telefono posso scegliere la società che mi offre il servizio migliore o il costo più basso. Insomma c'é una certa concorrenza.

Con l'acqua potro' scegliere? O mi sarà imposto un prezzo e come unica alternativa la disconnessione dalla rete?

zlais
01-06-11, 15:44
Una domanda a tutti i sostenitori della privatizzazione dell'acqua.

Oggio con gas, luce, telefono posso scegliere la società che mi offre il servizio migliore o il costo più basso. Insomma c'é una certa concorrenza.

Con l'acqua potro' scegliere? O mi sarà imposto un prezzo e come unica alternativa la disconnessione dalla rete?

ma non ne trovi uno di cittadino a favore: nei comuni in cui è stata "privatizzata" (grifo ha spiegato bene in realtà di cosa si tratta, ma semplifichiamo) le bollette sono aslite vertiginosamente.

non è questione di colore politico, sono solo alcuni esaltati QUI (nel forum) che pensano che sia ancora un voto su berlusconi, ma sicuramente è perchè da loro la gestione è ancora del tutto pubblica... quando si troveranno le bollette fatte dalle società private poi vorrò vederli :sofico:

per il resto

http://img.over-blog.com/300x233/3/40/74/96/forza-nuova-acqua.jpg

http://www.lameziattiva.it/wp-content/uploads/2011/05/acqua-la-destra-212x300.jpg

http://www.sellombardia.it/public/sel-acqua.jpg

http://pdcapriate.ilcannocchiale.it/mediamanager/sys.user/68717/acqua_pd_bergamo.jpg

gli unici che non hanno il coraggio di dire la loro sono lega (che pure è contraria) e pdl (niente di cui stupirsi.. partito di plastica)

Morfeo
01-06-11, 15:58
Una domanda a tutti i sostenitori della privatizzazione dell'acqua.

Oggio con gas, luce, telefono posso scegliere la società che mi offre il servizio migliore o il costo più basso. Insomma c'é una certa concorrenza.

Con l'acqua potro' scegliere? O mi sarà imposto un prezzo e come unica alternativa la disconnessione dalla rete?

Il comune l'assegna per concorso pubblico, quindi la concorrenza c'è a monte.

Morfeo
01-06-11, 15:59
ma non ne trovi uno di cittadino a favore: nei comuni in cui è stata "privatizzata" (grifo ha spiegato bene in realtà di cosa si tratta, ma semplifichiamo) le bollette sono aslite vertiginosamente.

non è questione di colore politico, sono solo alcuni esaltati QUI (nel forum) che pensano che sia ancora un voto su berlusconi, ma sicuramente è perchè da loro la gestione è ancora del tutto pubblica... quando si troveranno le bollette fatte dalle società private poi vorrò vederli :sofico:

per il resto

http://img.over-blog.com/300x233/3/40/74/96/forza-nuova-acqua.jpg

http://www.lameziattiva.it/wp-content/uploads/2011/05/acqua-la-destra-212x300.jpg

http://www.sellombardia.it/public/sel-acqua.jpg

http://pdcapriate.ilcannocchiale.it/mediamanager/sys.user/68717/acqua_pd_bergamo.jpg

gli unici che non hanno il coraggio di dire la loro sono lega (che pure è contraria) e pdl (niente di cui stupirsi.. partito di plastica)

E' un metodo facile per avere il consenso.

medisco
01-06-11, 16:01
Una domanda a tutti i sostenitori della privatizzazione dell'acqua.

Oggio con gas, luce, telefono posso scegliere la società che mi offre il servizio migliore o il costo più basso. Insomma c'é una certa concorrenza.

Con l'acqua potro' scegliere? O mi sarà imposto un prezzo e come unica alternativa la disconnessione dalla rete?

Servizio migliore? Abbiamo il peggior servizio di telefonia/internet d'europa. Fortuna l'hanno privatizzato, altrimenti era sempre colpa del pubblico. Anche sulle assicurazioni possiamo scegliere...........

Amalie
01-06-11, 16:02
E' un metodo facile per avere il consenso.
io credo non dovrebbe essere una questione di parito:


Il grande bluff dei referendum sull'acqua

martedì 26 aprile 2011. Categoria: Le bombe intelligenti (http://forum.politicainrete.net/interna.aspx?categoria=1137), Autore: Luigi Marattin (http://forum.politicainrete.net/interna.aspx?autore=1621)
http://forum.politicainrete.net/media/8664/foto%20pezzo%20marat.jpg (http://forum.politicainrete.net/media/8664/foto%20pezzo%20marat.jpg)
Ancora non sappiamo se il 12 e 13 giugno gli italiani saranno effettivamente chiamati a votare sui due cosiddetti "referendum dell'acqua pubblica". Sappiamo però con certezza due cose. Primo, che la campagna referendaria si è basata sul più grande inganno mediatico dai tempi di Goebbels. Secondo, che tale questione ha inferto un colpo - se non mortale, quantomeno decisivo - ad ogni ambizione del Pd di divenire un partito riformista, coraggioso ed "egemone" sul piano politico e culturale.
Occorre riconoscere ai referendari il merito di aver costruito un impianto comunicativo della massima efficacia, sposato persino da autorevoli testate giornalistiche. Probabilmente oggi non esiste elettore che non sia convinto che nel giugno prossimo si voti per evitare la privatizzazione dell'acqua, mantenendola quindi "bene pubblico". Tale messaggio errato, che avrebbe dovuto essere facilmente smontato da un partito maturo, si basa su un' impressionante serie di consapevoli falsificazioni.
Innanzitutto la notizia più eclatante: l'acqua non è un bene pubblico. Il servizio idrico integrato infatti non risponde né al requisito di non-rivalità (= se lo consumo io, non lo sto togliendo a te), né a quello di non-escludibilità (= non è possibile escludere nessuno dal suo consumo). Del resto sono proprio i referendari a ricordarci la caratteristica di scarsità del bene-acqua. Ne consegue non solo che è sbagliato definirlo bene pubblico, ma anche che esso è - per definizione - a rilevanza economica.
L'acqua è invece un bene primario e necessario, per cui il servizio di distribuzione è servizio pubblico e universale. In virtù di tali caratteristiche, sono necessari ingenti investimenti per assicurarsi che tutti i cittadini abbiano accesso ad acqua pulita, con una rete moderna e senza perdite, e siano serviti da fognature efficienti. Tale necessità è ancora più impellente dal momento in cui in Italia più di un terzo di acqua viene sprecato a causa di perdite nella rete idrica e gli investimenti sono inferiori di circa 70 miliardi di euro a quelli necessari. Tutto questo in un contesto in cui la quasi totalità dei gestori è rigorosamente pubblica.
In secondo luogo, le norme nel mirino dei referendari non privatizzano né l'acqua (figuriamoci), né le infrastrutture idriche, che rimangono proprietà pubblica inalienabile. Il famigerato art. 23 bis si limita a imporre un concetto molto semplice: poiché il servizio idrico integrato necessita di ingenti investimenti ed è un monopolio naturale (= un solo gestore alla volta può svolgere il servizio), chi è quel gestore - pubblico o privato che sia - in grado di svolgerlo a costi più bassi e con la qualità più alta? Il primo referendum mira ad abolire questo concetto, ritornando di fatto alla gestione in house, dove piccole aziende pubbliche locali - spesso spaventosamente sottocapitalizzate e in perdita - gestivano il servizio, garantendo - nei casi più estremi - ben remunerate posizioni in consiglio di amministrazione ad ex-amministratori locali e un buon serbatoio occupazionale per alimentare consenso clientelare. Un aspetto, quest'ultimo, che diviene ancor più rilevante nella situazione attuale, dove alla maggior parte dei Comuni italiani è fatto divieto di assumere personale. Certo, la riforma del governo è monca fin dal principio, poiché - come tanti riformisti hanno osservato fin dai primi giorni - incredibilmente non prevede un'Autorità di Regolamentazione tecnica, condizione necessaria per qualsiasi settore di monopolio naturale.
Ma è il secondo referendum a vincere l'Oscar della mistificazione. Sull'onda del terrificante "nessuna speculazione finanziaria sull'acqua", infatti, propone di abolire la remunerazione degli investimenti effettuati nel settore idrico. Ad oggi ogni gestore (pubblico o privato che sia) prende a prestito i soldi ad un dato tasso di interesse ed effettua gli investimenti decisi dai sindaci riuniti nelle ATO. Il costo di quell'investimento viene ovviamente ripagato dalla tariffa pagata dagli utenti, che copre il costo del lavoro (i dipendenti dell'azienda) e del capitale preso a prestito. Il referendum, scambiando quest'ultimo aspetto per un malefico prodotto finanziario del Grande Capitale, annulla la remunerazione del capitale. In altre parole, ogni investimento nel settore idrico sarà realizzato in perdita. Quindi le aziende pubbliche - che nell'ottica dei referendari sono le uniche deputate a gestire il servizio - per realizzare gli enormi investimenti necessari per rendere l'acqua davvero un bene accessibile a tutti (nei fatti, non a parole), i soldi dovranno presumibilmente stamparli nei sotterranei degli edifici comunali. Oppure, far crescere esponenzialmente i debiti delle già malandate finanze comunali, scaricando i costi sulle future generazioni e sottraendo risorse ad altre attività essenziali come gli asili nido, il welfare, la manutenzione stradale.
L'Italia, si sa, è un paese molto strano. Tuttavia, raramente si era assistito ad una campagna di disinformazione tanto estesa e penetrante. Quello che non era prevedibile era che il PD rinunciasse a spiegare agli italiani l'inganno referendario, e a contrastare nel contempo il progetto del governo con un'alternativa credibile, precisa e realistica. Alcuni dirigenti nazionali ci dicono che la questione era "troppo difficile da spiegare", e che comunque "ormai era troppo tardi". Io non credo. Sarebbe bastato spiegare agli italiani che esistono eccellenti gestioni pubbliche e pessime gestioni private, e viceversa; piuttosto che sposare ideologicamente l'una o l'altra, occorre garantire che a svolgere il servizio sia il gestore migliore, in un quadro di contendibilità e di forte regolazione pubblica. Sarebbe bastato spiegare che un servizio pubblico non vuol dire servizio gratuito; obbligare i gestori a lavorare in perdita non fa altro che allontanare i migliori e scaricare sulle finanze pubbliche gli oneri di questa sciagurata scelta. Sarebbe bastato spiegare che l'Italia che vogliamo è quella in cui non basta urlare lo slogan più demagogico per risolvere i problemi della gente. Anche questa volta, il Pd ha rinunciato a parlare al cuore e alla testa degli italiani con la propria voce, preferendo accodarsi a voci altrui. Solo che queste voci, oltre ad essere terribilmente sbagliate, stavolta prendono anche gli italiani per i fondelli.
Il grande bluff dei referendum sull'acqua - qdR magazine (http://www.qdrmagazine.it/2011/4/26/11_marattin.aspx)

medisco
01-06-11, 16:11
Se la gestione va in mano a dei privati nulla vieta a questi di alzare le tariffe anche del 1000%. Il bene non diventerebbe, in questo caso, fruibile da tutti.
Il problema pincipale non è pubblico o non pubblico, ma profitto o non profitto. Se entrano aziende private la strada che si percorrerà sarà quella del profitto. A me non piace, specialmente con l'acqua...

Aldino
01-06-11, 16:15
Se la gestione va in mano a dei privati nulla vieta a questi di alzare le tariffe anche del 1000%. Il bene non diventerebbe, in questo caso, fruibile da tutti.
Il problema pincipale non è pubblico o non pubblico, ma profitto o non profitto. Se entrano aziende private la strada che si percorrerà sarà quella del profitto. A me non piace, specialmente con l'acqua...

Acqua pubblica, c'è ben poco da dire e da fare....

AMMINISTRATORI SERI E COMPETENTI O VIA A PEDATE...

Se finisce in mano ai privati non se ne esce più... tribunali lenti, burocrazia ecc.. caste che si coprono tra loro...

IL PUBBLICO ANCORA UN MINIMO E' CONTROLLABILE... SE LO VOGLIAMO..

RICORDATE I SIGNORI DELL ACQUILA?

GIA' CI SARANNO PERSONAGGI CON LA BAVA ALLA BOCCA PER FARE AFFARI...

S&S
01-06-11, 16:16
Ho capito. C'é molta gente che non vede l'ora di pagare un litro d'acqua più di un litro di benzina.

Amalie
01-06-11, 16:21
Se la gestione va in mano a dei privati nulla vieta a questi di alzare le tariffe anche del 1000%. Il bene non diventerebbe, in questo caso, fruibile da tutti.
Il problema pincipale non è pubblico o non pubblico, ma profitto o non profitto. Se entrano aziende private la strada che si percorrerà sarà quella del profitto. A me non piace, specialmente con l'acqua...
di contro.. con il pubblico si corre il rischio di avere un pessimo servizio come succede da molte parti ... :| vedi il sud per esempio dove mancano le infrastrutture

Morfeo
01-06-11, 16:21
Ho capito. C'é molta gente che non vede l'ora di pagare un litro d'acqua più di un litro di benzina.

Guarda che è il comune che decide il prezzo delle basi d'asta, da quello si può andare solo al ribasso.

Amalie
01-06-11, 16:22
Ho capito. C'é molta gente che non vede l'ora di pagare un litro d'acqua più di un litro di benzina.
:postridicolo: io la pago già così ed il servizio non è certo corrispondente

Aldino
01-06-11, 16:23
di contro.. con il pubblico si corre il rischio di avere un pessimo servizio come succede da molte parti ... :| vedi il sud per esempio dove mancano le infrastrutture

SI PUO' RIMEDIARE CON IL PUBBLICO SUBITO...


RIVOLTANDO LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI E REGIONALI..


Con i privati diventa più difficile...

S&S
01-06-11, 16:25
Guarda che è il comune che decide il prezzo delle basi d'asta, da quello si può andare solo al ribasso.

Il prezzo delle basi d'asta? Io parlo di tariffe al pubblico.

Airbus
01-06-11, 16:26
Il discorso non è pubblico sì pubblico no

in italia c'è il grandissimo errrore (e questo lo si fa soprattutto al nord)


"dato che lo stato non funziona, affidiamo ai privati"

il problema che se uno stato non funziona come quello italiano, non ha nemmeno la forza di fare da arbitro e di far rispettare le regole, quindi dare le cose in mano ai privati E' UN PEGGIORAMENTO NON UN MIGLIORAMENTO

ed è accaduto e sta accadendo in molti settori (vedi la sanità) il risultato???
servizi scadenti e prezzi allucinanti

ancora non avete capito che la priorità è la LEGALITA', per far rispettare le leggi e per distruggere il malcostume e la tendenza al crimine degli italiani a suon di decenni dietro le sbarre per chiunque sgarri di un cm, ma questo non lo vuole nessuno, nè i potenti nè il popolo

Amalie
01-06-11, 16:27
grazie ai Komunisti



In Emilia l’acqua è più cara
Ma Hera vuole ancora aumenti
Ogni famiglia spende almeno 319 euro ogni anno. Ma su Bologna la multiutilty che gestisce anche il gas ha annunciato un ulteriore ritocco delle tariffe del 10 per cento
http://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/themes/ilfatto/thumb/295x0/wp-content/uploads/2011/03/acqua_rubinetto_fontana3.jpg
Ha sempre lo stesso sapore, ma è anche molto più salata: l’acqua in Emilia-Romagna è tra le più care di tutto lo stivale. Lo denuncia uno studio di Cittadinanzattiva riferito al 2010: in regione una famiglia di tre persone spende mediamente 319 euro all’anno per il servizio idrico integrato, su una spesa media nazionale di 270 euro. Di più, solo Toscana (369 euro) e Umbria (339). A pagare di più le spese è Ferrara, con 370 euro annui, mentre a Piacenza la bolletta è la più dolce dell’Emilia-Romagna (257 euro). Cifre alte anche se in percentuale gli incrementi tariffari sono rimasti nel 2010 sotto la media nazionale (le bollette in regione sono cresciute del 4,9% contro il 6,7% di media nazionale, con Bologna seconda città in regione quanto a convenienza).

Forse un po’ cara, ma senza dubbio preziosa, l’acqua, come ricorda la ricorrenza della giornata mondiale dell’acqua, fissata dalle Nazioni unite per il 22 marzo sin dal 1992. Per Hera, la multiutility emiliano-romagnola, questa è un’occasione per presidiare le piazze più importanti, promuovere l’acqua di rubinetto e far conoscere i propri investimenti nel settore oltre che un progetto di solidarietà per il Sudan. Per altri, il 22 marzo è un momento importante per promuovere il sì al prossimo referendum e per ribadire un no agli aumenti delle tariffe.

Mentre infatti per il 2010 il dossier di Cittadinanzattiva sembra aver promosso in corner la costosa Emilia-Romagna per aver almeno diminuito in percentuale gli incrementi tariffari, le vicende più recenti disegnano un futuro meno promettente. La multiutility Hera ha infatti chiesto di recente un rincaro del 10% della tariffa dell’acqua a Bologna, scatenando la reazione anzitutto del comitato “Due sì per l’acqua bene comune”, che oggi pomeriggio farà volantinaggio in via San Felice 25 davanti all’Ato5 a partire dalle ore 14. L’assenza del Comune all’assemblea dei sindaci di Ato ha fatto slittare in un primo momento l’approvazione degli aumenti delle tariffe dell’acqua, e il comitato il cui referente è Andrea Caselli (Cgil) chiede, in vista del referendum, un provvedimento di legge immediato che posticipi le scadenze previste dalla legge Ronchi.
In Emilia l’acqua è più cara Ma Hera vuole ancora aumenti | Francesca De Benedetti | Il Fatto Quotidiano (http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/22/in-emilia-lacqua-e-piu-cara-ma-hera-vuole-ancora-aumenti/99231/)

medisco
01-06-11, 16:27
di contro.. con il pubblico si corre il rischio di avere un pessimo servizio come succede da molte parti ... :| vedi il sud per esempio dove mancano le infrastrutture

Al sud significherebbe dare l'acqua "legalmente" in mano alla mafia...

Aldino
01-06-11, 16:29
Al sud significherebbe dare l'acqua "legalmente" in mano alla mafia...

poco ma sicuro...

il bisinissi diventerà l acqua...

INTOLLERABILE.

Amalie
01-06-11, 16:30
SI PUO' RIMEDIARE CON IL PUBBLICO SUBITO...


RIVOLTANDO LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI E REGIONALI..


Con i privati diventa più difficile...
:postridicolo:ma cosa vuoi rivoltare in emilia romagna :crepapelle: e questo è un altro problema del pubblico

Amalie
01-06-11, 16:31
Al sud significherebbe dare l'acqua "legalmente" in mano alla mafia...
mi sa che non c'è una ricetta perfetta :giagia:

Amalie
01-06-11, 16:33
SI PUO' RIMEDIARE CON IL PUBBLICO SUBITO...


RIVOLTANDO LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI E REGIONALI..


Con i privati diventa più difficile...

forse è piou' facile detronizzare un privato che un pubblico :giagia:

medisco
01-06-11, 16:34
Bisognerebe responsabilizzare, magari con punizioni dure. Purtroppo non è semplice, ma la via della privatizzazione, almeno secondo me, è la peggiore che si può seguire. Vogliamo fare come gli USA che se non c'hai i soldi ti lasciano morire fuori l'ospedale?

Morfeo
01-06-11, 16:38
Il prezzo delle basi d'asta? Io parlo di tariffe al pubblico.

Non mi risulta che le aste pubbliche non possano essere fatte su quelle.

dario85
01-06-11, 16:39
forse è piou' facile detronizzare un privato che un pubblico :giagia:


assolutamente no, se il pubblico è gestito male puoi cambiare gli amministratori, ma se è il privato a fare male è molto più difficile togliergli la gestione, vanno fatte cause milionarie che impiegano tempo e soldi pubblici...

Aldino
01-06-11, 16:44
assolutamente no, se il pubblico è gestito male puoi cambiare gli amministratori, ma se è il privato a fare male è molto più difficile togliergli la gestione, vanno fatte cause milionarie che impiegano tempo e soldi pubblici...

Esatto....

:giagia:


il pubblico se la cittadinanza è partecipativa è costretto a lavorare bene...

COME PER IL FEDERALISMO LEGHISTA...

TUTTI CHE VOLETE IL FEDERALISMO PER RESPONSABILIZZARE IL PUBBLICO NO?

LO STESSO SI FACCIA PER L ACQUA...

Amalie
01-06-11, 16:44
assolutamente no, se il pubblico è gestito male puoi cambiare gli amministratori, ma se è il privato a fare male è molto più difficile togliergli la gestione, vanno fatte cause milionarie che impiegano tempo e soldi pubblici...
:postridicolo: certo... aspettando le nuove elezioni ... con il rischio che restino! guarda a napoli quanto hanno impiegato per cambiare amministrazione.. facevano prima a fare una causa milionaria ad un privato

Amalie
01-06-11, 16:46
Esatto....

:giagia:


il pubblico se la cittadinanza è partecipativa è costretto a lavorare bene...

COME PER IL FEDERALISMO LEGHISTA...

TUTTI CHE VOLETE IL FEDERALISMO PER RESPONSABILIZZARE IL PUBBLICO NO?

LO STESSO SI FACCIA PER L ACQUA...
:postridicolo: come a Napoli

il federalismo non significa che la gestione della cosa pubblica non possa essere assegnata a dei privati!

zlais
01-06-11, 16:46
:postridicolo: certo... aspettando le nuove elezioni ... con il rischio che restino!

se il privato viene gestito male è ancora più difficile. c'è un contratto di concessione con una durata, che non puoi interrompere.

e non è detto che non gli venga rinnovato, dagli stessi politici di cui non ti fidi...

quindi c'è un problema doppio rispetto alla gestione pubblica.

Aldino
01-06-11, 16:46
:postridicolo: certo... aspettando le nuove elezioni ... con il rischio che restino! guarda a napoli quanto hanno impiegato per cambiare amministrazione.. facevano prima a fare una causa milionaria ad un privato

Eh no.... popolo sovrano se la gente s' incazza in massa, manda via gli amministratori


POTERE AL POPOLO :sofico:

medisco
01-06-11, 16:46
:postridicolo: certo... aspettando le nuove elezioni ... con il rischio che restino! guarda a napoli quanto hanno impiegato per cambiare amministrazione.. facevano prima a fare una causa milionaria ad un privato

Hai comunque un referente. Col privato vai a protestare in lussemburgo?

Martyinthesky
01-06-11, 16:52
Che discorso della cavolo, Aldo, scusami. :|
Come se l'acqua fosse tutta uguale! Potabile vuol dire che si può bere e basta.
Di tipi di acqua ce ne sono svariati e non tutti sono uguali!

Per farti un esempio pratico, quando avevo 8 anni presi un virus raccapricciante che mi faceva rimettere tutto quello che ingerivo. Non solo non riuscivo a trattenere l'acqua di rubinetto, ma nemmeno quella di determinati marchi... L'unica era quella consigliata per fare il latte artificiale ai bambini piccoli, che adesso non ricordo come si chiama.

Sicuramente prendere l'acqua in bottiglia è un lusso e una scelta, ma c'è chi magari decide o può rinunciare ad altro e con gli stessi 100/200 euro comprarsi anche la minerale (ad esempio la carne costa molto, io che sono vegetariana non posso permettermi di prendere una cassa di Fiuggi al posto di spendere dieci euro in fettine di manzo perchè altrimenti sono incoerente?).

C'è l'acqua più indicata per chi ha i calcoli, quella per chi soffre di scarsità di sali minerali, quella più adatta alla digestione.

Quella del rubinetto è solo potabile, fine.

Aldino
01-06-11, 16:55
Che discorso della cavolo, Aldo, scusami. :|
Come se l'acqua fosse tutta uguale! Potabile vuol dire che si può bere e basta.
Di tipi di acqua ce ne sono svariati e non tutti sono uguali!

Per farti un esempio pratico, quando avevo 8 anni presi un virus raccapricciante che mi faceva rimettere tutto quello che ingerivo. Non solo non riuscivo a trattenere l'acqua di rubinetto, ma nemmeno quella di determinati marchi... L'unica era quella consigliata per fare il latte artificiale ai bambini piccoli, che adesso non ricordo come si chiama.

Sicuramente prendere l'acqua in bottiglia è un lusso e una scelta, ma c'è chi magari decide o può rinunciare ad altro e con gli stessi 100/200 euro comprarsi anche la minerale (ad esempio la carne costa molto, io che sono vegetariana non posso permettermi di prendere una cassa di Fiuggi al posto di spendere dieci euro in fettine di manzo perchè altrimenti sono incoerente?).

C'è l'acqua più indicata per chi ha i calcoli, quella per chi soffre di scarsità di sali minerali, quella più adatta alla digestione.

Quella del rubinetto è solo potabile, fine.

cHE COSA AVRESTI NEGATO Con questo referendum?

dario85
01-06-11, 16:55
:postridicolo: certo... aspettando le nuove elezioni ... con il rischio che restino! guarda a napoli quanto hanno impiegato per cambiare amministrazione.. facevano prima a fare una causa milionaria ad un privato


come hanno già detto in precedenza, il problema è in italia la legalità, l'assenza di buona amministrazione, il magna magna continuo di soldi pubblici...fino ad allora la scelta tra pubblico e privato sarà una finta scelta, perchè dobbiamo scegliere tra pessima amministrazione pubblica e amministrazione privata affarista assegnata ad amici dei potenti con appalti farlocchi...è questo quello che vuoi?

siccome io non voglio questo, in attesa che vengano tempi migliori per la legalità nel nostro paese, lascerei la situazione in mani pubbliche, li si può sempre rimediare.

Martyinthesky
01-06-11, 16:57
cHE COSA AVRESTI NEGATO Con questo referendum?

Potresti gentilmente riformulare lo domanda?:conf:

Amalie
01-06-11, 16:57
Hai comunque un referente. Col privato vai a protestare in lussemburgo?
guarda che cmq la legge Ronchi prevede una semiprivatizzazione con sempre una partefcipazione pubblica di maggioranza.... se non sbaglio!

medisco
01-06-11, 16:59
Potresti gentilmente riformulare lo domanda?:conf:

Probabilmente pensa che tu sia per il no. Su quello che hai detto ti do ragione, ma parliamo di casi limitati. La maggior parte pensa che l'acqua in bottiglia sia più pulita di quella del rubinetto quando in realtà è il contrario...

Aldino
01-06-11, 17:00
come hanno già detto in precedenza, il problema è in italia la legalità, l'assenza di buona amministrazione, il magna magna continuo di soldi pubblici...fino ad allora la scelta tra pubblico e privato sarà una finta scelta, perchè dobbiamo scegliere tra pessima amministrazione pubblica e amministrazione privata affarista assegnata ad amici dei potenti con appalti farlocchi...è questo quello che vuoi?

siccome io non voglio questo, in attesa che vengano tempi migliori per la legalità nel nostro paese, lascerei la situazione in mani pubbliche, li si può sempre rimediare.

:giagia:

medisco
01-06-11, 17:00
guarda che cmq la legge Ronchi prevede una semiprivatizzazione con sempre una partefcipazione pubblica di maggioranza.... se non sbaglio!

I piccoli passi mi spaventano più di una botta e via. E' il modo per arrivare ad un determinato progetto senza fartene nemmeno rendere conto...

Aldino
01-06-11, 17:00
Potresti gentilmente riformulare lo domanda?:conf:

Che problematiche incontreresti se vincesse il si...

Morfeo
01-06-11, 17:02
guarda che cmq la legge Ronchi prevede una semiprivatizzazione con sempre una partefcipazione pubblica di maggioranza.... se non sbaglio!

Appunto fissa il tetto del 40%, e poi premete la delega in particolari condizioni (in realtà talmente flebili che potrebbero rientrarci tutti i comuni d'Italia) a discrezione dei comuni.

Amalie
01-06-11, 17:02
Probabilmente pensa che tu sia per il no. Su quello che hai detto ti do ragione, ma parliamo di casi limitati. La maggior parte pensa che l'acqua in bottiglia sia più pulita di quella del rubinetto quando in realtà è il contrario...
la nostra è calcare allo stato puro e che sia piu' buona da bere di quella in bottiglia ne dubito fortemente.... :giagia:


Nessuna legge, in Italia, ha privatizzato l’acqua e nessun Governo o Partito politico intende proporre una misura di questo tipo. Le attuali norme prevedono che, ferma restando la proprietà pubblica dell’acqua e delle reti che la portano dalla fonte al rubinetto, la gestione dei servizi sia gestita in un quadro di libero mercato. Le tariffe, secondo la legge, sono stabilite dagli enti locali, secondo leggi regionali che si ispirano alla normativa nazionale, come recentemente ribadito dalla Corte Costituzionale. I referendum hanno l’obiettivo di riportare la gestione del servizio idrico in mano ad enti e carrozzoni pubblici scaricando i costi di questo servizio sulla fiscalità generale. Questo significherebbe che l’incasso delle bollette non coprirà tutti i costi del servizio che dovranno essere coperti con una apposita tassa oppure chiuderanno in perdita, cosa che renderà i nostri acquedotti ancora più colabrodo di quanto non siano oggi.

Martyinthesky
01-06-11, 17:04
Probabilmente pensa che tu sia per il no. Su quello che hai detto ti do ragione, ma parliamo di casi limitati. La maggior parte pensa che l'acqua in bottiglia sia più pulita di quella del rubinetto quando in realtà è il contrario...

In realtà io sono per si. Solamente trovo assurdo andare a sindacare su cosa beve la persona che lo vota.
Io preferisco bere l'acqua in bottiglia per le sue proprietà oltre al fatto che la mia, come quella di Amalie a quanto leggo nell'altro topic sulla questione, spesso e volentieri ha un cattivo sapore.

Credo che l'acqua vada gestita pubblicamente, ma non per questo tutti devono essere obbligati a berla.

Aldino
01-06-11, 17:05
In realtà io sono per si. Solamente trovo assurdo andare a sindacare su cosa beve la persona che lo vota.
Io preferisco bere l'acqua in bottiglia per le sue proprietà oltre al fatto che la mia, come quella di Amalie a quanto leggo nell'altro topic sulla questione, spesso e volentieri ha un cattivo sapore.

Credo che l'acqua vada gestita pubblicamente, ma non per questo tutti devono essere obbligati a berla.

E chi ti obbliga... l acqua minerale si continuerà a vendere

Aldino
01-06-11, 17:06
la nostra è calcare allo stato puro e che sia piu' buona da bere di quella in bottiglia ne dubito fortemente.... :giagia:

io la faccio analizzare... per conto mio... ed è perfetta...

Martyinthesky
01-06-11, 17:10
E chi ti obbliga... l acqua minerale si continuerà a vendere
Caiser, ho letto il tuo nick e invece era Airbus ad avere aperto il topic. :D
Pardon.

Amalie
01-06-11, 17:11
Nessuna legge, in Italia, ha privatizzato l’acqua e nessun Governo o Partito politico intende proporre una misura di questo tipo. Le attuali norme prevedono che, ferma restando la proprietà pubblica dell’acqua e delle reti che la portano dalla fonte al rubinetto, la gestione dei servizi sia gestita in un quadro di libero mercato. Le tariffe, secondo la legge, sono stabilite dagli enti locali, secondo leggi regionali che si ispirano alla normativa nazionale, come recentemente ribadito dalla Corte Costituzionale. I referendum hanno l’obiettivo di riportare la gestione del servizio idrico in mano ad enti e carrozzoni pubblici scaricando i costi di questo servizio sulla fiscalità generale. Questo significherebbe che l’incasso delle bollette non coprirà tutti i costi del servizio che dovranno essere coperti con una apposita tassa oppure chiuderanno in perdita, cosa che renderà i nostri acquedotti ancora più colabrodo di quanto non siano oggi.
:|

medisco
01-06-11, 17:14
la nostra è calcare allo stato puro e che sia piu' buona da bere di quella in bottiglia ne dubito fortemente.... :giagia:

Basterebbe vedere come vengono stipate le bottiglie e a che temperatura vengono tenute. I batteri fanno i festini...

blobb
01-06-11, 17:33
la nostra è calcare allo stato puro e che sia piu' buona da bere di quella in bottiglia ne dubito fortemente.... :giagia:

veramente sono le acque imbottigliate ad avere più sali minerali.....

Aldino
01-06-11, 17:35
:|

Come per il federalismo è la stessa cosa....

se sbagliano pagano le amministrazioni...

con il privato invece magari gli devi pagare i danni perchè gli togli l appalto...

Amalie
01-06-11, 17:35
Basterebbe vedere come vengono stipate le bottiglie e a che temperatura vengono tenute. I batteri fanno i festini...
infatti non compro mai quelle in offerta :D

Amalie
01-06-11, 17:45
veramente sono le acque imbottigliate ad avere più sali minerali.....
anche .... ma è il quantitativo dei sali minerali diversi che alle volte puo' far male! non so nel caso del calcare ! c'è chi dice che fa ma le e chi invece no... come per tutte le sostanze.. io preferisco cmq un'acqua piu' leggera :D

Grifo
01-06-11, 17:47
Il prezzo delle basi d'asta? Io parlo di tariffe al pubblico.

Le tariffe dell'acqua pubblica comprendono captazione, gestione, manutenzione e depurazione, cioè l'acqua è venduta "al costo", senza profitto.

E' Camillo Cavour che volle così quando dichiarò tutta l'acqua del neonato Regno di proprietà pubblica. Senza di questo non sarebbe stato possibile ne la crescita dell'agricoltura ne la nascente industrializzazione.

http://www.improntalaquila.org/wp-content/uploads/2010/12/cavour.gif

Grifo
01-06-11, 18:07
ma non ne trovi uno di cittadino a favore: nei comuni in cui è stata "privatizzata" (grifo ha spiegato bene in realtà di cosa si tratta, ma semplifichiamo) le bollette sono aslite vertiginosamente.

non è questione di colore politico, sono solo alcuni esaltati QUI (nel forum) che pensano che sia ancora un voto su berlusconi, ma sicuramente è perchè da loro la gestione è ancora del tutto pubblica... quando si troveranno le bollette fatte dalle società private poi vorrò vederli :sofico:

per il resto

http://img.over-blog.com/300x233/3/40/74/96/forza-nuova-acqua.jpg

http://www.lameziattiva.it/wp-content/uploads/2011/05/acqua-la-destra-212x300.jpg

http://www.sellombardia.it/public/sel-acqua.jpg

http://pdcapriate.ilcannocchiale.it/mediamanager/sys.user/68717/acqua_pd_bergamo.jpg

gli unici che non hanno il coraggio di dire la loro sono lega (che pure è contraria) e pdl (niente di cui stupirsi.. partito di plastica)


Il manifesto più bello è quello di Casa Pound

http://img177.imageshack.us/img177/4652/acquapiccolo.jpg

bossanova
01-06-11, 18:16
leghista io?????


ahahahha

io non pago proprio nulla perchè non vivo nel paese delle banane fortunatamente

e di certo non spendo parte dello stipendio per l'acqua in bottiglia, perchè non mi piace pagare due volte le cose

ma in italia è tipico: si paga il 43% di tasse per avere il sistema sanitario poi se vuoi una visita a meno che non vuoi aspettare 5 mesi (a milano dove dicono che sia la sanità migliore d'italia, immagina nella peggiore) devi pagare 150 euro privatamente allo specialista, altra cosa a cui il popolo che si crede il più furbo del mondo non pensa mai



direi che è l'esatto opposto dell'essere furbi pagare due volte per la stessa cosa

non ci avevo pensato perchè uso la caraffa con i filtri,ma la tua è una perfetta assurda verità.
Colleghi interinali a 1000euro al mese che si comprano tutto con i rincari dei distributori..comprese le bottigliette d'acqua..
NON FANNO LA DIFFERENZIATA..ma si preoccupano della benza che sale di 5 cent. e vengono a lavoro in auto da 2-3-4 km..

puoi sensibilizzarli dell'inquinamento..sugli inceneritori..sulle biomasse..sull'energia..

il problema è sempre la benza..

non avrei creduto a tanta idiozia se non vivendola giorno per giorno..

novis
01-06-11, 20:43
Mi spiegate una cosa: solo un popolo di idioti come quello italiano può rompere il cazzo con un referendum contro l'acqua privatizzata quando la gente OGNI GIORNO usa l'acqua privata comprando milioni e milioni di bottiglie d'acqua minerale spendendo una quantità di soldi pazzesca........


un popolo che spende così tanto per l'acqua privata VUOLE LA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA



e invece no, e rompono pure il cazzo col referendum

Per una volta ti quoto ...essere contro la privatizzazione (giusta) dell'acqua, per il popolo che consuma la maggior quantità di acqua minerale in bottiglia al mondo, è particolarmente da idioti :D

markk
01-06-11, 21:21
però se molti italiani, ma non tutti, non si fidano di bere l'acqua degli acquedotti, e se per questo comprano l'acqua minerale per berla, non si capisce perché per questo motivo dovrebbero essere favorevoli a privatizzare e pagare di più l'acqua degli acquedotti che viene utilizzata per tutti gli altri scopi domestici.
A questo aggiungo che in moltissimi e moltissimi casi l'acqua distribuita dagli acquedotti è ottima, è distribuita bene e senza sprechi ed in modo economico, e non necessita grandi municipalizzate inefficienti piene di amministratori politici strapagati, che tra l'altro si trasferirebbero senz'altro armi e bagagli dal pubblico al privato, comprese le perdite che da private poi diventebbero pubbliche, come già verificatosi in altri settori economici e a tutte le latitudini.

medisco
01-06-11, 21:40
Per una volta ti quoto ...essere contro la privatizzazione (giusta) dell'acqua, per il popolo che consuma la maggior quantità di acqua minerale in bottiglia al mondo, è particolarmente da idioti :D

Per lavarvi usate la ferrarelle o l'acqua panna?

novis
01-06-11, 21:50
Per lavarvi usate la ferrarelle o l'acqua panna?

No, ma non penso proprio che privati che gestissero l'acqua che sgorga dal rubinetto ce la farebbero pagare come l'acqua Panna :D

markk
01-06-11, 22:10
No, ma non penso proprio che privati che gestissero l'acqua che sgorga dal rubinetto ce la farebbero pagare come l'acqua Panna :D

sicuramente ve la farebbero pagare di più di quello che la pagate adesso, con un livello del servizio uguale o peggiore.

zlais
01-06-11, 22:26
No, ma non penso proprio che privati che gestissero l'acqua che sgorga dal rubinetto ce la farebbero pagare come l'acqua Panna :D
http://www.tusciaweb.eu/2011/05/acqua-bolletta-piu-cara-dell80/

a viterbo il prezzo è quasi raddoppiato..

S&S
01-06-11, 22:30
http://www.tusciaweb.eu/2011/05/acqua-bolletta-piu-cara-dell80/

a viterbo il prezzo è quasi raddoppiato..

Questo ed altri precedenti dovrebbero convincere gli indecisi a votare SI.

Amalie
01-06-11, 23:10
Questo ed altri precedenti dovrebbero convincere gli indecisi a votare SI.
direi che il precedente vale un cippa se non si puo' veriifcare il livello di servizio rispetto a prima

zlais
01-06-11, 23:22
direi che il precedente vale un cippa se non si puo' veriifcare il livello di servizio rispetto a prima

beh no scusa il doppio è irragionevole, che acqua vuoi che ti diano? con profumo di gelsomini? :D

medisco
01-06-11, 23:51
direi che il precedente vale un cippa se non si puo' veriifcare il livello di servizio rispetto a prima

Quale servizio ci potrebbe essere da far costare l'acqua il doppio? Ti mandano uno a lavarti le spalle?

medisco
01-06-11, 23:53
Tra l'altro nell'articolo


In aggiunta a questo, l’acqua non viene nemmeno depurata dall’arsenico, molto presente nella zona del viterbese, cosicché i cittadini sono comunque costretti a sborsare ulteriori somme per l’acquisto di acqua minerale per uso alimentare.

Stesso servizio, tariffe doppie. E' il profitto...

Amalie
01-06-11, 23:57
Quale servizio ci potrebbe essere da far costare l'acqua il doppio? Ti mandano uno a lavarti le spalle?

a parte che l'aumento è dell 53% e non 80%...


Stangata sulla bolletta idrica


IndagineSecondo Cittadinanzattiva a Viterbo aumento record del 53,4% E la Talete aspetta ancora i 3 milioni della Regione per evitare la paralisi



(http://www.iltempo.it/lazio_nord/)




Azzurra Martini VITERBO È acqua «salata» quella che scorre dai rubinetti di casa nostra. Non certo per il sapore, quanto per l'aumento di costo registrato dal 2008 ad oggi: +53,4%, che assegna a Viterbo il poco invidiabile record nazionale dei rincari. Se all'aumento della bolletta si aggiungono, poi, l'arsenico registrato nella provincia viterbese, che ha reso l'acqua non più potabile in molti comuni, e l'imponente problema deficitario della Talete, gestore del servizio, si può dire che, da questo punto di vista, Viterbo non naviga certo in buone acque. Bollette che salgono e soddisfazione del cliente che scende. La tendenza, in verità, è stata registrata su tutto il territorio nazionale alla vigilia della Giornata Mondiale dell'acqua dall'Osservatorio Prezzi e Tariffe di «Cittadinanzattiva», che oltre ai costi ha rilevato anche la qualità del servizio idrico. La fiducia dei consumatori per il rubinetto di casa è in calo, specie dopo le decisioni della Commissione Europea che l'ha resa inutilizzabile ai fini potabili per oltre un milione di italiani. Dal 2000 al 2010 l'aumento del costo dell'acqua su scala nazionale passa addirittura al 64,4%. Una famiglia tipo di tre persone che consuma 192 metri cubi di acqua, sostiene una spesa media di 270 euro. A Viterbo il costo dell'acqua è di 0,247 euro a metro cubo (tariffa agevolata), 0,477 (tariffa base), 0,715 (1° fascia di eccedenza), 0,954 (2° fascia di eccedenza). Considerando le questioni locali, il quadro è fosco. Nonostante l'aumento del 53,4% dal 2008 ad oggi denunciato dall'Osservatorio, l'assorbimento del Siit e lo scioglimento delle altre società idriche, la Talete versa ancora in un mare di guai finanziari. Proprio ieri la consulta d'ambito dell'Ato Lazio Nord ha discusso la proposta di budget 2011 della Talete, in vista di strategie finalizzate al «salvataggio e al rilancio della società quale soggetto gestore delle risorse idriche nei 60 comuni della Tuscia» dichiara il presidente della società Marco Fedele. A tal fine la Talete chiede alla Regione in virtù «degli accordi presi, l'erogazione del finanziamento di tre milioni di euro previsto per il 2010». «Nonostante i ripetuti solleciti – afferma l'assessore provinciale all'Ambiente, Paolo Equitani - non abbiamo ancora risposte dalla Regione. Solo quando avremo quei soldi potremo discutere del rilancio della Talete».
l territorio provinciale di Viterbo ha deciso di procedere ad un affidamento “in house” attribuendo a TALETE S.p.A., società interamente pubblica partecipata da Enti Locali (Comuni e Provincia), la gestione dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue.la società in questione che gestisce l'acqua a viterbo NON E' PRIVATA!!! e mi pare di capire che non ha neppure una piccola percentuale di capitale PRIVATO!!

medisco
02-06-11, 00:09
Queste società sono il primo passo fatto verso la privatizzazione. Sono società estrne al pubblico (si possono anche chiamare private) con partecipazione pubblica, nel senso che le quote sono detenute da comuni o enti vari. Ma la gestione è tipica delle società private.

Amalie
02-06-11, 00:16
Queste società sono il primo passo fatto verso la privatizzazione. Sono società estrne al pubblico (si possono anche chiamare private) con partecipazione pubblica, nel senso che le quote sono detenute da comuni o enti vari. Ma la gestione è tipica delle società private.
ma privatizzazione vuol dire anche concorrenza e la concorrenza porta invevitabilmente ad un abbasssamento delle tariffa... vedi la telefonia per esempio.. energia....
quindi l'ideale forse sarebbe la privatizzazione totale...

nel caso di viterbo le quote societarie sono solo di enti pubblici, se non ho capito male!! qui in ER Hera la spa è compartecipata dagli enti pubblici per la maggioranza se non erro e l'acqua è cmq carissima!
forse il problema è proprio la compartecipazione degli enti che non vogliono perdere i loro privilegi in soldini!

medisco
02-06-11, 00:19
Proprio la telefonia ti dovrebbe far capire che la realtà è diversa. Abbiamo il peggior servizio internet d'europa e i prezzi più alti.

E con l'acqua ci sarà la gestione privata, ma mica ci saranno tre/quattro aziende con tre/quattro acquedotti che ti possono portare l'acqua a casa?

zlais
02-06-11, 00:20
ma privatizzazione vuol dire anche concorrenza e la concorrenza porta invevitabilmente ad un abbasssamento delle tariffa... vedi la telefonia per esempio.. energia....
quindi l'ideale forse sarebbe la privatizzazione totale...

nel caso di viterbo le quote societarie sono solo di enti pubblici, se non ho capito male!! qui in ER Hera la spa è compartecipata dagli enti pubblici per la maggioranza se non erro e l'acqua è cmq carissima!
forse il problema è proprio la compartecipazione degli enti che non vogliono perdere i loro privilegi in soldini!

no, perchè è un monopolio naturale, non è possibile la concorrenza, dato che solo una società può distribuire l'acqua.

Amalie
02-06-11, 00:21
L’acqua del rubinetto costa sempre di più. La Toscana la regione più cara, Milano città col servizio più economico

21 marzo 2011 0 commenti (http://magazine.quotidiano.net/ecquo/ecquo/2011/03/21/lacqua-del-rubinetto-costa-sempre-di-piu-la-toscana-la-regione-piu-cara-milano-citta-col-servizio-piu-economico/#comments)
http://magazine.quotidiano.net/ecquo/files/2011/03/fontana-acqua-200x150.jpgL’acqua del rubinetto costa sempre di più: segna +6,7%, con aumenti che superano il 30% a Palermo, Treviso e Viterbo. La Toscana la regione più cara, Milano la città dove il servizio costa meno. In un anno una famiglia sostiene in media una spesa di 270 euro per il servizio idrico integrato. Mentre gli italiani sono poco informati in tema di potabilità e deroghe, scettici sui controlli, e pronti a spendere 40 euro al mese per compare acqua minerale. E’ il quadro tracciato, alla vigilia della Giornata Mondiale dell`acqua, dall’indagine dell`Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva, sui costi e qualità del servizio idrico. Mentre aumenta la bolletta per l`acqua del rubinetto, diminuisce il livello di soddisfazione e la fiducia da parte degli utenti, specie dopo le recenti decisioni della Commissione Europea che di fatto l`ha resa inutilizzabile ai fini potabili per oltre un milione di italiani. Al Sud, la popolazione che dichiara di non berla abitudinariamente supera il 60% (nel resto del Paese è al 54%), soprattutto a causa del cattivo sapore e di una crescente diffidenza sui controlli di qualità.
Rispetto al 2008, il costo dell`acqua – sottolinea il dossier – non fa che aumentare: +6,7% la media, con aumenti enormi a Viterbo (+53,4%, record nazionale), Treviso (+44,7%) Palermo (+34%) e in altre sette città, dove gli incrementi hanno superato il 20%: Venezia (+25,8%), Udine (+25,8%), Asti (+25,3%), Ragusa (+20,9%), Carrara (+20,7%), Massa (+20,7%) e (Parma +20,2%). Secondo dati Istat, da gennaio 2000 a dicembre 2010 l`aumento è stato del 64,4%. Così in un anno una famiglia tipo di tre persone, che consuma quindi 192 metri cubi di acqua, sostiene in media una spesa di 270 euro per il servizio idrico integrato (acquedotto, canone di fognatura, canone di depurazione, quota fissa o ex nolo contatori), secondo l`indagine di Cittadinanzattiva, realizzata in tutti i capoluoghi, relativamente all`anno 2009.
In particolare con otto tra le prime 10 città più care, la Toscana si conferma la regione con le tariffe mediamente più alte (369 euro). Costi più elevati della media nazionale anche in Umbria (339 euro), Emilia Romagna (319 euro), Marche e Puglia (312 euro), Sicilia (279 euro). Differenze marcate esistono anche all`interno di una stessa regione: ad esempio, nella stessa Toscana, tra Firenze, Pistoia e Prato (le città più care d`Italia con 421 euro) e Lucca intercorre una differenza di 185 euro.
Un servizio che costa caro ma gli utenti – secondo l’indagine -sanno poco o nulla di livelli di potabilità e deroghe, poco avvezzi a leggere la Carta dei servizi, sufficientemente soddisfatti del servizio così come viene loro erogato e quindi dei relativi costi. Anche se poi uno su due (54%) dichiara di non bere abitualmente acqua del rubinetto, preferendo la minerale, soprattutto a causa di cattivo sapore e scarsa fiducia nei controlli, soprattuto al Sud. Così la spesa media mensile di acqua minerale è di 40 euro a famiglia, 48 al Sud.
Antonio Gaudioso, vicesegretario generale di Cittadinanzattiva ricorda che sull’argomento sono attesi due quesiti referendari ,e punta il dito contro “l’escalation senza freni delle tariffe dell’acqua”, sottolineando: “Infatti, contrariamente alle promesse ventilate in favore della privatizzazione delle acque pubbliche, in tutti i casi si è assistito, dopo alcuni mesi dall`introduzione della gestione privata, ad un aumento dei prezzi e delle tariffe. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, con la figuraccia seguita al recente stop da parte dell’Unione Europea alle deroghe per i livelli di potabilità delle acque potabili in diverse zone del Paese”.
L’acqua del rubinetto costa sempre di più. La Toscana la regione più cara, Milano città col servizio più economico | Ecquo (http://magazine.quotidiano.net/ecquo/ecquo/2011/03/21/lacqua-del-rubinetto-costa-sempre-di-piu-la-toscana-la-regione-piu-cara-milano-citta-col-servizio-piu-economico/)


si parla sempre genericamente di gestione privata quando invece c'è sempre se non del tutto la compartecipazione degli ENTI!!!

giacomo
02-06-11, 00:36
Io applicherei la legge sacra de "funziona ? allora non toccare.".
Ovvero, dove non ci sono problemi di distribuzione con il pubblico o le municipalizzate, si tenga la situazione attuale. Dove ci sono problemi permanenti, allora si cerchino strade diverse.

Grifo
02-06-11, 00:45
direi che il precedente vale un cippa se non si puo' veriifcare il livello di servizio rispetto a prima

E' facilissimo verificarlo: è esattamente uguale a prima, tu apri il rubinetto ed esce l'acqua.

Ma attenzione, mi sembra che alcuni considerino la faccenda a livello strettamente personale, l'acqua di casa.

Per coltivare 100 ettari a mais (so il dato perchè ci stò lavorando) occorrono la bellezza di 600.000 tonnellate di acqua l'anno. Questa viene "emunta", sparsa sui campi, e in piccola parte evapora e in gran parte viene riassorbita dallo stesso terreno.
Prima della nazionalizzazione dell'acqua (Cavour) i proprietari in pratica determinavano la resa dell'agricoltura. Nel nostro caso sarebbe un'altra mazzata per il settore agricolo, perchè l'ATO non gestisce solo l'acqua dei rubinetti di casa, ma quelli di tutta la filiera (Industria, commercio, servizi, settore pubblico etc.)

Quella che il servizio privato è meglio di quello pubblico è solo uno slogan trito e ritrito a mezzo del quale i privati (e parliamo di multinazionali del settore) si appropriano via via dei beni pubblici.
Lo fanno "esclusivamente" per cavar soldi, e poichè l'acqua pubblica è fornita al costo è evidente che questi soldi dovranno uscire dalle nostre tasche.
Esattamente come succede dovunque i privati sono entrati nella gestione.

S&S
02-06-11, 00:47
E' facilissimo verificarlo: è esattamente uguale a prima, tu apri il rubinetto ed esce l'acqua.

Ma attenzione, mi sembra che alcuni considerino la faccenda a livello strettamente personale, l'acqua di casa.

Per coltivare 100 ettari a mais (so il dato perchè ci stò lavorando) occorrono la bellezza di 600.000 tonnellate di acqua l'anno. Questa viene "emunta", sparsa sui campi, e in piccola parte evapora e in gran parte viene riassorbita dallo stesso terreno.
Prima della nazionalizzazione dell'acqua (Cavour) i proprietari in pratica determinavano la resa dell'agricoltura. Nel nostro caso sarebbe un'altra mazzata per il settore agricolo, perchè l'ATO non gestisce solo l'acqua dei rubinetti di casa, ma quelli di tutta la filiera (Industria, commercio, servizi, settore pubblico etc.)

Quella che il servizio privato è meglio di quello pubblico è solo uno slogan trito e ritrito a mezzo del quale i privati (e parliamo di multinazionali del settore) si appropriano via via dei beni pubblici.
Lo fanno "esclusivamente" per cavar soldi, e poichè l'acqua pubblica è fornita al costo è evidente che questi soldi dovranno uscire dalle nostre tasche.
Esattamente come succede dovunque i privati sono entrati nella gestione.

In pratica pageremo di più non solo l'acqua ma anche gli ortaggi!

Grandioso! :incav:

bossanova
02-06-11, 00:48
ma privatizzazione vuol dire anche concorrenza e la concorrenza porta invevitabilmente ad un abbasssamento delle tariffa... vedi la telefonia per esempio.. energia....
quindi l'ideale forse sarebbe la privatizzazione totale...

nel caso di viterbo le quote societarie sono solo di enti pubblici, se non ho capito male!! qui in ER Hera la spa è compartecipata dagli enti pubblici per la maggioranza se non erro e l'acqua è cmq carissima!
forse il problema è proprio la compartecipazione degli enti che non vogliono perdere i loro privilegi in soldini!

ancora con questo miracolo della concorrenza..poi partono le bolle finanziarie..non cala la benza..gli incentivi..

ma guando capiremo che il capitalismo ragiona per il massimo profitto esternalizzando le perdite..
Piazza Affari apre tutti i giorni..è bene conoscerla.

medisco
02-06-11, 00:49
E' facilissimo verificarlo: è esattamente uguale a prima, tu apri il rubinetto ed esce l'acqua.

Ma attenzione, mi sembra che alcuni considerino la faccenda a livello strettamente personale, l'acqua di casa.

Per coltivare 100 ettari a mais (so il dato perchè ci stò lavorando) occorrono la bellezza di 600.000 tonnellate di acqua l'anno. Questa viene "emunta", sparsa sui campi, e in piccola parte evapora e in gran parte viene riassorbita dallo stesso terreno.
Prima della nazionalizzazione dell'acqua (Cavour) i proprietari in pratica determinavano la resa dell'agricoltura. Nel nostro caso sarebbe un'altra mazzata per il settore agricolo, perchè l'ATO non gestisce solo l'acqua dei rubinetti di casa, ma quelli di tutta la filiera (Industria, commercio, servizi, settore pubblico etc.)

Quella che il servizio privato è meglio di quello pubblico è solo uno slogan trito e ritrito a mezzo del quale i privati (e parliamo di multinazionali del settore) si appropriano via via dei beni pubblici.
Lo fanno "esclusivamente" per cavar soldi, e poichè l'acqua pubblica è fornita al costo è evidente che questi soldi dovranno uscire dalle nostre tasche.
Esattamente come succede dovunque i privati sono entrati nella gestione.

Ma in questo caso l'acqua agricola non arriva da pozzi? Mica è acqua potabile?

zlais
02-06-11, 00:52
Ma in questo caso l'acqua agricola non arriva da pozzi? Mica è acqua potabile?

a quanto so io i comuni si occupano degli approvvigionamenti idrici, stabilendo delle quote a chi è possessore di terreni agrigoli. almeno mio zio che ha un piccolo orto ogni anno lo vedo intento a verificare la sua quota...

se non basta uno cerca altri metodi da sè...

medisco
02-06-11, 00:56
Ma utilizzano acqua potabile?

markk
02-06-11, 00:59
Ma in questo caso l'acqua agricola non arriva da pozzi? Mica è acqua potabile?

dipende, ci sono i pozzi, che attingono alle falde dalle quali spesso attingono anche gli acquedotti dell'acqua potabile, ci sono i consorzi irrigui, che fanno lo stesso, ci sono gli acquedotti comunali che ripartiscono, o possono ripartire, la stessa acqua, proveniente dalle stesse sorgenti, sia per usi potabili e sanitari che per usi irrigui e industriali, ci sono poi le municipalizzate che fanno lo stesso servizio con le stesse modalità di cui sopra. L'acqua è acqua, viene prelevata spesso dalle stesse fonti e poi inviataalle diverse destinazion di utilizzo, potabile, sanitario, agricolo e industriale.

Contediculagna
02-06-11, 01:38
Queste società sono il primo passo fatto verso la privatizzazione. Sono società estrne al pubblico (si possono anche chiamare private) con partecipazione pubblica, nel senso che le quote sono detenute da comuni o enti vari. Ma la gestione è tipica delle società private.

Con la legge attuale, non c'è bisogno di gara pubblica e il sindaco decide come gestirla, senza trasparenza.

Grifo
02-06-11, 01:40
Ma in questo caso l'acqua agricola non arriva da pozzi? Mica è acqua potabile?

Ma tu il prelievo lo paghi lo stesso, adesso è irrisorio ma ad esempio a Latina dove è già privatizzato gli agricoltori li ha messi in ginocchio.

Grifo
02-06-11, 01:54
In pratica pageremo di più non solo l'acqua ma anche gli ortaggi!

Grandioso! :incav:

Beh, l'acqua era pubblica nell'antica Roma, è diventata privata col feudalesimo ed è ritornata pubblica con Cavour nel 1860.

L'acqua pubblica ha permesso di fornirla al costo ed è stata motore di sviluppo in agricoltura e nell'industria, ha permesso di fare le dighe e quindi di produrre elettricità a basso costo.

L'acqua pubblica è alla base dell'assetto del territorio dell'Impero Romano, e se ti fai un giro in rete vedrai che le opere idrauliche sono ancora sparse per tutto l'ex impero.
Questo assetto è giunto fino a noi praticamente intatto, basta guardare le foto aeree della centuriazione per verificarlo.
Qui invece ci riportano ai tempi di Pipino il Breve.


http://www.magicoveneto.it/storia/archeo/Centuria-01.jpg


http://martorano.files.wordpress.com/2008/03/centuriazione2.jpg

Il Pasquino
02-06-11, 01:59
Con la legge attuale, non c'è bisogno di gara pubblica e il sindaco decide come gestirla, senza trasparenza.
Sì ma il sindaco alle prossime elezioni lo posso cacciare e poi c'è tutta la giunta ed il consiglio dovrebbe controllare. Se entrano i privati chi li manda a casa?
Chi li controlla?

Abbiamo avuto per anni un'azienda privata che si occupava delle riscossioni e per cacciarla il comune ha dovuto aprire una vera battaglia legale anche se per anni non ha mai versato al comune un euro!

I privati devono rimanere fuori dai servizi pubblici perché questi sono servizi indispensabili gestiti in modo monopolistico. Darli in mano ai privati significa trasformali in spremiagrumi per il cittadino.

Quì siamo in Italia altrove il privato è così controllato nei servizi che se non rispetta il contratto non solo è costretto a lasciare la gestione ma viene costretto facilmente a risarcimenti miliardari.

Altro che mandare l'azienda in fallimento dopo aver incassato per anni i soldi ed esserseli mangiati! (cosa che è accaduto per l'azienda esattrice privata!)

Saluti

Il Pasquino
02-06-11, 02:06
Io applicherei la legge sacra de "funziona ? allora non toccare.".
Ovvero, dove non ci sono problemi di distribuzione con il pubblico o le municipalizzate, si tenga la situazione attuale. Dove ci sono problemi permanenti, allora si cerchino strade diverse.
...e lei è certo che acquedotti perfettamente funzionanti si trovino all'improvviso "con gravi carenze" e che quindi sia necessario l'intervento privato che porta soldi freschi nelle tasche di qualcuno?

Insomma con la corruzione così diffusa e scarsamente punita come può pretendere che questi criteri non seguano ragioni clientelari?

No! o tutto o niente.
Semmai una giunta comunale deve essere giudicata anche per questo, per la qualità dei servizi: Qualità e distribuzione dell'acqua, manutenzione delle strade, gestione della raccolta dei rifiuti, ecc.

Se non va bene, come dicono i leghisti li mandiamo a casa.

Perchè mettere in mezzo dei privati sui quali il cittadino non ha alcun potere?

Saluti

Il Pasquino
02-06-11, 02:27
a parte che l'aumento è dell 53% e non 80%...

la società in questione che gestisce l'acqua a viterbo NON E' PRIVATA!!! e mi pare di capire che non ha neppure una piccola percentuale di capitale PRIVATO!!
Ad Aprilia era PRIVATA ed anche lì i prezzi sono arrivati alle stelle. Queste esperienze non fanno altro che dimostrare l'ovvietà, che cioè il privato tende al massimo guadagno e questo si raggiunge solo o riducendo gli investimenti od aumentando le tariffe.
In ogni caso gli interessi del privato non coincidono con gli interessi del cittadino.

Per capirne qualcosa...

Report L'ACQUA ALLA GOLA (http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-321da0ad-22c1-4cf2-8063-7bd1db33d83f.html)

Saluti