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Visualizza Versione Completa : II seduta del Senato tema del federalismo



C@scista
11-06-11, 11:19
II Seduta del Senato


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Tema del federalismo

Fase di presentazione dei PDL e dichiarazione di voto

Questa fase si chiuderà martedi alle ore 11:00


senatore C@scista
vicePresidente del Senato.

C@scista
11-06-11, 11:37
Questa fase si chiuderà sabato 18 giugno alle ore 11:00


senatore C@scista
vicePresidente del Senato.

C@scista
11-06-11, 11:49
Regolamento del senato
presentazione dei disegni di legge
Dovrà essere riportato in calce il titolo del Tema trattato e il nome del suo relatore.
- Seguirà un testo di presentazione e annunciazione d' intenti che questa legge vuole perseguire.
- Successivamente dovrà figurare una seconda parte, divisa dalla prima , titolata in calce "Proposte", nella quale si dovranno elencare una o più proposte concrete per finalizzare e trasformare dalla teoria alla pratica l' annunciazione d' intenti della prima parte.
Titolo
Disegno di legge C@scista per l'abolizione della Galt n20 sui dipartimenti

Presentazione
il federalismo si basa sul principio dl trasfrimento delle competenze e dal cntro alla peiferia in modo da responsabilizzare i cittadini che vivono nei territori e non su un accentramento che sopprime con un tratto di penna entità vie e plurisecolari come i comuni in favore di entità artificiose ed ibride come i dipartimenti revisti dalla legge Galt in cui si fondono insieme regioni comuni e province dando luogo ad accentramento contrario al concetto base del federalismo

C@scista
11-06-11, 12:06
Titolo
Disegno di legge C@scista per l'abolizione della Galt n20 sui dipartimenti

Presentazione
il federalismo si basa sul principio dl trasfrimento delle competenze e dal cntro alla peiferia in modo da responsabilizzare i cittadini che vivono nei territori e non su un accentramento che sopprime con un tratto di penna entità vie e plurisecolari come i comuni in favore di entità artificiose ed ibride come i dipartimenti revisti dalla legge Galt in cui si fondono insieme regioni comuni e province dando luogo ad accentramento contrario al concetto base del federalismo

E' condivisibile l'idea di semplificare gli enti locali e di eliminare gli enti inutili e costosi come le provincie italiane ma le competenzedelle provincie semai vanno attribuite verso il basso cioè verso i comuni e non verso l'alto in favore di ibride megafusioni di rgioni provincie e comuni
Proposte
Tutto cio' premesso si abolisce integralmente la Legge John Galt n. 20 sotto riportata che verrà sostituita da una nuova legge sul federalismo
Legge GALT n.20 del Senato - Riorganizzazione dello Stato.





Principi Generali


La presente Legge vuole riorganizzare il territorio dello Stato in unità amministrative locali più funzionali che rispecchino maggiormente la struttura economico-sociale del territorio e che garantiscano un reale livello intermedio fra il cittadino e lo Stato centrale.



Art. 1

Con la presente legge sono soppresse tutte le regioni, le province ed i comuni . Sono altresì soppresse tutte le comunità montane, consorzi di bonifica e qualsiasi altro ente intermedio democratico o costituito da precedenti enti amministrativi.


Dei Dipartimenti


Art. 2

Sono costituiti, quali organi intermedi fra il Cittadino e lo Stato Centrale, i Dipartimenti. I Dipartimenti saranno più grandi delle attuali province ma più piccoli delle attuali Regioni, al fine di creare una dimensione ottimale di unità amministrativa.
Ogni Dipartimento è guidato da un Presidente eletto per 5 anni con mandato rinnovabile per una volta a suffragio universale e diretto da tutti i cittadini secondo un sistema a doppio turno.
Ogni Dipartimento elegge un'assemblea di minimo 9 e massimo 21 (a seconda della popolazione del Dipartimento) consiglieri dipartimentali eletti a suffragio universale e diretto da tutti i cittadini.
Ogni dipartimento non potrà avere meno di 300.000 abitanti. I confini del dipartimento dovranno rispecchiare le caratteristiche economiche, sociali e demografiche della popolazione.
Le attuali province di Aosta e Trieste sono escluse da questa legislazione e costituiscono dipartimenti autonomi.
Tutte le competenze che la Costituzione Italiana non affida esplicitamente al Governo Centrale sono competenza de Dipartimenti.
Viene abolito lo Status di Regione a Statuto Autonomo. Ai distretti appartanementi alle attuali Regioni e Province Autonome, viene garantita la rappresentanza negli organi di Governo Nazionali in modo almeno paritario a quella attuale.


Dei Distretti Metropolitani


Art. 3

I Dipartimenti la cui superficie è coperta in massima parte da un grande centro urbano e da una cerchia di altri comuni limitrofi conglomerati in un unico super-ammasso urbano si costituiscono come Distretti Metropolitani.
Per i Distretti Metropolitani valgono le norme espresse nell'articolo precedente per i Dipartimenti, ad eccezione:
- del numero dei consiglieri, che è da un minimo di 7 ad un massimo di 15
- del nome del Presidente che è sostituito con quello di Sindaco
- nei Distretti Metropolitani non esistono Comuni ma solo un unica entità. Il distretto metropolitano si organizza in circoscrizioni sul modello di quelle adottate da altre aree metropolitane in Europa come Londra

Art. 4

Il Distretto Metropolitano di Roma assume il nome di Distretto Federale.


Dei Comuni


Art. 5

Nei Dipartimenti i Comuni sono tutti quei conglomerati urbani con una popolazione superiore ai 5.000 abitanti. I centri abitati con meno di 5.000 abitanti sono uniti ad altri simili in un entità comunale che non abbia un diametro superiore ai 15km dal centro abitato principale.
I Comuni eleggono un sindaco a suffragio universale e diretto secondo un sistema a doppio turno.
I Comuni eleggono un consiglio comunale formato da 9 consiglieri nei comuni con meno di 15.000 abitanti e fino a 15 per i centri maggiori.
Ogni dipartimento regola il livello di autonomia dei singoli comuni, seguendo le linee guida contenute nella Costituzione.
Ai comuni frontalieri, ovvero di confine con altre Nazioni e in cui siano presenti etnie corrispondenti ad almeno il 30% della popolazione viene conferito lo stato di Comune Frontaliero il quale puo' richiedere al proprio dipartimento supporto economico/fiscale opportunamente giustificato.


Delle province autonome e riorganizzazione enti disciolti.


Art. 6

-Sono soppresse tutte le province autonome.

-Tutte le strutture amministrative facenti capo agli Enti disciolti dovranno essere del pari disciolti,
Anche quelli facenti capo al Governo Centrale.
Non ha senso alcuno conservare una Prefettura in una Provincia che non esiste più.
A ciascun Dipartimento dovrà essere assegnato un Prefetto, che conserverà le competenze e le attribuzioni del Prefetto odierno, in attesa di nuove leggi che precisino le modifiche da apportare.

-Il personale degli enti, compresi quadri e dirigenti, verrà riassegnato ove necessario nelle strutture in loco, o in altre del Dipartimento ove si rendesse necessario.

-Tutte le consulenze e i contratti assegnati dagli Enti Soppressi verranno dichiarati decaduti ipso facto e rescissi l’anno seguente alla soppressione degli enti stessi, per mantenere i servizi e permettere la riorganizzazione degli stessi.
Verrà concessa una indennità pari ad un anno dei pagamenti ai fornitori fissati nel contratto.
Tale indennità avrà natura di accordo risolutivo tra le parti e non potrà essere impugnato dai contraenti una volta firmato, pena la nullità della pattuizione.



Il Presidente promulga.
Cabraizinho
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C@scista
11-06-11, 12:19
Chiedo a tutti i senatori di dichiarare se sono o no favorevoi ad appoggiare l'abolizione della Legge Galt n 20 sui dipartimenti dopodichè illustrerò al senato la mia seconda proposta di legge sul federalismo fiscale e legislativo

Juv
11-06-11, 13:12
Favorevole all'abolizione.

Haxel
11-06-11, 14:15
Chiedo a tutti i senatori di dichiarare se sono o no favorevoi ad appoggiare l'abolizione della Legge Galt n 20 sui dipartimenti dopodichè illustrerò al senato la mia seconda proposta di legge sul federalismo fiscale e legislativo

ottimo Vice Presidente

occidentale
11-06-11, 15:59
Favorevole all'abolizione, manterrei i distretti metropolitani e cercherei di salvaguardare l'idea di accorpare ove possibile piu' enti di piccole dimensioni in entita' di maggiore ampiezza territoriale.

olivo
11-06-11, 16:02
Confermo il mio parere favorevole ad abolire la legge 20.

Italianista
11-06-11, 16:58
Assolutamente favorevole all'abolizione della legge n.20.

C@scista
12-06-11, 00:31
ottimo Vice Presidente


Favorevole all'abolizione, manterrei i distretti metropolitani e cercherei di salvaguardare l'idea di accorpare ove possibile piu' enti di piccole dimensioni in entita' di maggiore ampiezza territoriale.


Confermo il mio parere favorevole ad abolire la legge 20.


Assolutamente favorevole all'abolizione della legge n.20.

benissimo : in tal caso illustro a quest'assemblea la mia proposta di legge sul federalismo (proposta aperta ai miglioramenti ed agli emendamenti di tutti i gruppi del senato)

C@scista
12-06-11, 00:33
Regolamento del senato
presentazione dei disegni di legge
Dovrà essere riportato in calce il titolo del Tema trattato e il nome del suo relatore.
- Seguirà un testo di presentazione e annunciazione d' intenti che questa legge vuole perseguire.
- Successivamente dovrà figurare una seconda parte, divisa dalla prima , titolata in calce "Proposte", nella quale si dovranno elencare una o più proposte concrete per finalizzare e trasformare dalla teoria alla pratica l' annunciazione d' intenti della prima parte.

Legge C@scista n 2 sul federalismo fiscale e legislativo

Presentazione ed enunciazione degli intenti
Sempre più c'è un bisogno di concedere agli enti locali dei poteri amministrativi e legislativi , per gestire al meglio tutte quelle attività che lo Stato da solo avrebbe difficoltà a gestire, in particolar modo il fedferalismo fiscale può essere davvero un arma che metta in ordine i conti degli enti locali, evitando sprechi e abusi, ma sopratutto che questi soldi possano davvero contribuire a uno sviluppo economico e sociale dei cittadini presenti in una determinata località. Punto fondamentale e base del federalismo deve però essere il comune e solo successivamente la regione perchè in Italia la vera unità politico amministrativa veramente viva perchè realmente sentita dai cittadini non è la regione (in fondo esistente da solo poco piu di un secolo) o l'ancora piu artificiosa provincia ma il comune entità esistente da secoli e in cui davvero il cittadino della strada si riconosce e che sente propria.
Dal punto di vista legislativo invece potenzierei la competenza delle leggi regionali e limitatamente al territorio comunale anche la competenza dei regolamenti comunali.

C@scista
12-06-11, 00:49
Legge C@scista n 2 sul federalismo fiscale e legislativo

Presentazione ed enunciazione degli intenti
Sempre più c'è un bisogno di concedere agli enti locali dei poteri amministrativi e legislativi , per gestire al meglio tutte quelle attività che lo Stato da solo avrebbe difficoltà a gestire, in particolar modo il fedferalismo fiscale può essere davvero un arma che metta in ordine i conti degli enti locali, evitando sprechi e abusi, ma sopratutto che questi soldi possano davvero contribuire a uno sviluppo economico e sociale dei cittadini presenti in una determinata località. Punto fondamentale e base del federalismo deve però essere il comune e solo successivamente la regione perchè in Italia la vera unità politico amministrativa veramente viva perchè realmente sentita dai cittadini non è la regione (in fondo esistente da solo poco piu di un secolo) o l'ancora piu artificiosa provincia ma il comune entità esistente da secoli e in cui davvero il cittadino della strada si riconosce e che sente propria.
Dal punto di vista legislativo invece potenzierei la competenza delle leggi regionali e limitatamente al territorio comunale anche la competenza dei regolamenti comunali.

Proposte
articolo 1
le provincie sono soppresse e tutte le competenze esercitate finora dalle provincie (in particolare in tema di trasporti edilizia scolastica e viabilità passano alle regioni ed ai comuni.)
Articolo 2
e i comuni con meno di diecimila abitanti devono fondersi tra loro in unico comune

Articolo 3
i comuni assumono la competenza di riscuotere tutte le imposte dello Stato Italiano e il cittadio versa direttamente agli uffici del comune le imposte di ogni tipo

articolo 4
il 40% delle imposte raccolte rimane a disposizione del comune che lo ha raccolto e viene utlizzato dal Comune per i servizi del territorio comunale.

Articolo 5
il restante 60% viene versato dal Comune alla regione

Articolo 6
le regioni trattengono presso di se il 20 per cento delle tasse ricevute dai comuni utilizzandole in parte per perequare le differenze economiche tra i vari comuni della regione (distribuendone una parte ai comuni meno ricchi della regione) e nella restante parte per le finalità (in particolare sanità e strade) perseguibili solo a livello regionale
Articolo 7
Il resto delle tasse ricevute dai comuni viene ceduto dalle rgioni allo stato centrale per le finalità nazionali (difesa giustizia politica estera pensioni ecc).
Articolo 8
lo stato nazionale creerà con i fondi che gli arrivano in "terza battuta" (dai comuni dopo essere passati dalle regioni) un fondo perequativo nazionale tra le regioni

C@scista
12-06-11, 01:06
Legge C@scista n 2 sul federalismo fiscale e legislativo
Presentazione ed enunciazione degli intenti[/B
]Sempre più c'è un bisogno di concedere agli enti locali dei poteri amministrativi e legislativi , per gestire al meglio tutte quelle attività che lo Stato da solo avrebbe difficoltà a gestire, in particolar modo il fedferalismo fiscale può essere davvero un arma che metta in ordine i conti degli enti locali, evitando sprechi e abusi, ma sopratutto che questi soldi possano davvero contribuire a uno sviluppo economico e sociale dei cittadini presenti in una determinata località. Punto fondamentale e base del federalismo deve però essere il comune e solo successivamente la regione perchè in Italia la vera unità politico amministrativa veramente viva perchè realmente sentita dai cittadini non è la regione (in fondo esistente da solo poco piu di un secolo) o l'ancora piu artificiosa provincia ma il comune entità esistente da secoli e in cui davvero il cittadino della strada si riconosce e che sente propria.
Dal punto di vista legislativo invece potenzierei la competenza delle leggi regionali e limitatamente al territorio comunale anche la competenza dei regolamenti comunali.

[B]Proposte
articolo 1
le provincie sono soppresse e tutte le competenze esercitate finora dalle provincie (in particolare in tema di trasporti edilizia scolastica e viabilità passano alle regioni ed ai comuni.)
Articolo 2
e i comuni con meno di diecimila abitanti devono fondersi tra loro in unico comune

Articolo 3
i comuni assumono la competenza di riscuotere tutte le imposte dello Stato Italiano e il cittadio versa direttamente agli uffici del comune le imposte di ogni tipo

articolo 4
il 40% delle imposte raccolte rimane a disposizione del comune che lo ha raccolto e viene utlizzato dal Comune per i servizi del territorio comunale.

Articolo 5
il restante 60% viene versato dal Comune alla regione

Articolo 6
le regioni trattengono presso di se il 20 per cento delle tasse ricevute dai comuni utilizzandole in parte per perequare le differenze economiche tra i vari comuni della regione (distribuendone una parte ai comuni meno ricchi della regione) e nella restante parte per le finalità (in particolare sanità e strade) perseguibili solo a livello regionale
Articolo 7
Il resto delle tasse ricevute dai comuni viene ceduto dalle rgioni allo stato centrale per le finalità nazionali (difesa giustizia politica estera pensioni ecc).
Articolo 8
lo stato nazionale creerà con i fondi che gli arrivano in "terza battuta" (dai comuni dopo essere passati dalle regioni) un fondo perequativo nazionale tra le regioni

Articolo 9
Tutte le materie che la Costituzione italiana non attribuisce esplicitamente allo parlamento nazionale competono esclusivamente alle leggi regionali ed ai regolamenti comunali con l'unico limite di non poter violare le norme della costituzione

SteCompagno
12-06-11, 10:35
L'impianto non mi dispiace, mi chiedo solo se alla fine, l'80% di tassazione che le Regioni rilasciano allo Stato (di quel 60% che ricevono dai Comuni) risulta sufficiente per finanziarie lo Stato Sociale (pensioni, misure sul welfare, indennità ecc...)

C@scista
12-06-11, 11:14
L'impianto non mi dispiace, mi chiedo solo se alla fine, l'80% di tassazione che le Regioni rilasciano allo Stato (di quel 60% che ricevono dai Comuni) risulta sufficiente per finanziarie lo Stato Sociale (pensioni, misure sul welfare, indennità ecc...)

In tal caso ti invito a presentare una mozione al mio ddl su questo punto specifico per introdurre eventuali modifiche

Monsieur
12-06-11, 11:26
Voterò contro l'abolizione della legge 20. Nel caso a leggere probabile della sua abolizione, ritengo non negativo (anche se lungi dall'essere rivoluzionario) l'impianto della proposta Cascista, ma aggiungerei l'abolizione delle regioni a statuto speciale e la trasformazione della provincia in enti di nomina regionale per la sostenibilità energetica.

C@scista
12-06-11, 11:32
Voterò contro l'abolizione della legge 20. Nel caso a leggere probabile della sua abolizione, ritengo non negativo (anche se lungi dall'essere rivoluzionario) l'impianto della proposta Cascista, ma aggiungerei l'abolizione delle regioni a statuto speciale e la trasformazione della provincia in enti di nomina regionale per la sostenibilità energetica.

Intervengo non come senatore ma come Vice Presidente per una osservazione tecnicca:
Chiunque voglia proporre modifiche specifiche al Disegno di legge presentato puo' proporre un emendamento di modifica o di integrazione dopodiche chi ha presentato la proposta di legge potràaccettare di inserire l'eendamento nel testo altrimenti se non accetta di farlo si sottopone al voto di tutto il senato la decisione se accogliere o meno l'emendamento

Haxel
12-06-11, 11:55
Intervengo non come senatore ma come Vice Presidente per una osservazione tecnicca:
Chiunque voglia proporre modifiche specifiche al Disegno di legge presentato puo' proporre un emendamento di modifica o di integrazione dopodiche chi ha presentato la proposta di legge potràaccettare di inserire l'eendamento nel testo altrimenti se non accetta di farlo si sottopone al voto di tutto il senato la decisione se accogliere o meno l'emendamento

come ho già scritto in altri tread, appoggio l'osservazione del Vice Presidente C@scista, in quanto i senatori sono invitati a presentare i loro emendamenti previsti dai loro programmi di coalizione o di partito, o per integrare le proposte già mostrate in queste sedute
grazie

olivo
12-06-11, 14:39
Alcuni commenti alla pdl C@scista..

Art. 1 Niente da eccepire ma manca un'eccezione per le province autonome che come tutti sappiamo hanno una ragione di essere peculiare e regolata da trattati internazionali.

Art. 2 Mi sembra più realistico demandare alle regioni il compito di individuare i comuni contigui accorpabili e comunque prevedere un referendum consultivo.

Art. 3 La riscossione dei tributi è un'attività che viene svolta in modo più efficiente se centralizzata. E' giusto decentralizzare in linea di principio ma la proposta se applicata condurrebbe ad eccessive inefficienze.

Art. 4, 5, 6, 7 Le percentuali indicate rispecchiano davvero la distribuzione delle spese finanziate? La perequazione interregionale come si svolge?

Art. 8 Il fondo perequativo bisogna spiegare com'è e come funziona perché se "tutto deve cambiare perché nulla cambi" tanto vale non fare niente. Poi manca inspiegabilmente una disciplina dei costi standard che invece è indispensabile per realizzare l'obiettivo del federalismo ovvero la responsabilizzazione della spesa locale.

Art. 9 Non è già così dopo la riforma del titolo V della costituzione?


In sintesi esprimo un parere abbastanza negativo, è giusto che realizzi in modo compiuto il passaggio dal centralismo al federalismo (regionalismo?) ma non viene spiegato come si risolverebbero i due problemi principali della transizione: perequazione e costi standard.

SteCompagno
12-06-11, 14:55
Proposte
articolo 1
le provincie sono soppresse e tutte le competenze esercitate finora dalle provincie (in particolare in tema di trasporti edilizia scolastica e viabilità passano alle regioni ed ai comuni.)
Articolo 2
e i comuni con meno di diecimila abitanti devono fondersi tra loro in unico comune

Articolo 3
i comuni assumono la competenza di riscuotere tutte le imposte dello Stato Italiano e il cittadio versa direttamente agli uffici del comune le imposte di ogni tipo

articolo 4
il 40% delle imposte raccolte rimane a disposizione del comune che lo ha raccolto e viene utlizzato dal Comune per i servizi del territorio comunale.

Articolo 5
il restante 60% viene versato dal Comune alla regione

Articolo 6
le regioni trattengono presso di se il 20 per cento delle tasse ricevute dai comuni utilizzandole in parte per perequare le differenze economiche tra i vari comuni della regione (distribuendone una parte ai comuni meno ricchi della regione) e nella restante parte per le finalità (in particolare sanità e strade) perseguibili solo a livello regionale
Articolo 7
Il resto delle tasse ricevute dai comuni viene ceduto dalle rgioni allo stato centrale per le finalità nazionali (difesa giustizia politica estera pensioni ecc).
Articolo 8
lo stato nazionale creerà con i fondi che gli arrivano in "terza battuta" (dai comuni dopo essere passati dalle regioni) un fondo perequativo nazionale tra le regioni

Articolo 9
Tutte le materie che la Costituzione italiana non attribuisce esplicitamente allo parlamento nazionale competono esclusivamente alle leggi regionali ed ai regolamenti comunali con l'unico limite di non poter violare le norme della costituzione

propongo questo Emendamento

Emendamento SteDiessino

Articolo 10
Qualora la tassazione destinata allo Stato Centrale non fosse necessaria a coprire i costi dello Stato Sociale (in particolar modo Pensioni, Sussidi, Cassa Integrazione, Assegni sociali e familiari ecc...), le percentuali andranno rimodulate al ribasso provocando un minore gettito a Comuni e Regioni e favorendo maggiori entrate allo Stato centrale.

occidentale
12-06-11, 17:09
Dissento dalla osservazione del collega Olivo sull'art. 1 della proposta C@scista. In caso di riforma in senso federale dello stato, ogni particolarita' della struttura sino ad ora assunta dallo stato, anche in termini di statuti speciali, verrebbe a scomparire, mi pare ovvio.
E le garanzie frutto di trattati internazionali andranno rimodulate, in considerazione della mutata struttura dello stato italiano.

In altre parole, basta soldi a pioggia per i crucchi.:D

occidentale
12-06-11, 17:17
propongo questo Emendamento

Emendamento SteDiessino

Articolo 10
Qualora la tassazione destinata allo Stato Centrale non fosse necessaria a coprire i costi dello Stato Sociale (in particolar modo Pensioni, Sussidi, Cassa Integrazione, Assegni sociali e familiari ecc...), le percentuali andranno rimodulate al ribasso provocando un minore gettito a Comuni e Regioni e favorendo maggiori entrate allo Stato centrale.

Propongo una contromozione:
Emendamento ApL-Occidentale
Ove gli importi frutto della tassazione destinata allo Stato Centrale per coprire i costi dello Stato Sociale si rivelassero inferiori alle necessita' stabilite, le eccedenze verranno destinate alla costituzione di due appositi fondi, uno creato per fare da riserva finanziaria per fare fronte alle improvvise necessita' delle istituzioni locali, l'altro invece finalizzato ad abbattere le aliquote di tassazione.

Le imposte locali avrebbero cosi' una possibilita' di venire modulate in parziale autonomia dai parametri stabiliti con le leggi nazionali.

SteCompagno
12-06-11, 19:35
Mi sembra ragionevole, più che contro-proposta, è una proposta per un altra situazione :)

C@scista
12-06-11, 19:47
Propongo una contromozione:
Emendamento ApL-Occidentale
Ove gli importi frutto della tassazione destinata allo Stato Centrale per coprire i costi dello Stato Sociale si rivelassero inferiori alle necessita' stabilite, le eccedenze verranno destinate alla costituzione di due appositi fondi, uno creato per fare da riserva finanziaria per fare fronte alle improvvise necessita' delle istituzioni locali, l'altro invece finalizzato ad abbattere le aliquote di tassazione.

Le imposte locali avrebbero cosi' una possibilita' di venire modulate in parziale autonomia dai parametri stabiliti con le leggi nazionali.

Come presentatore della proposta di legge accolgo l'emendamento alll'interno del PDL

Juv
13-06-11, 22:48
Proposte
Articolo 2
e i comuni con meno di diecimila abitanti devono fondersi tra loro in unico comune



Dissento completamente da questo articolo proposto. Il più piccolo e sfigato dei comuni italiani ha almeno 7-8 secoli di storia. Non si possono cancellare simili enti con un tratto di penna.
Tanto più che nelle zone rurali e montane, in assenza di provincie e comunità montane, potrebbero venire a crearsi vasti territori formati da un solo comune, con i vari paesi distanti chilometri e chilometri dai municipi. In ogni caso, la spesa ed il costo di quel tipo di comuni è irrisoria. Sarebbe sciocco sopprimere questi antichi preisidi territoriali per risparmaire quattro lire.

Se i cittadini ritengono di spendere troppo per i comuni, la legge già dispone di norme per la fusione volontaria.

(tra l'altro in questo PDL non si parla di comunità montane. Rimangono?

C@scista
14-06-11, 08:33
Dissento completamente da questo articolo proposto. Il più piccolo e sfigato dei comuni italiani ha almeno 7-8 secoli di storia. Non si possono cancellare simili enti con un tratto di penna.
Tanto più che nelle zone rurali e montane, in assenza di provincie e comunità montane, potrebbero venire a crearsi vasti territori formati da un solo comune, con i vari paesi distanti chilometri e chilometri dai municipi. In ogni caso, la spesa ed il costo di quel tipo di comuni è irrisoria. Sarebbe sciocco sopprimere questi antichi preisidi territoriali per risparmaire quattro lire.

Se i cittadini ritengono di spendere troppo per i comuni, la legge già dispone di norme per la fusione volontaria.

(tra l'altro in questo PDL non si parla di comunità montane. Rimangono?

No vengono abolite ma ha fatto bene a ricordarmelio.
Aggiungo una modifica all'articolo 1 che pertanto diventa

articolo 1
le provincie e le comunità montane sono soppresse e tutte le competenze esercitate finora dalle provincie (in particolare in tema di trasporti edilizia scolastica e viabilità passano alle regioni ed ai comuni.)
Sulla fusione dei comuni di diecimila abitanti invece invito il collega senatore Juv a presentare una proposta (da presentare al voto dell'assemblea) di emendamento alternativo all'articolo 2 in cui si dice che sono vietate le fusioni dei comuni

UgoDePayens
14-06-11, 09:57
Chiedo a tutti i senatori di dichiarare se sono o no favorevoi ad appoggiare l'abolizione della Legge Galt n 20 sui dipartimenti dopodichè illustrerò al senato la mia seconda proposta di legge sul federalismo fiscale e legislativo

Ovviamente favorevole.

UgoDePayens
14-06-11, 10:01
No vengono abolite ma ha fatto bene a ricordarmelio.
Aggiungo una modifica all'articolo 1 che pertanto diventa

Sulla fusione dei comuni di diecimila abitanti invece invito il collega senatore Juv a presentare una proposta (da presentare al voto dell'assemblea) di emendamento alternativo all'articolo 2 in cui si dice che sono vietate le fusioni dei comuni

Al posto delle fusioni ci possono benissimo essere i consorzi: è chiaro che la storia non si cancella, ma è anche chiaro che determinati servizi vanno erogati da enti con capacità economica e progettuale superiore a quella che può avere un comune di poche centinaia di anime.

Tenere l'anagrafe è un conto, costruire strade, gestire acquedotti, interagire con le strutture sanitarie un altro. E anche la polizia locale non ha senso se non offre un servizio quasi h24, ormai. Servizio che un comuine piccolissimo non può chiaramente sostenere...

Quindi, obbligo di consorzio su determinati servizi (polizia locale, nettezza urbana, edilizia pubblica, etc) per i comuni con meno di 5000 abitanti, mi starebbe benissimo.

C@scista
14-06-11, 10:23
Al posto delle fusioni ci possono benissimo essere i consorzi: è chiaro che la storia non si cancella, ma è anche chiaro che determinati servizi vanno erogati da enti con capacità economica e progettuale superiore a quella che può avere un comune di poche centinaia di anime.

Tenere l'anagrafe è un conto, costruire strade, gestire acquedotti, interagire con le strutture sanitarie un altro. E anche la polizia locale non ha senso se non offre un servizio quasi h24, ormai. Servizio che un comuine piccolissimo non può chiaramente sostenere...

Quindi, obbligo di consorzio su determinati servizi (polizia locale, nettezza urbana, edilizia pubblica, etc) per i comuni con meno di 5000 abitanti, mi starebbe benissimo.

Proposta accolta
l'articolo 2 del PDL sul federalismo diventa

Articolo 2
Per i comuni per i comuni con meno di 10000 abitanti è obbligatorio costituire un consorzio su determinati servizi (polizia locale, nettezza urbana, edilizia pubblica, e riscossione delle imposte)

Haxel
14-06-11, 10:53
Al posto delle fusioni ci possono benissimo essere i consorzi: è chiaro che la storia non si cancella, ma è anche chiaro che determinati servizi vanno erogati da enti con capacità economica e progettuale superiore a quella che può avere un comune di poche centinaia di anime.

Tenere l'anagrafe è un conto, costruire strade, gestire acquedotti, interagire con le strutture sanitarie un altro. E anche la polizia locale non ha senso se non offre un servizio quasi h24, ormai. Servizio che un comuine piccolissimo non può chiaramente sostenere...

Quindi, obbligo di consorzio su determinati servizi (polizia locale, nettezza urbana, edilizia pubblica, etc) per i comuni con meno di 5000 abitanti, mi starebbe benissimo.

approvo

C@scista
14-06-11, 10:59
approvo
Si quella del senatore De Payens in effetti è una osservazione giusta che mi ha convinto a modificare l'articolo 2 del mio PDL che diventa

Articolo 2
Per i comuni per i comuni con meno di 10000 abitanti è obbligatorio costituire un consorzio su determinati servizi (polizia locale, nettezza urbana, edilizia pubblica, e riscossione delle imposte)

Juv
14-06-11, 13:00
Sulla fusione dei comuni di diecimila abitanti invece invito il collega senatore Juv a presentare una proposta (da presentare al voto dell'assemblea) di emendamento alternativo all'articolo 2 in cui si dice che sono vietate le fusioni dei comuni

Il Senatore De Payens ha risposto molto bene, e lei ha formulato una variazione al suo articolo che mi trova pienamente concorde.

Juv
14-06-11, 13:02
Al posto delle fusioni ci possono benissimo essere i consorzi: è chiaro che la storia non si cancella, ma è anche chiaro che determinati servizi vanno erogati da enti con capacità economica e progettuale superiore a quella che può avere un comune di poche centinaia di anime.

Tenere l'anagrafe è un conto, costruire strade, gestire acquedotti, interagire con le strutture sanitarie un altro. E anche la polizia locale non ha senso se non offre un servizio quasi h24, ormai. Servizio che un comuine piccolissimo non può chiaramente sostenere...

Quindi, obbligo di consorzio su determinati servizi (polizia locale, nettezza urbana, edilizia pubblica, etc) per i comuni con meno di 5000 abitanti, mi starebbe benissimo.

Concordo con il Senatore De Payens.

Italianista
14-06-11, 14:02
Dissento completamente da questo articolo proposto. Il più piccolo e sfigato dei comuni italiani ha almeno 7-8 secoli di storia. Non si possono cancellare simili enti con un tratto di penna.
Tanto più che nelle zone rurali e montane, in assenza di provincie e comunità montane, potrebbero venire a crearsi vasti territori formati da un solo comune, con i vari paesi distanti chilometri e chilometri dai municipi. In ogni caso, la spesa ed il costo di quel tipo di comuni è irrisoria. Sarebbe sciocco sopprimere questi antichi preisidi territoriali per risparmaire quattro lire.

Se i cittadini ritengono di spendere troppo per i comuni, la legge già dispone di norme per la fusione volontaria.

(tra l'altro in questo PDL non si parla di comunità montane. Rimangono?


Tendenzialmente d'accordo.
Potremmo inserire una norma però, secondo cui i comuni con meno di 5.000 abitanti dovranno cooperare per quanto concerne i servizi essenziali da erogare ai cittadini. Sarebbe un bel risparmio per gli enti e non pregiudicherebbe la cancellazione di un comune con solide tradizioni.

Italianista
14-06-11, 14:02
Al posto delle fusioni ci possono benissimo essere i consorzi: è chiaro che la storia non si cancella, ma è anche chiaro che determinati servizi vanno erogati da enti con capacità economica e progettuale superiore a quella che può avere un comune di poche centinaia di anime.

Tenere l'anagrafe è un conto, costruire strade, gestire acquedotti, interagire con le strutture sanitarie un altro. E anche la polizia locale non ha senso se non offre un servizio quasi h24, ormai. Servizio che un comuine piccolissimo non può chiaramente sostenere...

Quindi, obbligo di consorzio su determinati servizi (polizia locale, nettezza urbana, edilizia pubblica, etc) per i comuni con meno di 5000 abitanti, mi starebbe benissimo.

Non avevo letto la proposta del senatore DePayens.
Siamo sulla stessa lunghezza d'onda. :giagia:

UgoDePayens
14-06-11, 15:03
Si quella del senatore De Payens in effetti è una osservazione giusta che mi ha convinto a modificare l'articolo 2 del mio PDL che diventa

Approvo l'art.2 così come riformulato dall'onorevole collega, anche se nutro ancora qualche riserva sulla questione già dibattuta riguardo la possibilità che al Comune venga devoluto anche il controllo erariale.

Monsieur
14-06-11, 16:26
Emendamento Monsieur
art.11 Il Presidente della Regione divide la sua regione in Enti per la Sostenibilità Energetica, di cui nomina i presidenti. Ogni Ente si occupa di garantire l'indipendenza energetica della sua area mediante le energie rinnovabili.

Monsieur
14-06-11, 16:28
Confermo il giudizio negativo sulla proposta di abolizione della legge 20. Annuncio il giudizio complessivamente negativo sulla proposta Cascista, che presenta le criticità già esposte dal collega Olivo, e l'appoggio all'emendamento Stediessino

C@scista
14-06-11, 16:28
art.9 Il Presidente della Regione divide la sua regione in Enti per la Sostenibilità Energetica, di cui nomina i presidenti. Ogni Ente si occupa di garantire l'indipendenza energetica della sua area mediante le energie rinnovabili.

Intervengo qui non come presentatore della legge ma tecnicamente come Vice presidente del Senato : senatore Monsieur qyesta è una mozione integrativa all'articolo 9 di cui chiede o l'accoglimento nel testo da parte del relatore o in alternaticv la presentazione al voto dell'assemblea?
Ci occorre una sua dichiarazione al fine di poter procedere

Monsieur
14-06-11, 16:29
Intervengo qui non come presentatore della legge ma tecnicamente come Vice presidente del Senato : senatore Monsieur qyesta è una mozione integrativa all'articolo 9?

No, mi sono corretto.

C@scista
14-06-11, 16:33
No, mi sono corretto.

Quindi la proposta di mozione integrativa all'articolo 11

art.11 Il Presidente della Regione divide la sua regione in Enti per la Sostenibilità Energetica, di cui nomina i presidenti. Ogni Ente si occupa di garantire l'indipendenza energetica della sua area mediante le energie rinnovabili.
deve considerarsi da lei ritirata?
Chiedo al Presidente del Senato Haxel di chiarire la cosa (è essenziale per quando si dovranno predisporre le schede di voto)

Juv
14-06-11, 16:39
Emendamento Monsieur
art.11 Il Presidente della Regione divide la sua regione in Enti per la Sostenibilità Energetica, di cui nomina i presidenti. Ogni Ente si occupa di garantire l'indipendenza energetica della sua area mediante le energie rinnovabili.

Lei non sa cosa siano le energie rinnovabili per proporre una cosa così bislacca. :gratgrat:

In ogni caso, sarebbe l'ennesimo ente che andrebbe a pesare sulle casse pubbliche, quando basterebbe lasciare il permesso alle società di energia d'investire, ed ai comuni di regolare l'impatto ambientale.

Haxel
14-06-11, 17:02
Quindi la proposta di mozione integrativa all'articolo 11

deve considerarsi da lei ritirata?
Chiedo al Presidente del Senato Haxel di chiarire la cosa (è essenziale per quando si dovranno predisporre le schede di voto)

il Senatore Monsier non ha espresso il ritiro del suo emendamento
ma è un emendamento di sostituzione con un'altro articolo

SteCompagno
14-06-11, 17:27
Vorrei sapere dall'onorevole C@scista del PCF cosa ne pensa del mio emendamento, intende accoglierlo ? Mi sembra una qualcosa di ragionevole e non credo che vada in opposizione a quanto contro-proposto dal collega Occidentale del PDL. :)

C@scista
14-06-11, 17:30
Vorrei sapere dall'onorevole C@scista del PCF cosa ne pensa del mio emendamento, intende accoglierlo ? Mi sembra una qualcosa di ragionevole e non credo che vada in opposizione a quanto contro-proposto dal collega Occidentale del PDL. :)

Certo : accolgo anche l'emendamento del senatore stediessino per cui tenuto onto dell'emendamento dei senatori Steduiessino del senatore Occidentale e del senatore De Payens il teso aggiornato è ora il seguente:

Legge C@scista n 2 sul federalismo fiscale e legislativo
[B]Presentazione ed enunciazione degli intenti[/B
]Sempre più c'è un bisogno di concedere agli enti locali dei poteri amministrativi e legislativi , per gestire al meglio tutte quelle attività che lo Stato da solo avrebbe difficoltà a gestire, in particolar modo il fedferalismo fiscale può essere davvero un arma che metta in ordine i conti degli enti locali, evitando sprechi e abusi, ma sopratutto che questi soldi possano davvero contribuire a uno sviluppo economico e sociale dei cittadini presenti in una determinata località. Punto fondamentale e base del federalismo deve però essere il comune e solo successivamente la regione perchè in Italia la vera unità politico amministrativa veramente viva perchè realmente sentita dai cittadini non è la regione (in fondo esistente da solo poco piu di un secolo) o l'ancora piu artificiosa provincia ma il comune entità esistente da secoli e in cui davvero il cittadino della strada si riconosce e che sente propria.
Dal punto di vista legislativo invece potenzierei la competenza delle leggi regionali e limitatamente al territorio comunale anche la competenza dei regolamenti comunali.

Proposte
articolo 1
le provincie sono soppresse e tutte le competenze esercitate finora dalle provincie (in particolare in tema di trasporti edilizia scolastica e viabilità passano alle regioni ed ai comuni.)
Articolo 2
Per i comuni per i comuni con meno di 10000 abitanti è obbligatorio costituire un consorzio su determinati servizi (polizia locale, nettezza urbana, edilizia pubblica, e riscossione delle imposte)

Articolo 3
i comuni assumono la competenza di riscuotere tutte le imposte dello Stato Italiano e il cittadio versa direttamente agli uffici del comune le imposte di ogni tipo

articolo 4
il 40% delle imposte raccolte rimane a disposizione del comune che lo ha raccolto e viene utlizzato dal Comune per i servizi del territorio comunale.

Articolo 5
il restante 60% viene versato dal Comune alla regione

Articolo 6
le regioni trattengono presso di se il 20 per cento delle tasse ricevute dai comuni utilizzandole in parte per perequare le differenze economiche tra i vari comuni della regione (distribuendone una parte ai comuni meno ricchi della regione) e nella restante parte per le finalità (in particolare sanità e strade) perseguibili solo a livello regionale
Articolo 7
Il resto delle tasse ricevute dai comuni viene ceduto dalle rgioni allo stato centrale per le finalità nazionali (difesa giustizia politica estera pensioni ecc).
Articolo 8
lo stato nazionale creerà con i fondi che gli arrivano in "terza battuta" (dai comuni dopo essere passati dalle regioni) un fondo perequativo nazionale tra le regioni

Articolo 9
Tutte le materie che la Costituzione italiana non attribuisce esplicitamente allo parlamento nazionale competono esclusivamente alle leggi regionali ed ai regolamenti comunali con l'unico limite di non poter violare le norme della costituzione

Articolo 10
Ove gli importi frutto della tassazione destinata allo Stato Centrale per coprire i costi dello Stato Sociale si rivelassero inferiori alle necessita' stabilite, le eccedenze verranno destinate alla costituzione di due appositi fondi, uno creato per fare da riserva finanziaria per fare fronte alle improvvise necessita' delle istituzioni locali, l'altro invece finalizzato ad abbattere le aliquote di tassazione.
Articolo 11
Qualora la tassazione destinata allo Stato Centrale non fosse sufficiente a coprire i costi dello Stato Sociale (in particolar modo Pensioni, Sussidi, Cassa Integrazione, Assegni sociali e familiari ecc...), le percentuali andranno rimodulate al ribasso provocando un minore gettito a Comuni e Regioni e favorendo maggiori entrate allo Stato centrale

UgoDePayens
14-06-11, 17:42
Emendamento Monsieur
art.11 Il Presidente della Regione divide la sua regione in Enti per la Sostenibilità Energetica, di cui nomina i presidenti. Ogni Ente si occupa di garantire l'indipendenza energetica della sua area mediante le energie rinnovabili.

Mi sembra una stupidata: le regioni senza vento che fanno di notte? spengono le luci? E poi, in che modo si possa davvero sostituire il termodinamico con le rinnovabili qualcuno me lo deve proprio spiegare: se da domani cessassimo di bruciare gas e petrolio, fondamentalmente rimarremmo tutti al buio.

Al limite si può pensare ad una sorta di indipendenza energetica a livello regionale, ma senza limitarsi alle energie rinnovabili.

SteCompagno
14-06-11, 17:51
Certo : accolgo anche l'emendamento del senatore stediessino per cui tenuto onto dell'emendamento dei senatori Steduiessino del senatore Occidentale e del senatore De Payens il teso aggiornato è ora il seguente:


apprendo con piacere questa posizione, vedrò come si svolge il dibattito interno alla Maggioranza ma sinceramente dal mio punto di vista non ho un giudizio negativo dell'impianto della proposta nel complesso :giagia:

Haxel
14-06-11, 19:38
chiedo all'onorevole SteDiessino di presentare la mia proposta di federalismo in quanto capogruppo di UP
grazie

Monsieur
14-06-11, 20:30
Lei non sa cosa siano le energie rinnovabili per proporre una cosa così bislacca. :gratgrat:

In ogni caso, sarebbe l'ennesimo ente che andrebbe a pesare sulle casse pubbliche, quando basterebbe lasciare il permesso alle società di energia d'investire, ed ai comuni di regolare l'impatto ambientale.

Un ente pesa sulle casse pubbliche se è inutile. Non sarebbe affatto inutile, ma potenzialmente rivoluzionario. Il rinnovabile non può essere lasciato al caso, ci deve essere un piano per instaurarlo in modo compulsivo-sistematico (:gluglu:)
L'emendamento è aggiuntivo, correggetemi se sbaglio.

Monsieur
14-06-11, 20:38
Mi sembra una stupidata: le regioni senza vento che fanno di notte? spengono le luci? E poi, in che modo si possa davvero sostituire il termodinamico con le rinnovabili qualcuno me lo deve proprio spiegare: se da domani cessassimo di bruciare gas e petrolio, fondamentalmente rimarremmo tutti al buio.

Al limite si può pensare ad una sorta di indipendenza energetica a livello regionale, ma senza limitarsi alle energie rinnovabili.

Premesso che non esistono regioni senza vento, che l'energia eolica non è l'unica energia rinnovabile e che quella termodinamica è un'energia rinnovabile e non intendo affatto sostituirla ma forse Lei intende il fossile, è evidente che l'energia che gli enti non riescono ad assicurare alla propria zona sia fornita nazionalmente con il fossile.
Una regione se ritiene più opportuno può anche creare un solo ente per tutto il territorio regionale. L'obiettivo deve essere l'autoapprovvigionamento con le rinnovabili, mediante magari il rispetto dell'obbligatorietà del fotovoltaico in ogni nuova costruzione, obbligo troppo spesso bellamente ignorato. Le regioni che falliscono nel loro obiettivo avranno ovviamente l'energia garantita ma meno finanziamenti o disincentivi.

Juv
14-06-11, 20:46
Un ente pesa sulle casse pubbliche se è inutile. Non sarebbe affatto inutile, ma potenzialmente rivoluzionario. Il rinnovabile non può essere lasciato al caso, ci deve essere un piano per instaurarlo in modo compulsivo-sistematico (:gluglu:)
L'emendamento è aggiuntivo, correggetemi se sbaglio.

Presidente dell'ente e segretario sicuramente ringrazieranno per uno stipendio facile.
E tra le altre cose una cosa del genere è priva di copertura finanziaria.

Le ricordo che esiste già un finanziamento per incentivare le risorse rinnovabili che ci costerà 100 milairdi in 10 anni.
Esistono leggi sul risparmio energetico e sulla tutela dell'ambiente. Ed esistono pure società statali e non, di produzione dell'energia che ci assicurano i 41.2 TW di carico che in questo momento terna stima debbano servirci.


Per favore evitiamo di assumere gente inutile.

Monsieur
14-06-11, 20:50
Presidente dell'ente e segretario sicuramente ringrazieranno per uno stipendio facile.
Prego a loro, ma non è detto che lo stipendio debba essere alto e il Presidente risponde al popolo di chi nomina, se lo si ritiene opportuno anche ad un organo di garanzia.


E tra le altre cose una cosa del genere è priva di copertura finanziaria.

Le ricordo che esiste già un finanziamento per incentivare le risorse rinnovabili che ci costerà 100 milairdi in 10 anni.

Il federalismo che si vuole fare approvare e quello che questo sciagurato governo nazionale ha approvato ma non in modo serio così che si possa continuare a farci le campagne elettorali, quello sì non ha copertura finanziaria, così come proposte fin qui lanciate. Questo non richiede affatto di copertura finanziaria.

Juv
14-06-11, 20:54
Prego a loro, ma non è detto che lo stipendio debba essere alto e il Presidente risponde al popolo di chi nomina, se lo si ritiene opportuno anche ad un organo di garanzia.


Il federalismo che si vuole fare approvare e quello che questo sciagurato governo nazionale ha approvato ma non in modo serio così che si possa continuare a farci le campagne elettorali, quello sì non ha copertura finanziaria, così come proposte fin qui lanciate. Questo non richiede affatto di copertura finanziaria.

Senatore monsieur. Creare un ente richiede copertura finanziaria per l'operatività e per l'erogazione dei finanziamenti. (che tra l'altro sarebbero sovrapposti a quelli statali.)
Se le regioni sono obbligate a farlo, bisognerà darci o trasferimenti, o possibilità di finanziarlo con dei loro tributi o permetterle di svincolare somme da altre voci di bilancio.

Italianista
14-06-11, 20:57
Premesso che non esistono regioni senza vento, che l'energia eolica non è l'unica energia rinnovabile e che quella termodinamica è un'energia rinnovabile e non intendo affatto sostituirla ma forse Lei intende il fossile, è evidente che l'energia che gli enti non riescono ad assicurare alla propria zona sia fornita nazionalmente con il fossile.
Una regione se ritiene più opportuno può anche creare un solo ente per tutto il territorio regionale. L'obiettivo deve essere l'autoapprovvigionamento con le rinnovabili, mediante magari il rispetto dell'obbligatorietà del fotovoltaico in ogni nuova costruzione, obbligo troppo spesso bellamente ignorato. Le regioni che falliscono nel loro obiettivo avranno ovviamente l'energia garantita ma meno finanziamenti o disincentivi.

Non sarebbe meglio creare un piano nazionale unico per ovviare al problema invece di creare un guazzabuglio di norme regionali?

Monsieur
15-06-11, 01:16
Non sarebbe meglio creare un piano nazionale unico per ovviare al problema invece di creare un guazzabuglio di norme regionali?

Il fine è che ogni regione si adoperi a fare il suo in modo concorrenziale.

Monsieur
15-06-11, 01:20
Senatore monsieur. Creare un ente richiede copertura finanziaria per l'operatività e per l'erogazione dei finanziamenti. (che tra l'altro sarebbero sovrapposti a quelli statali.)
Se le regioni sono obbligate a farlo, bisognerà darci o trasferimenti, o possibilità di finanziarlo con dei loro tributi o permetterle di svincolare somme da altre voci di bilancio.

Ogni azione richiede di minima copertura finanziaria. Intendo dire che questa non ritiene una copertura finanziaria particolare.

Italianista
15-06-11, 10:50
Il fine è che ogni regione si adoperi a fare il suo in modo concorrenziale.

Il rischio però è che si crei una giungla in cui ogni Regione avrà norme diverse. Federalismo si; ma senza confusione. :giagia:

Garat
15-06-11, 11:56
Il fine è che ogni regione si adoperi a fare il suo in modo concorrenziale.


Il rischio però è che si crei una giungla in cui ogni Regione avrà norme diverse. Federalismo si; ma senza confusione. :giagia:

Ahem...posso suggerire una soluzione?
ogni regione potrà agire da sola, ma potrà anche collaborare con le regioni vicine, anche aprendo un tavolo bilaterale. La cosa oltretutto sarebbe conveniente, considerando che due regioni consociate avrebbero maggiori risorse di una da sola.:)

Italianista
15-06-11, 12:34
Ahem...posso suggerire una soluzione?
ogni regione potrà agire da sola, ma potrà anche collaborare con le regioni vicine, anche aprendo un tavolo bilaterale. La cosa oltretutto sarebbe conveniente, considerando che due regioni consociate avrebbero maggiori risorse di una da sola.:)

Questa è una soluzione. Ma il mio timore è che si creino migliaia di norme diverse. :gratgrat:
La collaborazione tra Regioni potrebbe essere un'idea.

Haxel
15-06-11, 12:42
Questa è una soluzione. Ma il mio timore è che si creino migliaia di norme diverse. :gratgrat:
La collaborazione tra Regioni potrebbe essere un'idea.

negli USA la'amministrazione legislativa indipendente funziona, però si può pensare come in Germania, dove le Regioni(land) sono in conformità con l'ordinamento giuridico nazionale

Monsieur
15-06-11, 16:18
Accogliendo la proposta del collega Garat prego la Presidenza di prendere atto di questa riformulazione dell'emendamento:
Emendamento Monsieur
art.11 Il Presidente della Regione divide la sua regione in Enti per la Sostenibilità Energetica, che possono coprire anche l'intero territorio regionale, di cui nomina i presidenti. Ogni Ente si occupa di garantire l'indipendenza energetica della sua area mediante le energie rinnovabili. Le regioni possono collaborare l'una con l'altra, aprendo tavoli bilaterali o multilaterali nell'ottica di ottimizzare la produzione energetica rinnovabile nel territorio nazionale.

C@scista
15-06-11, 17:02
Accogliendo la proposta del collega Garat prego la Presidenza di prendere atto di questa riformulazione dell'emendamento:
Emendamento Monsieur
art.11 Il Presidente della Regione divide la sua regione in Enti per la Sostenibilità Energetica, che possono coprire anche l'intero territorio regionale, di cui nomina i presidenti. Ogni Ente si occupa di garantire l'indipendenza energetica della sua area mediante le energie rinnovabili. Le regioni possono collaborare l'una con l'altra, aprendo tavoli bilaterali o multilaterali nell'ottica di ottimizzare la produzione energetica rinnovabile nel territorio nazionale.

Bene questo emendamento cosi riformulato a differnza della prima versione che non mi convinceva per nulla mi pare decisamente migliore e (ora) compatibile con l'impaianto del mio pdl. Come presentatore del PDL C@scista sul federalismo accolgo l'emendamento Monsieur nel testo originale

C@scista
15-06-11, 17:05
Bene questo emendamento cosi riformulato a differnza della prima versione che non mi convinceva per nulla mi pare decisamente migliore e (ora) compatibile con l'impaianto del mio pdl. Come presentatore del PDL C@scista sul federalismo accolgo l'emendamento Monsieur nel testo originale

Il testo in seguito alle ultime modifiche divnta perciò


Legge C@scista n 2 sul federalismo fiscale e legislativo
[B]Presentazione ed enunciazione degli intenti[/B
]Sempre più c'è un bisogno di concedere agli enti locali dei poteri amministrativi e legislativi , per gestire al meglio tutte quelle attività che lo Stato da solo avrebbe difficoltà a gestire, in particolar modo il fedferalismo fiscale può essere davvero un arma che metta in ordine i conti degli enti locali, evitando sprechi e abusi, ma sopratutto che questi soldi possano davvero contribuire a uno sviluppo economico e sociale dei cittadini presenti in una determinata località. Punto fondamentale e base del federalismo deve però essere il comune e solo successivamente la regione perchè in Italia la vera unità politico amministrativa veramente viva perchè realmente sentita dai cittadini non è la regione (in fondo esistente da solo poco piu di un secolo) o l'ancora piu artificiosa provincia ma il comune entità esistente da secoli e in cui davvero il cittadino della strada si riconosce e che sente propria.
Dal punto di vista legislativo invece potenzierei la competenza delle leggi regionali e limitatamente al territorio comunale anche la competenza dei regolamenti comunali.

Proposte
articolo 1
le provincie sono soppresse e tutte le competenze esercitate finora dalle provincie (in particolare in tema di trasporti edilizia scolastica e viabilità passano alle regioni ed ai comuni.)
Articolo 2
Per i comuni per i comuni con meno di 10000 abitanti è obbligatorio costituire un consorzio su determinati servizi (polizia locale, nettezza urbana, edilizia pubblica, e riscossione delle imposte)

Articolo 3
i comuni assumono la competenza di riscuotere tutte le imposte dello Stato Italiano e il cittadio versa direttamente agli uffici del comune le imposte di ogni tipo

articolo 4
il 40% delle imposte raccolte rimane a disposizione del comune che lo ha raccolto e viene utlizzato dal Comune per i servizi del territorio comunale.

Articolo 5
il restante 60% viene versato dal Comune alla regione

Articolo 6
le regioni trattengono presso di se il 20 per cento delle tasse ricevute dai comuni utilizzandole in parte per perequare le differenze economiche tra i vari comuni della regione (distribuendone una parte ai comuni meno ricchi della regione) e nella restante parte per le finalità (in particolare sanità e strade) perseguibili solo a livello regionale
Articolo 7
Il resto delle tasse ricevute dai comuni viene ceduto dalle rgioni allo stato centrale per le finalità nazionali (difesa giustizia politica estera pensioni ecc).
Articolo 8
lo stato nazionale creerà con i fondi che gli arrivano in "terza battuta" (dai comuni dopo essere passati dalle regioni) un fondo perequativo nazionale tra le regioni

Articolo 9
Tutte le materie che la Costituzione italiana non attribuisce esplicitamente allo parlamento nazionale competono esclusivamente alle leggi regionali ed ai regolamenti comunali con l'unico limite di non poter violare le norme della costituzione

Articolo 10
Ove gli importi frutto della tassazione destinata allo Stato Centrale per coprire i costi dello Stato Sociale si rivelassero inferiori alle necessita' stabilite, le eccedenze verranno destinate alla costituzione di due appositi fondi, uno creato per fare da riserva finanziaria per fare fronte alle improvvise necessita' delle istituzioni locali, l'altro invece finalizzato ad abbattere le aliquote di tassazione.
Articolo 11
Qualora la tassazione destinata allo Stato Centrale non fosse sufficiente a coprire i costi dello Stato Sociale (in particolar modo Pensioni, Sussidi, Cassa Integrazione, Assegni sociali e familiari ecc...), le percentuali andranno rimodulate al ribasso provocando un minore gettito a Comuni e Regioni e favorendo maggiori entrate allo Stato centrale
art.12
Il Presidente della Regione divide la sua regione in Enti per la Sostenibilità Energetica, che possono coprire anche l'intero territorio regionale, di cui nomina i presidenti. Ogni Ente si occupa di garantire l'indipendenza energetica della sua area mediante le energie rinnovabili. Le regioni possono collaborare l'una con l'altra, aprendo tavoli bilaterali o multilaterali nell'ottica di ottimizzare la produzione energetica rinnovabile nel territorio nazionale.

Juv
15-06-11, 17:27
Domanda tecnica. Ma un PDL va votato articolo per articolo come nel parlamento italiano, o tutto di blocco?

C@scista
15-06-11, 17:33
Domanda tecnica. Ma un PDL va votato articolo per articolo come nel parlamento italiano, o tutto di blocco?

Secondo il regolamento del Senato si vota insieme tutto un PDL mentre gli emendamenti che non sono stati accolti dal presentatore del PDL vengono votati parallelamente ma separatamente.
Naturalmente in futuro potremmo modificare il regolamento del senato e introdurre il voto articolo per articolo dei PDL.
Vice Presidente del Senato
Senatore C@scista

Haxel
16-06-11, 12:33
intervengo in quanto senatore di UP

PROPOSTA DI FEDERALISMO DI UP

II lo Stato ha legislazione esclusiva nelle materie concernenti:

gli affari esteri, nonché la difesa, ivi compresa la protezione della popolazione civile;
la cittadinanza federale;
la libertà di circolazione, i passaporti, l'immigrazione e l'emigrazione, l'estradizione;
il sistema valutario e monetario, i pesi e le misure, la determinazione del tempo;
l'unità del territorio doganale e commerciale, i trattati di commercio e di navigazione, la libertà di circolazione delle merci, gli scambi commerciali e il movimento dei pagamenti con l'estero, compresa la protezione doganale e dei confini;
le ferrovie federali e il traffico aereo;
il sistema postale e le telecomunicazioni;
lo stato giuridico del personale al servizio dello Stato e degli enti di diritto pubblico direttamente dipendenti dallo Stato;
la protezione giuridica industriale, i diritti d'autore e i diritti degli editori;
la collaborazione dello Stato e delle Regioni nelle questioni relative:
alla polizia criminale;
alla difesa dell'ordinamento federale liberal-democratico, e della stabilità e della sicurezza dello Stato o di una Regione (tutela della Costituzione);
alla difesa contro iniziative nel territorio dello Stato, che, attraverso la violenza o la preparazione di essa, pregiudichino interessi internazionali dell'Italia, come anche per l'istituzione di un Ufficio federale di polizia criminale per la lotta alla delinquenza internazionale.
la statistica per scopi federale

La legislazione concorrente si estende ai seguenti settori:

il diritto civile, il diritto e l'esecuzione penale, l'ordinamento giudiziario e la procedura, l'avvocatura, il notariato e la consulenza legale;
lo stato civile;
il diritto di riunione e di associazione;
il diritto di soggiorno e di residenza degli stranieri;
a) la disciplina in materia di armi ed esplosivi;
la protezione del patrimonio culturale italiano da ogni trasferimento all'estero;
i problemi relativi ai profughi e agli espulsi;
l'assistenza pubblica;
la cittadinanza nelle Regioni;
i danni di guerra e il risarcimento;
l'assistenza per gli invalidi di guerra e per le famiglie dei caduti, l'assistenza per i prigionieri di guerra;
a) le tombe dei caduti in guerra e le tombe delle altre vittime della guerra e delle vittime della tirannia;
la legislazione economica (miniere, industria, energia, artigianale, mestieri, commercio, banche, borsa, assicurazioni di diritto privato);
a) la produzione e l'utilizzazione dell'energia nucleare a scopi di pace, l'istituzione e la gestione di enti che servono a questi scopi, la difesa da pericoli che sorgono nello sprigionamento dell'energia atomica o mediante i raggi ionizzanti, e la rimozione di materiale radioattivo;
il diritto del lavoro, compreso l'ordinamento dell'impresa, la protezione del lavoro, il collocamento dei lavoratori, così come le assicurazioni sociali e le assicurazioni contro la disoccupazione;
la disciplina dei contributi per l'istruzione e la promozione della ricerca scientifica;

il trasferimento delle proprietà terriere, delle ricchezze naturali, e dei mezzi di produzione in proprietà collettiva o in altre forme di economia collettiva;
la prevenzione degli abusi da parte di gruppi di potere economico;
il promuovimento della produzione agricola e forestale, la garanzia dei rifornimenti alimentari, l'importazione e l'esportazione di prodotti agricoli e forestali, la pesca d'alto mare e costiera e la protezione delle coste;
i trasferimenti immobiliari, la legislazione concernente la terra e gli affari agrari, le abitazioni, le migrazioni e i luoghi d'insediamento;
le misure contro le malattie dell'uomo e degli animali, infettive e pericolose per la collettività, l'autorizzazione all'esercizio della professione medica e di altre professioni sanitarie, e all'esercizio dei mestieri sanitari, il commercio di medicinali, farmaci, narcotici e veleni;
a) la garanzia economica degli ospedali e la disciplina delle tariffe ospedaliere;
la protezione del traffico di generi alimentari e voluttuari, di oggetti di prima necessità, di foraggi, di piante e semi agricoli e forestali, così come la protezione degli alberi e delle piante contro le malattie e i parassiti; e così pure la protezione degli animali.
la navigazione d'alto mare e costiera, i segnali marittimi, la navigazione interna, il servizio meteorologico, i canali marittimi e i canali interni adibiti al traffico comune;
il traffico stradale, gli autoveicoli, la costruzione e la manutenzione delle strade nazionali di grande comunicazione, così come l'istituzione e la decisione dei pedaggi per l'uso di strade pubbliche con veicoli;
le ferrovie secondarie, che non siano ferrovie federali, ad eccezione delle ferrovie di montagna;
la rimozione dei rifiuti, la lotta all'inquinamento dell'atmosfera e la lotta ai rumori.

La legislazione concorrente si estende inoltre alle retribuzioni ed all'assistenza degli impiegati pubblici che si trovano in un rapporto di fedeltà di diritto pubblico, nel rispetto della competenza legislativa esclusiva dello Stato


il federalismo fiscale riguarderà le entrate tributarie nelle casse della Regione, la quale però si riconosce una percentuale che andrà nelle casse dello Stato


Istituzionalizzare il Senato delle Regioni, che avrà l’importanza del diritto di veto su leggi fiscali e federative (i rappresentanti nel Senato sono eletti e revocati dai Consigli Regionali o ogni 5 anni o a ogni nuovo rinnovo del Consiglio regionale, 7 massimo per ogni regione, 2 al Molise e 1 alla val d'Aosta) riconoscimento per i seggi per gli italiani residenti all'estero( i 12 già riconosciuti per legge)

LA RIPARTIZIONE DEL GETTITO DELLE IMPOSTE IN COMPARTECIPAZIONE
Imposte sui redditi
delle persone fisiche 42, 5% 42, 5% 15% rispettivamente Stato, Regioni, Comuni
Imposta sul reddito
delle persone
giuridiche
50% 50% - rispettivamente Stato, Regioni, Comuni
Ritenute alla fonte sugli
interessi
44% 44% 12% rispettivamente Stato, Regioni, Comuni
Imposta sui redditi di
capitale
50% 50% - rispettivamente Stato, Regioni, Comuni
Iva 50, 5% 49, 5% -rispettivamente Stato, Regioni, Comuni

SteCompagno
16-06-11, 12:34
In qualità di CapoGruppo di Uniti per POL esprimo parere positivo sulla proposta federalista del collega e Presidente Haxel.

C@scista
16-06-11, 14:26
Esprimo totale ceassoluta ontrarietà a questo progetto di legge e ovviamente annuncio il mio voto contrario (e invito l'intero gruppo Apl a votare contro): sostituisce al centralismo dello stato centrale quello altrettanto oppressivo delle regioni.
Punto fondamentale e base del federalismo deve invece essere il comune e solo successivamente la regione perchè in Italia la vera unità politico amministrativa veramente viva perchè realmente sentita dai cittadini non è la regione (in fondo esistente da solo poco piu di un secolo) o l'ancora piu artificiosa provincia ma il comune entità esistente da secoli e in cui davvero il cittadino della strada si riconosce e che sente propria.

Haxel
16-06-11, 14:33
Esprimo totale contrarietà a questo progetto di legge: sostituisce al centralismo dello stato centrale quello altrettanto oppressivo delle regioni.
Punto fondamentale e base del federalismo deve invece essere il comune e solo successivamente la regione perchè in Italia la vera unità politico amministrativa veramente viva perchè realmente sentita dai cittadini non è la regione (in fondo esistente da solo poco piu di un secolo) o l'ancora piu artificiosa provincia ma il comune entità esistente da secoli e in cui davvero il cittadino della strada si riconosce e che sente propria.

il problema è che la sua idea di federalismo fiscale è troppo sfavorevole verso lo Stato al massimo si può trovare un compomesso, comunque io non sono neppure contrario a una maggiore responsabilità dei comuni in materia

per il resto le ricordo che il testo, è praticatamente uguale al federalismo che possiamo trovare in Germania o in Svizzera, se vuole potrà farsi una ricerca
senza contare che quanto ha detto non sempre vale in regione e regione( o se vuole in comune o comune, perchè un sentimento regionalista c'è eccome
che sono stati ampiamente federali

C@scista
16-06-11, 14:37
Esprimo totale e assoluta contrarietà a questo progetto di legge e ovviamente annuncio il mio voto contrario (e invito l'intero gruppo Apl a votare contro): sostituisce al centralismo dello stato centrale quello altrettanto oppressivo delle regioni.
Punto fondamentale e base del federalismo deve invece essere il comune e solo successivamente la regione perchè in Italia la vera unità politico amministrativa veramente viva perchè realmente sentita dai cittadini non è la regione (in fondo esistente da solo poco piu di un secolo) o l'ancora piu artificiosa provincia ma il comune entità esistente da secoli e in cui davvero il cittadino della strada si riconosce e che sente propria.


il problema è che la sua idea di federalismo fiscale è troppo sfavorevole verso lo Stato al massimo si può trovare un compomesso, comunque io non sono neppure contrario a una maggiore responsabilità dei comuni in materia



Guardi senatore Haxel le lancio io una proposta di compromesso per arrivare ad un testo unico da presentare:sono disposto ad accogliere integralmente in un unico PDL la parte da lei presentata sul decentramento normativo se lei è disposto ad accogliere la parte sul decentramento fiscale del mio pdl basata sui comuni e poi a scalare sulle regioni e sullo stato (con eventuali aggiustamenti su cui possiamo discutere).
Cosi com'è invece ora il suo pdl di federalismo fiscale "regione centrico" è però non accoglibile senza se e senza ma su questo intendo essere sincero.

Haxel
16-06-11, 14:49
Guardi senatore Haxel le lancio io una proposta di compromesso per arrivare ad un testo unico da presentare:sono disposto ad accogliere integralmente in un unico PDL la parte da lei presentata sul decentramento normativo se lei è disposto ad accogliere la parte sul decentramento fiscale del mio pdl basata sui comuni e poi a scalare sulle regioni e sullo stato (con eventuali aggiustamenti su cui possiamo discutere).
Cosi com'è invece ora il suo pdl di federalismo fiscale "regione centrico" è però non accoglibile senza se e senza ma su questo intendo essere sincero.

per me può andare bene

C@scista
16-06-11, 14:51
per me può andare bene

Molto bene accolgo con piacere la sua offerta.
Direi allora di presentare un unico disegno di legge da chiamare PDL Haxel - C@scista sul federalismo

Haxel
16-06-11, 14:57
Molto bene accolgo con piacere la sua offerta.
Direi allora di presentare un unico disegno di legge da chiamare PDL Haxel - C@scista sul federalismo

dovrà lavorare per migliore garanzie di controllo sulla politica fiscale
se saranno i Comuni a occuparsi principalmente di questa materia potrà essere più facile allora fare una vera lotta contro l'evasione fiscale

C@scista
16-06-11, 14:59
dovrà lavorare per migliore garanzie di controllo sulla politica fiscale
se saranno i Comuni a occuparsi principalmente di questa materia potrà essere più facile allora fare una vera lotta contro l'evasione fiscale

allora ecco la mia prima proposta di di PDL comune sul federalismo


PDL Haxel C@scista sul FEDERALISMO
Presentazione ed enunciazione degli intenti]
Sempre più c'è un bisogno di concedere agli enti locali dei poteri amministrativi e legislativi , per gestire al meglio tutte quelle attività che lo Stato da solo avrebbe difficoltà a gestire, in particolar modo il fedferalismo fiscale può essere davvero un arma che metta in ordine i conti degli enti locali, evitando sprechi e abusi, ma sopratutto che questi soldi possano davvero contribuire a uno sviluppo economico e sociale dei cittadini presenti in una determinata località. Punto fondamentale e base del federalismo deve però essere il comune e solo successivamente la regione perchè in Italia la vera unità politico amministrativa veramente viva perchè realmente sentita dai cittadini non è la regione (in fondo esistente da solo poco piu di un secolo) o l'ancora piu artificiosa provincia ma il comune entità esistente da secoli e in cui davvero il cittadino della strada si riconosce e che sente propria.
Dal punto di vista legislativo invece potenzierei la competenza delle leggi regionali e limitatamente al territorio comunale anche la competenza dei regolamenti comunali.

Proposte
Articolo 1
lo Stato ha legislazione esclusiva nelle materie concernenti:

gli affari esteri, nonché la difesa, ivi compresa la protezione della popolazione civile;
la cittadinanza federale;
la libertà di circolazione, i passaporti, l'immigrazione e l'emigrazione, l'estradizione;
il sistema valutario e monetario, i pesi e le misure, la determinazione del tempo;
l'unità del territorio doganale e commerciale, i trattati di commercio e di navigazione, la libertà di circolazione delle merci, gli scambi commerciali e il movimento dei pagamenti con l'estero, compresa la protezione doganale e dei confini;
le ferrovie federali e il traffico aereo;
il sistema postale e le telecomunicazioni;
lo stato giuridico del personale al servizio dello Stato e degli enti di diritto pubblico direttamente dipendenti dallo Stato;
la protezione giuridica industriale, i diritti d'autore e i diritti degli editori;
la collaborazione dello Stato e delle Regioni nelle questioni relative:
alla polizia criminale;
alla difesa dell'ordinamento federale liberal-democratico, e della stabilità e della sicurezza dello Stato o di una Regione (tutela della Costituzione);
alla difesa contro iniziative nel territorio dello Stato, che, attraverso la violenza o la preparazione di essa, pregiudichino interessi internazionali dell'Italia, come anche per l'istituzione di un Ufficio federale di polizia criminale per la lotta alla delinquenza internazionale.
la statistica per scopi federale
Articolo 2
La legislazione concorrente si estende ai seguenti settori:

il diritto civile, il diritto e l'esecuzione penale, l'ordinamento giudiziario e la procedura, l'avvocatura, il notariato e la consulenza legale;
lo stato civile;
il diritto di riunione e di associazione;
il diritto di soggiorno e di residenza degli stranieri;
a) la disciplina in materia di armi ed esplosivi;
la protezione del patrimonio culturale italiano da ogni trasferimento all'estero;
i problemi relativi ai profughi e agli espulsi;
l'assistenza pubblica;
la cittadinanza nelle Regioni;
i danni di guerra e il risarcimento;
l'assistenza per gli invalidi di guerra e per le famiglie dei caduti, l'assistenza per i prigionieri di guerra;
a) le tombe dei caduti in guerra e le tombe delle altre vittime della guerra e delle vittime della tirannia;
la legislazione economica (miniere, industria, energia, artigianale, mestieri, commercio, banche, borsa, assicurazioni di diritto privato);
a) la produzione e l'utilizzazione dell'energia nucleare a scopi di pace, l'istituzione e la gestione di enti che servono a questi scopi, la difesa da pericoli che sorgono nello sprigionamento dell'energia atomica o mediante i raggi ionizzanti, e la rimozione di materiale radioattivo;
il diritto del lavoro, compreso l'ordinamento dell'impresa, la protezione del lavoro, il collocamento dei lavoratori, così come le assicurazioni sociali e le assicurazioni contro la disoccupazione;
la disciplina dei contributi per l'istruzione e la promozione della ricerca scientifica;
Articolo 3
il trasferimento delle proprietà terriere, delle ricchezze naturali, e dei mezzi di produzione in proprietà collettiva o in altre forme di economia collettiva;
la prevenzione degli abusi da parte di gruppi di potere economico;
il promuovimento della produzione agricola e forestale, la garanzia dei rifornimenti alimentari, l'importazione e l'esportazione di prodotti agricoli e forestali, la pesca d'alto mare e costiera e la protezione delle coste;
i trasferimenti immobiliari, la legislazione concernente la terra e gli affari agrari, le abitazioni, le migrazioni e i luoghi d'insediamento;
le misure contro le malattie dell'uomo e degli animali, infettive e pericolose per la collettività, l'autorizzazione all'esercizio della professione medica e di altre professioni sanitarie, e all'esercizio dei mestieri sanitari, il commercio di medicinali, farmaci, narcotici e veleni;
a) la garanzia economica degli ospedali e la disciplina delle tariffe ospedaliere;
la protezione del traffico di generi alimentari e voluttuari, di oggetti di prima necessità, di foraggi, di piante e semi agricoli e forestali, così come la protezione degli alberi e delle piante contro le malattie e i parassiti; e così pure la protezione degli animali.
la navigazione d'alto mare e costiera, i segnali marittimi, la navigazione interna, il servizio meteorologico, i canali marittimi e i canali interni adibiti al traffico comune;
il traffico stradale, gli autoveicoli, la costruzione e la manutenzione delle strade nazionali di grande comunicazione, così come l'istituzione e la decisione dei pedaggi per l'uso di strade pubbliche con veicoli;
le ferrovie secondarie, che non siano ferrovie federali, ad eccezione delle ferrovie di montagna;
la rimozione dei rifiuti, la lotta all'inquinamento dell'atmosfera e la lotta ai rumori.

La legislazione concorrente si estende inoltre alle retribuzioni ed all'assistenza degli impiegati pubblici che si trovano in un rapporto di fedeltà di diritto pubblico, nel rispetto della competenza legislativa esclusiva dello Stato

II
articolo 4le provincie sono soppresse e tutte le competenze esercitate finora dalle provincie (in particolare in tema di trasporti edilizia scolastica e viabilità passano alle regioni ed ai comuni.)
Articolo 5
Per i comuni per i comuni con meno di 10000 abitanti è obbligatorio costituire un consorzio su determinati servizi (polizia locale, nettezza urbana, edilizia pubblica, e riscossione delle imposte)

Articolo 6
i comuni assumono la competenza di riscuotere tutte le imposte dello Stato Italiano e il cittadio versa direttamente agli uffici del comune le imposte di ogni tipo

articolo 7
il 40% delle imposte raccolte rimane a disposizione del comune che lo ha raccolto e viene utlizzato dal Comune per i servizi del territorio comunale.

Articolo 8
il restante 60% viene versato dal Comune alla regione

Articolo 9
le regioni trattengono presso di se il 20 per cento delle tasse ricevute dai comuni utilizzandole in parte per perequare le differenze economiche tra i vari comuni della regione (distribuendone una parte ai comuni meno ricchi della regione) e nella restante parte per le finalità (in particolare sanità e strade) perseguibili solo a livello regionale
Articolo 10
Il resto delle tasse ricevute dai comuni viene ceduto dalle rgioni allo stato centrale per le finalità nazionali (difesa giustizia politica estera pensioni ecc).
Articolo 11
lo stato nazionale creerà con i fondi che gli arrivano in "terza battuta" (dai comuni dopo essere passati dalle regioni) un fondo perequativo nazionale tra le regioni

Articolo 12
Tutte le materie che la Costituzione italiana non attribuisce esplicitamente allo parlamento nazionale competono esclusivamente alle leggi regionali ed ai regolamenti comunali con l'unico limite di non poter violare le norme della costituzione

Articolo 13
Ove gli importi frutto della tassazione destinata allo Stato Centrale per coprire i costi dello Stato Sociale si rivelassero inferiori alle necessita' stabilite, le eccedenze verranno destinate alla costituzione di due appositi fondi, uno creato per fare da riserva finanziaria per fare fronte alle improvvise necessita' delle istituzioni locali, l'altro invece finalizzato ad abbattere le aliquote di tassazione.
Articolo 14
Qualora la tassazione destinata allo Stato Centrale non fosse sufficiente a coprire i costi dello Stato Sociale (in particolar modo Pensioni, Sussidi, Cassa Integrazione, Assegni sociali e familiari ecc...), le percentuali andranno rimodulate al ribasso provocando un minore gettito a Comuni e Regioni e favorendo maggiori entrate allo Stato centrale
art.15
Il Presidente della Regione divide la sua regione in Enti per la Sostenibilità Energetica, che possono coprire anche l'intero territorio regionale, di cui nomina i presidenti. Ogni Ente si occupa di garantire l'indipendenza energetica della sua area mediante le energie rinnovabili. Le regioni possono collaborare l'una con l'altra, aprendo tavoli bilaterali o multilaterali nell'ottica di ottimizzare la produzione energetica rinnovabile nel territorio nazionale.

SteCompagno
16-06-11, 15:13
questo documento non mi dispiace, cercherò di farvi convergere anche gli alleati di Lista Repubblicana, mi sembra che l'impianto e la visione generale siano buone.

olivo
16-06-11, 15:46
Non è che mettendo insieme una proposta buona con quella cattiva se ne ottenga una passabile. Sulla pdl di C@scista ho già detto senza ottenere risposte, questa pdl la accoglie senza correggere niente, quindi annuncio voto contrario.

C@scista
16-06-11, 17:36
Non è che mettendo insieme una proposta buona con quella cattiva se ne ottenga una passabile. Sulla pdl di C@scista ho già detto senza ottenere risposte, questa pdl la accoglie senza correggere niente, quindi annuncio voto contrario.
Puo' sempre provare a presentare emendamenti specifici su specifici punti del PDL Haxel C@scista invece di limitarsi a criticare senza nulla proporre senatore Olivo. Ovviamente non le prometto affatto che accoglierò le sue proposte di emendamento ma avrà sempre la possibilità di presentarle al voto dell'assemblea

SteCompagno
16-06-11, 17:46
Alcuni commenti alla pdl C@scista..

Art. 1 Niente da eccepire ma manca un'eccezione per le province autonome che come tutti sappiamo hanno una ragione di essere peculiare e regolata da trattati internazionali.

Art. 2 Mi sembra più realistico demandare alle regioni il compito di individuare i comuni contigui accorpabili e comunque prevedere un referendum consultivo.

Art. 3 La riscossione dei tributi è un'attività che viene svolta in modo più efficiente se centralizzata. E' giusto decentralizzare in linea di principio ma la proposta se applicata condurrebbe ad eccessive inefficienze.

Art. 4, 5, 6, 7 Le percentuali indicate rispecchiano davvero la distribuzione delle spese finanziate? La perequazione interregionale come si svolge?

Art. 8 Il fondo perequativo bisogna spiegare com'è e come funziona perché se "tutto deve cambiare perché nulla cambi" tanto vale non fare niente. Poi manca inspiegabilmente una disciplina dei costi standard che invece è indispensabile per realizzare l'obiettivo del federalismo ovvero la responsabilizzazione della spesa locale.

Art. 9 Non è già così dopo la riforma del titolo V della costituzione?


In sintesi esprimo un parere abbastanza negativo, è giusto che realizzi in modo compiuto il passaggio dal centralismo al federalismo (regionalismo?) ma non viene spiegato come si risolverebbero i due problemi principali della transizione: perequazione e costi standard.

ho ritrovato le critiche del Senatore Olivo (è tutto il pomeriggio che le cercavo, sono cieco! :D )

Se il Senatore C@scista vuole spiegare nel dettaglio i due problemi (giusti) che pone il collega Olivo ovvero perequazione e costi standard si potrebbe giungere ad un documento largamente condiviso credo

olivo
16-06-11, 17:48
C@scista le critiche circostanziate che contegnono gli input necessari a rendere seria quella pdl (no, adesso non lo è) sono qui: http://forum.politicainrete.net/2201631-post20.html. Dal centrodestra non vi siete sprecati a rispondere, evidentemente per voi non hanno ragione di essere e quindi inutile proporre emendamenti quando si ha lo strumento del voto contrario.

C@scista
16-06-11, 17:49
ho ritrovato le critiche del Senatore Olivo (è tutto il pomeriggio che le cercavo, sono cieco! :D )

Se il Senatore C@scista vuole spiegare nel dettaglio i due problemi (giusti) che pone il collega Olivo ovvero perequazione e costi standard si potrebbe giungere ad un documento largamente condiviso credo
Prima vorrei fare qualche osservazione preliminarte ad altre obiezioni
Sui comuni accorpabili da demandare alle rgioni mi pare un'obiezione totalmente superata dato che non ci sono piu accorpamenti nell'ultima versione ma semmai istituzioni di consorzi tra tutti i comini di diecimila abitanti


Articolo 5
Per i comuni per i comuni con meno di 10000 abitanti è obbligatorio costituire un consorzio su determinati servizi (polizia locale, nettezza urbana, edilizia pubblica, e riscossione delle imposte)

SteCompagno
16-06-11, 17:51
Prima vorrei fare qualche osservazione preliminarte ad altre obiezioni
Sui comuni accorpabili da demandare alle rgioni mi pare un'obiezione totalmente superata dato che non ci sono piu accorpamenti nell'ultima versione ma semmai istituzioni di consorzi tra tutti i comini di diecimila abitanti

ma infatti credo che le critiche del senatore Olivo non siano tanto su cosa c'è scritto ma su cosa NON c'è scritto :giagia:

C@scista
16-06-11, 17:54
ma infatti credo che le critiche del senatore Olivo non siano tanto su cosa c'è scritto ma su cosa NON c'è scritto :giagia:

veniamo ad un altra obiezione

La perequazione interregionale come si svolge?
Viene decisa dalla regione sulla base dei bilanci annuali dei comuni assegnando ai comuni che risulteranno aver raccolto meno fondi rispetto alla media dei comuni della regione una parte delle tasse destinate alla regione.
Su questo punto sono disponibile a inserire quanto ora scritto come articolo aggiuntivo

C@scista
16-06-11, 17:58
passiamo alla terza critica del senatore Olivo

La riscossione dei tributi è un'attività che viene svolta in modo più efficiente se centralizzata. E' giusto decentralizzare in linea di principio ma la proposta se applicata condurrebbe ad eccessive inefficienze
No senatore Olivo il principio base del federalismo municipale è proprio evitare il centralismo e anzi far partire dal basso cioè dai comuni e non dall'alto (che si alo stato centrale o che sia la regione) la riscossione delle imposte. Aggiungo anzi che come dice il senatore Haxel una riscossione affidata ai comuni puo' anzi essere piu efficiente di quella affidata allo stato centrale


se saranno i Comuni a occuparsi principalmente di questa materia potrà essere più facile allora fare una vera lotta contro l'evasione fiscale

C@scista
16-06-11, 18:03
infine veniamo all'ultima critica del senatore Olivo


Art. 4, 5, 6, 7 Le percentuali indicate rispecchiano davvero la distribuzione delle spese finanziate? La perequazione interregionale come si svolge?
Il sistema prevede meccanismi di aggiustamento non rigidi ma flessibili se le percentuali indicate non rispecchiassero la distribuzione delle spese finanziate
Infatti ci sono i seguenti articoli

Articolo 13
Ove gli importi frutto della tassazione destinata allo Stato Centrale per coprire i costi dello Stato Sociale si rivelassero inferiori alle necessita' stabilite, le eccedenze verranno destinate alla costituzione di due appositi fondi, uno creato per fare da riserva finanziaria per fare fronte alle improvvise necessita' delle istituzioni locali, l'altro invece finalizzato ad abbattere le aliquote di tassazione.
Articolo 14
Qualora la tassazione destinata allo Stato Centrale non fosse sufficiente a coprire i costi dello Stato Sociale (in particolar modo Pensioni, Sussidi, Cassa Integrazione, Assegni sociali e familiari ecc...), le percentuali andranno rimodulate al ribasso provocando un minore gettito a Comuni e Regioni e favorendo maggiori entrate allo Stato centrale
Sulla perequazione interregionale il senatore Olivo ha ragione invece.
Occorre essere meno generici e piu specifici

C@scista
16-06-11, 18:08
Sulla perequazione interregionale il senatore Olivo ha ragione invece.
Occorre essere meno generici e piu specifici

Propongo perciò di aggiungere un altro articolo che dica

L'entità del fondo di perequazione interregionale viene decisa ogni tre anni dalla conferenza regionale stato - regioni . La decione puo anche essere presa a maggioranza nella conferenza nel caso in cui non si raggiunga l'unanimità

Haxel
16-06-11, 19:44
sono buone osservazioni onorevole C@ascista, prego allora affinchè possiate risistemare le vostre norme proposte

olivo
16-06-11, 21:09
C@scista le aggiunte mi trovano sostanzialmente d'accordo, manca però una norma sui costi standard che devono essere messi alla base del funzionameno del fondo di perequazione. Ovvero si ha diritto alla perequazione se si è efficienti quanto gli altri e quindi se i costi della macchina pubblica rientrano nello standard. Altrimenti il meccanismo così come è posto è un mercato delle vacche dove le regioni con forte potere negoziale (per esempio quelle elettoralmente decisive) ottengono quello che vogliono a scapito delle altre.

SteCompagno
16-06-11, 21:20
Quello che dice il senatore Olivo è condivisibile, pertanto lo invito a formulare egli stesso un piano di regolamento dei costi standard come emendamento al Documento (o in alternativa aspettare che lo faccia C@scista e confrontarsi)

E, parlando in qualità di CapoGruppo di Uniti per POL ritengo che sarebbe un bel segnale se su questioni come il Federalismo dove destra e sinistra c'entrano ben poco si arrivasse ad una soluzione condivisa votando un Documento che secondo me sta venendo bene e che ha ricevuto emendamenti e contributi (e critiche propositive) da vari esponenti di spicco dei Partiti pirriani (haxel, occidentale, olivo, De Payens, il sottoscritto, Juv)

C@scista
17-06-11, 09:22
Inviato in origine da Olivo
C@scista le aggiunte mi trovano sostanzialmente d'accordo, manca però una norma sui costi standard che devono essere messi alla base del funzionameno del fondo di perequazione. Ovvero si ha diritto alla perequazione se si è efficienti quanto gli altri e quindi se i costi della macchina pubblica rientrano nello standard. Altrimenti il meccanismo così come è posto è un mercato delle vacche dove le regioni con forte potere negoziale (per esempio quelle elettoralmente decisive) ottengono quello che vogliono a scapito delle altre
Molto bene.
Sui costi standard anzitutto mi unisco all'invito del senatore SteDiessino chiedendo al senatore Olivo di presentare a sua volta un emendamento in proposito (qualorail senatore Olivo ritienga inoltre necessario piu tempo posso chiedere al presidente Haxel di proprogare a domenica il termine della fase di presentazione dei PDL) dopodichè inserisco una prima proposta di articolo aggiuntivo sui costi standard cosi formulato su cui chiedo il parere delll'assemblea


"il ricorso al fondo di perequazione nazionale interregionale puo' essere chiesto nella conferenza stato regioni solo dalle regioni che non abbiano superato al ribasso oltre il 6% i costi standard della spesa regionale per amministrazione viabilità rifiuti sanità stato sociale gestiti a livello regionale .
I costi standard della spesa regionale consistono nella media nazionale annua della spesa di tutte le regioni italiane"

C@scista
17-06-11, 09:32
sono buone osservazioni onorevole C@ascista, prego allora affinchè possiate risistemare le vostre norme proposte

Presidente per il momento lascio in sospeso la parte sui costi standard in attesa di sentire il parere dell'assemblea del senato sulla mia nuova proposta di articolo su questo punto (che si trova nel post precedente a questo) e in attesa dell'eventuale mozione del senatore Olivo.
Nel frattempo ripresento il PDL Haxel C@cista con tutte le altre modifiche qui sopravvenute

PDL Haxel C@scista sul FEDERALISMO

Presentazione ed enunciazione degli intenti

Sempre più c'è un bisogno di concedere agli enti locali dei poteri amministrativi e legislativi , per gestire al meglio tutte quelle attività che lo Stato da solo avrebbe difficoltà a gestire, in particolar modo il fedferalismo fiscale può essere davvero un arma che metta in ordine i conti degli enti locali, evitando sprechi e abusi, ma sopratutto che questi soldi possano davvero contribuire a uno sviluppo economico e sociale dei cittadini presenti in una determinata località. Punto fondamentale e base del federalismo deve però essere il comune e solo successivamente la regione perchè in Italia la vera unità politico amministrativa veramente viva perchè realmente sentita dai cittadini non è la regione (in fondo esistente da solo poco piu di un secolo) o l'ancora piu artificiosa provincia ma il comune entità esistente da secoli e in cui davvero il cittadino della strada si riconosce e che sente propria.
Dal punto di vista legislativo invece potenzierei la competenza delle leggi regionali e limitatamente al territorio comunale anche la competenza dei regolamenti comunali.

Proposte
Articolo 1
lo Stato ha legislazione esclusiva nelle materie concernenti:

gli affari esteri, nonché la difesa, ivi compresa la protezione della popolazione civile;
la cittadinanza federale;
la libertà di circolazione, i passaporti, l'immigrazione e l'emigrazione, l'estradizione;
il sistema valutario e monetario, i pesi e le misure, la determinazione del tempo;
l'unità del territorio doganale e commerciale, i trattati di commercio e di navigazione, la libertà di circolazione delle merci, gli scambi commerciali e il movimento dei pagamenti con l'estero, compresa la protezione doganale e dei confini;
le ferrovie federali e il traffico aereo;
il sistema postale e le telecomunicazioni;
lo stato giuridico del personale al servizio dello Stato e degli enti di diritto pubblico direttamente dipendenti dallo Stato;
la protezione giuridica industriale, i diritti d'autore e i diritti degli editori;
la collaborazione dello Stato e delle Regioni nelle questioni relative:
alla polizia criminale;
alla difesa dell'ordinamento federale liberal-democratico, e della stabilità e della sicurezza dello Stato o di una Regione (tutela della Costituzione);
alla difesa contro iniziative nel territorio dello Stato, che, attraverso la violenza o la preparazione di essa, pregiudichino interessi internazionali dell'Italia, come anche per l'istituzione di un Ufficio federale di polizia criminale per la lotta alla delinquenza internazionale.
la statistica per scopi federale
Articolo 2
La legislazione concorrente si estende ai seguenti settori:

il diritto civile, il diritto e l'esecuzione penale, l'ordinamento giudiziario e la procedura, l'avvocatura, il notariato e la consulenza legale;
lo stato civile;
il diritto di riunione e di associazione;
il diritto di soggiorno e di residenza degli stranieri;
a) la disciplina in materia di armi ed esplosivi;
la protezione del patrimonio culturale italiano da ogni trasferimento all'estero;
i problemi relativi ai profughi e agli espulsi;
l'assistenza pubblica;
la cittadinanza nelle Regioni;
i danni di guerra e il risarcimento;
l'assistenza per gli invalidi di guerra e per le famiglie dei caduti, l'assistenza per i prigionieri di guerra;
a) le tombe dei caduti in guerra e le tombe delle altre vittime della guerra e delle vittime della tirannia;
la legislazione economica (miniere, industria, energia, artigianale, mestieri, commercio, banche, borsa, assicurazioni di diritto privato);
a) la produzione e l'utilizzazione dell'energia nucleare a scopi di pace, l'istituzione e la gestione di enti che servono a questi scopi, la difesa da pericoli che sorgono nello sprigionamento dell'energia atomica o mediante i raggi ionizzanti, e la rimozione di materiale radioattivo;
il diritto del lavoro, compreso l'ordinamento dell'impresa, la protezione del lavoro, il collocamento dei lavoratori, così come le assicurazioni sociali e le assicurazioni contro la disoccupazione;
la disciplina dei contributi per l'istruzione e la promozione della ricerca scientifica;
Articolo 3
il trasferimento delle proprietà terriere, delle ricchezze naturali, e dei mezzi di produzione in proprietà collettiva o in altre forme di economia collettiva;
la prevenzione degli abusi da parte di gruppi di potere economico;
il promuovimento della produzione agricola e forestale, la garanzia dei rifornimenti alimentari, l'importazione e l'esportazione di prodotti agricoli e forestali, la pesca d'alto mare e costiera e la protezione delle coste;
i trasferimenti immobiliari, la legislazione concernente la terra e gli affari agrari, le abitazioni, le migrazioni e i luoghi d'insediamento;
le misure contro le malattie dell'uomo e degli animali, infettive e pericolose per la collettività, l'autorizzazione all'esercizio della professione medica e di altre professioni sanitarie, e all'esercizio dei mestieri sanitari, il commercio di medicinali, farmaci, narcotici e veleni;
a) la garanzia economica degli ospedali e la disciplina delle tariffe ospedaliere;
la protezione del traffico di generi alimentari e voluttuari, di oggetti di prima necessità, di foraggi, di piante e semi agricoli e forestali, così come la protezione degli alberi e delle piante contro le malattie e i parassiti; e così pure la protezione degli animali.
la navigazione d'alto mare e costiera, i segnali marittimi, la navigazione interna, il servizio meteorologico, i canali marittimi e i canali interni adibiti al traffico comune;
il traffico stradale, gli autoveicoli, la costruzione e la manutenzione delle strade nazionali di grande comunicazione, così come l'istituzione e la decisione dei pedaggi per l'uso di strade pubbliche con veicoli;
le ferrovie secondarie, che non siano ferrovie federali, ad eccezione delle ferrovie di montagna;
la rimozione dei rifiuti, la lotta all'inquinamento dell'atmosfera e la lotta ai rumori.

La legislazione concorrente si estende inoltre alle retribuzioni ed all'assistenza degli impiegati pubblici che si trovano in un rapporto di fedeltà di diritto pubblico, nel rispetto della competenza legislativa esclusiva dello Stato

II
articolo 4
le provincie e le comunità montane sono soppresse e tutte le competenze esercitate finora dalle provincie (in particolare in tema di trasporti edilizia scolastica e viabilità passano alle regioni ed ai comuni.)
Articolo 5
Per i comuni per i comuni con meno di 10000 abitanti è obbligatorio costituire un consorzio su determinati servizi (polizia locale, nettezza urbana, edilizia pubblica, e riscossione delle imposte)

Articolo 6
i comuni assumono la competenza di riscuotere tutte le imposte dello Stato Italiano e il cittadio versa direttamente agli uffici del comune le imposte di ogni tipo

articolo 7
il 40% delle imposte raccolte rimane a disposizione del comune che lo ha raccolto e viene utlizzato dal Comune per i servizi del territorio comunale.

Articolo 8
il restante 60% viene versato dal Comune alla regione

Articolo 9
le regioni trattengono presso di se il 20 per cento delle tasse ricevute dai comuni utilizzandole in parte per perequare le differenze economiche tra i vari comuni della regione (distribuendone una parte ai comuni meno ricchi della regione) e nella restante parte per le finalità (in particolare sanità e strade) perseguibili solo a livello regionale .Il fondo perequativo regionale Viene deciso dalla regione sulla base dei bilanci annuali dei comuni assegnando ai comuni che risulteranno aver raccolto meno fondi rispetto alla media dei comuni della regione una parte delle tasse destinate alla regione.

Articolo 10
Il resto delle tasse ricevute dai comuni viene ceduto dalle rgioni allo stato centrale per le finalità nazionali (difesa giustizia politica estera pensioni ecc).
Articolo 11
lo stato nazionale creerà con i fondi che gli arrivano in "terza battuta" (dai comuni dopo essere passati dalle regioni) un fondo perequativo nazionale tra le regioni. L'entità del fondo di perequazione interregionale viene decisa ogni tre anni dalla conferenza regionale stato - regioni . La decione puo anche essere presa a maggioranza nella conferenza nel caso in cui non si raggiunga l'unanimità

Articolo 12
Tutte le materie che la Costituzione italiana non attribuisce esplicitamente allo parlamento nazionale competono esclusivamente alle leggi regionali ed ai regolamenti comunali con l'unico limite di non poter violare le norme della costituzione

Articolo 13
Ove gli importi frutto della tassazione destinata allo Stato Centrale per coprire i costi dello Stato Sociale si rivelassero inferiori alle necessita' stabilite, le eccedenze verranno destinate alla costituzione di due appositi fondi, uno creato per fare da riserva finanziaria per fare fronte alle improvvise necessita' delle istituzioni locali, l'altro invece finalizzato ad abbattere le aliquote di tassazione.
Articolo 14
Qualora la tassazione destinata allo Stato Centrale non fosse sufficiente a coprire i costi dello Stato Sociale (in particolar modo Pensioni, Sussidi, Cassa Integrazione, Assegni sociali e familiari ecc...), le percentuali andranno rimodulate al ribasso provocando un minore gettito a Comuni e Regioni e favorendo maggiori entrate allo Stato centrale
art.15
Il Presidente della Regione divide la sua regione in Enti per la Sostenibilità Energetica, che possono coprire anche l'intero territorio regionale, di cui nomina i presidenti. Ogni Ente si occupa di garantire l'indipendenza energetica della sua area mediante le energie rinnovabili. Le regioni possono collaborare l'una con l'altra, aprendo tavoli bilaterali o multilaterali nell'ottica di ottimizzare la produzione energetica rinnovabile nel territorio nazionale

UgoDePayens
17-06-11, 09:33
Quello che dice il senatore Olivo è condivisibile, pertanto lo invito a formulare egli stesso un piano di regolamento dei costi standard come emendamento al Documento (o in alternativa aspettare che lo faccia C@scista e confrontarsi)

E, parlando in qualità di CapoGruppo di Uniti per POL ritengo che sarebbe un bel segnale se su questioni come il Federalismo dove destra e sinistra c'entrano ben poco si arrivasse ad una soluzione condivisa votando un Documento che secondo me sta venendo bene e che ha ricevuto emendamenti e contributi (e critiche propositive) da vari esponenti di spicco dei Partiti pirriani (haxel, occidentale, olivo, De Payens, il sottoscritto, Juv)

Condivido l'osservazione: a quanto pare al di là degli steccati ideologici, se si entra nel concreto e si pensa solo al bene comune, senza dover rendere conto a clientele elettorali ed interessi di lobbies (trasversali in tutti i partiti), alla fine si può benissimo raggiungere una sintesi soddisfacente per tutti.

Quanto al merito, il sistema dei costi standard è secondo me ottimo. SI potrebbe pensare anche a qualche forma di incentivo, però.

Ovvero: tu Regione virtuosa spendi meno soldi per fornire lo stesso servizio a molto meno del costo standard ? L'anno prossimo potrai mettere a bilancio un 1% in più da dedicare alla ricerca scientifica (le ricadute della quela finiscono comunque su tutti).

Haxel
17-06-11, 09:58
Molto bene.
Sui costi standard anzitutto mi unisco all'invito del senatore SteDiessino chiedendo al senatore Olivo di presentare a sua volta un emendamento in proposito (qualorail senatore Olivo ritienga inoltre necessario piu tempo posso chiedere al presidente Haxel di proprogare a domenica il termine della fase di presentazione dei PDL) dopodichè inserisco una prima proposta di articolo aggiuntivo sui costi standard cosi formulato su cui chiedo il parere delll'assemblea

sembra buona :giagia:

Haxel
17-06-11, 09:59
Condivido l'osservazione: a quanto pare al di là degli steccati ideologici, se si entra nel concreto e si pensa solo al bene comune, senza dover rendere conto a clientele elettorali ed interessi di lobbies (trasversali in tutti i partiti), alla fine si può benissimo raggiungere una sintesi soddisfacente per tutti.

Quanto al merito, il sistema dei costi standard è secondo me ottimo. SI potrebbe pensare anche a qualche forma di incentivo, però.

Ovvero: tu Regione virtuosa spendi meno soldi per fornire lo stesso servizio a molto meno del costo standard ? L'anno prossimo potrai mettere a bilancio un 1% in più da dedicare alla ricerca scientifica (le ricadute della quela finiscono comunque su tutti).

prima la Regione, se ha un buco di bilancio, deve provvedere a sanarlo

Juv
17-06-11, 11:18
Articolo 11
lo stato nazionale creerà con i fondi che gli arrivano in "terza battuta" (dai comuni dopo essere passati dalle regioni) un fondo perequativo nazionale tra le regioni.
Tale fondo può essere usato solo per integrare i mancati fondi nei capitolati riguardanti la scuola, la sanità ed i trasporti locali.

L'entità del fondo di perequazione interregionale viene decisa ogni tre anni dalla conferenza regionale stato - regioni . La decione puo anche essere presa a maggioranza nella conferenza nel caso in cui non si raggiunga l'unanimità





Suggerisco una modifica del genere. Non vorrei che il fondo perequativo venisse usato per mantenere in piedi stipendi e privilegi per le clientele politiche.

C@scista
17-06-11, 12:09
Condivido l'osservazione: a quanto pare al di là degli steccati ideologici, se si entra nel concreto e si pensa solo al bene comune, senza dover rendere conto a clientele elettorali ed interessi di lobbies (trasversali in tutti i partiti), alla fine si può benissimo raggiungere una sintesi soddisfacente per tutti.

Quanto al merito, il sistema dei costi standard è secondo me ottimo. SI potrebbe pensare anche a qualche forma di incentivo, però.

Ovvero: tu Regione virtuosa spendi meno soldi per fornire lo stesso servizio a molto meno del costo standard ? L'anno prossimo potrai mettere a bilancio un 1% in più da dedicare alla ricerca scientifica (le ricadute della quela finiscono comunque su tutti).


sembra buona :giagia:


prima la Regione, se ha un buco di bilancio, deve provvedere a sanarlo


Suggerisco una modifica del genere. Non vorrei che il fondo perequativo venisse usato per mantenere in piedi stipendi e privilegi per le clientele politiche.

Discorso interessante: tenuto conto di tutte le osservazioni io proporrei di modificare cosi l'articolo 11

Articolo 11
lo stato nazionale creerà con i fondi che gli arrivano in "terza battuta" (dai comuni dopo essere passati dalle regioni) un fondo perequativo nazionale tra le regioni.
Tale fondo può essere usato solo per integrare i mancati fondi nei capitolati riguardanti la scuola, la sanità ed i trasporti locali.La sola eccezioni a questo vincolo è prevista per le regioni i cui costi sono addirittura migliori della media nazionale dellle regioni. Tali regioni potranno utilizzare il fondo perequativo nazionale mettendo a bilancio un 1% in più da dedicare alla ricerca scientifica

L'entità del fondo di perequazione interregionale viene decisa ogni tre anni dalla conferenza regionale stato - regioni . La decione puo anche essere presa a maggioranza nella conferenza nel caso in cui non si raggiunga l'unanimità
il ricorso al fondo di perequazione nazionale interregionale puo' essere chiesto nella conferenza stato regioni solo dalle regioni che non abbiano superato al ribasso oltre il 6% i costi standard della spesa regionale per amministrazione viabilità rifiuti sanità stato sociale gestiti a livello regionale .
I costi standard della spesa regionale consistono nella media nazionale annua della spesa di tutte le regioni italiane.

SteCompagno
17-06-11, 12:55
propongo una aggiunta


Articolo 11
lo stato nazionale creerà con i fondi che gli arrivano in "terza battuta" (dai comuni dopo essere passati dalle regioni) un fondo perequativo nazionale tra le regioni.
Tale fondo può essere usato solo per integrare i mancati fondi nei capitolati riguardanti la scuola, la sanità ed i trasporti locali.La sola eccezioni a questo vincolo è prevista per le regioni i cui costi sono addirittura migliori della media nazionale dellle regioni. Tali regioni potranno utilizzare il fondo perequativo nazionale mettendo a bilancio un 1% in più da dedicare alla ricerca scientifica

L'entità del fondo di perequazione interregionale viene decisa ogni tre anni dalla conferenza regionale stato - regioni . La decisone puo anche essere presa a maggioranza nella conferenza nel caso in cui non si raggiunga l'unanimità
il ricorso al fondo di perequazione nazionale interregionale puo' essere chiesto nella conferenza stato regioni solo dalle regioni che non abbiano superato al ribasso oltre il 6% i costi standard della spesa regionale per amministrazione viabilità rifiuti sanità stato sociale gestiti a livello regionale .
I costi standard della spesa regionale consistono nella media nazionale annua della spesa di tutte le regioni italiane.

Accanto al fondo di perequazione (che ha un chiaro scopo extra-ordinario) lo Stato si impegna a stanziare risorse per un fondo parallelo destinato alle politiche per il lavoro e lo sviluppo economico a quelle Regioni che nel lungo periodo riescono a raggiungere l'obiettivo dei costi standard e i piani di rientro nel bilancio, sotto forma di incentivo verso le classi dirigenti all'impegno per il risanamento, specialmente nelle regioni del Mezzogiorno.

Per il resto ritengo positive e condivisibili le integrazioni degli onorevoli C@scista, Juv e De Payens.

Haxel
17-06-11, 12:57
propongo una aggiunta



Per il resto ritengo positive e condivisibili le integrazioni degli onorevoli C@scista, Juv e De Payens.

mi piace molto il testo integrato in questo modo

C@scista
17-06-11, 13:13
propongo una aggiunta



Per il resto ritengo positive e condivisibili le integrazioni degli onorevoli C@scista, Juv e De Payens.

Richiesta accolta

olivo
17-06-11, 13:44
C@scista le modifiche (incluse quelle di Juv e di UgoDePayens) mi trovano favorevole anche se non ho capito cosa intendi con la formula superare al ribasso i costi standard che sono una sorta di tetto mentre così formulata sembrerebbe che le regioni non possano accedere alla perequazione se spendono meno della media.

C@scista
17-06-11, 13:55
C@scista le modifiche (incluse quelle di Juv e di UgoDePayens) mi trovano favorevole anche se non ho capito cosa intendi con la formula superare al ribasso i costi standard che sono una sorta di tetto mentre così formulata sembrerebbe che le regioni non possano accedere alla perequazione se spendono meno della media.

Intendo che non possono accedere al fondo perequativo le regioni che spendono oltre la media nazionale delle regioni italiane . Forse la formulazione in effetti non è a prova di equivoco.
per definire la frase in termini piu tecnicamente corretti modificherei il comma in questo modo

il ricorso al fondo di perequazione nazionale interregionale non puo' essere chiesto nella conferenza stato regioni dalle regioni che abbiano superato di oltre il 6% i costi standard della spesa regionale per amministrazione viabilità rifiuti sanità stato sociale gestiti a livello regionale .
I costi standard della spesa regionale consistono nella media nazionale annua della spesa di tutte le regioni italiane.

olivo
17-06-11, 14:33
C@scista secondo me basta togliere "al ribasso"! Comunque concordo sulle modifiche e mi fa piacere che i suggerimenti siano stati raccolti.

SteCompagno
17-06-11, 15:59
Direi che quindi l'accordo c'è, il progetto Haxel-C@scista può essere votato da tutti i gruppi no ?

invito il senatore C@scista a presentare il progetto completo con tutte le modifiche che cosi posso postare il testo completo nell'Ufficio Parlamentare del gruppo UPP-Senato e inviare ai colleghi del gruppo la proposta da votare

La dichiarazione di voto va fatta in un altra sessione ?

Italianista
17-06-11, 16:16
La dichiarazione di voto va fatta in un altra sessione ?



Credo di si. :giagia:

Monsieur
17-06-11, 16:24
Dal testo comune è stato cancellato il mio emendamento che era stato integrato nel PdL Cascista?

SteCompagno
17-06-11, 17:06
Dal testo comune è stato cancellato il mio emendamento che era stato integrato nel PdL Cascista?

Non so, ho chiesto a C@scista di riordinare tutto anche in quanto vice-Presidente :giagia:

Haxel
17-06-11, 17:54
Direi che quindi l'accordo c'è, il progetto Haxel-C@scista può essere votato da tutti i gruppi no ?

invito il senatore C@scista a presentare il progetto completo con tutte le modifiche che cosi posso postare il testo completo nell'Ufficio Parlamentare del gruppo UPP-Senato e inviare ai colleghi del gruppo la proposta da votare

La dichiarazione di voto va fatta in un altra sessione ?

certamente la dichiarazione di voto va fatta in un altra sessione

ora attendiamo che il senatore C@scista sistemi il PDL

C@scista
17-06-11, 18:43
certamente la dichiarazione di voto va fatta in un altra sessione

ora attendiamo che il senatore C@scista sistemi il PDL

D'accordo Presidente ripresento il PDL Haxel C@scista nella sua ultima versione modificata


PDL Haxel C@scista sul FEDERALISMO

Presentazione ed enunciazione degli intenti
Sempre più c'è un bisogno di concedere agli enti locali dei poteri amministrativi e legislativi , per gestire al meglio tutte quelle attività che lo Stato da solo avrebbe difficoltà a gestire, in particolar modo il fedferalismo fiscale può essere davvero un arma che metta in ordine i conti degli enti locali, evitando sprechi e abusi, ma sopratutto che questi soldi possano davvero contribuire a uno sviluppo economico e sociale dei cittadini presenti in una determinata località. Punto fondamentale e base del federalismo deve però essere il comune e solo successivamente la regione perchè in Italia la vera unità politico amministrativa veramente viva perchè realmente sentita dai cittadini non è la regione (in fondo esistente da solo poco piu di un secolo) o l'ancora piu artificiosa provincia ma il comune entità esistente da secoli e in cui davvero il cittadino della strada si riconosce e che sente propria.
Dal punto di vista legislativo invece potenzierei la competenza delle leggi regionali e limitatamente al territorio comunale anche la competenza dei regolamenti comunali.

Proposte
Articolo 1
lo Stato ha legislazione esclusiva nelle materie concernenti:

gli affari esteri, nonché la difesa, ivi compresa la protezione della popolazione civile;
la cittadinanza federale;
la libertà di circolazione, i passaporti, l'immigrazione e l'emigrazione, l'estradizione;
il sistema valutario e monetario, i pesi e le misure, la determinazione del tempo;
l'unità del territorio doganale e commerciale, i trattati di commercio e di navigazione, la libertà di circolazione delle merci, gli scambi commerciali e il movimento dei pagamenti con l'estero, compresa la protezione doganale e dei confini;
le ferrovie federali e il traffico aereo;
il sistema postale e le telecomunicazioni;
lo stato giuridico del personale al servizio dello Stato e degli enti di diritto pubblico direttamente dipendenti dallo Stato;
la protezione giuridica industriale, i diritti d'autore e i diritti degli editori;
la collaborazione dello Stato e delle Regioni nelle questioni relative:
alla polizia criminale;
alla difesa dell'ordinamento federale liberal-democratico, e della stabilità e della sicurezza dello Stato o di una Regione (tutela della Costituzione);
alla difesa contro iniziative nel territorio dello Stato, che, attraverso la violenza o la preparazione di essa, pregiudichino interessi internazionali dell'Italia, come anche per l'istituzione di un Ufficio federale di polizia criminale per la lotta alla delinquenza internazionale.
la statistica per scopi federale
Articolo 2
La legislazione concorrente si estende ai seguenti settori:

il diritto civile, il diritto e l'esecuzione penale, l'ordinamento giudiziario e la procedura, l'avvocatura, il notariato e la consulenza legale;
lo stato civile;
il diritto di riunione e di associazione;
il diritto di soggiorno e di residenza degli stranieri;
a) la disciplina in materia di armi ed esplosivi;
la protezione del patrimonio culturale italiano da ogni trasferimento all'estero;
i problemi relativi ai profughi e agli espulsi;
l'assistenza pubblica;
la cittadinanza nelle Regioni;
i danni di guerra e il risarcimento;
l'assistenza per gli invalidi di guerra e per le famiglie dei caduti, l'assistenza per i prigionieri di guerra;
a) le tombe dei caduti in guerra e le tombe delle altre vittime della guerra e delle vittime della tirannia;
la legislazione economica (miniere, industria, energia, artigianale, mestieri, commercio, banche, borsa, assicurazioni di diritto privato);
a) la produzione e l'utilizzazione dell'energia nucleare a scopi di pace, l'istituzione e la gestione di enti che servono a questi scopi, la difesa da pericoli che sorgono nello sprigionamento dell'energia atomica o mediante i raggi ionizzanti, e la rimozione di materiale radioattivo;
il diritto del lavoro, compreso l'ordinamento dell'impresa, la protezione del lavoro, il collocamento dei lavoratori, così come le assicurazioni sociali e le assicurazioni contro la disoccupazione;
la disciplina dei contributi per l'istruzione e la promozione della ricerca scientifica;
Articolo 3
il trasferimento delle proprietà terriere, delle ricchezze naturali, e dei mezzi di produzione in proprietà collettiva o in altre forme di economia collettiva;
la prevenzione degli abusi da parte di gruppi di potere economico;
il promuovimento della produzione agricola e forestale, la garanzia dei rifornimenti alimentari, l'importazione e l'esportazione di prodotti agricoli e forestali, la pesca d'alto mare e costiera e la protezione delle coste;
i trasferimenti immobiliari, la legislazione concernente la terra e gli affari agrari, le abitazioni, le migrazioni e i luoghi d'insediamento;
le misure contro le malattie dell'uomo e degli animali, infettive e pericolose per la collettività, l'autorizzazione all'esercizio della professione medica e di altre professioni sanitarie, e all'esercizio dei mestieri sanitari, il commercio di medicinali, farmaci, narcotici e veleni;
a) la garanzia economica degli ospedali e la disciplina delle tariffe ospedaliere;
la protezione del traffico di generi alimentari e voluttuari, di oggetti di prima necessità, di foraggi, di piante e semi agricoli e forestali, così come la protezione degli alberi e delle piante contro le malattie e i parassiti; e così pure la protezione degli animali.
la navigazione d'alto mare e costiera, i segnali marittimi, la navigazione interna, il servizio meteorologico, i canali marittimi e i canali interni adibiti al traffico comune;
il traffico stradale, gli autoveicoli, la costruzione e la manutenzione delle strade nazionali di grande comunicazione, così come l'istituzione e la decisione dei pedaggi per l'uso di strade pubbliche con veicoli;
le ferrovie secondarie, che non siano ferrovie federali, ad eccezione delle ferrovie di montagna;
la rimozione dei rifiuti, la lotta all'inquinamento dell'atmosfera e la lotta ai rumori.

La legislazione concorrente si estende inoltre alle retribuzioni ed all'assistenza degli impiegati pubblici che si trovano in un rapporto di fedeltà di diritto pubblico, nel rispetto della competenza legislativa esclusiva dello Stato

II
articolo 4
le provincie e le comunità montane sono soppresse e tutte le competenze esercitate finora dalle provincie (in particolare in tema di trasporti edilizia scolastica e viabilità passano alle regioni ed ai comuni.)
Articolo 5
Per i comuni per i comuni con meno di 10000 abitanti è obbligatorio costituire un consorzio su determinati servizi (polizia locale, nettezza urbana, edilizia pubblica, e riscossione delle imposte)

Articolo 6
i comuni assumono la competenza di riscuotere tutte le imposte dello Stato Italiano e il cittadio versa direttamente agli uffici del comune le imposte di ogni tipo

articolo 7
il 40% delle imposte raccolte rimane a disposizione del comune che lo ha raccolto e viene utlizzato dal Comune per i servizi del territorio comunale.

Articolo 8
il restante 60% viene versato dal Comune alla regione

Articolo 9
le regioni trattengono presso di se il 20 per cento delle tasse ricevute dai comuni utilizzandole in parte per perequare le differenze economiche tra i vari comuni della regione (distribuendone una parte ai comuni meno ricchi della regione) e nella restante parte per le finalità (in particolare sanità e strade) perseguibili solo a livello regionale .Il fondo perequativo regionale Viene deciso dalla regione sulla base dei bilanci annuali dei comuni assegnando ai comuni che risulteranno aver raccolto meno fondi rispetto alla media dei comuni della regione una parte delle tasse destinate alla regione.

Articolo 10
Il resto delle tasse ricevute dai comuni viene ceduto dalle rgioni allo stato centrale per le finalità nazionali (difesa giustizia politica estera pensioni ecc).

Articolo 11
lo stato nazionale creerà con i fondi che gli arrivano in "terza battuta" (dai comuni dopo essere passati dalle regioni) un fondo perequativo nazionale tra le regioni. L'entità del fondo di perequazione interregionale viene decisa ogni tre anni dalla conferenza regionale stato - regioni . La decione puo anche essere presa a maggioranza nella conferenza nel caso in cui non si raggiunga l'unanimità.il ricorso al fondo di perequazione nazionale interregionale non puo' essere chiesto nella conferenza stato regioni dalle regioni che abbiano superato di oltre il 6% i costi standard della spesa regionale per amministrazione viabilità rifiuti sanità stato sociale gestiti a livello regionale .Tale fondo può essere usato solo per integrare i mancati fondi nei capitolati riguardanti la scuola, la sanità ed i trasporti locali.La sola eccezioni a questo vincolo è prevista per le regioni i cui costi sono addirittura migliori della media nazionale dellle regioni. Tali regioni potranno utilizzare il fondo perequativo nazionale mettendo a bilancio un 1% in più da dedicare alla ricerca scientifica. Accanto al fondo di perequazione (che ha un chiaro scopo extra-ordinario) lo Stato si impegna a stanziare risorse per un fondo parallelo destinato alle politiche per il lavoro e lo sviluppo economico a quelle Regioni che nel lungo periodo riescono a raggiungere l'obiettivo dei costi standard e i piani di rientro nel bilancio, sotto forma di incentivo verso le classi dirigenti all'impegno per il risanamento, specialmente nelle regioni del Mezzogiorno
I costi standard della spesa regionale consistono nella media nazionale annua della spesa di tutte le regioni italiane.

Articolo 12
Ove gli importi frutto della tassazione destinata allo Stato Centrale per coprire i costi dello Stato Sociale si rivelassero inferiori alle necessita' stabilite, le eccedenze verranno destinate alla costituzione di due appositi fondi, uno creato per fare da riserva finanziaria per fare fronte alle improvvise necessita' delle istituzioni locali, l'altro invece finalizzato ad abbattere le aliquote di tassazione.
Articolo 13
Qualora la tassazione destinata allo Stato Centrale non fosse sufficiente a coprire i costi dello Stato Sociale (in particolar modo Pensioni, Sussidi, Cassa Integrazione, Assegni sociali e familiari ecc...), le percentuali andranno rimodulate al ribasso provocando un minore gettito a Comuni e Regioni e favorendo maggiori entrate allo Stato centrale
art.14
Il Presidente della Regione divide la sua regione in Enti per la Sostenibilità Energetica, che possono coprire anche l'intero territorio regionale, di cui nomina i presidenti. Ogni Ente si occupa di garantire l'indipendenza energetica della sua area mediante le energie rinnovabili. Le regioni possono collaborare l'una con l'altra, aprendo tavoli bilaterali o multilaterali nell'ottica di ottimizzare la produzione energetica rinnovabile nel territorio nazionale

C@scista
17-06-11, 18:53
Intervengo ora in veste di Vicepresidente per chiedere al Presidente Haxel di prendere una decisione tecnica operativa sulle modalità di voto di domani.Domani alle ore 11 si chiude la fase di presentazione dei pld e si aprirà la fase di voto. Poichè pero prima di poter votare il PDL Haxel C@scista occorre che il senato abroghi la legge John Galt sui dipartimenti a mio parere domani si potrà votare solo per la proposta di abrogazione del pdl Galt e solo una volta terminata la votazione con esito favorevole all'abrogazione si potrà far votare il senato per il pdl Haxel C@scista 8mntre se la maggioranza decidesse per mantenere la legge Galt non si potrà votare per la legge Haxel C@cista in quanto non compatibile con la legge Galt.. Insomma a mio avviso non sarebbe tecnicamente corretto votare in contemporanea per l'abrogazione della legge Galt sui dipartimenti e per il pdl haxel C@cista su federalismo.
Cosa decide Presidente Haxel? Domani presentaiamo al voto solo il pdl di abrogazione della lege Galt o presentiamo contemporaneamente al voto il pdl di abrogazione della legge Galt e il PDL Haxel C@scista sul federalismo?
Vice presidente del Senato
senatore C@scista

SteCompagno
17-06-11, 19:29
Sia LR che UPP hanno deciso di appoggiare l'abolizione della Legge Galt :giagia:

SteCompagno
17-06-11, 19:30
Ottimo colleghi, posterò il Testo Completo nell'Ufficio del gruppo UPP-Senato e avviserò i miei colleghi Senatori del Gruppo ad essere presenti domani per le sessioni di voto. :)

Haxel
17-06-11, 19:31
Intervengo ora in veste di Vicepresidente per chiedere al Presidente Haxel di prendere una decisione tecnica operativa sulle modalità di voto di domani.Domani alle ore 11 si chiude la fase di presentazione dei pld e si aprirà la fase di voto. Poichè pero prima di poter votare il PDL Haxel C@scista occorre che il senato abroghi la legge John Galt sui dipartimenti a mio parere domani si potrà votare solo per la proposta di abrogazione del pdl Galt e solo una volta terminata la votazione con esito favorevole all'abrogazione si potrà far votare il senato per il pdl Haxel C@scista 8mntre se la maggioranza decidesse per mantenere la legge Galt non si potrà votare per la legge Haxel C@cista in quanto non compatibile con la legge Galt.. Insomma a mio avviso non sarebbe tecnicamente corretto votare in contemporanea per l'abrogazione della legge Galt sui dipartimenti e per il pdl haxel C@cista su federalismo.
Cosa decide Presidente Haxel? Domani presentaiamo al voto solo il pdl di abrogazione della lege Galt o presentiamo contemporaneamente al voto il pdl di abrogazione della legge Galt e il PDL Haxel C@scista sul federalismo?
Vice presidente del Senato
senatore C@scista

come Presidente del Senato, sono d'accordo con quando detto dall'onorevole Vice Presidente C@scista
domani si procederà solo sull'abrogazione della legge Galt, dopo di questa si procederà con la votazione sulla nuova legge
il Presidente del Senato
Haxel

olivo
17-06-11, 19:31
C@scista va bene ma chiedo un emendamento che preservi dalla soppressione le province autonome per ovvi motivi.

Haxel
17-06-11, 19:33
C@scista va bene ma chiedo un emendamento che preservi dalla soppressione le province autonome per ovvi motivi.

lo chiedo anche io :giagia:

si preservano dalla soppressione degli enti locali i Comuni, le Provincie Autonome e le Regioni

C@scista
17-06-11, 19:36
C@scista va bene ma chiedo un emendamento che preservi dalla soppressione le province autonome per ovvi motivi.

lo chiedo anche io :giagia:

si preservano dalla soppressione degli enti locali i Comuni, le Provincie Autonome e le Regioni


Umm su questo non sono d'accordo (personalmente ritengo che le provincie autonome abbiano senso nel attuale sistema regionale in Italia ma non debbano piu sussistere in un sistema autenticamente federale) . Detto questo quando presenterò al voto dell'assemblea il PDL Haxel C@scista contemporaneamente presenterò al voto dell'assemblea anche un emendamento Olivo che dica


Emendamento Olivo
la soppressione delle provincie non si applica alle provincie autonome
In tal modo deciderà l'assemblea del senato a maggioranza quale decisione prendere su questo specifico punto del PDL Haxel C@cista sul federalismo

C@scista
17-06-11, 19:41
come Presidente del Senato, sono d'accordo con quando detto dall'onorevole Vice Presidente C@scista
domani si procederà solo sull'abrogazione della legge Galt, dopo di questa si procederà con la votazione sulla nuova legge
il Presidente del Senato
Haxel

D'accordo Presidente allora domani alle 11 procederò in tal senso
Vice presidente del senato
Seantore C@scista

olivo
17-06-11, 19:46
C@scista va bene così poi decideranno i senatori.

Haxel
17-06-11, 19:53
D'accordo Presidente allora domani alle 11 procederò in tal senso
Vice presidente del senato
Seantore C@scista

aprirò io il thread

C@scista
17-06-11, 20:03
aprirò io il thread

D'accordo Presidente. la fase di voto durerà 48 ore.


Regolamento del Senato
Nella terza e ultima fase indicata come: "Votazione proposte di legge ed eventuali emendamenti" il Presidente del Senato dovrà mettere ai voti quanto presentato nella precedente fase.
Il voto avrà una durata di 48 ore.Tutte le deliberazioni del Senato non sono valide se non è presente la maggioranza dei componenti, e se non sono adottate a maggioranza dei presenti, salvo nei casi che la Costituzione prescriva una maggioranza speciale.

Invece per gli altri due thread di votazione (quello del fisco e quello del lavoro) in cui andranno presentati al voto sia i diversi pdl che i relativi emendamenti presentati devo procedere io su sua delega o preferisce anche per quelli agire direttamente lei domani sempre alle 11?
VicePresidente del senato
Senatore C@scista

Haxel
17-06-11, 20:31
D'accordo Presidente. la fase di voto durerà 48 ore.


Invece per gli altri due thread di votazione (quello del fisco e quello del lavoro) in cui andranno presentati al voto sia i diversi pdl che i relativi emendamenti presentati devo procedere io su sua delega o preferisce anche per quelli agire direttamente lei domani sempre alle 11?
VicePresidente del senato
Senatore C@scista

ci penso sempre io
ricordo che anche sul lavoro ci sarà prima una votazione di abrogazione

C@scista
17-06-11, 20:33
ci penso sempre io
ricordo che anche sul lavoro ci sarà prima una votazione di abrogazione
Benissimo.
Presidente si ricordi di inserire nei tre thread di votazione di domani il logo del senato presente nel primo post di questo thread:D
Vice Presidente del senato
Senatore C@scista

Haxel
17-06-11, 20:42
Benissimo.
Presidente si ricordi di inserire nei tre thread di votazione di domani il logo del senato presente nel primo post di questo thread:D
Vice Presidente del senato
Senatore C@scista


vedrò di riuscirci

Haxel
17-06-11, 21:07
che si metta la legge da votare in modo da chiarire cosa si stà per votare

SteCompagno
17-06-11, 21:09
ci penso sempre io
ricordo che anche sul lavoro ci sarà prima una votazione di abrogazione

Presidente non è più richiesta l'abrogazione per la legge C@scista nel dibattito sul Lavoro :giagia:

Haxel
17-06-11, 21:12
Presidente non è più richiesta l'abrogazione per la legge C@scista nel dibattito sul Lavoro :giagia:

va bene
allora a quanto pare rimane solo la votazione di abrogazione sullla legge di federalismo